Ciaoooooooooooo!!!!
Eccomi qui <3 yuppy!!!
Prima cosa, su tutte è il titolo della storia/capitolo… Fenomenale!! Non è il solito, è diverso, particolare e sono quei titoli che attirano la mia attenzione.
Poi mi sono precipitata sulla lettura vera e propria e ho amato sin dalle prime righe. È chiaro sin da subito che Nnoitra e Neliel sono una coppia fuori dal comune, per quelle che sono le usanze della loro tradizione classica e per quello che è il periodo storio. I due vanno al di là dei pettegolezzi vivendo la vita insieme. Mi ha affascinato che con pochissime righe hai reso il messaggio della radio, senza che tu abbia scritto una parola su cosa diceva. Per me è stata la scena di un film muto in bianco e nero… Poesia!!
Inoltre ci accenni all’azzurro del mare… ma qui ci veniamo tra un pochino.
Affrontare la realtà dei fatti, così di getto, all’improvviso può essere qualcosa di decisamente duro da sopportare ed è quello che accade ai due protagonisti. Non c’è una scelta, così è, punto. Ed è interessante come hai delineato i due modi diversi di reagire. Lui ormai arreso e consapevole, di certo triste e perché no, anche arrabbiato, però io percepisco il suo accettare il destino (per dirla in parole povere, si mette l’anima in pace”). Lei al contrario cede alla disperazione e la fa uscire senza vergogna o timore; secondo me, oltre alla paura della guerra e che Nnoitra possa morire, c’è una piccola fiammella di speranza in lei e me ne accorgo quando gli propone di scappare. Forse è l’illusione infranta che la fa cedere completamente.
Più andavo avanti in questa storia e più mi saliva il magone… non che io ami stare male, però vuol dire che hai smosso più di un sentimento nel mio cuoricino.
La richiesta di Grimmjow è stata straziante e toccante, ha fatto troppo male. Vedere il proprio amico ridursi allo schifo spinto dalla paura, ridursi ad umiliarsi pur di non morire, pur di non provare la paura di andare a morire… che è ancora peggio. Ho provato ad immedesimarmi e non riesco ad immaginarmi, eppure sono sicura che ognuno di noi, in situazioni estreme, si trasformi in altro, tiri fuori il meglio o il peggio. E in questo caso, il povero ragazzo si è ridotto ai più bassi livelli della dignità, perché vuole vivere. Lui è così devoto alla vita che non vuole perderla per una causa nella quale forse nemmeno crede… oddio potrei andare avanti all’infinito con teorie e supposizioni!!
Ma la ciliegina sulla torta per me è stato il momento del taglio dei capelli. (APPLSAUSO) Bello, bello, bello.
Hai riassunto almeno dieci concetti in un unico gesto. E la cosa che rende il tutto ancora più magico è che sia lei a farlo; come ad accompagnarlo fino alla fine, che anche se verranno separati, le loro anime non lo saranno mai. C’è una filosofia immensa in questa immagine, sul serio, complimenti con tutto il cuore. Te lo meriti perché è fantastico.
Con l’evento del matrimonio, li hai donato ancora un po’ di “normalità”, cancellando per un po’ il pensiero triste della guerra; ma non possono sfuggirgli per molto, tornare a casa e stare soli significa ritornare (purtroppo) a quel pensiero. Il ballo l’ho apprezzato tantissimo, mi ci sono rispecchiata perché è una cosa che faccio anch’io, così dal nulla ballare con la persona che si ama nell’intimità della propria casa (è stupendo). E in questa unione di anime che ondeggiano a suon di jazz i due si confrontano ancora una volta, lui sa che lei è un Vesuvio, prima o poi sarebbe scoppiata e , secondo me, desidera che lo faccia tra le sue braccia, che pianga con lui più che farlo da sola. E penso che nelle lacrime di lei, lui abbia nascosto le proprie. Nnoitra potrà fare il grand’uomo fino allo sfinimento ma è fin troppo chiaro che ha paura, che sia paura di lasciare sola Nel o di andare incontro alla morte… sempre di paura si tratta.
Sul serio, questa storia è superba, è di grande ispirazione ed ha una forza emotiva che non so descrivere a parole.
B R A V I S S I M A ! ! !
Oddio cosa mi devo aspettare dal prossimo capitolo ora? A parte prepararmi psicologicamente, cosa devo fare? Non puoi ridurre il mio cuore ad una tartare… io sono sensibile… Hihihihi!!
Ti abbraccio super forte, questa volta ti stritolo (in bene s’intende) perché ti sei superata!! <3
Elena. |