Ciao, Sia!
Ho questa storia tra quelle da recensire da un pezzo e finalmente oggi riesco a passare a lasciarti un commento (anche perché ho cominciato a leggerti quest’anno ma sono subito rimasta incantata dal tuo stile e dalla tua fantasia, e quindi una Burrobirra devo assolutamente offrirtela).
Questa coppia m’intriga tantissimo, perché è proprio una di quelle coppie che mette curiosità sin da subito, e tu sei (ed eri) riuscita a catturare la mia attenzione già con l’introduzione, che è assolutamente meravigliosa e catchy.
Tu scrivi questo:
“Sposerò Malfoy.”
Xenophilius sorride. “Ci penseremo domani. Io ti amo oggi.”
E io sono già così 🥺😍, completamente venduta.

L’introspezione di Narcissa mi ha completamente conquistata e ho amato i parallelismi tra la sua storia d’amore con Xeno e quella tra Draco e Luna. In un certo senso è come se, attraverso il figlio, Narcissa fosse tornata a vedere come possibile un futuro diverso, quello che un tempo non aveva potuto scegliere ma a cui adesso, invece, può dare una possibilità.
Bellissimo il finale, dà proprio una botta di speranza, e bellissimo anche quello che ci fai sapere su Draco, che è cresciuto e cambiato e che, anche grazie a Luna, ha finalmente imparato a non sentire il bisogno d’impressionare qualcuno.

Davvero una bella storia! Mi ha scaldato il cuore!❤️

Sofifi

Ciao ^^
Ma che dolcezza questa storia. Luna e Draco insieme sono adorabili, alla Narcissa/Xenophilius mi sono incuriosita grazie a Palma. Il risultato è una storia dolcissima ma anche malinconica. Povera Narcissa. Arrivata alla sua età si rende conto che ha passato la vita a fare quello che ci si aspettava da lei, tipo contrarre un buon matrimonio. Ma se pensa alla se stessa di tanti anni prima si rende conto di quanto sia cambiata. Destino vuole che poi Draco abbia sposato Luna e che quindi i loro destini si siano in qualche modo intrecciati. E poi ovviamente ho amato il fatto che tutto ciò parta da Narcissa che guarda delle vecchie fotografie e si rende conto di determinate cose. A me la coppia Lucius/Narcissa piace, però diamine, penso che con uno con Xenophilius avrebbe avuto una vita molto diversa, non sarebbe arrivata a portarsi dentro tanti rimpianti (sono d'accordo poi che Bellatrix avrebbe potuto sposarlo al posto suo, secondo me si sarebbero trovato bene, stessi ideali ahah). Chissà, non è mai troppo tardi per ricominciare, anche se capisco la difficoltà di prendere e mandare all'aria un matrimonio dopo tutto questo tempo. Mi è piaciuta molto.
Alla prossima, Buon Natale :*

Nao

Ciao Sia,
mi ero appuntata di passare da questa storia perché ormai Lucius sembra spuntare da tutte le parti nella mia vita, sia con le sue ombre che con le sue luci e perché questa storia, dalla prima volta che l’ho letta, mi ha colpita tantissimo. Dico dalla prima perché l’avrò riletta tipo sei volte ed ogni volta ho colto un dettaglio nuovo, un significato nuovo. Amo quando nelle storie ci sono le analogie coi colori – le sento particolarmente mie, per qualche strana ragione. Per questo ho amato questo parallelismo di Narcissa che si sente ingrigire, del futuro più scuro a contrasto con le sfumature che lei trova nella fotografia con Xenophilius, quelle che sbocciano dai capelli di Teddy, anche quelle della tristezza. Narcissa in catena sfiorisce, spegne i suoi colori; quando ha provato a liberarsi, invece, ad amare un uomo che non le è stato imposto, ad amare una sorella che i Black (alla fine, pure questo è un colore che ritorna sempre, nelle sue sfumature più tetre) hanno rifiutato, lei ha trovato quei colori che sanno un po’ di libertà, sanno di verità e sanno di sorrisi. Quelli impressi nelle foto che decide di sfogliare per fare affiorare i ricordi più belli, non quelle che relega nel cassetto perché la fanno sentire ancora in trappola. Il piccolo Draco con il maglione al contrario mi ha fatto sorridere e stringere un po’ una morsa allo stomaco; come Luna, che vicino a Draco così stride come forse lei con Xenophilius. E forse sono i figli a riscattare gli errori dei genitori, a concedersi di amare - nonostante tutto. E se Xenophilius l’amava anche quando stava per sposare un altro, perché non può farlo di nuovo, ora che lei di quel cognome si vergogna, lo nasconde, vuole abbandonarlo e spezzare davvero le sue catene? Anche per loro è troppo tardi, come con Lucius?
Non so se ha senso quello che ho scritto ma questa storia di pentimenti e rinascite e rivincite mi ha un po’ spezzata dentro e poi ricostruita. E volevo solo dirtelo. Ti mando un abbraccio forte – è bello vedere che le tue storie hanno sempre, sempre la loro magica delicatezza.

Sciauuuu, Silvietta! Non ho ancora letto le Narcissa/Xeno di Marti, e passo a leggere per prima la tua, perché sì, sono un po' clown, si sa.
Come ti hanno già scritto, è assolutamente meravigliosa, sa di malinconia e di rimpianto, ma ci ricorda anche che nella vita non è mai troppo tardi per recuperare. Ce lo ricorda Narcissa, che non si sente troppo vecchia, e sono fiera di lei per questo. Questo epilogo è dolcissimo, mi ha fatto volere bene a Draco - che tenerezza immaginarlo bambino col maglione al rovescio - mi ha fatto shippare la Druna come solo le storie di Maria avevano fatto, e infine mi ha fatta innamorare di Narcissa quando era Narcissa e basta, costretta dal suo nome a sposare Lucius. Ho amato moltissimo anche gli accenni a Meda, al fatto che le due siano tornate in buoni rapporti e Narcissa abbia accettato di conoscere Teddy, di imparare a volergli bene. E ho amato anche gli accenni a Bella, perfettamente IC. Quasi mi è spiaciuto per Lucius nel finale, ma non più di troppo, insomma.
Complimenti, tesoro, leggerti è sempre un privilegio.

Bennina

Sil, ma che meraviglia è mai questa? Non me l'aspettavo proprio, mai in un milione di anni, che tu scrivessi una Narcissa/Xenophilus, ma prenditi tutto il mio LadyPalma approved perché l'ho amata.
Mi piace molto l'ambientazione: Narcissa ha 65 anni, dopo la guerra è rimasta ancora con Lucius e a svolgere la sua vita com e se niente fosse. Eppure... Eppure la sua vita è cambiata, lo dice il modo in cui osserva tutte quelle foto che ripercorrono la sua vita e le persone che ne hanno fatto parte. E, forse, soprattutto, lo dice il modo in cui osa chiedere eogni volta a Luna di Xenophilius e lo immagina felice a rincorrere nargilli con i nipoti nel giardino (awww, mi sciolgo).
Molti piccoli dettagli mi sono piaciuti, da Draco e Luna insieme, ovviamente, fino al modo in cui è stato cresciuto Draco. Ché forse alcune cose Narcissa avrebbe dovuto dirle a voce più alta invece di sussurrargliele, e avrebbe dovuto capire molto prima quanto fosse sbagliato il fatto che Lucius non ridesse mai. Il parallelismo implicito tra i Druna e gli XenoCissy è azzeccatissima: è proprio come se Draco può vivere la felicità e l'amore che lei non ha mai potuto vivere.
Il finale è perfetto: mi è piaciuto il tentativo di Lucius, perché paradossalmente è proprio quello a far capire a Cissy che può ancora fare una scelta diversa – e infatti la fa!
insomma, ho amato come tu sia riuscita a mettere tantissime immagini dentro una storia breve, ogni frase apre un intero scenario di riflessioni, davvero, e io continuerò a vedere queste immagini anche quando chiuderò la pagina. Le citazioni di Watchmen sono state un colpo al cuore, poi, lo sai? Sì che lo sai, per questo me le hai messe <3
Un bacio tesoro, e grazie mille di cuore per questo regalo!
 

Sil! Ma che meraviglia hai scritto? 🥺
L'ho vista un po' per caso, e mi ha stupita (in positivo, ma che te lo dico a fare?) vedere indicata la Draco/Luna, accanto a Xenophilius e Narcissa. Non potevo certo farmela sfuggire!
Hai avuto un'idea molto bella, a prendere Narcissa e farla ricordare attraverso delle fotografie. Il primo è Draco, ed è un dettaglio più che giusto; Draco che non è più suo figlio e adesso ascolta parole importanti da qualcun altro – da Luna, e il mio cuore salta dalla gioia 🥺🥺🥺
La protagonista, però, è Narcissa, che vede Luna e pensa a Xeno, al suo passato e alla Narcissa che è stata e non è più (o forse lo è ancora, sotto sotto). Xeno che ha dei nipotini con cui cercare i Nargilli, aw!
Dicevo, la protagonista qui è Narcissa e sotto Draco c'è Andromeda, sua sorella – l'unica ancora in vita, la sorella che non è mai stata fatta per essere una Black –, e con Andromeda c'è Teddy, il nipotino che Narcissa ha potuto conoscere. Il suo commento sul tingere i capelli di tristezza 💔
Lucius, con le rughe o senza, è sempre di troppo e io temevo davvero che ci sarebbe stato un finale triste, ma che bello è vedere che Narcissa alla fine trova il coraggio di smettere di fare ciò che ci si aspetta da lei e torna da Xeno, va a trovarlo e chiede di chiamarla solo Narcissa, senza Malfoy? Malfoy è un cognome ingombrante, estraneo, arrivarci per sfuggire a "Black" è un po' come andare dalla padella alla brace, non esattamente un miglioramento, anzi. E Xeno è stupito, certo, ed è anche un po' nervoso, però è soprattutto contento. E io anche ❤
Di questa storia ho amato i dettagli, come Narcissa che non brucia le foto di Bellatrix ma le chiude nel cassetto, perché non è brava con le chiusure definitive.
Può imparare, però, anche a 65 anni.
Insomma, Sil, bravissima! Questa storia è stupenda e sono certa che a Marti piacerà tanto.
Un bacio grande,
Mari

Carissima Sia, 
non è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ma credo che questa sia la prima recensione che ti scrivo.
Premetto che Narcissa è uno dei miei personagi preferiti della saga, e mi piace leggere un po' tutto quello che la riguarda, anche se non in coppia con Lucius.
Quet'ultimo, invece, non mi è proprio simpaticissimo, forse perchè lo vedo un personaggio che non fa una bella figura nel fandom, incarnando un po' tutto cio che rende un uomo odioso agli occhi dei più: borioso, arrogante, pavido e opportunista. E anche qui, dove la protaginista è lei, Lucius rappresenta una presenza imposta e mai completamente accettata.
Questa è la storia del "non è mai troppo tardi", e anche se in là con gli anni, Narcissa prende la decisione di ascoltare il suo cuore.
Bello il finale, bello anche l'accenno alla Druna (quello che lei e Xenophilius non sono stati in gioventù, l'anno poi realizzato i loro figli).
Alla prossima.
Rita