Recensioni per
Sale, acqua (tutto il resto)
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/02/24, ore 17:18

Quanto può raccontare una goccia di sudore?
Fatica, passione, paura, ansia, desiderio. Quella piccola goccia in mano tua diventa un mondo intero, un qualcosa di liminale da cui non ci si riesce a staccare.
"Il sapore che è di Oliver, sì, ma pure di sua madre e di suo padre, pure dei suoi antenati, di qualcuno di loro che ha combattuto la guerra e, in bocca, aveva il sapore sporco del sangue e della terra che si alza sotto i colpi di mortaretto, esplodendo come un cuore che ha paura di non rivedere mai più la propria casa."
Qui ho trattenuto, letteralmente, il fiato. Hai davvero il dono di rievocare emozioni, profumi, sapori, con tanta potenza da venire risucchiati da ogni tua parola.
Il passato che rivive in noi, nei nostri gesti, nei nostri geni, un passato che è conforto e dolore allo stesso tempo, una catena infinita.
"Chiamami con il tuo nome" è un piccolo gioiello e tu, con la tua storia e il tuo talento, hai saputo rendergli giustizia in maniera egregia. Non so se l'hai già fatto, ma sarei davvero curiosa di leggere una tua storia originale, credo davvero che tu abbia un talento speciale.
Insomma, ora la smetto perché come al solito mi dilungo troppo, ma, davvero, tantissimi complimenti per questa storia!
Un abbraccio
Flo

Recensore Master
07/10/23, ore 01:05

Ciao Giulia,
sono qui per i sei giri di giostra e devo dire che questa storia è una meraviglia assoluta e mi è davvero entrata sotto pelle, emozionandomi e facendomi tornare alle stesse sensazioni provate leggendo il libro.
Hai trasmesso tutta la profondità del legame che c’è tra Elio e Oliver, tutta la potenzialità, tutta la forza, tutta la convinzione che sia proibito che Elio è convinto che serva a tenerli lontani - o questo è per lo meno quello che ho sempre pensato io leggendo il libro, e leggendo te. Oliver ammalia Elio sin da primo istante, lui crede di non avere speranze, di non poter scatenare il suo interesse e qui noi leggiamo il tormento interiore di Elio, tutte le sue paure e la consapevolezza che presto si trasformerà in un rimpianto.
Hai creato un’immagine particolarmente evocativa, con Elio che immagina la storia antica della famiglia di Oliver, attribuendogli ancor di più un ruolo di semidio - se confrontato a lui che si sente una persona troppo normale, troppo banale -, eppure Oliver è in carne ed ossa proprio come Elio e ci sono tante cose che li accomunano, anche se Elio pare non rendersene conto.
Trovo che tu abbia caratterizzato benissimo Elio: è pulsante, salta fuori dalla pagina e riesce a comunicare benissimo tutte le sue paure e il lettore non può che immedesimarsi con lui e vivere tutto quello che lui prova.
Mi rendo conto che questa recensione sembri alquanto sconclusionata, ma ho letto la storia più volte e ogni volta mi sono emozionata di più.
Complimenti, hai dato vita a un legame in maniera davvero sublime.
Ti abbraccio,
Francy

Recensore Master
28/09/23, ore 20:48

Eccomi a recensire per i "Sei giri di giostra"!
Sicuramente questa è una storia molto intensa... Non conosco l'opera di partenza quindi non posso dire niente in merito ai personaggi, però devo ammettere che ho provato tutto lo struggimento del protagonista! Si è fissato su un attimo effimero in cui è intrappolato, in cui il tempo passa e rimangono solo i rimpianti - e il tutto in un battito di ciglia, veloce come quella goccia che cade.
Sicuramente avrei potuto dire di più se solo avessi conosciuto il fandom 😔 Perdonami!

Recensore Veterano
27/09/23, ore 00:15

Ciao cara :)
Eccomi a recensire per il quarto turno dell'iniziativa! Purtroppo (non è la prima volta che ti comincio una recensione così, praticamente vivo sotto una roccia xD) non ho mai visto Chiamami col tuo nome, conosco più o meno la premessa ma nient'altro in realtà. Quindi è stata una lettura diciamo "alla cieca".
Nonostante ciò, devo dirti che ho apprezzato moltissimo questa oneshot! Prima di tutto, come sempre, ho trovato il tuo stile assolutamente meraviglioso. Penso che si adatti benissimo a questa fic in particolare, che scivola in questo calzante labirinto di introspezione. La tua one-shot avanza come un vortice che si arrotola sempre più stretto: pure in un pezzo non troppo lungo come questo riesci a rendere l'idea di questo amore più grande dei personaggi, che consuma il nostro narratore, ma che è comunque destinato a rimanere qualcosa di volatile, di temporaneo.
Ho adorato l'impostazione in prima persona: non sempre se ne leggono di ben scritte, specie nel mondo delle fanfiction. Invece qui l'ho trovata una scelta molto incisiva, tanto che la fic scorre quasi come un monologo, una pagina aperta del diario del cuore del nostro narratore. Ho trovato geniale come tu abbia concentrato il susseguirsi di questo flusso di coscienza su un particolare assolutamente insignificante (una goccia di sudore durante una partita di tennis), che però al protagonista parla di storie, di antenati, di alti sentimenti. In questo senso ho adorato il titolo che hai scelto per questa fic, che ho trovato molto potente e soprattutto azzeccato.
Insomma, una one-shot pulita, emozionante e incredibilmente incisiva. Pur non conoscendo i personaggi o il contesto, l'ho davvero adorata :D
Complimenti ancora, ci si vede alla prossima!!

Candy<33

Recensore Junior
14/03/23, ore 22:12

Commento per la vittoria nella categoria 'miglior primo piano' agli Oscar della penna 2023 🌱
"Ho deciso di premiare questa storia perché ritengo sia quella più attinente a ciò su cui si focalizza questa categoria, ovvero l’introspezione.
Tutto in questa storia è un addentrarsi continuo, uno scavare che oltrepassa la carne e le ossa. Il flusso introspettivo si dispiega in immagini affilate, cangianti e incisive, agguantando e incantando il lettore. Elio è un personaggio che sperimenta la realtà in maniera viscerale, disperata, e questa sua caratteristica è stata in grado di riflettersi perfettamente nelle tue frasi e metafore che stillano desiderio – devozione – nei confronti di Oliver, e dell’immensità di quello che è e che incarna per Elio. Il lessico è variegato, magnetico, hai una grande padronanza stilistica e ogni parola conferiva una sfumatura precisa di quello che stavi raccontando. Mi è piaciuto anche il ritmo della prosa: frasi lunghe, ma ritmate dalla punteggiatura. Il risultato è stato un susseguirsi di immagini che mi hanno colpito una dopo l’altra, intensificandosi rigo dopo rigo. Diciamo che questa storia mi ha agguantato per il polso, ficcandomi le unghie dentro la carne, costringendomi a sprofondare giù senza neanche concedermi la possibilità di prendere fiato.
Il concetto degli antenati, di tutti coloro che sono dovuti esistere affinché Elio e Oliver esistessero a loro volta, l’ho trovato meraviglioso. La metafora finale fra la goccia di sudore e Elio l’ho trovata onestamente divina, mi ha spiazzato, è stata una conclusione così poetica e potente che sono rimasta a bocca aperta con gli occhi strabuzzati per cinque minuti buoni. È un racconto introspettivo denso, violento, abbagliante, doloroso, come del resto diventa il mondo di Elio quando Oliver entra nella sua vita. Complimenti!"

Recensore Veterano
11/11/22, ore 11:53

Ciao, Ciuscream!
Sto approfittando dei momenti liberi per portarmi avanti con la lettura delle storie degli Oscar, e quindi eccomi qui per commentare la tua candidatura a “miglior primo piano”!
Purtroppo il fandom lo conosco così così: ho visto – e apprezzato – il film di Tarantino, ma non ho letto il libro di Aciman. Non credo che questa mia mancanza abbia influito sulla lettura, però, e questo è sicuramente un bene perché significa che la storia funziona anche per chi non conosce benissimo il fandom.
L’ossessione di Elio, i suoi desideri e i suoi pensieri, qui, sono descritti molto bene. Questo è un flusso di coscienza che non fa sconti al lettore, che viene proprio fagocitato all’interno della psiche di Elio. Insomma, credo che tu abbia scelto uno stile adatto a creare una storia potente e che tu l’abbia utilizzato bene, perché per la durata del racconto ho proprio visto e sentito il mondo (o forse dovrei dire Oliver veleno e antidoto, dualismo che ho apprezzato tantissimo) dal punto di vista del protagonista.
Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro!
Buona fortuna per gli Oscar!

Recensore Master
02/02/22, ore 18:40

Io non lo so bene come si comincia questa recensione.
Non so nemmeno bene se sarà davvero una recensione o solo uno sclero ebbasta, per citarti. Perché il problema è che non ce l'ho nemmeno, il tempo di sclerare bene quanto vorrei, ma devo comuqnue passare di qui, e devo farlo subito, perché ho appena letto questa storia e non voglio far passare nemmeno un istante.
Insomma, probabilmente lo avrai intuito, ma io loro due li amo, li amo davvero tanto. Eppure, nel contesto "fandomico" non li ho mai esplorati più di tanto: non ho scritto di loro, e ho letto pochissimo (vuoi anche perché li ho scoperti un po' tardi, quando buona parte del clamore attorno a loro si era già un pochino spento). E insomma, non hai idea di quanto io sia contenta non solo che tu abbia apprezzato questo libro, ma che tu lo abbia apprezzato al punto da decidere di scriverci qualcosa, perché sai che sei un'autrice che apprezzo moltissimo, e, ecco, la combo Cius+Elio+Oliver mi manda fuori di testa.
Ecco.
Questa storia mi è piaciuta tanto. Tantissimo.
Credo tu sia riuscita a entrare benissimo nello spirito del racconto orginiale, incarnando l'essenza del loro rapporto, del mondo quasi ossessivo con cui Elio guarda Oliver e vede il suo corpo e ogni parte del suo corpo e poi si interroga su tutto ciò che non è corpo, sulle differenze tra di loro, su ciò che li rende uguali, su ciò che li rende la stessa persona.
C'è il suo struggimento meraviglioso, la sua disperazione in un desiderio così annichilente che davvero non può lasciare altre parole, ma solo il bisogno di stringere, di toccare, di assorbire ogni cosa.
Non è una recensione, questa, e non è un commento nemmeno lontanamente in grado di dirti tutto ciò che ho amato in questa storia, ma insomma, sono felicissima che tu abbia ritrovato la voglia di battere sui tasti, e che lo abbia fatto proprio per parlare di loro due.
Davvero.
Un abbraccio grande!

Recensore Veterano
01/02/22, ore 13:15

Soni qui da cinque minuti buoni con un pensiero che mi gira nella testa, anzi due.
Voglio essere quella goccia.
Voglio leccare quella goccia.
Perché alla fine si tratta di quello.
Dare/avere, adorare/essere adorati.
E non si sa chi stia meglio peggio, a conti
fatti.
Certo, chi si espone con l'onestà dei sentimenti, chi mette le carte le carte in tavola, anche solo con se stesso, sa che rischia, rischia forte, si gioca il cuore, si gioca un pezzetto di sé.
D'altra parte, chi è oggetto, a sua volta è anche soggetto e spesso non sa fronteggiare l'amore, l'adorazione, la passione, perché non si ha mai una visione chiara di sé stessi, ed è facile trovarsi a chiedersi se si è davvero meritevoli, e quanto tempo passerà prima che l'altro si accorga che non diamo all'altezza delle sue aspettative.
Qui ci parli di Elio, delle sue insicurezze, dei suoi dubbi, un'infinità di domande che si pone su Oliver e a cui vorrebbe dare risposta attraverso quella minuscola goccia di sudore, quasi fosse un estratto, una sintesi di lui e della sua essenza più profonda.
Non si tratta più nemmeno solo di lui, ma di quelli che sono stati prima di lui, e che in lui si racchiudono, che lo compongono.
Perché Elio è talmente "in là" che non gli basta ciò che vede, vuole le cellule, il DNA, vuole la materia fisica e psichica che È Oliver.
Ed è bellissimo. È un abbraccio di ampio respiro, una comunione totale.
Ovviamente, anche qui, noi non sappiamo cosa ci sia oltre la pelle, l'osso, le meningi di Oliver, noi vediamo solo quella goccia di sudore, quell'atteggiamento spensierato e un po' superficiale, di chi sta solo passando un'estate... Però, però... Io mi interrogo molto su cosa si celi dietro quel suo modo di fare.
Dietro quella bellezza da Muvi Star. Dietro al suo fare distaccato.
E non posso fare a meno di domandarmi se non sia proprio lui quello più spaventato dall'idea di poter essere lui, alla fine, a schiantarsi a terra come quella goccia.
Una goccia di sudore nell'estate della vita.