Recensioni per
Dammi mille baci
di padme83

Questa storia ha ottenuto 160 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/11/21, ore 17:21
Cap. 19:

Cara Padme,
eccomi qui!
Finalmente riesco a ritagliarmi un momentino e dirti che cosa mi ha trasmesso questo fondersi di passioni nuove, con quelle che non potranno estinguersi mai.
E sono estremamente contenta che questa novel che ti ha catturato ti abbia spinto a scrivere di un momento antecedente alla loro relazione: Gellert e Albus già si conoscono, già sono amici, già non possono fare a meno l'uno dell'altro ma, forse, non è ancora chiaro cosa si nasconde effettivamente dietro a questo bisogno, anche se cominciano a sospettarlo.
Le loro anime, però, sono già perdute, collegate: Gellert, anche a distanza, già sente che Albus è preda della sua solita agitazione notturna, che in quella notte per entrambi il sonno tarda ad arrivare.
Ma mentre Albus cerca conforto in una lettura davanti al camino, Gellert che non è per niente paziente di natura, non può che raggiungerlo… quanto è irruento il ragazzo XD
E, magari non gli sarà ancora chiaro al 100%, ma non si può dire che Gellert non guardi Albus con gli occhi dell’amore, intento a non perdersi nessun particolare: dalla linea della bocca, alle clavicole, alla sua pelle immacolata, l’azzurro degli occhi e, soprattutto, i capelli! Hai saputo descriverli in maniera bellissima, come se in quel momento non siano solo una caratteristica di Albus ma, davanti allo sguardo attento dell’altro, diventino per un attimo un nuovo personaggio, il vero protagonista della scena. Perché quei capelli rossi come il fuoco che arde nel focolare, sono vivi: un richiamo straordinario a cui Gellert non può resistere ed è per questo che osa. Li tocca e li saggia, con le dita, con la bocca, il naso… facendo una scommessa enorme, perché quel gesto è il varcare un confine, la ricerca di un’intimità che può creare grandi cose ma anche distruggere tutto. E, invece, Albus semplicemente sorride e quel sorriso è l’inizio di tutto, una nuova alba dirompente, a cui anche l’indomito Grindelwald non può che piegarsi e impazzire nella sua luce.
Questa one-shot me la sono proprio goduta, apprezzando enormemente ogni tuo rimando, ogni tua accurata scelta di parole. Ogni volta che, poi, accompagni i tuoi scritti con De André, lo sai, mi fai enormemente felice.
Alla lettura delle note non ho potuto fare a meno di sorridere, visti gli innumerevoli punti d’incontro che questa nuova passione ha con i tuoi adorati e – soprattutto- con uno in particolare, se non è destino questo… possiamo dirlo? 😉
Al solito trovarti a fare capolino su questi lidi è sempre un estremo piacere!
Ti mando un gigantesco abbraccio <3
Cida

Recensore Master
22/11/21, ore 18:55
Cap. 19:

Io: INNAMORATA.
Quest’esordio riassume bene le sensazioni scatenate in me dalla lettura di questo tuo ennesimo gioiellino. <3
Mi è piaciuto il fatto che stavolta ti sia concentrata sul pre-relazione tra questi due bellissimi disgraziati: sai bene quanto io ami, per praticamente tutte le OTP, la fase precedente il concretizzarsi, materiale o meno, del sentimento, il periodo in cui esso sboccia e matura senza che i protagonisti ne abbiano effettiva contezza e possano, anche solo vanamente, tentare di resistergli.
Anche se, in questo caso, Gellert mi dà l’impressione di essere consapevole che Albus non è un amico, un fratello, una mente eccelsa degna compagna di studi e ambizioni. Non a caso, nella noia di una notte di pioggia, è da Albus che si reca, è sua la compagnia che brama.
“E poi volevo vederti, e stare con te, e ascoltarti, parlarti. Ci sono così tante cose che voglio – che devo, che ho bisogno di dirti.” : esistono forse parole più belle per definire un sentimento che nasce? <3
Ma chi è Albus? È altro, qualcuno che non si sa ancora definire appieno, ma che esiste, tangibile e materiale e al tempo stesso evanescente – perché ogni passo potrebbe rivelarsi sbagliato e frantumare l’illusione di cristallo tra loro.
Eppure, questo passo di coraggio Gellert lo compie e no – non si rivela essere falso. Sfiorare una ciocca è un gesto innocente, ma stavolta assume dei contorni così viscerali, carnali che la situazione non può non evolvere in una vicinanza che, da mentale, diventa fisica. Il turbinio di emozioni che avvince Gellert travolge il lettore, lo trascina col personaggio, chi legge vive con lui l’incanto di dueocchi azzurri che sanno già tutto, l’incredulità della presa di coscienza, lo stupore, il desiderio, la paura – perché si potrà anche essere uno dei maghi più potenti al mondo, ma in certi momenti persino la magia più portentosa è neve al sole – e, infine, la meraviglia.
Altro elemento che ho apprezzato è il dettaglio fondamentale dei capelli sciolti di Albus non introdotto immediatamente, ma solo all’ultimo: hai costruito la scena in modo molto cinematografico, anche in questa scoperta accompagni il personaggio E il lettore. Ma solo un folle avrebbe dubbi sulla tua maestria tanto nel descrivere simili momenti. <3
(Ma quanto sono belli i capelli di Albus? Al di là del mio ben noto amore per i capelloni, quella cascata fulva farebbe davvero girare la testa!)
Bravissima come sempre, tesoro. La magia che regali con le tue righe è merce rara: prenditi cura di questo tuo dono e vanne fiera, sempre. Sono in pochissime le persone che possono vantare un’abilità simile nel rendere pensieri, parole, scene e soprattutto emozioni. <3
Spero di rileggerti presto, bellezza; un bacione!
C.

Recensore Master
17/11/21, ore 21:56
Cap. 19:

Ciao, mia cara!
Come sempre, trovare un tuo aggiornamento è un po’ come scoprire che Natale è arrivato in anticipo.
E, davvero, io ormai non dovrei stupirmi più di nulla, perché ormai posso dire di conoscerti abbastanza come autrice e di sapere quanto tu sia brava e quanto tu possa creare meraviglie, ma ogni volta io resto stupita dalla tua capacità di trovare sempre nuove prospettive per parlare di loro.
Ho davvero amato questo contesto, vederli così giovani e ancora all’inizio dell’esplorazione del desiderio e del sentimento che li unisce. È stato interessantissimo conoscere questo Gellert, che è impaziente e irrequieto, che se la notte non riesce a prendere sonno non può fare altro che cercare Albus, il suo Albus. E Gellert è sfrontato, ed è sfacciato, ma è una sfacciataggine che non pronuncia ad alta voce – anche se Albus la conosce, la coglie tutta, ed è bellissimo vederlo così pronto ad accogliere la noia di Gellert e ad assecondarlo.
C’è tutta l’impazienza che li coglie quando sono lontani – anche quando la lontananza sono solo una manciata di metri e qualche muro di mattoni – c’è il loro bisogno di trovarsi, di trovarsi sempre e comunque, perché il tempo non basta mai, le cose da dire e da fare sono sempre troppe, e ogni separazione è un po’ una piccola morte.
Il modo in cui il desiderio emerge improvviso, come emerge dalla visione di un’immagine più intima, destinata a pochi (e di certo non al pubblico) della chioma sciolta di Albus è stupendo.
Perché c’è tutto, qui c’è tutto ciò che ci sarà, e c’è tutto quello che hai già magistralmente rappresentato nelle tue storie, e come sempre tutto ciò emerge con una forza emotiva che raramente ritrovo altrove.
Insomma, io come sempre vorrei avere più tempo e più parole per recensirti come si deve, ma ci provo, ci provo sempre, perché le tue storie sono preziose e non posso pensare di non leggerle.
Ti abbraccio forte!

Recensore Master
15/11/21, ore 13:27
Cap. 19:

Nelle giornate di pioggia si accentua maggiormente la complicità tra Albus e Gellert, che si rifugiano nella propria stanza scambiandosi dolci effusioni d'amore.


E lontani da sguardi indiscreti.


Questo tipo di atmosfera è molto suggestivo, complimenti davvero.


Ottimo lavoro, e a presto. 🌷🌷

Recensore Master
14/11/21, ore 18:59
Cap. 19:

Una notte insonne e la decisione di alzarsi, correre sotto la pioggia e precipitarsi a casa di Albus... Potrebbe sembrare un modo di fare estraneo a Grindelwaldt, eppure il giovane Gellert che ce lo vedo, che preso da un'ansia indecifrabile, semplicemente si butta, va a cercare il suo amore, il suo compagno, l'unico che lo capisce, che lo eguaglia, che condivide la sua 'visione'.
E la visione, lungi dal ragionare dei massimi sistemi, si rivela un Albus più terreno, più irresistibile nel suo essere 'domestico'.
C'è qui una seduzione che nessuno dei due si aspettava, è il destino che lo vuole... e hai ragione: l'immagine del girasole è troppo bella e, in questo contesto, anche perfetta.
(E poi sono andata a cercare su Google la giada bianca perché, devo averla vista per forza da qualche parte, ma l'avevo completamente rimossa). ^^'
A presto. ^^