Ciaoooo! Questa volta ho deciso di passare da qualcosa di più recente - anzi praticamente freschissimo - un po' perché ero curioso di vedere se le altre tue storie fossero impostate diversamente, in questo caso una mini long che può distaccarsi anche se marginalmente dalle One-Shot che ho letto, ma in particolare il contesto mi interessava perché questa storia non fa parte della serie "Soulmates" per quanto mi sembra che il succo della questione sia sempre quello, anche se trattato diversamente!
Qui infatti ci presenti un amore che fa fatica a spiccare il volo, due personaggi che non riescono a liberarsi completamente dei macigni che li legano per le loro differenze (principalmente di età, ma a quell'età le differenze si ingigantiscono esponenzialmente!) e quindi un punto di partenza molto diverso da quello a cui mi hai abituato!
In ogni caso ho trovato subito qualcosa con cui affezionarmi ai personaggi. Non so bene cosa sia, li hai presentati molto bene mettendo subito ben chiare le loro personalità e i loro background; anche andando a dare un'occhiata su google per avere un'idea del loro aspetto mi hanno dato l'impressione presentata da te: Kaito un ragazzo serio, con la testa sulle spalle, responsabile e che magari finisce sempre per occuparsi dei casini degli altri (come fa qua) e Ryoga un tipo turbolento, un po' attaccabrighe e spaccone, come è proprio dell'età in cui lo hai messo (scusa non so se la sua età canonica sia 14 anni oppure tu abbia cambiato le cose per la trama, in fondo questa è una AU). Insomma, l'idea che hai trasmesso va di pari passo con la loro immagine, poi se sia fedele agli originali oppure ti sia presa delle libertà sul loro carattere non posso saperlo, e in ogni caso non è rilevante in questo contesto perché il tuo lavoro funziona!
Aggiungo che mi è piaciuta in particolare la caratterizzazione di Ryoga. A quattordici anni ci si crede già grandi, pronti ad affrontare il mondo intero, e anche un po' egocentrici come dimostra quando scopre della scelta di università di Kaito, non avendo pensato minimamente all'eventualità che le cose potessero andare diversamente da come si aspettava lui. E dopo tutto questo, si offende anche quando la colpa potrebbe benissimo essere attribuita a entramib; la testardaggine degli adolescenti qua si vede tutta!
Dall'altra parte, Kaito è sì più responsabile e riflessivo di Ryoga, ma è comunque non perfettamente maturo (e in fondo è lo stesso principio: a 14 ci si sente superiori, a 18 si capisce che ci si sbagliava e si crede di essere arrivati "all'illuminazione", e poi crescendo ancora ci si vede come bambini anche a 18 anni!) e fugge dal confronto. Eccome se fugge, visto che non ha mai risposto alla domanda di Ryoga e se n'è andato per sette anni!
E nonostante tutto quelle parole che hai usato le trovo tremendamente poetiche: "Non è il nostro tempo". Pur chiudendo completamente la porta (o magari lasciando un piccolo spiraglio?) a Ryoga, riesci a trasmettere non solo l'esasperazione di Kaito, ma anche la sua riluttanza nel fare così.
Come al solito i dialoghi e le descrizioni sono sublimi! Adoro sempre di più il tuo stile a "singhiozzi" con il narratore che si contraddice a tratti portando l'attenzione proprio su questi interventi!
E, come al solito, la musica accostata sembra essere stata composta esclusivamente per il racconto che stai scrivendo. Insomma trovo davvero magistrale il modo in cui ti riesci a districare nei tuoi racconti tra dialoghi struggenti, descrizioni mai banali, riferimenti alle canzoni che si intrecciano al testo con naturalezza, e poi anche dover riuscire a racchiudere tutto in un testo piuttosto piccolo (perché la maggior parte delle volte scrivi OS, ma anche in questo caso hai concentrato la storia in due piccole unità.)
E' sempre un piacere leggere qualcosa di tuo, con la tua scrittura anche io mi sento ispirato e spero vivamente di poter riuscire a fare lo stesso con te!
Adesso ti saluto, ti auguro un buon lavoro! Ci sentiamo presto!
Altair13Sirio
P.s: forse non sono affari miei, ma come mai hai deciso di cancellare la storia inizialmente? Da quanto ho capito avevi già cominciato a pubblicarla e questa prima parte non cambiava molto, quindi mi chiedevo come mai tu avessi preferito ripartire da zero.
A presto! |