Recensioni per
Tieni stretto il filo
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 176 recensioni.
Positive : 176
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/08/22, ore 17:20

Ciao Fede,
sono di nuovo tornata.
Qui si mi è stretto il cuore perché hai mostrato tutta la fragilità dell’anima di Teddy, questo suo desiderio incessante e deleterio di alterare i suoi lineamenti per assomigliare ancor di più a Tonks e Remus. Infatti, credo che questo sia uno degli effetti collaterali del suo potere: il saper di poter cambiare ma anche la certezza che non potrà mai raggiungere l’idea che ha in testa.
Forse perché non ha davvero un'idea precisa.
Victoire, però manifesta tutta la sua saggezza. Il paragone con George è brutale ma anche tremendamente sincero, quello che serve per far capire che, nonostante lui odi così tanto il suo riflesso, c’è una persona che è terrorizzato di scorgere qualcun altro nello specchio.
E lei dimostra tutta quella saggezza e quella semplicità anche nel finale, quando gli fa notare che quello che ha cercato per tutta la vita è sempre stato lì, incastrato in quel viso, anche se lui non se n’è mai accorto.
Fede, approfitto di un momento di pausa per andare al prossimo capitolo.
Ci becchiamo lì!

Recensore Master
01/11/21, ore 12:08

Ciao Fede ❤

Eccomi di gran carriera anche qui: vedi come sono brava? Rimettermi in pari mi mette un po' di felicità, quindi ti ringrazio. Intanto ti dico: questo capitolo mi è piaciuto tantissimo. Ho trovato molto toccante il personaggio di Teddy che si ostina a cercare una forma sul suo viso e ci prova e ci prova, fino a che non trova mamma e papà come vorrebbe. Poi un giorno accade, qualcuno gli dice che se non li trova è perché non ci vede abbastanza bene: loro sono lì, sempre con lui. Molto bello, bravissima.
Sia ❤

Recensore Master
30/10/21, ore 18:47

Se il capitolo precedente mi ha stupita, questo mi ha invogliata a riflettere – più di quanto non avessero già fatto i capitoli precedenti.
Mi sono resa conto di non avere un'idea chiarissima di cosa comporti la condizione di Metamorphmagus, che in effetti nei libri assume sfumature positive – complice il fatto che per Tonks abbia rappresentato una qualità decisiva per entrare a far parte degli Auror; in particolare, non avevo mai riflettuto sulla possibilità che avere questa capacità innata potesse rendere difficile avere una fisionomia precisa e in cui riconoscersi. Tutto questo per dire che sono affascinata dalla tua interpretazione di questa capacità, che trovo apra infinite possibilità su cosa voglia dire crescere e convivere con un aspetto mutevole, con un sé in cui si può far fatica a riconoscersi – un insieme che assume contorni ancora più marcati se associato a un personaggio come Teddy, che non ha i genitori e cui quindi manca una fetta di identità per sentirsi se stesso e nessun altro.
È stato triste vederlo dinanzi allo specchio, impegnato a somigliare quanto più possibile ai suoi genitori; trovo sia l'immagine che nella sua cruda semplicità più descriva la condizione di orfano di Teddy, che seppur circondato da tanto affetto avverte sempre una fortissima mancanza. Un po' mi ha anche ricordata Harry dinanzi allo Specchio delle Brame, che si perde nell'illusione che riflettersi in un'immagine capace di dare gioia lenisca il dolore dettato dall'assenza.
Però.
Però il tuo Teddy ha Vic, che c'è sempre stata, e ha una vita che evolve e si riempie, si riempie al punto tale che finalmente trova se stesso, la sua immagine, ed è bellissimo che trovando se stesso trovi anche i genitori (bellissimo il titolo del capitolo, a proposito).
Mi ha emozionata molto questo momento, anche se fatico a esprimere quest'emozione!

Recensore Master
21/10/21, ore 13:55

Ciao, amica. Arranco ma non mollo, hai visto? Giungo in ritardo ma giungo. Come sai sto cercando di portarmi avanti con la stesura dei capitoli, ma il tempo non so dove vada a finire, detta tra noi. Ma veniamo al capitolo. Mi è piaciuta molto questa alternanza tra ieri e oggi, con un passato in cui un Teddy più giovane (e forse meno maturo e consapevole) cercava smanioso quel qualcosa che lo avvicinasse il più possibile ai genitori che non ha mai conosciuto (anche perché era talmente piccolo quando Remus e Dora sono morti che è come se non li avesse mai conosciuti, possiamo dire). Provava e riprovava, quando in realtà poi non è l’aspetto esteriore che ci rende simili a qualcuno, che sia un genitore o meno, ma ciò che abbiamo dentro, e Teddy è proprio figlio di Remus e Tonks senza ombra di dubbio. Nel presente leggiamo di un Teddy cresciuto che, pur senza volerlo, risulta più simile ai suoi genitori di quanto lo sia mai stato in passato, quando ancora ci provava. Victoire è sempre una presenza fissa accanto a lui, che cerca di riempire quei vuoti e farlo sentire parte di qualcosa. Anche in questo caso, sanno come compensarsi a vicenda ♥️ 

Bene, ami, noi ci leggiamo presto, dipende da quando posterai e dal tempo che troverò per commentare, ma non temere, sai che giungo prima o poi. 

Un bacione!

Recensore Master
20/10/21, ore 18:57

Fede! ♥
Mannaggia la miseria! Proprio oggi che non vedevo l’ora di passare, non riuscivo a trovare un attimo per mettermi a scrivere due righe per te!

Questo capitolo mi ha straziata, non c’è altra parola. Ho adocchiato quella frase nella lettera di Andromeda che mi ha fatto male un bel po’ e tac! Arrivi oggi con questo capitolo che amplia il senso proprio di quelle parole e ci fa vedere come è andata di preciso. Dopotutto sapevamo solo che per un periodo era rimasto biondo come le ciocche di Vic ma non è mica suo fratello, e che ha il cuore di sua madre ma la mente di suo padre (questa frase resterà con me per sempre) sì, ma l’aspetto?
Mi strazia il fatto che lui non trovi una somiglianza, che proprio quella sua capacità di essere come vuole (che è la caratteristica più evidente che ha ereditato da sua madre) da lui venga percepita invece come una maledizione. E’ meraviglioso che sia Vic l’unica custode di quei tentativi ma che Andromeda si sia accorta di tutto in ogni caso. Quel malessere di Teddy non è passato inosservato ai suoi occhi così come lo scopo di tutti i grandi o piccoli cambiamenti che ha fatto nel corso del tempo.
E la seconda parte… è un pelino più leggera ma anche quella mi ha straziato con le parole di Vic e il suo essere sempre così diretta. Poi a questo suo modo di essere ci aggiunge talvolta irruenza, altre volte dolcezza, come in questo caso. Qui con tutta la tenerezza del mondo gli sta dicendo che è il degno figlio dei suoi genitori, nonostante l’aspetto che è solo una delle mancanze che lui ha da colmare.

Sono stati struggenti con delicatezza. Ha senso? Mi hai fatto male, ma piano piano. E mi è piaciuto troppo, perché sono masochista! Bravissima! ♥
Un abbraccio grande!
gabry