Recensioni per
L'intervista
di Futeki

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/04/24, ore 12:47
Cap. 1:

Ciao!
Arrivo qui con un ritardo assurdo, ho letto questo racconto al tempo degli Oscar della Penna ed è da allora che aspetta nella mia lista di racconti da recensire. Sono contenta che Tre recensioni e un dado mi abbia portata qui, anche perché ho avuto modo di rileggerlo e di apprezzarlo quanto la prima volta.
Non credo di riuscire a spiegarti quanto abbia amato la caratterizzazione di Neville. È uno dei miei personaggi preferiti e ritrovarlo caratterizzato così bene è stato meraviglioso. Sei riuscita a trasportare nella tua storia la sua pacatezza, la sua gentilezza e la sua infinita bontà d'animo senza che queste qualità lo rendessero troppo – troppo buono, gentile, perfetto – con il rischio di renderlo artefatto. Ho proprio rivisto il Neville dei libri in questo racconto, sia pure più adulto, con quella sua sensibilità capace di cogliere il non detto e la riservatezza – e forse anche un po' di introversione – che lo porta a non fare mai un passo troppo lungo, ma a rispettare i tempi e gli spazi di chi gli è davanti.

Ho apprezzato tantissimo la tua Mimbletonia, l'idea di rendere l'oggetto dell'intervista metafora del rapporto di Pansy con ciò che la circonda – di quelle barriere che percepisce indispensabili alla propria sopravvivenza – ha fatto sì che l'intervista non fosse un semplice pretesto per far incontrare i due personaggi, ma il cuore stesso del loro incontro; anche per questo, oltre che per il duplice significato del titolo che spieghi in note, ho apprezzato tanto il titolo scelto. Inoltre, solo complimenti per essere riuscita a rendere così affascinante e credibile una spiegazione di Erbologia! Credo di aver aver subito lo stesso fascino di Pansy ascoltando Neville spiegare!

Arrivando a Pansy, lei è un personaggio particolare, nel senso che leggendo i libri mi provoca irritazione, ma al tempo stesso mi incuriosisce anche, un po' per il suo legame con Draco – che mi è sempre parso impari e anche consapevole di esserlo –, un po' per ciò che personaggi come lei rappresentano, elemento che tu hai sondato meravigliosamente in queste pagine. Pagine in cui Pansy intervista se stessa prima ancora che Neville, in cui lui, a sua volta per ciò che rappresenta, la induce a porsi domande scomode, alle quali lei sembra voler fuggire senza speranza alcuna di riuscirci – anche il rapporto con la propria coscienza sembra essere impari: Pansy vorrebbe avere gli strumenti per guardarsi dentro senza soffrire scelte e non-scelte del passato, ma forse è ancora troppo presto per riuscirci, e allora ecco il disagio e le accuse e il desiderio di ritrarsi.
Mi è piaciuto tanto come a emergere da questo dialogo impietoso con se stessa sia però un desiderio di andare avanti e soprattutto di proseguire in autonomia; anche se è faticoso, perché la tua Pansy sembra fare ancora fatica a riconoscere pensieri, idee e desideri che appartengono a lei soltanto da pensieri, idee e desideri che provengono dall'esterno – dall'educazione ricevuta, dal passato, dagli obblighi sociali che crede di avere. Insomma, ne esce uno spaccato estremamente realistico di un personaggio che vive un'evoluzione e una presa di coscienza, e lo fa con tutta la difficoltà del caso, con la messa in discussione e col timore di commettere qualche sbaglio.
Sei stata poi bravissima nel descrivere il suo disagio attraverso il linguaggio del corpo, è un elemento che ho amato tantissimo. Mi è parso di vederla, in quel luogo accogliente che riesce a farla sentire un'intrusa, mentre cerca pretesti per sfuggire allo sguardo troppo limpido di Neville e alla sua gentilezza che la trova impreparata – ecco, il fatto che la gentilezza riesca a metterla a disagio mi ha fatto una tristezza infinita, dà proprio l'idea di quanto lei senta necessario avere uno scudo tra se stessa e tutto ciò che la circonda.

Il finale, così accennato e garbato, con quell'invito e quel piccolo , mi è piaciuto tantissimo; l'ho trovato perfetto questi questi tuoi personaggi, che si muovono e si studiano da un lato con curiosità e gentilezza, dall'altro con stupore e un po' di diffidenza.
Nell'assenso di Pansy ho davvero visto quell'evoluzione che sta cercando di assecondare, la volontà di sbocciare e riuscire a fidarsi di qualcuno al punto tale da mostrarsi fiorita anziché rinchiusa in se stessa e pronta ad attaccare.
Ultimo ma non ultimo: il discorso di Neville sulle piante (e le persone) buone e cattive mi ha emozionata un po' tanto! Ma quanto è buono e puro questo ragazzo? (scusa, prima o poi la fangirl doveva pur venire fuori!).

Inutile anche dirlo perché sei una certezza, ma lo stile è sempre meraviglioso, leggerti è veramente un piacere (e questa volta hai scritto di anche Neville!).
Grazie davvero per questo racconto (se vorrai scrivere di nuovo di Neville io sarò prontissima a leggere!), se dovessi utilizzare una parola per descriverlo direi delicato.
Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
30/12/22, ore 11:14
Cap. 1:

ciao carissima Futeki! :)
passata l'influenza riprendo il giro di letture e recensioni e ho voluto ricominciare da questa tua storia un po' diversa dalle altre, sia per la sua struttura a mo' di intervista, sia nei personaggi trattati (Neville e Pansy).
Ovviamente la storia mi è piaciuta moltissimo, perchè anche con loro due hai dimostrato di riuscire a lavorare molto bene. Non abbiamo un'idea precisissima di Pansy com'è caratterialmente, perchè nei libri non appare a sufficienza per renderci effettivamente conto di com'è, però non dev'essere molto diversa da come l'hai descritta tu. E poi quand'anche lo fosse, l'altro che hai trattato qui (Neville) è l'emblema di come negli anni i personaggi possano evolvere e cambiare. E Pansy, certamente, è cambiata anche lei visto che probabilmente da quanto si capisce qui arriva a provare piacere della presenza di Neville, pur essendo lì sostanzialmente per lavoro.
Non so invece se l'idea della giornalista della Gazzetta del Profeta sia canonica oppure no, ma nel caso non lo fosse ti faccio davvero tanti complimenti per questa idea GENIALE nel vero senso del termine!! In effetti dopo Rita Skeeter la Gazzetta avrebbe proprio bisogno di una come lei ahahah
Bello anche come l'argomento dell'intervista cambi repentinamente dalle proprietà della Mimbulus Mimbletonia al taglio di capelli di Pansy e si nota soprattutto che ad un certo punto i ruoli si invertono: Neville passa da oggetto (o intervistato) dell'intervista a intervistatore e Pansy subisca il percorso inverso. E parallelamente a questo anche il suo atteggiamento rigido, freddo e distaccato diventa mano a mano più "accaldato" e finanche compiacente. Talmente presa dalle parole ed insinuazioni di Neville che si dimentica perfino di assaggiare l'infuso caldo che lo stesso Neville le aveva preparato ^^'
Mi è piaciuto quanto scritto, anche perchè vi è tutta una sorta di introspezione a Pansy (le parti in corsivo) che fa comprendere molto bene quali fossero le sue debolezze ed insicurezze interne fin dai tempi di Hogwarts e questo è il motivo per cui sopra ho detto che non la immagino molto diversa ai tempi della scuola, seppure altresì qua la sua versione adulta ne risulta evoluta. Si scopre anche che lei odiava il proprio nome (Pansy) perchè indice di debolezza e fragilità mentre lei voleva apparire capace di tutto, anche di "fare un lavoro diverso dalla solita giornalista di cronache rosa" come lei stessa motiva la sua presenza lì da Neville.
Ti faccio tanti complimenti anche per questo scritto, cara! :D mi piacciono davvero troppo le tue storie e penso che dovrebbero quantomeno ricevere una sorta di maggiore considerazione non solo da noi semplici lettori, ma anche dall'amministrazione di efp!
Ad ogni modo l'importante è che piacciano e a me, puoi starne certa, le metto tra i primi posti di quelle che ho finora letto in questo sito (prima di te erano circa 720 le storie che ho letto e recensito. Spero possa giovarti la classifica xD)
A presto cara e ancora complimenti!!! :D
Dani
(Recensione modificata il 30/12/2022 - 11:14 am)

Recensore Veterano
11/11/22, ore 14:41
Cap. 1:

Ciao, Futeki!
Sto approfittando dei momenti liberi per portarmi avanti con la lettura delle storie degli Oscar, e quindi eccomi qui per commentare la tua candidatura a “miglior primo piano”!
Non leggo spesso di Neville e Pansy, ma mi sono piaciute le fondamenta su cui hai costruito questa storia. Il loro incontro, grazie all’espediente dell’intervista, è realistico, così come la trama.
Ho amato la struttura di questa storia, con la parte più introspettiva (le domande che Pansy rivolge a se stessa) separate dal resto. Trovo che sia una scelta molto bella e originale, e porta una ventata d’aria fresca alla categoria.
Anche il titolo mi sembra assolutamente azzeccato: è raro che quelli così brevi mi convincano, ma in questo caso la parola intervista acquista così tante sfumature diverse che non posso fare a meno di apprezzare la scelta.
Sono contenta di aver avuto l’occasione di scoprire questa storia, che mi sarei altrimenti persa!
Complimenti e buona fortuna!

Recensore Master
14/10/22, ore 15:03
Cap. 1:

Ciao cara ^^, credo che questa sia la prima storia che comincio a recuperare per gli Oscar. Devo seriamente darmi una mossa o rischio di arrivare con l'acqua alla gola, ahahaha.
Ho scoperto anche io questa coppia grazie a Vigilanza e devo dire che li trovo assolutamente adorabili. Non li avrei mai presi in considerazione durante il periodo scolastico, ma ora, dopo la guerra, quando sono entrambi così cambiati (anche se Neville è di diverso avviso :P) beh, ora decisamente sì. Ora sono intriganti e matchano in maniera unica e particolarissima. Dal punto di vista della struttura mi è piaciuta un sacco l'idea dell'intervista che poi a un certo punto fa invertire i ruoli, così come la divisione del testo in due: da un lato abbiamo le domande poste reciprocamente ad alta voce, dall'altro abbiamo quelle che, immagino la coscienza di Pansy, ponga a lei stessa. Il tema dell'intervista poi l'ho trovato azzeccatissimo considerata la passione di Neville per le piante magiche (e sappiamo quanto tenesse a quel regalo dello zio) e considerato il significato del nome di Pansy. Ho apprezzato tantissimo anche le caratterizzazioni, che sono molto in linea sia con la loro versione originale/adolescente, sia con quella che potrebbe effettivamente essere una loro evoluzione da adulti.
Insomma, ti faccio davvero tantissimi complimenti e un grande in bocca al lupo per gli Oscar ♥
baci,

Benni

Recensore Master
07/10/22, ore 21:53
Cap. 1:

Ciao!
Sto cominciando a recuperare le storie che partecipano agli Oscar, e quindi eccomi qui!
Questa è una coppia molto particolare, che anche io ho conosciuto tramite Mati e che trovo molto difficile da approcciare, perché i personaggi sono così tanto diversi che non è affatto facile immaginarli interagire in un contesto dove abbia senso un loro avvicinamento.
Insomma, è una coppia che di solito non mi vado a cercare apposta, ma ero curiosa di vedere come tu l'avresti approcciata.
Devo dire che mi è piaciuto moltissimo il contesto in cui li hai calati: Neville qui ormai non è più il ragazzino goffo e impacciato che si ritrovava travolto dalla propria esistenza. È un uomo, ha una vita soddisfacente, ha raggiunto dei risultati nel campo che preferisce e sa guardarsi attorno con occhio molto lucido, senza però perdere la gentilezza e la bontà che lo contraddistingueva da ragazzino. Pansy invece si trova ad aggrapparsi alle apparenze, a modi freddi dietro cui può nascondere tutta la sua introspezione, e ho apprezzato molto come il loro incontro sia dovuto soprattutto a un evento apparentemente "forzato", un semplice incontro di lavoro in cui, però, scopriamo che le cose avrebbero potuto andare diversamente, perché in fondo Pansy avrebbe potuto non essere lì. E invece è lì perché dice di voler dimostrare qualcosa a sé stessa, e mi sembra perfetto per il suo carattere pieno di contraddizioni crearsi delle occasioni per giustificare anche e soprattutto a sé stessa il suo atteggiamento.
Ho adorato la tua descrizione della Mimbulus Mimbletonia e il ruolo che questa gioca nella storia, i significati di cui viene caricata.
È molto interessante vedere Neville e Pansy interagire, perché è evidente quanto Neville sia riuscito a capire Pansy, quanto forse l'abbia capita ancor più di quanto lei capisce sé stessa.
Insomma, la coppia continua a non essere una delle mie preferite, ma ho molto apprezzato questa storia.
In bocca al lupo per gli Oscar!
A presto!

Recensore Veterano
16/04/22, ore 21:12
Cap. 1:

"Neville annuì. «Questo è quello che sei tu», disse tranquillo. «Oltre l’apparenza contorta e piena di bolle.»"
Questa Pansy multisfaccettata che nasconde un cuore tenero dietro la scorsa dura di un cactus mi fa impazzire. E Neville, è sempre un pacciughino ma qui dimostra tutto il suo carattere di grifondoro.
Una coccola davvero

Recensore Master
10/12/21, ore 12:48
Cap. 1:

Ciao, F!
È la prima volta che scrivi su questi personaggi, ma si vede che ci hai riflettuto, anche con VigilanzaCostante. Approcciare per la prima volta un personaggio come Pansy, che compare molto poco nella saga, con una storia prevalentemente introspettiva dice molto della tua visione del personaggio. Sai che mi piace l’idea di Pansy come giornalista e mi è piaciuto tanto come il pretesto dell’intervista a Neville in questa one-shot sia declinato in una chiave più intima, con le domande che lei pone a se stessa, evidenziate dal corsivo e dall’allineamento a destra nella pagina. Ho apprezzato anche come l’oggetto di studi di Neville, una pianta già iconica nella sua comparsa nella saga, diventi una metafora per parlare di apparenza, facciata, di persone. Diventa tutto molto intimo, e Pansy stessa ne è consapevole, quando abbassa lo sguardo per controllare che la penna magica abbia smesso di prendere appunti. Sono quasi estranei, dopo la scuola in cui non si sono frequentati granché e poi negli anni del dopoguerra, ma condividono un momento di connessione, Pansy si sente capita come se Neville avesse le risposte alle sue domande personali. E allora quel “Sì”, in conclusione, è naturale e apre le porte a un futuro di meravigliose possibilità.
Ancora una volta mi ritrovo a dirti di aver apprezzato una tua storia. In attesa della prossima lettura in anteprima,
un abbraccio!
Legar

Recensore Veterano
06/12/21, ore 17:31
Cap. 1:

Cara Futeki, 
arrivo a recensire questo bellissimo regalo, anche se con quasi 24 ore di ritardo, pronta a commuovermi di nuovo. Non c'è molto di triste in questa storia, solo molta introspezione, ma non so spiegare quanto è bello rivedere i propri personaggi preferiti, dipinti proprio come te li immagini. Così hai fatto, hai preso i Neville e i Pansy che amo tanto, che ti ho quasi forzato ad amare, e li hai dipinti su carta, con pennellate nette, decise, senza esitazioni. Si sente che mi hai letto, che mi hai ascoltato, e lo trovo bellissimo. 
Ma parto dal titolo, che poi un po' riassume tutta la storia. Perchè questa è un'intervista, un'intervista di Pansy a Neville, di Pansy a se stessa, e perchè no, anche di Neville a Pansy. Lasciati dire che è geniale il modo in cui li fai avvicinare, mi piace proprio, perchè ricalca i miei headcanon senza prendere in prestito le idee che ho su di loro. Veramente, non avevo pensato mai a Neville che fa una grande scoperta e Pansy che va a intervistarlo, ma avrei potuto pensarla, capisci che intendo? 
Quindi, inizia la storia con un'analisi di Pansy verso se stessa, un'analisi che ci accompagnerà per tutta la OS. E dall'altra parte, dalla parte sinistra del testo, procede la narrazione, e vanno di pari passo con elegante gentilezza, come ad accompagnare il lettore. 
Ho amato, davvero amato, come Pansy rimanga rigida per la maggior parte del testo, cercando di abbracciare quegli ideali che le inculcavano da bambina. Lo chiama Paciock, come sempre l'ha chiamato, ma quasi come se fosse un estraneo che vede per la prima volta. Ma non è la prima volta che lo vede e questo fa la differenza. Quindi Neville cerca di farsi chiamare per nome, ed è dolcissimo, proprio da lui. Lei sembra quella stronza e fredda, è lei a fare l'intervista e porre le domande, ma è lui che conduce il gioco. 

[...] le venne in mente che no, non avevano frequentato la stessa scuola per tutti e sette gli anni, perché durante l’ultimo lei aveva vissuto come una privilegiata, mentre lui si era battuto per ideali che lei non aveva neanche compreso, non finché qualcun altro non aveva vinto quella guerra anche per lei.

Questa frase è una stoccata tra i denti, fa proprio male, perchè anche qui: ne abbiamo parlato mille volte, di come l'opposizione a scuola nell'ultimo anno tra Neville e Pansy sia qualcosa che mi interessa moltissimo. 

E poi si inizia a parlare della Mimbulus Mimbletonia, ed è qui che sempre si fanno più chiari i paragoni tra la pianta e Pansy. Probabilmente Neville non lo fa volontariamente, ma noi sappiamo che tu sì, perchè è proprio quello che ci lasci intendere quando parli di una difesa che non è letale ma è efficace, una pianta che ha una certa apparenza, magari sgradevole, ma che nasconde altro dentro. E parallelamente, l'intervista di Pansy si fa ancora più fitta, ancora più acuta, ancora più dolorosa. Si sente letta dentro, Pansy, che non si sente mai veramente capita da nessuno, che si è sentita intoccabile per tanti anni, ma ha iniziato fin troppo a mettersi in discussione. Dopo la guerra. 
Perchè si trova lì, d'altra parte? Cosa l'ha spinta? L'ambizione? Ma è una giornalista già brava (e ho notato come Neville già lo sapesse. Seguiva la sua carriera senza dirlo?), allora perchè? Perchè una scoperta ulteriore sulla Mimbulus Mimbletonia potrebbe renderla una migliore giornalista? Forse è solo una scusa, una scusa perchè vorrebbe solo essere una migliore persona, e perchè non confrontandosi con quello che da tutti è dipinto come eroe? Ma Neville non si sente un eroe, e non si accorge nemmeno di come appare, con quella gentilezza disarmante con cui la legge. 
Paciock è cambiato, non è più impacciato, ma resta IC nella tua caratterizzazione, perchè è sempre più sicuro di sè, ma una sicurezza che non è mai boria, che non lede a nessuno. Sta lì, Neville, sicuro di chi è o quanto meno di chi vuole essere, mentre Pansy vacilla su quella sedia di legno, e tenta di leggerlo mentre si legge. 

La parte che mi ha colpita più di tutti, da tutti i punti di vista. Stilisticamente, prima di tutto, le domande in corsivo di Pansy e la narrazione si fanno più serrate, più brevi e quindi più efficaci a livello visivo. Ma anche perchè da una parte Pansy ricorda quante volte è scappata per paura, e dall'altra invece la vediamo accettare di rivedere Neville, così dimostrando che sì è cambiata, anche se sembra essere la stessa. Come la Mimbulus Mimbletonia che fa fuoriuscire puzzalinfa (non veleno, mai veleno), ma in realtà ha un'infinità di priorità positive e utili. 
"Sì."
Alla fine Pansy accetta, perchè Neville non ha nessuna donna, nessun uomo, anche se s'imbarazza a parlare della sua vita privata. Perchè forse, lo voleva sapere un po' anche lei. 

Futeki, ho amato questa storia in ogni sua parte, e il fatto che sia "mia" è la cosa che mi piace di più. Va veloce veloce tra le preferite, in modo da poterla rileggere ogni volta che vorrò sentirmi avvolta dalla cosa più vicina a un tuo abbraccio. 
Già sai quanto ci tengo. 
Grazie, ancora
Mati

Recensore Veterano
06/12/21, ore 11:08
Cap. 1:

Ciao cara,
mi piacciono tanto le tue storie che, ogni volta che vedo un tuo aggiornamento, corro a leggere.
Ti confesso che la coppia Neville/Pansy mi intriga parecchio al punto che anch'io, qualche giorno fa, ho pubblicato una cosina per il calendario dell'Avvento con loro come protagonisti.
All'apparenza sembrano due personaggi agli antipodi: Pansy, Serpeverde fino al modollo, arrogante e piena di sé, e Neville, Grifondoro dall'animo nobile, che guarda al di là delle apparenze e scopre tutta la fragilità della donna. Hai fatto bene ad aver ambientato la storia nel post guerra: si spera che una maggiore maturità porti i due ad avvicinarsi (Pansy si "ammorbidisce" solo alla fine, mentre Neville si rivela un personaggio irresistibile, almeno per me).
Bello il paragone tra le piante e le persone, molto calzante e ben articolato.
Grazie per questa storia, l'ho semplicemente adorata.
Alla prossima.
Rita
(Recensione modificata il 06/12/2021 - 11:09 am)