Recensioni per
Broken Wings
di Herenvarno

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/09/23, ore 14:38

Una storia appassionante e che, capitolo dopo capitolo, continua ad intricarsi e a creare forti emozioni.
La coerenza dei pensieri e dei modi di fare dell'Erwin è semplicemente perfetta, complimenti.
Anche il finale... Quel piccolo momento di gioia, di ritrovo tra Nadia, Hanji e Mike. Una piacevole boccata d'aria che viene interrotta da una amara narrazione, ma che non crea altro che ottime aspettative per il nuovo capitolo.
Ciao Herenvarno, continua così!!!
(Recensione modificata il 10/09/2023 - 02:55 pm)

Recensore Junior
22/08/23, ore 14:33

Innanzitutto: bentornata! Non c'è bisogno di nascondersi da nessuna parte, università e lavoro hanno la priorità, e spero che gli studi stiano andando bene; poi è ovvio che da lettrice sono contenta che tu abbia ripreso in mano la storia.
A questo proposito, lì per lì avevo timore di aver dimenticato qualcosa e di dover tornare indietro a rileggere qualche passo, ma fortunatamente la memoria non mi ha abbandonata e ricordavo tutto, anche come ci eravamo lasciati; e ti dirò, questa tua lunga pausa ha avuto un effetto molto positivo, in realtà, perché ti trovo molto migliorata. Alt, scrivevi bene già prima, beninteso, ma mi sembra di che tu sia tornata con rinnovata energia, e la scrittura ne ha sicuramente risentito positivamente.

Ma veniamo al capitolo. Quello che mi è sempre piaciuto è questa sorta di realtà “sotterranea” fatta di informatori, spie, di personaggi che agiscono nell'ombra e che hanno occhi e orecchie dappertutto, che sei riuscita a creare; oltre a essere estremamente composita e credibile, è incredibilmente interessante e, soprattutto, incuriosisce il lettore. E questo è qualcosa di fondamentale, perché spingi chi legge a chiedersi: “E ora? E lui cosa sa? E lei cosa farà? E loro cosa c'entrano?”
A me personalmente piacciono molto le digressioni che fai, l'alternanza fra presente e passato e il loro intrecciarsi; io per prima ne faccio largamente uso, e penso dia dinamismo alla storia. Ricordavo bene come ci eravamo lasciati, quello che era successo (e stava per succedere) a Nadia, e al di là che tu abbia trattato la scena con il giusto equilibrio, senza esagerare né da una parte né dall'altra, mi è piaciuto come hai affrontato il dopo.
Mi è sembrato quasi di leggere una storia di spionaggio, anche perché non dimentichiamo che, al di là delle spedizioni fuori dalle Mura e delle classiche avventure del Corpo di Ricerca, sicuramente ci saranno state delle indagini interne, dei complotti e quant'altro; se è per questo, non riesco lontanamente a immaginare che le cose andassero bene e poi all'improvviso Erwin si fosse svegliato un mattina e avesse pensato: “Bon, ora faccio un colpo di stato”.
Chiaramente devono esserci stati dei precedenti, e tu stai largamente descrivendo una situazione che potrebbe avere il suo peso e la sua parte negli eventi a cui assisteremo, specie nella terza stagione dell'anime; ma anche se questa storia fosse auto conclusiva, raccontasse di una “parentesi” nella trama originale di Isayama, sarebbe perfettamente attendibile, autosufficiente e, soprattutto, piacevole da leggere.
Mi sono piaciuti molto certi spaccati di Erwin durante l'interrogatorio, alcune immagini che sei riuscita a costruire, il rimando a suo padre e soprattutto la freddezza che fai trasparire dalle sue parole, perché trovo sia estremamente in canon: non riesco a separare la freddezza da questo personaggio, quali che siano le circostanze.
E' un dato distintivo del suo carattere e hai fatto bene a ricordarcelo, così come hai fatto bene a descrivere quel momento di dubbio che sorge in lui quando, pur sapendo di aver orchestrato tutto e di aver fondamentalmente “usato” Nadia per i suoi scopi, realizza il pericolo che la ragazza ha corso e prende coscienza dell'orrore provato all'idea.
Ovviamente io continuo ad essere curiosa di scoprire come si evolverà il loro rapporto, visto che quando la storia è cominciata hai lasciato intendere che fra i due fosse successo qualcosa e che non fosse finito troppo bene, e quello che hai proposto finora è molto interessante. Come ti avevo già detto, mi piace il modo in cui si rapportano Nadia e Erwin, perché lei capace di tenergli testa, e il confronto fra i due dopo quanto è successo a Mitras è molto drammatico (e, tra l'altro, non banale: poteva essere il momento nel quale molti avrebbero fatto succedere qualcosa fra i due, ma tu hai descritto la situazione in maniera intelligente).

Insomma, sono molto contenta che tu sia tornata in pista, e spero che non passi troppo tempo prima di un altro capitolo!

(Fra parentesi: mi è piaciuto molto, un po' dopo la metà del capitolo, la fine del dialogo fra Hanna e Nadia: << Credo che lui mi avesse capito >> […] << No, non Nerone […] il gigante. >> ecco, questa scena mi è piaciuta veramente tanto.)
(Altra parentesi: Okay, ho aspettato 11 mesi ma finalmente ci siamo: Levi! Mi ricordo che quando lessi il penultimo capitolo, all'epoca, pensai “Dai che ora spunta, dai che ora spunta” e ricordo che te ne parlai anche; ormai la curiosità è a mille!).

Nuovo recensore
02/11/22, ore 19:35
Cap. 9:

Adesso sono proprio curiosa di sapere come Nadia reagirà (di nuovo) a questo trauma e come si comporteranno nei suoi confronti Mike, Hange e soprattutto Erwin e se questo porterà a ricostruire i rapporti tra lei e Ashlin. Sono molto contenta che sia tornato Oliver e sono sicura che ha ancora molto da dire come personaggio. La parte dedicata a Nerone mi sta piacendo sempre di più e non vedo l'ora che Nadia interagisca anche con i membri di Ali Spezzate e con Gabriel. Complimenti per come stai gestendo tutta la faccenda, immagino ci voglia molta attenzione e minuziosità, ti invidio xD A presto xoxo

Recensore Junior
16/09/22, ore 18:21
Cap. 9:

Ehi, bentornata! Cominciavo a preoccuparmi!
Scherzi a parte, sono contenta che tu abbia aggiornato la storia con un nuovo capitolo… e che capitolo! E ritengo doveroso partire con quello che è stato il tuo motivo di titubanza, ovvero la famosa scena di violenza. Allora, sarò onesta: determinate scene, in un libro, un film, un telefilm ecc, non mi fanno impazzire. Ma alt, non mi fanno impazzire perché sono conscia del loro orrore, del loro essere sbagliate. La violenza è sempre sbagliata, e su questo direi che siamo tutti d'accordo. Il punto è che in determinate circostanze, in determinati momenti di una storia, la violenza può essere un elemento che caratterizza, un elemento che diviene causa di qualcosa, che è motivazione di qualcos'altro o, ancora, che innesca delle conseguenze fondamentali per l'evolversi della trama. E' questo il caso. La tua non è una violenza gratuita, ed è questo il punto fondamentale: ci sono storie in cui la violenza viene usata come nota di colore, per fare il cosiddetto “effettaccio”, ma senza avere un particolare senso, e quella è una cosa che non sopporto. Nel tuo caso, invece, la violenza si inserisce nell'evolversi della trama perché ci racconta qualcosa, ci fa comprendere gli antagonisti che si ha di fronte e, attraverso essa, ci “da” qualcosa di più su Nadia, sul suo carattere.
Anche perché un simile evento è praticamente come buttare benzina sul fuoco, conoscendo il suo passato, purtroppo. Dico purtroppo non perché non sia d'accordo con la scelta di fornirle un passato tragico al bordello, dico purtroppo da persona dotata di empatia che è in grado di immaginare la sofferenza, fisica e psicologica, della vittima; e dico purtroppo perché episodi come quello che ci racconti alla festa (estrapolandolo un attimo dall'ambientazione SNK) non sono così rari al giorno d'oggi, persino in quella che dovrebbe essere una “società civile”; e penso che una ragazza, una donna, ne sia perfettamente consapevole.
A parte che, sapendo che ci sarebbe stata la famosa scena ma non sapendo né quando, né come, né quanto drammatica, in tutti i momenti di tensione e di potenziale pericolo sono stata in ansia per Nadia finché la scena non si esauriva, e quando alla fine hanno fatto irruzione gli altri nella stanza ho tirato un genuino sospiro di sollievo (anche perché io sono abbastanza pessimista e temevo che le cose fossero destinate ad andare “oltre”, per così dire)!
Insomma, un giro immenso di parole per dirti che capisco la tua perplessità iniziale nel pubblicare ma, a parte che sei tutelata dal bollino rosso, questa scena trova giustificazione nello spaccato di trama che ci racconti, col suo giro di droga e di criminalità e giustifica, a sua volta, il “lato oscuro”, definiamolo tale, di Nadia, l'odio e la rabbia che ha accumulato negli anni; una sorta di sindrome da stress post traumatico, che può essere tranquillamente applicato anche alle vittime di violenze sessuali e non solamente ai reduci di guerra, e che come i reduci di guerra la fa vivere in uno stato di “battaglia” continua, con sé stessa e col mondo come testimoniato dal pugnale che la ragazza porta con sé e dal desiderio di vendetta che prova (e dalle torto). Che poi ammetta con sé stessa qual è la sua priorità, anche a scapito del piano di Erwin, e che questo la faccia vergognare di sé, è un excursus psicologico perfettamente comprensibile, ma possiamo fargliene una colpa? Personalmente no.
D'altronde, Erwin è quel tipo d'uomo in grado di convincere una persona a fare quello che lui vuole, senza troppi scrupoli di coscienza; per esempio, ignora bellamente le incertezze di Nadia, che non vorrebbe coinvolgere nelle loro indagini Oliver, che rimane pur sempre un amico, e il suo stesso atteggiamento tradisce il suo egoistico bisogno di conoscenza. Prima le risposte, poi tutto il resto. E, come fai pensare giustamente a Nadia, che poi siano i deboli a pagarne il prezzo, a lui interessa poco o nulla; in realtà i loro due caratteri sono destinati a cozzare fra di loro più di quanto uno avrebbe potuto immaginare a inizio storia, e sono curiosa di come potrà evolversi il loro rapporto, soprattutto alla luce della scelta della ragazza a fine capitolo, anche perché come velocemente i due si ritrovano a discutere, altrettanto velocemente fanno la pace (ed è una cosa che in realtà mi piace molto).
Ah, ero talmente occupata ad analizzare la famosa scena che ho lasciato passare in sordina tutta la parte con Oliver, che invece mi è piaciuta molto; resta il fatto che tutta la situazione che coinvolge Gendarmeria e Guarnigione, con alla base la famosa droga, è veramente ben resa e fatta bene. Lo so che lo dico tutte le volte, ma questa è un trama che mi incuriosisce e mi coinvolge, e l'idea di base è originale e mi piace molto. E mi incuriosisce anche il modo in cui può evolversi la situazione attuale, ora che Nadia ha compiuto la sua scelta, perché immagino un sacco di sviluppi e non so quale può avvicinarsi a quello che hai ideato tu.
Insomma, una maniera velata per chiederti di aggiornare presto, sessioni d'esame permettendo!

Recensore Junior
06/06/22, ore 13:03

Allora, intanto vai serena sui tempi di stesura e pubblicazione: uno deve essere libero di rileggere, correggere e lavorare su un capitolo quanto vuole. Errori logici non ce ne sono, men che meno errori di sintassi e\o grammaticali, quindi no worries.

Veniamo al capitolo. Fin dall'inizio vediamo come Erwin, pur non essendo ancora il Comandante che uno ha imparato a conoscere nella storia di Isayama, è già dentro a piani, segreti e mezze verità; è parte integrante del suo carattere, e nulla vieta che, nella sua testa, l'indagine sulla C-18 sia un'anticamera della grande operazione dell'850 che sfocerà nel colpo di stato. D'altronde, sappiamo che ha sempre puntato allo smantellamento dell'ordine regio e soprattutto della Gendarmeria, non tanto per una questione di potere in sé, quanto di verità che deve essere rivelata (o meglio, che vuole rivelare per suo revanscismo personale, direi).

Quello che ovviamente stimola la mia curiosità è la presenza di Nadia in questo suo piano, o meglio, il significato che la ragazza può assumere ai suoi occhi: Erwin è quello che è, inutile girarci intorno, e anche se si capisce che prova un interesse di un certo tipo per Nadia, come si intuisce nel capitolo durante la loro piccola fuga, pur con tutte le insicurezze e le ritrosie dei due caratteri in queste dinamiche, mi viene comunque da chiedermi se quest'interesse non si accompagni all'utilità che la ragazza (in virtù della sua posizione, del suo passato che sicuramente è collegato alla C-18 e, perché no, della sua curiosità e voglia di scoprire che lui potrebbe sfruttare a proprio vantaggio) può rappresentare per i suoi piani futuri.

(Parentesi: mi ha fatto piacere il piccolo approfondimento su Hange, anche se le circostanze non erano propriamente felici: non sappiamo praticamente nulla su questo personaggio visto che Isayama non si è mai sbottonato, ed essendo uno dei miei preferiti mi fa sempre piacere leggere qualcosa su di lei).

D'altronde, Nadia ha una posizione “centrale” all'interno della narrazione, non tanto perché ne è la protagonista (e grazie tante), quanto perché in questo momento si trova al centro delle varie parti della storia che si stanno ampliando ed evolvendo, ed è probabilmente il personaggio destinato ad unire tutte queste parti facendo cogliere al lettore il nesso logico che le lega: è collegata all'ordine militare, al Copro di ricerca ma anche a Nerone, alle Ali Spezzate, al suo passato (in questo momento personificato da Gabriel), che a sua volta è collegato a Nerone e alla C-18 (che poi Nerone sembri collegato a chiunque e a qualunque cosa, probabilmente anche al tizio che sorveglia le stalle del Wall Sina dal martedì al venerdì, è un altro paio di maniche). Posta al centro di tutti questi “monconi” di storia, Nadia è destinata a diventarne il collante per permettere a noi lettori di comprendere e ottenere lo svelamento finale (precisiamo: la storia è chiarissima e scritta molto bene, io qui parlo di monconi, spiegazioni ecc in quanto lettrice che ovviamente non è onnisciente come te e può solo immaginare cosa accadrà).

Ed è anche, ovviamente, destinata a chiudere i conti col proprio passato, volente o nolente, perché strettamente necessario all'evoluzione della storia: anche perché qui ora abbiamo un'alternanza di flashback e flashforward (che a me personalmente piace molto perché rende la narrazione più dinamica) che non hanno ancora ottenuto la loro conclusione, ed è quindi inevitabile che certi nodi arrivino al pettine. Insomma, non lasciarmi troppo sulle spine!

A prestissimo <3

P.s. Adesso però voglio uno spin off con Mike e Hange sotto copertura in stile spionaggio (Mr. E Mrs. Storm); è doveroso!

Nuovo recensore
26/05/22, ore 13:24

Ho sempre fatto fatica a trovare storie così ben strutturate, non c’è un capitolo che non mi lasci senza interesse e voglia di andare avanti *^*
Continua così!

Recensore Junior
02/05/22, ore 14:22

Ed eccomi qui per un'altra recensione per un capitolo molto, molto interessante, che ci introduce a quello che penso sarà un giro di boa importante. Siamo nel periodo antecedente all'845, alla dimensione canon della storia ma soprattutto antecedente alla promozione di Erwin a Comandante del Corpo di Ricerca, il cui capo è ancora Sadis… e sappiamo, anche dalle poche informazioni fornite da Isayama nei flash back o nei dialoghi fra i personaggi, che non era propriamente un periodo roseo, per il Corpo di Ricerca (tra l'altro a me fa piacere leggere proprio di questa fase di SNK; condividiamo l'affetto per i veterani del Corpo, ormai è assodato^^), col rischio di venire sciolto o comunque limitato dal governo.

Intanto una cosa: Nadia risponde a tono a Erwin. Grazie. C'è stata tempo fa una “fase”, per così dire, di ragazzine\adolescenti\fanciulle che guardavano sia lui che Levi sbattendo gli occhioni, paralizzate come criceti davanti a un cobra, oppure dedite a risolini ed esclamazioni correlate di punti esclamativi che mi facevano dubitare sul numero di neuroni nel loro cervello… cosa che mi stava facendo lentamente perdere fiducia nell'umanità in generale. Nadia invece ha carattere ed è intelligente. D'accordo, se si inca**a è capace di tirarti addosso il servizio buono di piatti, va bene, ma ha cervello e una personalità in grado di farle tenere testa a Erwin (e secondo me in futuro anche a Levi). Tra l'altro, il momento di confidenza che i due hanno nella seconda metà del capitolo ha sicuramente rinserrato il legame fra di loro, dando effettivamente l'idea che siano destinati ad avere un qualche tipo di relazione (anche se ho come l'impressione che il loro sarà un percorso un po' in salita; anche perché non so, mi da l'idea che anche Mike sia interessato a Nadia).

<< Pensa a questo, pensa ai gatti… >> gattini, coniglietti, cuccioli di mammifero in generale; saranno in grado di aiutare Nadia? Chissà perché non ne sono così sicura; comunque mi ha fatto morire la nonchalance di Mike che si gratta la barba e si stringe nelle spalle, della serie “ne ho viste di cose simili nella vita”.

La scoperta dell'identità della famosa cavia, il suo anno di nascita e soprattutto le sue origini, il villaggio di Nadia, senza contare il personaggio di Nerone: le cose si stanno muovendo, come se lentamente tutti i dettagli stessero convergendo verso un unico snodo narrativo che dovrebbe permetterci, almeno in parte, di unire i puntini. Anche perché in questo capitolo abbiamo un dettaglio importante: Levi. Al di là che stia per inserirsi nella storia (sembra un po' come quando nelle sit com fa la sua entrata in scena una guest star e il pubblico parte con l'applauso) c'è un punto fondamentale: lui e Nerone si conoscono, o meglio, hanno degli affari.
Affari che finalmente rispondono alla domanda che mi sono fatta quando ho letto e visto a Choice with no regrets, ovvero “Da chi cavolo avevano comprato il dispositivo di manovra?” (che poi in un altro OVA una mezza risposta volendo ce l'abbiamo, ma la questione è sempre rimasta un po' oscura). Aggiungiamo che Nerone non solo ha venduto a Levi, Furlan e Isabel il dispositivo, ma ha anche insegnato loro ad usarlo, e ciò automaticamente porta a chiedersi dove lui abbia imparato a sua volta. In più, Nerone ha parlato di un dispostivo standard e di uno modificato; altro dettaglio interessante, anche se non quanto la sua domanda di chiusura capitolo “Hai mai sentito parlare del mare?”.

Insomma, le cose si stanno muovendo, e sono molto curiosa di sapere come si evolveranno.
E giusto perché la recensione ha mantenuto un tono pseudo professionale \ intelligente fino a questo momento, è giusto chiudere con un commento cretino, se no non c'è gusto: se Nadia è nata a Gennaio è Capricorno o Acquario, se è quest'ultimo mi è ancora più simpatica perché lo sono anch'io (Amelia non lo so, oscillo fra Acquario e Leone, che sono due segni complementari).
E con questo scivolone di stile chiudo; alla prossima!

Nuovo recensore
27/04/22, ore 22:23

Non vedo l’ora di leggere il seguito, nun mullà ;))

Recensore Junior
29/03/22, ore 00:05

Può capitare un momento di stanchezza mentale o una mancanza di ispirazione, non c'è nulla di male; a volte basta staccare la spina per un po' e distrarsi, e poi le idee tornano :)

Allora veniamo al capitolo. Intanto, la lotta all'inizio ci ha mostrato un lato di Nadia che già si era notato in precedenza, ma che in questo caso si è reso più palese: ha sempre dimostrato una personalità grintosa ("sanguigna", come piace dire a me), ma qui è emersa una sorta di rabbia di fondo che le da una grandissima carica. Questo è un dettaglio che si ritrova anche in seguito, durante tutto il capitolo: le insicurezze che ha provato in precedenza sembrano essere passate in secondo piano, e questa rabbia repressa emerge tutta insieme, soffocando il resto.
Nadia ha una personalità energica ma in questo caso è come se fosse una pentola sotto pressione; in realtà questo suo "oscillare" nelle sue reazioni e nei suoi sentimenti mi incuriosisce e direi che tutto, comprese le sue reazioni, i vuoti di memoria ecc, è collegato alla misteriosa droga C-18.

Idem il personaggio di Keller. Mi ricorda un po' Sadis, ma senza la predisposizione di d'animo del sergente maggiore Hartman di Fullmetal Jacket che ha l'ex Comandante del Corpo di Ricerca (almeno fino alla puntata "Spettatore"), ma nel caso di Keller la situazione è più complessa: in piedi a una cert'ora della notte, conosce Grisha Jaeger (che, d'accordo, per chi ha seguito tutta la storia fino ad adesso è come il prezzemolo, ma sempre per una buona ragione)... Ma, anche nel suo caso, piccole amnesie.

Mi incuriosisce il rapporto che stai disegnando fra Nadia ed Erwin perché lo stai rendendo paritario: la differenza di carica all'interno dell'esercito è secondaria, io qui intendo il modo in cui si rapportano, si parlano. Lo apprezzo perché non rendi Nadia puerile, o frivola, o in soggezione di fronte al Caposquadra, come a volte si legge in alcune fanfiction (più forse in quelle che trattano di un OCxLevi, però anche con Erwin a volte le autrici non scherzano), e ovviamente sono curiosa di scoprire come si evolverà il loro rapporto, anche perché credo sarà strettamente collegato al passato di Nadia e, soprattutto, a suo nonno.

… Per non parlare di Nerone e della sua banda. Sono tutti piccoli dettagli (io ho deciso anche di memorizzare la parte sul ritratto di Marcus, non si sa mai) che, sono sicura, riuscirai a far combaciare fra di loro, fornendoci tutte le risposte :)

Insomma, riesci sempre a suscitare in me la curiosità di scoprire cosa succederà in seguito, e mi dispiace sempre quando un capitolo finisce; mi raccomando, aggiorna presto!

Recensore Junior
17/02/22, ore 15:16

Ciao Herenvarno ! Bentornata e grazie per aver continuato questa storia. Intanto tranquilla: lo sbalzo temporale e l'alternanza di flash back sono chiari e perfettamente intuibili, e la narrazione è rimasta fluida per tutta la durata del capitolo.

Allora, intanto non hai reso Nadia una specie di super eroina, e questo mi piace: è una ragazza intelligente e ha delle capacità, questo è ovvio, ha comunque superato un addestramento da soldato, ma non è “esageratamente brava” come Mike, Hange o Erwin… non accenno neppure a Levi perché sappiamo tutti che lui è su un altro livello, al punto che Isayama lo deve mettere k.o. quando vuole dare più pathos ai combattimenti; pensa alla seconda stagione dell'anime e agli scontri che avvengono in questa quarta a Shiganshina. Non accenno al manga Perchè non so se tu lo leggi\l'hai letto.
Mi ricordo che avevi fatto un discorso simile commentando la mia storia (capitolo 10, mi sembra) quindi sai quello che intendo: Nadia è realistica nelle sue debolezze e (per come lo vede lei) nel suo fallimento, nel non classificarsi fra i primi dieci in graduatoria, un senso di sconfitta che tutti possiamo vivere nella vita e nel provare, alle volte, il desiderio di scappare da una situazione che non ci piace.
Così com'è comprensibile la sua indecisione nell'affrontare la questione della droga: il peso delle confidenze di Oliver, il rispetto verso Keller, coinvolto non solo a livello professionale anche personale, i sospetti di Erwin e quello che prova Nadia, da un lato la voglia di dimostrare al soldato che le sue teorie sono fondate e che lei è intelligente quanto lui, mettendosi “in mostra” ai suoi occhi (anche se così forse non suona benissimo, non so se si capisce quello che intendo dire), dall'altro la consapevolezza che quanto le ha raccontato Oliver è una dimostrazione di fiducia che non andrebbe tradita.
A proposito, mi è piaciuto come hai fatto proseguire la questione della droga. La storia di Oliver, da un lato, mi ha fatto venire in mente l'uso terapeutico di cannabis da parte di persone, appunto, malate, di sclerosi o tumore (tra l'altro in giornate come queste, dove vediamo rifiutate firme su firme per questioni delicate come l'eutanasia e la legalizzazione della cannabis stessa), mentre dall'altro le indagini di Hange e l'incontro con Nadia aggiungono mistero a tutta la vicenda: cosa unisce i documenti segnati C-18? Perchè la firma è stata cancellata? Il presunto bambino che all'epoca aveva nove anni adesso dov'è? Sono molto incuriosita.

Ma tornando a Nadia, ha dei limiti come tutti, certo, ma ha comunque delle grandi capacità, anche se non si è classificata fra i primi dieci, ed è molto coraggiosa: basta pensare a come interviene al posto di Hange per aiutare il Corpo di Ricerca. Forse non è solo coraggio, è anche il suo modo di fare, Nadia è un po' una testa calda, ma a me è simpatica per questo.
“ Fidati, ho già ricevuto una lezione abbastanza chiara delle conseguenze che si subiscono quando si parla troppo senza pensare. “ e qui momento di gelo, visto che sappiamo tutti cosa intende. Comunque Erwin e Nadia sono due caratteri destinati ad andare d'accordo. Forse lui è più calmo e controllato e lei è più sanguigna, ma c'è qualcosa che li unisce; ovviamente sono curiosa di sapere come si evolverà la vicenda, e anche di scoprire qualcosa di più sul padre della ragazza… e su quello che è accaduto al loro villaggio. C'entrerà mica la famosa droga di cui abbiamo parlato finora? E il ritorno di Gabriel; il gruppo di cui fa parte quanto e cosa sa? Perché chiaramente Nerone è a conoscenza di qualcosa: sa chi è Nadia, sicuramente conosceva suo padre e altrettanto sicuramente sa cos'è accaduto al loro villaggio. E' quindi tutto collegato alla droga?

Qui metto una piccola parentesi personale: sono morta quando ho letto “ciuffa” perché è un termine colloquiale che mio padre usava quand'ero piccola e che in generale usiamo, alle volte, riferendoci a un gatto (ignoro perché proprio un gatto, in realtà, ma è un termine che in casa si è sempre usato e non ne ho mai indagato i motivi).
Insomma, sono molto, molto curiosa di leggere il seguito, per cui sbrigati a scrivere ;)

Recensore Junior
20/01/22, ore 13:27

Ciao! Allora, capitolo lungo, recensione lunga, quindi preparati.
Intanto comincio col dire che il personaggio di Nadia continua a piacermi perché è una ragazza intelligente e, pur con tutte le sue insicurezze e i suoi dubbi (e se non li avesse sarebbe poco credibile) non è una persona puerile, e questo lo apprezzo; è sin “spigolosa”, non so se il termine rende l'idea. E' anche determinata, e percepisci tutta la sua determinazione durante il primo dialogo che ha nel capitolo con Keller e anche in quelli successivi; l'istruttore mi ricorda un po' Sadis, ed è facile associarlo a una figura genitoriale, che preferirebbe non vedere la ragazza come membro del Corpo di Ricerca (non che appoggi le idee reazionarie del governo, questo si capisce, ma ha un atteggiamento un po' prevenuto perfettamente comprensibile). Devo però inquadrare certi atteggiamenti di Nadia, come quello del colpirsi e mordersi in un impeto di rabbia: è un comportamento che ha sempre avuto o ha cominciato a fare così in seguito a qualche evento? L'autolesionismo di solito ha una motivazione, e sono curiosa di scoprirla.
C'è da dire, o almeno sembrerebbe al momento, che il carattere della protagonista si ammorbidisce di fronte ai membri del Corpo di Ricerca; getta le basi per una futura amicizia, questo sì, ma leggendo i dialoghi fra la ragazza e Erwin ho come l'impressione che il loro rapporto possa evolversi in un modo tale che Nadia possa ritrovarsi “travolta” dalle macchinazioni dell'uomo, e che quest'ultimo possa suscitare su di lei un certo fascino proprio per questo motivo (che poi molte cose Erwin le tenga per sé è un classico, è il personaggio più “machiavellico” della serie).
 “Ashlin, vero? È parecchio carina, non ti da fastidio? Ti fa sembrare più brutta stare accanto ad una come lei.” Senti, bambin, vuoi tornare al dormitorio a calci nel sedere? Scusa questo dovevo commentarlo, mi è venuto istintivo. Oliver è apparso un personaggio “anomalo” rispetto agli altri, e hai reso bene sia il suo atteggiamento “snervante” sia la sottile fragilità nascosta sotto al suo comportamento.
La parte della rissa, dell'arrivo della Gendarmeria e della fuga mi è piaciuta, intanto perché hai descritto bene il combattimento e la scena d'azione in sé, rendendola dinamica, e poi perché ogni tanto far agire la Gendarmeria “da cattiva” ci ricorda istantaneamente sia il colpo di stato all'interno del manga sia, più in generale, i retroterra di questo Corpo di cui ci parla Isayama, ed è giusto dare degli accenni fin dall'inizio della storia perché parliamo di “un'eminenza grigia” che ha sempre agito all'interno deel mondo delle Mura, e che di certo non si è formata a inizio della terza stagione solo per far fuori il Corpo di Ricerca. Come è plausibile e perfettamente accettabile nell'economia della storia che alcuni membri dell'esercito facciano o abbiano fatto uso di droghe e stupefacenti per migliorare la prestazione e la resistenza fisica; è una parentesi della storia resa bene.
Ah, mi fa piacere che tu abbia dato molto spazio al personaggio dei Mike; dei vari protagonisti di SNK apprezzo principalmente i veterani, per cui sono sempre contenta di leggere di loro.
Ora però bisogna scoprire qualcosa di più su queste Ali Spezzate, chi c'è dietro e quali sono i suoi obiettivi… al di là che non siano tipi raccomandabili, hanno chiaramente un obiettivo, e la presenza di Nadia apparirebbe importante; al momento mi verrebbe da dire per il semplice fatto che è un soldato addestrato ed esperta del movimento tridimensionale, ma se ci fosse qualcosa di più?
Visto che li hai nominati, ti faccio un “in bocca al lupo” per gli esami, sono sicura che andranno benone! Alla prossima!

Recensore Junior
15/12/21, ore 13:32
Cap. 3:

Ma ciao! Allora, piccola precisazione: in realtà quando ho letto il tuo messaggio sono andata subito a controllare la storia e avevo intenzione di scrivere un commento ieri, ma la mattina ho fatto la seconda dose di vaccino e affermare che ero k.o è un eufemismo, e probabilmente non sarei riuscita a scrivere qualcosa di senso compiuto neanche con tutto l'impegno di questo mondo. Quindi ho posticipato ad oggi😅.
A proposito della tua introduzione al capitolo 3: personalmente trovo questi capitoli necessari, nel senso che per presentare il personaggio di Nadia devi crearle un retroterra, una "struttura" che ci permetta di capirla e che le dia uno spessore maggiore. Quindi non pensare che non vada bene, o che sia noioso ecc, perché non lo è affatto.
La presenza degli amici è fondamentale, perché è attraverso i dialoghi e a come Nadia si rapporta con loro che possiamo scoprire qualcosa di più su di lei; per esempio, nel primo capitolo l'avevo considerata un personaggio istintivo e molto "sanguigno", ma in seguito ho notato altri dettagli del suo carattere, delle incertezze e piccole debolezze che concorrono a darle maggiore tridimensionalità.
Mi è piaciuto il modo in cui irrompe nella narrazione il Corpo di Ricerca, perché è molto dinamico e ti inserisce bruscamente nella realtà del mondo delle Mura; tra l'altro mi incuriosisce l'amicizia fra Nadia e Mike, perché di solito è un personaggio poco citato nelle fanfiction (tranne in quelle, ehm… di un certo tipo. Non chiedermi perché), mentre invece secondo me era un personaggio interessante.
Anche Hange si sta delineando come un'amica, ma considerato il suo carattere non mi stupisce (nella vita reale probabilmente sarebbe una di quelle persone che attaccano bottone con chiunque, anche con le pietre).
Ho apprezzato anche la scena nella biblioteca perché getti le basi per un tema che è fondamentale in AOT (il mondo esterno, la storia dell'umanità ecc), ma all'inizio Nadia si ritrova "spettatrice" del momento, non può ancora capire le implicazioni e l'importanza di una ricerca simile; ed è grazie ai tre soldati che, lentamente, comincia a rendersi conto che unirsi al Corpo di Ricerca vorrebbe dire molto di più di quello che lei inizialmente poteva pensare, significherebbe far parte di un disegno molto più grande, e questa consapevolezza va di pari passo con il ricordo del padre e le domande che iniziano a sorgere spontanee in lei.
Insomma, la storia sta assumendo una certe piega e riesci a descriverla bene, dando degli indizi ma senza rivelare tutto subito, e fornendo una serie di dettagli che arricchiscono il personaggio di Nadia e ci aiutano a capirne meglio il carattere; ora però sono curiosa di sapere chi sono gli uomini che l'hanno avvicinata, e cosa vogliono da lei. Resto in attesa del prossimo capitolo, buona giornata!

Recensore Junior
13/11/21, ore 18:20
Cap. 1:

Ricordando la tua bellissima recensione, non ho potuto esimermi dal commentare questa fanfiction. Ovviamente da un primo capitolo non si può intuire completamente la piega che prenderà una storia, ma gli accenni che hai dato la rendono interessante; partiamo da un Corpo di Ricerca pre-breccia, con ancora Sadis al comando e tutti gli errori e i difetti che noi conosciamo o che sono stati accennati durante la serie, dove la nostra protagonista si presenta subito in tutto il suo carattere. E ciò è un'ottima scelta, perché così il lettore si può già fare un'idea del personaggio; capiamo che nell'ultima spedizione ha perso qualcuno di importante, che la rabbia e il senso di impotenza la portano a mollare tutto (per poi fare ritorno? O per creare qualcosa di nuovo che si muoverà in parallelo col Corpo di Ricerca?), e ora ovviamente ci chiediamo chi sia il personaggio che l'ha approcciato. Per quanto riguarda il rapporto coi (ex) commilitoni ovviamente in questo primo capitolo è solo accennato, ma si intuisce che Nadia risulterebbe fra i "veterani" del Corpo di Ricerca, e mi è piaciuto il saluto fra lei e Erwin, l'idea di un rapporto che avrebbe potuto evolversi ma che è finito ancor prima di cominciare (da parte mia spero si approfondisca, ma io sono di parte).
Voglio aggiungere che il personaggio di Nadia mi è già simpatico, perché è una ragazza con una forte personalità ed è una tosta; è anche piuttosto "sanguigna", e sono curiosa di scoprire, se lo vorrai approfondire, come questo carattere si rapporterà con uno come Levi.
Insomma, questo primo capitolo mi è piaciuto e sono curiosa di scoprire come si evolverà la storia; inoltre, hai scelto di raccontare di una fase del Corpo di Ricerca e di personaggi (quelli che io chiamo "della vecchia guardia") che apprezzo particolarmente, e il fatto di avere gli stessi gusti è un incentivo a continuare a leggere ;)
Alla prossima, e buon weekend!