Recensioni per
Luoghi comuni
di Octave

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/09/21, ore 07:08

Mi piace molto questa analisi che fa Oscar e mi sembra un ottima base per uno sviluppo della storia....mi piacerebbe se proseguissi
In bocca al lupo

Nuovo recensore
28/08/21, ore 21:59

Bella questa descrizione che mette in luce la forza delle scelte di Andre ..che racconta la calma e la risolutezza che deriva dall'essere consapevoli dei propri sentimenti e dall'aver imparato ad accettarli.
Complimenti!

Recensore Junior
28/08/21, ore 15:58

Cara/o Octave
Mi ha fatto tanto riflettere la tua definizione di Andre’ attraverso i pensieri e gli intenti del padre di Oscar: un ragazzino mite ed assennato. Ma che cos’è la mitezza? Da che mondo è mondo questa “virtù” viene associata a debolezza, incapacità a difendersi, arrendevolezza. Eppure nel Vangelo è una virtù che denota forza: “I miti erediteranno la terra”.

Andre’ sin da piccolo fa una scelta unica e definitiva: sceglie di amare. Noi ricordiamo sempre il suo immenso amore per Oscar ma in realtà lui sceglie l’amore in maniera totale. Ama la giustizia, ama il rispetto, ama l’uguaglianza. Ed in questo Oscar è la sua anima gemella, pur con un’indole completamente diversa dalla sua. La sua vera libertà è stata questa scelta radicale e definitiva che ha guidato e se vogliamo incatenato tutta la sua esistenza e le sue azioni.

Oscar si ritrova a pensare che Andre’ non l’ha mai assecondata o adulata. L’amore vero è sincero.
Andre’ non ha mai avuto paura di esprimere un’opinione diversa dalla sua, non ha mai esitato a dirle palesemente che sbagliava. L’amore vero sa dire di no.
Andre’ l’ha sempre lasciata libera di scegliere e di sbagliare. L’amore vero non è mai violento e non cerca l’imposizione di se.
Andre’ non l’abbandona a se stessa neanche quando lei glielo impone. L’amore vero è paziente e sa sostenere anche da lontano.

Oscar si trova a riflettere sulla “disubbidienza” di Andre’ ma in fondo non c’è nulla di più ribelle e rivoluzionario dell’amore.

Recensore Junior
27/08/21, ore 13:34

Caro amico/ cara amica,

in realtà non mi trovo d’accordo quasi su nulla, o diciamo che sono d’accordo con te al trenta per cento a tirare. Nel senso che scegliere in libertà di mettersi al servizio di qualcuno, devotamente, senza aspettarsi nulla in cambio, non vuol dire essere libero, vuol dire amare le proprie catene. E non c’è nulla di male.

E poi, detto questo, detto niente, perché l’idea di pensarla diversamente è solo apporto e arricchimento. E infatti ribaltare il punto di vista è sempre più che utile, e non è detto che chi legge non possa cambiare idea. E soprattutto non è detto che chi legge non possa apprezzare lo stesso.

Io l’ho apprezzato e penso che sia un bel regalo di compleanno. Mi è piaciuto il tuo ripercorrere la storia in maniera obliqua, sotto lo sguardo indiretto, sorpreso quasi, di madamigella, che volge all’analisi e all’autoanalisi. E poi ho un debole per le carrellate.

E ho un debole per la buona scrittura.

Gentile Octave, se passa di qui una lettrice che conosco, la lavata di capo la fa a me, non a te, questo sia chiaro. Hai davvero valorizzato il personaggio in maniera non banale.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Veterano
27/08/21, ore 11:09

Caro Octave,
che bella One shot ci ha regalato in occasione del compleanno del nostro amato Grandier!
Alla faccia di tutti coloro che definiscono Andre' (poco gentilmente) 'zerbino'.
Nonostante sulle carte fosse un servo Andre' e sempre stato trattato dai Jarjayes alla guisa di un membro della famiglia (in primis dal Generale). In tutto l'anime si è sempre comportato da uomo libero nelle parole e nelle gesta e il tuo racconto - quasi un reportage - lo conferma perfettamente. L'unica sua catena è stata probabilmente il suo amore per Oscar, ma anche qui il suo sentimento è andato contro la divisione di classe e le convenzioni sociali dell'epoca.
Nemmeno Oscar gli ha mai dato ordini; le uniche occasioni in cui ha avuto un tono di comando sono state  quando gli ha chiesto di fornirle la lista dei balli per scovare il cavaliere nero ("preparami la lista che ti ho chiesto e non discutere!") o quando lo ha congedato dicendo che voleva iniziare una nuova vita da sola (ma qui il tono cambia dal doppiaggio giapponese a quello italiano). Per il resto lo ha sempre trattato da amico o confidente. 
Che altro aggiungere?! Grazie per questo squisito racconto.
Un caro saluto e a presto,
G.
(Recensione modificata il 27/08/2021 - 11:10 am)

Recensore Master
27/08/21, ore 10:31

Ben ritrovato Octave, con questa one shot, che è un’analisi di quelle che mi piacciono particolarmente e che riescono, nella loro lucida schiettezza, a mettere in risalto il rapporto trentennale fra Oscar e André, fatto di comportamenti, atteggiamenti tenuti, riflessioni condivise, pensieri esposti sempre con la schiettezza e l’onestà intellettuale di un uomo che, pur essendo al servizio di una famiglia nobile, non si è mai sentito e considerato un servitore. Cresciuto alla pari con la figlia del generale, il quale aveva l’erroneo pensiero che affiancandole un uomo, anche il suo rampollo sarebbe diventato tale, lui non si è mai sottomesso ad una volontà superiore. La volontà era quella dettata dal suo cuore e dal suo animo, sempre e solo votati ad essere accanto ad Oscar in ogni situazione, potendole dare il suo conforto, ma anche soprattutto la sua opinione.
Quindi molto calzante tutta la riflessione effettuata da Oscar, la quale ripercorre con la mente, e penso anche con una buona dose di cuore, alcune fasi salienti della loro vita trascorsa insieme, mentre crescevano, si conoscevano, cambiavano.
L’unica cosa che mai è mutata è il piglio con cui André affrontava le situazioni, anche a discapito di se stesso, per far splendere lei, per fare in modo che lei prendesse contezza di se stessa in maniera completa e compiuta. E questo Oscar lo ammette senza problemi, poiché Andrè era, e sarebbe sempre stato, la voce della sua coscienza, oltre che qualcuno di insostituibile, proprio per tutte le caratteristiche che aveva e che ne facevano un personaggio a tutto tondo, caratterialmente forte, dalla lucidità sconcertante, anche quando sembrava commettere dei colpi di testa, proprio come quello di arruolarsi nei soldati della guardia, una persona su cui contare sempre e comunque. Ma d’altra parte lei cosa sarebbe stata senza averlo vicino, senza la sua ombra protettiva, senza quell’aperto confronto che nessun altro le donava?
André era l’altra metà della mela…. da sempre.
Ottimo lavoro anche questa volta. Un caro saluto.

Recensore Master
27/08/21, ore 10:01

Un ritratto perfetto di entrambi: sotto il suo carattere mite, André ha sempre nascosto mille sfaccettature.

Recensore Veterano
27/08/21, ore 07:26

Ciao Octave, bel ritratto di Andrè che sottolinea la sua caparietà e testardaggine, del tutto simili a quelli di Oscar e porta alla nota conclusione che loro non sono mai stati servo e padrone perchè lei di ordini "era abbastanza sicura di non avergliene mai dati".
Un saluto, a presto!

Recensore Veterano
27/08/21, ore 02:28

Alla fine, di certo lei non lo avrebbe mai voluto diverso, anzi probabilmente era per questo che non ne poteva fare a meno, anche quando si sforzava di convincersi del contrario.
Gli ordini non esistevano, perché non considerati all'interno di un rapporto radicato sull'affetto più sincero.
Mentre leggevo, mi veniva da immaginare Oscar con un grosso sorriso stampato sulle labbra, a contemplare quanto lui fosse sempre stato irrimediabilmente testardo, e quanto lei anche per questo, non potesse fare a meno di amarlo perdutamente.
Grazie, per averlo descritto come realmente era.
(Recensione modificata il 27/08/2021 - 02:30 am)

Recensore Junior
26/08/21, ore 23:03

Chissà quante definizioni di Andrè avrebbe potuto dare ancora la nostra madamigella in divisa se fosse stata un poco più attenta come alla fine si è dimostrata peccato fosse tardi.Mi piacciono molte cose che lei dice di lui, rispecchiano il suo carattere ed il suo modo di fare, io lo avrei definito un prisma che riflette un modo di fare diverso in ogni situazione che gli si presenta.Non ne faccio una questione di genere ma di persona un essere umano a cui affidarsi sempre e senza il timore di ricevere nessuna delusione.

Recensore Master
26/08/21, ore 21:32

Caro Octave, leggendo e rileggendo questa tua serrata e insieme misuratissima analisi ho annuito continuamente, perché ogni tua parola mi trova completamente d'accordo. E la cosa che meglio emerge da questa tua one-shot è che André è, soprattutto, un uomo libero, pieno di dignità e di quella sicurezza nell'agire secndo quel che ritiene giusto, che è la sua cifra peculiare. E il finale ribadisce l'unicità del rapporto che lo lega a Oscar, che, da parte sua, diversamente sa quanto avviene nel consueto rapporto servo-padrone, non ricorda di avere mai dato davvero degli ordini ad André. Una piccola gemma, questo tuo racconto, dal tono pacato e razionale, e insieme profondamente emozionato, anche se di una emozione trattenuta. Lo inserisco subito fra i miei preferiti, e ti ringrazio per avercelo offerto. D.
(Recensione modificata il 27/08/2021 - 12:55 am)

Recensore Master
26/08/21, ore 20:49

Buon compleanno André !
Caro Octave, è vero André ha fatto sempre di testa sua ed io lo adoro...hai descritto benissimo il suo carattere...complimenti