Ciao ^^
Mi sono accorta di non aver commentato questo capitolo, che è stato fin'ora il mio preferito, quindi rimedio subito XD
Questo capitolo è stato decisamente intenso e "difficile": ha ripercorso, attraverso i sogni condivisi, quei sogni che si fanno sempre più insistenti, coinvolgenti e problematici per entrambi i nostri protagonisti, quelli che sono i traumi del loro passato, quelle cose che tengono sepolte e nascoste, e che non si sono reciprocamente rivelati mai, neppure alla luce del loro rapporto e del livello di confidenza che avevano raggiunto.
La natura del Vincolo e la sua evoluzione stanno man mano costringendo Silas e Kieran a conoscersi più a fondo di quanto entrambi vorrebbero, mettendo a nudo anche cose del loro passato che entrambi avrebbero voluto rimanessero sepolte. Entrambi hanno dei segreti sul loro passato, anche se le motivazioni che li alimentano sono molto diverse: da una parte, c'è Silas che omette episodi del suo passato perché fanno male, perché sono realtà di cui non vuole parlare, che non vuole rievocare in alcun modo e che preferisce tenere sepolte. Sono alla base del suo agito, al motivo per cui si sia unito alla Legione: sono, di per sé, dei ricordi inoffensivi, per quanto terribili e dolorosi, ma sono ricordi che non vuole rievocare e di cui non vuole parlare, forse in parte perché lo renderebbero vulnerabile, lo metterebbero più a nudo di quanto vorrebbe; dall'altra parte, invece, ci sono i segreti di Kieran, segreti mossi dall'esigenza di proteggere suo fratello, di tenerlo al sicuro da tutto e tutti negandone l'esistenza, fingendo che non ci sia. Le sue menzogne ruotano tutte intorno a lui e alla necessità di proteggerlo da un mondo che sa una fata (o mezza-fata) come lui riserverebbe un destino crudelissimo che Kieran conosce, purtroppo, molto bene.
Il sogno di Kieran sul passato di SIlas ci permette di vedere più da vicino la triste e dura condizione che i mezzosangue sono costretti a vivere. I Vaukhram, di cui vediamo degli spaccati di vita, sono solo una delle tante famiglie ricche e potenti che accolgono mezzosangue tra di loro, per usarli per i propri scopi, sono la voce di una realtà più grande e diffusa e terribile. Fin'ora, abbiamo solamente sentito parlare di cosa viene fatto ai mezzosangue, di come questi si vedano privati dei loro diritti e usati, trattati come oggetti, d'inestimabile valore, certo, ma pur sempre oggetti. Lo abbiamo visto attraverso i ricordi e i pensieri di Silas, gli occhi risentiti di Kieran e attraverso i loro discorsi in merito. Adesso, invece, abbiamo potuto guardarlo direttamente attraverso un ricordo e, in un certo senso, anche Kieran ha potuto comprendere, per questo motivo, cosa significhi essere un mezzosangue, che cosa si prova e che cosa si vive, dato che nel sogno lui era Silas. Un Sials ancora piccolo e, a suo modo, ingenuo e innocente, seppur già consapevole, un Silas che vive il mondo attraverso gli occhi di un bambino e che, tuttavia, comprende la bruttura di ciò che ha intorno, mentre la crudezza di Euphemia gli fa aprire gli occhi su ciò che ancora non può comprendere del tutto. La sua vita e quella dei suoi fratelli non è altro che una crudele prigionia: una vita a servizio dei Vaukhram, una vita in cui non si ha altra scelta se non cercare di sopravvivere, eppure anche così l'esistenza che attende chi è abbastanza forte da sopravvivere è amara tanto quanto quella di chi non ce la fa, se non di più. Per i sopravvissuti non c'è altro che una vita al servizio della famiglia che li ha comprati, uno strumento nelle sue mani per accrescerne il potere e il prestigio, fino alla morte e anche dopo. Una vita triste, in cui i legami non hanno alcun significato se non quello di sofferenza, perché i tuoi fratelli muoiono e le persone che ami vanno allontanate, se la tua famiglia te lo ordina. Una vita in catene.
Questo sogno ha sicuramente fatto capire a Kieran le ragioni profonde sottese al tradimento di Silas: sicuramente non lo approva, ma può comprenderlo e, forse, la sua rabbia nei confronti del comportamento di Silas è più personale che generale. È infuriato con lui e non può perdonarlo per averlo tradito, più che per aver tradito tutto il Ferro. È infuriato perché Silas lo ha lasciato indietro, perché non lo ha mai cercato, perché lo ha tradito e abbandonato. La causa di Silas è giusta, le sue motivazioni anche, Kieran lo sa e lo ha sempre saputo, e la pietà nei suoi confronti, parlando con lui del sogno, ne è la dimostrazione.
D'altra parte, c'è la comprensibile paura di Kieran per ciò che questi sogni significano e per ciò che possono portare a galla: Silas potrebbe sognare di suo fratello, potrebbe venirne a conoscenza, e lui di Sials non si fida. Se che quella potrebbe essere un'arma che Silas potrebbe usare per distruggerlo, per venderlo alla Legione e, infine, per rovinare la vita di quel fratello che ha sempre cercato di proteggere. Ma forse, con questo suo atteggiamento di chiusura, seppur comprensibile, non fa altro che peggiorare la propria situazione: SIlas sa cosa significa essere un mezzosangue in un mondo del genere, quindi forse se Kieran gli parlasse di suo fratello, se gli desse la possibilità di conoscere quel segreto, lui potrebbe aiutarlo a proteggerlo, a tenerlo nascosto, a non metterlo in pericolo. Perché, in fondo, Silas non è crudele e, per quanto stia cercando una scappatoia, probabilmente non metterebbe mai in pericolo un suo simile, non gli causerebbe le stesse sofferenze che lui ha provato e per le quali si batte e, soprattutto, non tradirebbe mai in maniera così profonda Kieran.
Per il ricordo traumatico che, invece, Silas si è ritrovato a rivivere c'è ben poco da dire, parla già da sé: la paura, il dolore, il disagio e il trauma che Kieran ha dovuto subire sono passati con forza in quell'immagine che Silas si è ritrovato a guardare e a subire. Una violenza terribile, di cui Kieran non ha mai dato segno nel suo modo di essere tutto d'un pezzo e nell'autocontrollo che s'impone sempre; una macchia nel suo passato, un'episodio che forse non è stato nemmeno l'unico, una violenza che nessuno dovrebbe mai trovarsi a subire, tantomeno un ragazzino di quell'età. Mi chiedo per quale motivo si sia costretto a subire una cosa del genere: l'ipotesi più plausibile che mi viene in mente è che lo abbia fatto, di nuovo, per suo fratello, forse per comprarsi il silenzio di quell'uomo a riguardo. Forse lui era venuto a conoscenza della sua esistenza, e Kieran ha comprato il suo silenzio per evitare che divulgasse l'informazione. In ogni caso, quale che sia il motivo, ciò che è stato costretto a sopportare è terribile, e il turbamento di Silas, il suo shock, la sua nausea esprimono appieno quanto ciò che ha subito Kieran sia stato ingiusto, disgustoso ed estremamente triste.
Complimenti per questo capitolo intenso. Alla prossima :) |