Recensioni per
Chi va e chi resta
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/01/23, ore 21:24

{Recensione premio (2/3) per aver completato la categoria E X T R E M E della Challenge “Puoi scriverlo, ma a queste condizioni” indetta dal forum Siate Curiosi Sempre}

Ciao 💙
Comprendo bene come mai questa sia la storia che più hai amato scrivere, è davvero struggente e stupenda 🥺
Ovviamente senza nulla togliere a quella precedente e alla prossima che leggerò, che son sicura sarà altrettanto bella.

Nel e Nnoitra li amo grazie a te, sono una coppia a cui mi sono affezionata tantissimo e se ho intenzione di iniziare il Manga di Bleach è anche grazie a loro.
In questa storia li ho amati tantissimo, hanno avuto il mio cuore per tutto il tempo.
Ho trovato molto evocativo il colore blu delle pareti, perché in fondo rappresenta sia l'oceano (quello che terrà Nel e Nnoitra separati) e anche il cielo, che infonde un senso di infinito e libertà, la stessa libertà che la guerra ha portato via a entrambi.

Grimmjow mi ha emotivamente distrutta, non pensavo fosse tanto disperato, ma in fondo come dargli torto, un pensiero simile credo che purtroppo l'abbiano avuto in tanti nella sua stessa situazione, durante la guerra... mi è dispiaciuto così tanto per lui.
Però sono felice che Nel e Nnoitra siano riusciti a farlo rinsavire, alla fine.

Il modo in cui hai delineato il rapporto tra Nel e Nnoitra mi è piaciuto molto ed effettivamente sì, loro non tendono a dirsi spesso “ti amo”, ma quando lo fanno vale per dieci, cento, mille volte.
Ho adorato il momento in cui ballano, mi ha emozionata tantissimo 🥺💙
È stata proprio una bellissima lettura, non vedo l'ora di leggere l'ultima storia.
Complimenti anche in questo caso 💙

M a k o

Recensore Veterano
04/04/22, ore 20:17

Ciaoooooooooooo!!!!

Eccomi qui <3 yuppy!!!
Prima cosa, su tutte è il titolo della storia/capitolo… Fenomenale!! Non è il solito, è diverso, particolare e sono quei titoli che attirano la mia attenzione.
Poi mi sono precipitata sulla lettura vera e propria e ho amato sin dalle prime righe. È chiaro sin da subito che Nnoitra e Neliel sono una coppia fuori dal comune, per quelle che sono le usanze della loro tradizione classica e per quello che è il periodo storio. I due vanno al di là dei pettegolezzi vivendo la vita insieme. Mi ha affascinato che con pochissime righe hai reso il messaggio della radio, senza che tu abbia scritto una parola su cosa diceva. Per me è stata la scena di un film muto in bianco e nero… Poesia!!
Inoltre ci accenni all’azzurro del mare… ma qui ci veniamo tra un pochino.
Affrontare la realtà dei fatti, così di getto, all’improvviso può essere qualcosa di decisamente duro da sopportare ed è quello che accade ai due protagonisti. Non c’è una scelta, così è, punto. Ed è interessante come hai delineato i due modi diversi di reagire. Lui ormai arreso e consapevole, di certo triste e perché no, anche arrabbiato, però io percepisco il suo accettare il destino (per dirla in parole povere, si mette l’anima in pace”). Lei al contrario cede alla disperazione e la fa uscire senza vergogna o timore; secondo me, oltre alla paura della guerra e che Nnoitra possa morire, c’è una piccola fiammella di speranza in lei e me ne accorgo quando gli propone di scappare. Forse è l’illusione infranta che la fa cedere completamente.

Più andavo avanti in questa storia e più mi saliva il magone… non che io ami stare male, però vuol dire che hai smosso più di un sentimento nel mio cuoricino.
La richiesta di Grimmjow è stata straziante e toccante, ha fatto troppo male. Vedere il proprio amico ridursi allo schifo spinto dalla paura, ridursi ad umiliarsi pur di non morire, pur di non provare la paura di andare a morire… che è ancora peggio. Ho provato ad immedesimarmi e non riesco ad immaginarmi, eppure sono sicura che ognuno di noi, in situazioni estreme, si trasformi in altro, tiri fuori il meglio o il peggio. E in questo caso, il povero ragazzo si è ridotto ai più bassi livelli della dignità, perché vuole vivere. Lui è così devoto alla vita che non vuole perderla per una causa nella quale forse nemmeno crede… oddio potrei andare avanti all’infinito con teorie e supposizioni!!

Ma la ciliegina sulla torta per me è stato il momento del taglio dei capelli. (APPLSAUSO) Bello, bello, bello.
Hai riassunto almeno dieci concetti in un unico gesto. E la cosa che rende il tutto ancora più magico è che sia lei a farlo; come ad accompagnarlo fino alla fine, che anche se verranno separati, le loro anime non lo saranno mai. C’è una filosofia immensa in questa immagine, sul serio, complimenti con tutto il cuore. Te lo meriti perché è fantastico.
Con l’evento del matrimonio, li hai donato ancora un po’ di “normalità”, cancellando per un po’ il pensiero triste della guerra; ma non possono sfuggirgli per molto, tornare a casa e stare soli significa ritornare (purtroppo) a quel pensiero. Il ballo l’ho apprezzato tantissimo, mi ci sono rispecchiata perché è una cosa che faccio anch’io, così dal nulla ballare con la persona che si ama nell’intimità della propria casa (è stupendo). E in questa unione di anime che ondeggiano a suon di jazz i due si confrontano ancora una volta, lui sa che lei è un Vesuvio, prima o poi sarebbe scoppiata e , secondo me, desidera che lo faccia tra le sue braccia, che pianga con lui più che farlo da sola. E penso che nelle lacrime di lei, lui abbia nascosto le proprie. Nnoitra potrà fare il grand’uomo fino allo sfinimento ma è fin troppo chiaro che ha paura, che sia paura di lasciare sola Nel o di andare incontro alla morte… sempre di paura si tratta.
Sul serio, questa storia è superba, è di grande ispirazione ed ha una forza emotiva che non so descrivere a parole.

B R A V I S S I M A ! ! !

Oddio cosa mi devo aspettare dal prossimo capitolo ora? A parte prepararmi psicologicamente, cosa devo fare? Non puoi ridurre il mio cuore ad una tartare… io sono sensibile… Hihihihi!!
Ti abbraccio super forte, questa volta ti stritolo (in bene s’intende) perché ti sei superata!! <3

Elena.

Recensore Master
17/02/22, ore 15:25

Ciao cara,
Concordo con te nel dire che questa mi è piaciuta di più rispetto alla precedente. Mi sono anche seriamente commessa e qualche lacrima è scesa lo ammetto. Quando descrivi Nooitra e Neliel, in qualsiasi contesto, riesci a darci una forza e un dramma senza pari. Pur rimanendo se stessi, mantenendo i tratti del manga, fra i due riesci a creare una chimica nuova e coinvolgente, in grado di tenere incollato il lettore da cima a fondo. Questa storia a tutti gli elementi a renderla una storia completa; fin da subito si capiscono le dinamiche fra Neliel e Nooitra, e come la loro normalità sia sconvolta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; una vita fatta di amore, progetti e stravaganze occidentali, una normalità che resiste fino all'ultimo, attraverso gesti semplici come dipingere la stanza o ballare assieme un ultima volta dopo il matrimonio di Ulquiorra e Hime.
Una storia davvero bella, hai superato te stessa questa volta. Un abbraccio forte cara e ci vediamo a fine mese con l'epilogo.
Elgas

Recensore Master
18/01/22, ore 16:19

Eccomi qui per il secondo cap!
Ok, sto amando davvero questa raccolta, il modo in cui stai adattando i personaggi all'ambientazione della seconda guerra mondiale è stupendo. Ma anche se non fossero gli stessi personaggi che conosco, bensì degli OC, la leggerei comunque, perchè la resa del tutto è davvero ottima.
Stai mostrando alla perfezione la paura di quel momento, quando l'entrata del Giappone in guerra venne annunciata a nemici e alleati allo stesso modo. E sebbene sia stato proprio il Giappone a cominciare l'offensiva, bisogna ricordare che molti soldati giapponesi non era nemmeno addestrati, quando vennero chiamati alla guerra. Molto spesso, infatti, vengono rappresentati come questi killer inflessibili con tendenze kamikaze che non avevano nemmeno paura della morte, quando era umani tanto quanto gli americani che combattevano.
Qui hai mostrato questa dualità alla perfezione, utilizzando Nnoitra in modo quasi opposto alla sua controparte anime/manga. Dopotutto, mi ricordo bene quanto lui e Grimmjow fossero assetati di sangue e battaglie, ma ciò era probabilmente dovuto alla loro natura di Hollow, qualcosa che impediva loro di trovare un qualche tipo di appagamento in qualsiasi altra cosa.
Qui sono umani, mantengono solo un frammento delle loro personalità, come si evince dal modo in cui Nnoitra interagisce con Neliel. E infatti, ne lui ne l'amico hanno alcuna intenzione di andare in guerra, eppure si sentono entrambi obbligati da quell'orgoglio che li ha sempre caratterizzati.
Le scene tra Nnoitra e Neliel sono state dolcissime e strazianti da leggere, ma ora mi chiedo se qualcuno degli espada morirà in guerra, o se riusciranno a fare tutti ritorno a casa...