Recensioni per
Niente si oppose alla notte (tranne noi)
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/11/21, ore 22:46
Cap. 4:

Ciao Fede, eccomi qua a recuperare questo capitolo. Non voglio far passare troppo tempo e ne è già passato tantissimo se penso che hai aggiornato il 6 novembre e siamo già prossimi a dicembre.
Allora, questo capitolo è una vera e propria bomba. Ho amato tutto. Sia i pensieri di Caradoc e Benjy, l'essere un perfetto Signor Nessuno che gli permette di infiltrarsi nei pub di mezza Inghilterra e carpire informazioni. Certo che i Mangiamorte che brindano al pub sono un po' ingenui, o forse vogliono dimostrare che loro possono, un po' come i camorristi che non hanno paura di organizzare feste sfarzose. Insomma, una spacconata. E poi, la scena della Chiesa, le indagini con la strega dell'est europa, sono tutti dettagli che impreziosiscono tantissimo questa storia e mi fanno squittire per come stai integrando il world-building. Sto amando tutto, ogni singolo dettaglio.
La conversazione di Silente con Emmeline mi ha indignato, odio come lui non esiti a sfruttare le debolezze dei suoi seguaci per tirare le fila della loro vita e piegarli secondo i suoi fini. Per il bene superiore, ovviamente. E, a proposito di Silente, ho amato l'arrivo di Fanny che medica le ferite, è una chicca che si vede raramente e che ricorda moltissimo la saga.
Poi, poi, poi. Il matrimonio di Bella e Rod. Posso dire che ho amato da matti tutta la seconda parte? Cioè, io mi sentivo a casa, tra i Mangiamorte, nascosta come il Signor Oscuro che è l'ospite d'onore dei Lestrange e qui si vede tutta la differenza con i Black. Si vedono i diversi atteggiamenti delle famiglie Purosangue. Il colloquio di Evan con Dorcas è stato MERAVIGLIOSO il modo in cui lui l'ha minacciata è stato sublime e lei ha resistito, ha decifrato tutto leggendolo tra le righe e questo mi ha fatta squittire. Tra l'altro, il marito Cristopher ha preso una cantonata enorme nel pensare che Dorcas possa essere un'assassina ed essere interessata a quelle idee. Mi fa pensare che non sappiamo tutto di Dorcas perché se il marito dopo ventitré anni di matrimonio pensa quello della moglie, ha quei sospetti, vuol dire che c'è qualcosa nel passato di lei che ci sfugge, e non può essere solo ambizione e sete di potere.
I legami di Dorcas, il fatto che potesse essere fidanzata con Orion ci dicono che la sua provenienza è molto alta nella società Purosangue. Non che non lo sapessimo, ma al punto da legittimare tali sospetti? Non lo so. Questo vuol dire che Dorcas potrebbe conoscere Voldemort, o meglio Tom Riddle. E allora sono curiosa di conoscere la reazione di lei quando scoprirà l'identità dell'uomo. Cristopher lo ha incontrato quindi se entrambi conoscevano Riddle - benché ora si faccia chiamare Lord Voldemort - lo riconosceranno comunque, così come è stato per Rosier. Sono veramente curiosa di vedere come si dipaneranno gli eventi e non vedo l'ora di leggere il prossimo aggiornamento!
Nel frattempo ti mando un grandissimo abbraccio,
Sev

Recensore Master
21/11/21, ore 16:53
Cap. 4:

Ciao!
Finalmente sono riemersa (non del tutto, ma almeno ho rimesso fuori il naso, è già qualcosa) da settimane piene di impegni e di scadenze, e quindi finalmente, finalmente riesco a passare da questo capitolo che, ancora una volta, riconferma quanto questa storia sia importante e quale sia la sua portata.
Davvero, sto amando moltissimo la cura e il lavoro che stai facendo, perché le tematiche che abbracci sono ampissime, il tuo intervento è forte, e l'attenzione alla coerenza del canon è qualcosa di estremamente interessante.
Stai disegnando uno scacchiere politico complessissimo, dove la tensione per il periodo storico che, davvero, è una polveriera pronta a saltare in aria e trascinare nel caos un'intera società è palpabile in ogni riga, e in ogni riga non fai altro che commuovermi con la forza e la perseveranza di questi personaggi che trovano ogni giorno il coraggio di opporsi alla notte.
Stai coniugando benissimo due aspetti che amo moltissimo: le riflessioni sulla costruzione dei personaggi, che sono molti e quasi tutti secondari, nel canon, e dunque frutto di tue attente riflessioni e di presentazioni meravigliose, che li rendono vividi e reali, tangibili, fatti di scelte importanti e sofferte e ideali che si declinano per ognuno in modo diverso. E poi ci sono le questioni di ampio respiro, le svolte storiche che investono le riflessioni di intere classi sociali, ci sono scelte politiche più o meno esplicite e schieramenti che vengono ad affinarsi sempre più.
E, a fare da filo conduttore a tutto questo, c'è una tensione disperata, che anima davvero ogni scelta rendendo chiaro fin da subito quando delicata e disperata sia la posta in gioco: non solo il lettore è a conoscenza di quanto difficile sia la situazione, di quali siano i rischi e di quanto sia disperata questa lotta, ma ne sono costantemente consapevoli anche i personaggi, e questo li rende se possibile ancor più commoventi nel loro perseverare.
Davvero, io vorrei riuscire a lasciarti dei commenti più precisi, andare con ordine e dirti quanto ogni cosa mi abbia colpita, ma temodi dovermi accontentare di una recensione confusa e confusionaria, quindi ecco, perdona l'invasione di parole senza senso e senza collegamento che arriverà ora.
Benji mi piace, mi piace davvero tantissimo, e adoro il modo in cui osserva sempre Caradoc (che, tra l'altro, io te lo dico, ma mi sta facendo innamorare quindi se le figlie di Benji si sentono in imbarazzo ad averlo in casa IO MI OFFRO VOLONTARIA, lo ospito io, nessun problema XD la smetto e torno seria, giuro).
Tutta la questione dell'anello di Dorcas mi ha stretto lo stomaco in una morsa terribile, perché sapevo, sentivo che sarebbe tornato, e quando alla fine le carte vengono calate e la schermaglia con Rosier si conclude con una nettissima presa di posizione mi sono tremati i polsi. Perché, nonostante tutto, noi sappiamo come finiranno le cose, per lei. E lei è un personaggio bellissimo, la stai dipingendo in un modo che adoro, e mi piace tanto anche questo rapporto con un marito grigio, che fa poche domande e dà ancora meno risposte, che ha una posizione politica sfumata, ma che da certi incontri si è allontanato e ora comunque cerca, forse goffamente e inutilmente, di proteggere comunque la moglie. Insomma, è un personaggio che mi ha incuriosito moltissimo.
Emmeline mi stringe il cuore, e ho amato e odiato allo stesso tempo Silente. Perché questo è il suo ruolo, lui certe cose le doveva chiedere, pur consapevole di quanto faccia male (sono morta a tutti i riferimenti a Gellert, sappilo), ma ho odiato vederlo inchiodare Emmeline in una situazione in cui le è praticamente impossibile rifiutare e sottrarsi. Insomma, sono terrorizzata anhce per lei. Sono terrorizzata per tutti, ma non vedo l'ora di proseguire, e davvero, ti chiedo scusa per la confusione di questa recensione, ma ci ho provato, ecco.
A presto!

Recensore Master
12/11/21, ore 19:46
Cap. 4:

Come si inizia la recensione di un capitolo come questo? Non lo so, quindi inizio così, a caso, parlando del niente.
Avevamo lasciato questi personaggi alla soglia della loro prima missione sul campo ed è lì che li ritroviamo, in un'atmosfera che dovrebbe essere festosa – che per gli ignari lo è –, ma che per loro è solo sinonimo di terrore, ansia, preghiere – che tutto vada bene, che tutti sopravvivano, che niente si spezzi.
Ecco, ho avuto la sensazione che invece qualcosa si sia irrimediabilmente spezzata dentro e fuori quella chiesa, un equilibrio fatto di parole forse, ma fatto anche di scontri immaginati e di sottili illusioni. Hanno sempre saputo che sarebbe stato difficile, tutti, ma in Dorcas che d'improvviso sparisce alla vista degli alleati, in Benjy che rischia di farsi sopraffare dallo smarrimento dettato dal neonato senso di colpa, nello sforzo di Caradoc, Emmeline e Alastor, nel ricercare il soccorso di Albus ho visto proprio la consapevolezza di cosa significa opporsi alla notte e credo che questa consapevolezza, crollata su tutti, abbia spezzato qualcosa dentro di loro e li abbia avvicinati di più a ciò che saranno a breve: soldati. E quanto sei stata brava, tu, a far emergere con poche parole la differenza tra Alastor e gli altri, quella consapevolezza propria di chi ha già vissuto questi momenti e ha per forza di cose spalle più larghe – abituate alle perdite, agli sforzi, al sudore che fa scivolare la bacchetta e al tremore che fa perdere la concentrazione.
E a emergere in maniera scomodissima è anche il dislivello tra Albus e i suoi sottopo... ehm alleati. Albus che li raggiunge sostanzialmente in veste di supporto, Albus che è la mano da afferrare nel momento di maggiore pericolo, Albus che resta in disparte e non scende in campo in prima persona. Se sino ad ora i ruoli di Albus, Alastor e Dorcas hanno tentato di essere in un equilibrio paritario, qui per la prima volta questo equilibrio vacilla sul serio, in maniera appariscente – e seguiterà a vacillare nei paragrafi seguenti, quando Albus di fatto scavalcherà gli altri per agire in autonomia.
Devo anche dire, però, che sono rimasta molto colpita da Emmeline! Che avesse sangue freddo era già chiaro dai capitoli precedenti, ma non mi aspettavo una tale fermezza sotto attacco, per ora credo di trovarla camaleontica nel suo riuscirsi ad adeguare a ogni situazione – Dorcas ha visto in lei un tramite per avere contatti e informazioni, ora sappiamo che può essere molto di più.
A proposito di battaglia, ci tengo a dirti che l'hai descritta benissimo, si sente tutta la tensione e la pericolosità del momento. Descrivere battaglie non è per niente facile, il rischio di essere meccanici o sin troppo dettagliati è sempre dietro l'angolo, quindi non posso che sottolineare quanto mi sia piaciuto il tuo approccio narrativo!

L'anello perduto da Dorcas mi ha fatta tremare sin dal primo istante, te lo dico subito. La sua paura l'ho sentita viva su di me ed ero dalla sua parte quando ripeteva di dover tornare dentro o la sua copertura sarebbe saltata prima ancora che la guerra abbia inizio. Però, ecco, di certo non immaginavo che tra tanti lo trovasse proprio lui e che lo usasse in questo modo.
Di nuovo, mi sono ritrovata a empatizzare con la tua Dorcas quando Evan l'avvicina, la provoca dapprima in maniera subdola e poi tremendamente sfacciata, mostrandole l'anello e dandole una scelta. Ho sentito tutto il suo disorientamento, più forte della rabbia e della paura.
Non riesco a immaginare come si evolverà questa dinamica, vorrei capire se a muovere Evan siano interessi personali o politici (o entrambi, magari), se voglia dalla loro parte Meadowes o Dorcas, insomma. È un fatto che ne stimi l'intelletto e che abbia tutto l'interesse di vederlo al servizio dei Mangiamorte anziché di Silente, ma il suo modo di avvicinarla mi ha dato la sensazione che per ora abbia agito in autonomia, che quindi sia l'unico a sapere del suo coinvolgimento.
In ogni caso Dorcas ora ha le mani (quasi) legate e i Mangiamorte hanno fatto un passo in avanti fondamentale: hanno avuto conferma che esiste un gruppo rivale e, saputa l'identità di lei, inizieranno a ricostruire contatti o anche solo a ipotizzarli. In pratica, l'Ordine neonato ha quasi perso il suo unico vantaggio: il nemico adesso sa e può sapere sempre di più. Mi preoccupa? Molto, ma mi intriga anche tantissimo la maniera in cui stai man mano intrecciando tutto.
Dopo questo capitolo, Christopher mi incuriosisce molto. Sino ad ora non sono riuscita a inquadrarlo e tramite le sensazioni Dorcas mi ero creata un'immagine di lui molto più negativa di quella filtrata dalla sua apparizione al matrimonio di Bellatrix e Rodolphus (a proposito, adoro come riesci a delineare il contesto storico-sociale del racconto tramite questi episodi in apparenza slegati dalla trama portante, ma in realtà indispensabili a mostrare ogni cosa in ogni suo aspetto). Non mi sbilancio, ma inizio a credere che possa rivelarsi un inatteso alleato per la moglie in primis (e comunque la nave Dorcas/Alastor, anche se destinata a colare a picco, non la abbandono – e siccome la coerenza è sopravvalutata [!] non abbandono neanche la Evan/Dorcas – ecco, l'ho detto!).

Su Caradoc e Benjy temo mi soffermerò di meno perché il primo, come sai, suscita ancora tanti i dubbi in me, per ora mi limito a osservare questo Signor Nessuno che vive in casa di Benjy e va in lungo e in largo alla ricerca di informazioni. Voglio sapere qualcosa di più del suo passato, qualcosa che mi faccia dire lo capisco. Tu ce lo mostri poco alla volta, cattiva!, e noi che leggiamo siamo come la moglie di Benjy che disapprova questo baldo giovane che fa imbarazzare le sue figlie e trascorre le giornate bevendo nelle bettole – lo scrivo anche qui perché è importante: voglio vedere Dorcas quando Silente le presenterà James, Lily eccetera appena diplomati come membri dell'Ordine, non so te ma io sento giù le urla! XD
Come già in precedenza, invece, di Benjy è molto intrigante la rete di contatti che ha a disposizione per raccogliere informazioni, si riconferma un uomo capace di tessere relazioni fruttuose. Mi è piaciuto molto il dettaglio delle maledizioni sconosciute, soprattutto in un contesto che chiama in causa Dolohov (che con le sue barbare invenzioni ha quasi ucciso Hermione e Ginny T_T).

Bene, temo di essere arrivata a quel punto.
Alla povera Emmeline e a Silente.
Posso scrivere insulti?
Sul serio, avrei voluto urlare! Non solo perché agisce alle spalle di Alastor e Dorcas, ma proprio per quello che chiede a Emmeline. La lusinga (mi ricorda Voldemort quando vuole sfruttare qualcuno, guarda un po'!), le parla col tono di un amico e poi esige – anche se in apparenza chiede. Il discorso che fa a Emmeline è tale che dirgli di no è improbabile o addirittura impossibile, tipico di un uomo abituato a manovrare e a toccare i giusti punti per persuadere.
So che la resa di Silente ti preoccupa sempre un po', ma anche in questo caso l'ho trovato decisamente IC. Mostri qui lo stratega che è, l'abile mago che ha tessuto trame per anni ed è riuscito a legare a sé un personaggio dopo l'altro, tutti pronti a seguirlo riponendo in lui estrema fiducia e accettando di conseguenza qualsiasi sacrificio chiesto.
Spero che Emmeline a dispetto di tutto rifiuti, ma ho i miei dubbi.

Arrivando alla conclusione (del capitolo e della recensione, giuro!), ho apprezzato tantissimo che tu abbia chiuso con l'entrata in scena di Voldemort, che ora ha finalmente un volto, ma sappiamo bene che è solo la punta dell'iceberg.
Questa storia è bellissima e io con i complimenti sono ripetitva, però lo sai, sto amando tantissimo questo tuo dietro le quinte dell'Ordine della Fenice e aspetto paziente (ma trepidante!) ogni tuo nuovo aggiornamento.
Perdona eventuali refusi, la lunghezza e ciao (mi sento Alastor XD).
Un abbraccio ❤

Recensore Master
09/11/21, ore 15:41
Cap. 4:

Fede! ♥
Finalmente riesco a ritagliarmi un pochino di tempo per scrivere questa recensione e quindi eccomi finalmente arrivare qui con tutta l’ammirazione che posso! ♥ Perché in sostanza la sensazione dopo il capitolo è la stessa anche questa volta. E’ come se leggendo vedessi solo la punta dell’iceberg, tutto il resto è nella tua testa, e proprio per questo io resto a bocca aperta. Per i dettagli che semini, per come muovi i personaggi, per come fai crescere sullo sfondo questo conflitto sul piano politico e sociale.
La punta dell’iceberg già mi vede adorante verso questo tuo progetto!
 
Qui scopriamo subito che Caradoc, poche ore prima di incontrare Benji, si trovava in un bar a origliare conversazioni che lo avrebbero sicuramente portato a tornare sconfortato dalla sua famiglia e invece è stato ammaliato dagli intenti di questa neonata organizzazione. Fatico ancora a inquadrarlo, per ora sembra mosso più dal risentimento per quanto accaduto a lui che dalla volontà di sventare questa guerra alle radici ma decido di fidarmi del primo istinto di Benji che ha pensato di assoldarlo per questi incarichi.
La situazione a casa di Benji, inoltre, mi fa pensare che i coniugi (sua moglie, ma anche il marito di Dorcas) non resteranno all’oscuro sulla realtà dei fatti ancora per molto. Per quanto quella camera per gli ospiti sia stata usata per amici da ogni nazione, Leela conosce suo marito, la sua famiglia e la sua casa. E’ ovvio che percepisca sospetti. Così come Christopher, che mi ha stretto il cuore quando ha pensato a sua moglie come un’assassina. Scusa, sono arrivata alla fine del capitolo saltando un botto di avvenimenti ma trovo le due situazioni simili. Anche se vedo Christopher molto più spaventato rispetto a Leela, perché più pratico dell’ambiente frequentato da lui e sua moglie, ed è soprattutto qualcosa che si nota nel modo in cui agguanta Dorcas e cerca di lasciare quel ricevimento il prima possibile quando intuisce che Voldemort è fra gli invitati.
In questo capitolo, poi, torna Silente a tessere fili di una tela che ha già ben strutturata in mente, gli manca solo il ragno giusto: Emmeline. Lo descrivi benissimo!! Lo hai fatto negli scorsi capitoli quando non aveva molto spazio e lo fai ora portandolo in mezzo alle righe con tutta la sua indole manipolatrice e le sue richieste onerose per chi decide di combattere al suo fianco. Lui parte con la sfilza di complimenti per poi colpire Emmeline con la proposta più gravosa che potesse farle: sfruttare ancora, e più in profondità, il suo legame con Dolohov.
Sono stati da brivido gli scambi fra Dorcas e Evan Rosier, mai sfociati in vere minacce eppure carichi di una tensione altissima. E’ stato bellissimo leggerli, seduti a quel tavolo sotto gli occhi di tutti e di nessuno, fermi nelle loro convinzioni diametralmente opposte senza cedere nemmeno di una virgola. Sei stata bravissima! Ho amato tutta la parte del matrimonio, dall’inizio alla fine!
E, in ultimo, ancora una volta devo farti i miei complimenti per come riesci a sviluppare tutta questa enorme trama con riferimenti geografici e politici. Noto tutto, quella lettera ricevuta da Benji che parla di Grindelwald e di Tatia, la Magia Oscura che resiste nei luoghi dei massacri, Fanny che è apparsa in aiuto di queste persone, e tutti questi dettagli non fanno altro che farmi amare questa storia e te come autrice sempre di più! ♥
E’ una storia con uno scenario articolato che tu riesci a rendere però lineare e appassionante! E io sono felice di aver cominciato questo racconto che continuerò a leggere con enorme piacere!  

Bravissima Fede! ♥
Un abbraccione,
gabry