Recensioni per
III. Echo of Rain
di Elgas

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/11/22, ore 02:00

Carissima finalmente sono potuta tornare a leggere con tranquillità i tuoi capitoli, anche perché l'ultima volta ero rimasta ad un punto cruciale per il povero Emdy e diamine, fino all'ultimo non so...Forse complice anche la fine di Sarah, avevo iniziato a temere il peggio anche per lui. Per fortuna non è successo e il mio adoratissimo è salvo.
Questo capitolo...Mamma mia che ansia, e che groviglio di emozioni. Poi amo tantissimo l'alternarsi delle scene con vari flash back, specialmente le parti di Luxord.
Quanto ho adorato quelli, davvero.
Gli interventi di Rulod cercano di demolire la mente di Luxord, sono frustranti e provocano angoscia, anche dispiacere, perché ci vedo solo tanto dolore, tanta delusione. Ma qui Luxord non si lascia ingannare e difatti si dimostra un protagonista a 360 gradi, con un ottimo arco narrativo e questa lotta psicologica che ha avuto con Rulod ne è la prova. I dialoghi, l'azione di quelle scene, Luxord ha dovuto affrontare quelle che erano le sue insicurezze, paure più profonde, era una situazione estremamente delicata, se non cruciale per la crescita di questo personaggio.
Qua viene esplorato meglio anche il suo legame con Emdy ed è stato bello (e triste al tempo stesso) ripercorrere quei ricordi, come si sono conosciuti. Questi sono forse i momenti che ho più amato del capitolo.
Ci ho percepito un'amicizia sincera, veder esplorati questi dettagli sul loro passato è qualcosa che mi intriga tantissimo e da sempre quella caratteristica e cura in più alla lore.
In effetti un pallino che ho sempre avuto era quello di pensare ai legami che si erano creati nell'organizzazione e nel gruppo in generale prima. E' bello vedere questo lato più intimo e dolce.
Emdy è un patato, un personaggio che ho sempre amato e me lo immaginavo proprio così. Un fiume di parole, energico che sprizza un entusiasmo quasi contagioso.
Questo capitolo più che mai mi ha riportato a galla quelle vibes bellissime che mi da solo KH2, il valore dell'amicizia, di quei ricordi sepolti che ti spronano a continuare a lottare, per fare del bene e per aiutare le persone che ami.
Nonostante le difficoltà (e diamine se qui ne ha avute), Luxord ha superato l'ostacolo, ha combattuto contro i suoi demoni.
Si respira un'atmosfera ansiogena per quello che sta succedendo (e che speri NON succeda), perché qui più che mai si vede la vera forza di Luxord.
E' ansiogeno, ma carico di tante altre emozioni, ho sorriso più volte devo dire.
Alla liberazione di Emdy ecco che si sprigiona quella luce, posso dire che ho provato sollievo? La visione molto suggestiva con quel rintocco cristallino che ho trovato molto poetica, la luce di Emdy finalmente risplendere, libera dall'oscurità.
Che dire qui, brava, super brava. Mi ha toccato particolarmente questo capitolo, ma in generale tutto questo atto sul pianeta del tesoro, forse l'arco narrativo che sto più apprezzando tra tutti sai?
E poi il finale...
Oddio...
Quel "dovrò parlarti…" Ti prego no, non mi fare lo scherzone, mi stanno piacendo troppo assieme e sono sempre più uniti, non farmeli discutere proprio adesso!
Vado a leggere subito il prossimo, non posso andare a dormire ora in questo stato.

Recensore Master
17/10/22, ore 12:12

Cara buongiorno! Eccomi, oh eccomi qui finalmente per poter continuare la lettura di questa tua long. Mi capiterà di rimbalzare da un lavoro all’altro ma a questa ci tengo particolarmente, quindi tornerò spesso qui per procedere fino alla lettura completa.
L’ansia di questo momento, le sensazioni vivide che si combattono tra loro, da una parte il bisogno di vedere la luce e concentrarsi su essa di modo da non cadere, dall’altra l’odio che non deve assolutamente emergere, farsi strada. Lo sa che sarebbe la fine se si lasciasse muovere da un sentimento così forte, vivido e sincero come l’odio, certo che lo sa, come sa che riuscire a non dare ascolto alla voce – quella nera, in grassetto, lì, che spicca sulle altre – è una lotta nella lotta. L’idea di doversi stringere a qualcosa per riuscire a salvare qualcuno, un pensiero limpido che riesca a uscire dal nero di tutto quanto per poter agire e reagire, è dura… più difficile di ciò che si pensi, e questo chiunque stia lottando contro quelle ombre, lo sa più che bene.
E quanto possa pure essere logorante e doloroso…
Che poi non è che la speranza c’è di poter cambiare le cose e restare immutati. Per quanto si odi fare ciò che si deve fare, ci si deve anche adattare perché lì dove c’è l’ombra ecco che bisognerà combattere fino allo sfinimento, reprimere tutto, concentrarsi nel tentativo di non perdere se stessi perché quello che potrebbe accadere è anche – e soprattutto – questo.
Il tutto si riapre un attimo lasciando passare il luminoso primo incontro tra Emdy e Rulod, un bellissimo ricordo, spontaneo, qualcosa a cui aggrapparsi quando tutto il resto pare andarsene e scivolare violentemente via nella direzione opposta, così da rendere ancora più difficoltoso vivere: nel flashback si nota come i ritmi siano assolutamente differenti rispetto alla narrazione presente, proprio per far cozzare ancora di più la situazione attuale da ciò che le persone tentano di tenere dentro con tutta la forza e il sentimento possibile.
Vederlo in queste condizioni fa male, le sue parole, le sue pause, il senso di rassegnazione e dolore che scaturiscono dalle sue parole, èp quasi spaesante da quanto è intenso… però il pensiero che Emdy sia rimasto di luce nonostante tutto, è forse qualcosa a cui ancorarsi ancora.
Ci sono tantissimi momenti in questa storia dove tutto pare essere arrivato al limite ultimo, dove i protagonisti paiono non riuscire più a farcela, e invece… invece, qualcuno ancora resiste e si tiene a sé le cose più care nella speranza di non dimenticarle mai, per niente al mondo. Perché proprio quelle cose li aiutano a stare attaccati al mondo e continuare a lottare, anche quando tutto è nero, buio, melmoso, soffocante. Il lmite è sempre troppo vicino, ma grazie ai ricordi a cui tenersi ancora una volta sopravvivono, continuando a distruggere la distruzione.
Cara, come sempre capitolo cupo, duro, difficile, tanto emotivo con una particolare attenzione alla caratterizzazione e all’introspezione del personaggio. Scavi in ognuno per portare a galla paure, timore, sentimenti, luci e ombre, facendoci notare come possano essere incredibilmente umani nell’essere anche altro. Mi pare di muovermi sempre in mondi monocolore dove poi le tinte si accendono solo durante i flashback. Inquietudine a ogni parola, difficoltà nel portare avanti il pensiero di un lieto fine per tutti che potrebbe non esserci nemmeno, e mi piace!
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
28/02/22, ore 12:52

Oddio, non mi ero accorta di essere arrivata così avanti con la storia e quindi di aver quasi finito di leggere questo ultimo miniarc prima della pausa... però non potevo nemmeno aspettare ancora per leggere cosa sarebbe accaduto a Luxord e quindi sono dovuta passare!
La lotta contro il Doppelgänger è qualcosa di straziante, è una parte di te, ma corrotta e resa marcia dall'Oscurità (terribile la descrizione di Emdy che si muove come una macabra marionetta!), Luxord deve lottare contro Rulod ma anche fermare Emdy, una persona a lui cara, una persona di cui ha ricordi affettuosi e nostalgici, non riesco a pensare a nulla di più triste! Luxord riesce comunque a liberare Emdy proprio grazie a quei ricordi, rivivendo il momento in cui si sono conosciuti e il motivo per cui deve essere grato al ragazzo, perché gli ha dato fiducia fin dal primo momento. L'Oscurità cede ed è molto bello pensare alla liberazione di Emdy come luce e rintocchi cristallini, è un'immagine poetica di libertà e pulizia, aria pura, una vera e propria decontaminazione dal marciume dell'Oscurità che imputridisce tutto. E anche se Rulod irrompe all'improvviso per tentare di svilire la vittoria di Luxord, per ricordargli che non ha vinto niente, che in realtà Emdy e gli altri sono morti, Luxord non si lascia demoralizzare e anzi si sente lieto pensando agli altri che dovrà salvare e vedendo che la Cupola che protegge Jim e Amelia è intatta, lui e Askin hanno compiuto la loro missione.
In realtà, però, Askin non è soddisfatto come Luxord e, pur vedendolo felice, non riesce a gioire con lui, è come se il ricordo del momento in cui si è separato da Kugo, promettendo all'amico che dopo aver compiuto la loro missione dovranno pensare solo alla vendetta, avesse avvelenato il suo presente. Quella consapevolezza sembra aver mutato ogni cosa anche nel suo rapporto con Luxord (che io speravo invece si intensificasse), il fatto che debba parlargli non mi sembra un buon segno, temo che le loro strade dovranno separarsi proprio nel momento in cui Luxord era più fiducioso nella missione e anche più speranzoso nel suo legame con Askin...
Una vittoria che non è completa, che anzi comporta la perdita di qualcos'altro di prezioso. La cosa mi rattrista molto e non so cosa aspettarmi dai prossimi capitoli, sono preoccupata sia per Luxord e Askin che per Kugo e Aqua, anche loro mi piacevano insieme ma sembra che Kugo non abbia intenzione di fermare la sua vendetta per lei.
Insomma, ci saranno ancora molti avvenimenti intensi e drammatici prima della pausa, complimenti perché hai reso ancora più complicata una situazione già al limite creando nuove dinamiche, come sempre stai facendo un lavoro immenso e approfondito, bravissima!
Alla prossima e... buona guarigione!
Abby

Recensore Master
21/09/21, ore 14:32

Eccomi qui, finalmente!
Perdona il ritardo, ma mi ero proprio perso il fatto che avesse aggiornato. Comunque sia, appena l'ho scoperto ho subito recuperato il capitolo, anche se ammetto che questa volta me lo sono dovuto rileggere un paio di volte per comprendere appieno alcuni contenuti.
Ci sono stati molti cambi di POV e temporali, quindi all'inizio è stato un po' difficile tenere il filo di tutto, anche perchè il tuo stile di scrittura è molto onirico, a tratti metafisico ( a volte mi ricorda la scrittura di King della saga della Torre Nera ), ma alla fine penso di essere riuscito ad ottenere una buona comprensione del tutto.
Comincio subito col dirti che io ho sempre avuto un debole per la mitologia del doppleganger, specie quando viene utilizzata come una sorta di nemico psicologico per i protagonisti, come in questo caso. E proprio il confronto psicologico di Luxord è stato sicuramente la parte che ho preferito in questo capitolo, anche perchè viene sfruttato sapientemente per approfondire il passato del personaggio...o meglio, della persona che era un tempo, ovvero Rulod. Un'ombra del suo io presente, prima dell'organizzazione 13...prima di Xenoheart e dell'avvento degli Heartless, quando la vita nel multiverso era molto più semplice.
Non sappiamo molto di lui, quindi hai avuto campo libero per scatenarti con le idee e costruire al pre-Luxord un passato tutto tuo, che fino ad ora ho molto apprezzato, si mescola perfettamente con la mitologia della serie e del tuo personale verse.
Tra l'altro, non mi stancherò mai di dirti quanto adori i confronti verbali tra Lux e la sua "controparte" più oscura. Ormai lo sai, adoro queste battaglie mentali in cui un personaggio è costretto a vedersela con i propri dubbi e insicurezze, specialmente perchè simili conflitti offrono molti modi per far avanzare tale personaggio e dargli quella crescita caratteriale necessaria per raggiungere l'autoconsapevolezza, abbattere i propri demoni, imparare a resistere di fronte alle avversità della vita e migliorarsi, così da non dover ripetere gli stessi errori.
Ecco, grazie a Rulod ed Emdy, Luxord sembra ormai aver raggiunto quella consapevolezza.
Tuttavia, la sequenza con Askin sembra preannunciare l'avvento di una nuova oscurità. Nella loro storia è stato appena piantato un seme maligno che potrebbe spezzare la fiducia del possessore di Keyblade, ma solo il tempo lo dirà...