Ciao, splendore!
Mi sento profondamente in colpa per essere riuscita a passare solo ora da questa meravigliosa sorpresa, ma voglio che tu sappia quanto apprezzi lo sforzo fatto per creare questa splendida introspezione su Ron. Ho amato tutto del modo in cui lo hai interpretato e questo perché nel tuo Ron ho trovato intrinsecamente il personaggio che apprezzo così tanto. In poche righe hai saputo delineare la sua complessità e le sue fragilità fatte di luci ed ombre. Proprio il contrasto tra luce e buio è presente nella tua introspezione. È un'oscurità che, seppur lontana, incombe ancora su di lui, ha lasciato un segno evidente sulla sua anima (comprensibilmente ciò che si è vissuto non può essere spazzato dalla luce futura, per quanto essa sia splendente e colma di speranza l'oscurità lascia un segno indelebile); è una sorta di nemico invisibile che impedisce la totale serenità.
Il paragone con Voldemort è molto intenso; lo conosciamo come il Signore Oscuro, colui che ha fatto dell'oscurità la sua forza, si è mosso nell'oscurità per radunare seguaci, per colpire i suoi nemici, annientare nell'ombra. Ora ci ricordi quanto fosse fatto di carne ed ossa al momento della morte, quanto avesse necessità di salvare se stesso dal buio della morte: è in fondo ciò che ha provato a fare negli anni con la sua ricerca disperata dell'immortalità.
Trovo che la canzone che hai citato all'inizio sia molto adeguata per Ron. Luci e ombre continuano ad accompagnare questo personaggio; pur essendo un personaggio positivo, vive costantemente al confine tra la scelta giusta e quella che potrebbe ferire coloro che ama. Già dal testo della canzone si evince l'insicurezza che spesse volte lo ha spinto ad agire in maniera sbagliata, ma sempre in quelle parole c'è anche la cura per abbattere questo stato d'animo.
È profondamente realistico ciò che scrivi. È vero, il Bene ha vinto e non esiste più il Mago Oscuro che voleva spegnere la luce dal mondo. Qui evidenzi molto bene il prezzo che hanno dovuto pagare coloro che hanno reso possibile la pace e la serenità: per loro non potrà mai esserci totale luce, l'oscurità che hanno tanto combattuto con coraggio resta dentro di loro, per ricordare a Ron -in particolare- non solo quanto fosse stato fragile davanti nell'oscurità, ma quanto essa fosse così potente da poter essere sconfitta solo da una forza altrettanto potente: l'amore che ha vissuto e che continua a vivere accanto ad Hermione. Grazie perché mi offri la possibilità di ricordarmi quanto l'amore sia tra gli argomenti più belli e fondanti della saga, a qualunque titolo e a qualunque livello.
Hermione rappresenta come sempre il raziocinio. Lei è accanto al marito con la mente e con il cuore (ho sempre apprezzato questo di lei, saper conciliare due lati della natura umana): asseconda i suoi bisogni perché ha vissuto accanto a lui i medesimi anni bui, ma allo stesso tempo le fa male vederlo fossilizzato in un passato che rischia di seppellirlo e di non consentirgli di vivere le gioie del presente. Ho sempre avuto la percezione che Ron vivesse nel passato, i suoi vissuti familiari hanno fortemente influito sulla sua personalità; ora, con un carico da novanta come la morte del fratello (per dire un dispiacere fra tutti), diventa ancora più difficile sganciarsi da un passato così doloroso.
Una luce c'è, però, in questo loro presente insieme, una grande gioia in arrivo con la gravidanza di Hermione. È quasi inutile dirti quanto io abbia apprezzato le premure di Ron nei confronti dello stato di salute della moglie che hanno un evidente doppio fine: rientrare a casa prima dal lavoro per salvaguardare la sua salute e averla accanto. Hermione resta l'immagine della donna laboriosa e ambiziosa; nella vita pubblica ambisce a diventare Ministro ed essere il miglior Ministro che il Ministero abbia mai avuto, non per presunzione, ma per rendere utile il suo operato. Nel focolare della sua famiglia, però, cede alla stanchezza ancora vestita, diventa la presenza di cui Ron ha bisogno per cedere alle braccia di Morfeo. Anche nella tua storia mi viene trasmessa l'immagine di Hermione che adoro, un modello di virtù.
Il linguaggio non verbale resta la via di comunicazione che preferisco nell'espressione dei propri sentimenti. I sorrisi che i due coniugi si scambiano sono sintomo di complicità nell'amore e nei vissuti, spezzano le tenebre degli incubi che cessano con lo sfiorire della notte e al mattino svaniscono con la figura dell'amata al suo fianco.
Ho letto un po' di te in queste righe, durante la lettura non ho pensato solo a Ron ed Hermione. Grazie per averle condivise, credo che in esse vengano racchiuse tante tue sensibilità e che esse ti abbiano guidata in questa introspezione così efficace.
Non mi aspettavo davvero decidessi di cimentarti in questa famiglia, anche se, ad essere onesta, non avevo il minimo dubbio che avresti reso onore a Ron e all'amore di Hermione nei suoi confronti con il tuo delicatissimo stile narrativo. Grazie davvero perché so che è una tua notp, ma posso garantirti che non si sente per niente; so che vorresti uccidermi dopo questa affermazione, è solo un modo per dirti che questa storia è un'ennesima prova della tua bravura indiscussa.
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |