Ciao, eccomi qui ^^
Penso che questo sia uno tra i miei capitoli preferiti – senza nulla togliere a tutti quelli precedenti, ovviamente.
Questo perché è stato bellissimo leggere di come Mikasa si sia finalmente aperta agli altri, dando una forma (una voce) alle sue emozioni.
Mi spiego: nei capitoli precedenti è successo diverse volte, soprattutto quando erano gli altri a spingere affinché aprisse il proprio cuore o la mettevano dinnanzi a delle crude verità. Ma perlopiù è avvenuto tutto interiormente, dove noi lettori potevamo perderci nel flusso dei suoi pensieri e comprendere al meglio ciò che l'ha sempre attanagliata.
Qui, invece, Mikasa ha fatto un importantissimo passo in avanti perché finalmente si è esposta, ha detto la sua e (perché no?) si è anche imposta. Il fatto che lo abbia detto a voce, che non se lo sia tenuto dentro, è fonte di sorpresa per i suoi amici, mentre per noi lettori, che ben sappiamo cosa le è sempre passato per la testa, è un segnale palpabile di cambiamento e di evoluzione, qualcosa che ci rende felice – ovviamente poi lo diventa anche per Armin e tutti gli altri, soprattutto per Historia, la prima ad aver apprezzato il suo essersi finalmente esposta.
Tutto questo giro di parole per dire che sono troppo felice per Mikasa: nonostante la strada sia ancora tutta in salita, aver espresso ciò che ha sempre provato è stato importante, soprattutto perché finalmente ha fatto chiarezza coi suoi sentimenti. Come lei, anche io sarei alquanto restia a diventare portavoce di qualcosa in cui non credo del tutto, soprattutto se questo qualcosa infanga il nome di una persona che è stata (e continua ad essere) tanto importante per me. Dipingere Eren come un mostro è proprio l'ultima cosa che Mikasa vorrebbe fare, anche se questo, purtroppo aggiungerei, aiuterebbe tantissimo il mondo intero ad andare avanti, perché si farebbe ancora più chiarezza sugli eroi che lo hanno salvato – quando è stato Eren per primo, “il mostro” a salvare il mondo.
E già per Mikasa questo è considerato un tradimento nei confronti di Eren, così come l'idea di lasciare l'isola, di staccarsi da lui in ogni modo possibile e immaginabile. Realizzare che così facendo non lo tradirà, ma anzi, renderà onore al suo sacrificio (dopotutto Eren si è sacrificato per il mondo intero in modo tale da permettere a lei e a tutti gli altri di viverlo) è un ulteriore passo in avanti.
Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di Historia e ho trovato più che azzeccato il nome Freya per la sua figlioletta. Inoltre, trovo molto coerente la proposta di Historia di rendere Mikasa, in futuro, parte del suo corpo di guardia – senza contare che, così facendo, hai lasciato insinuare un non poi così lontano incontro tra Levi e Mikasa tra le righe, cosa che ho molto apprezzato.
Sono molto curiosa di sapere come si svilupperanno le vicende d'ora in avanti e non vedo l'ora di proseguire!
Complimenti!
M a k o |