Ciao!
Io davvero vorrei aver modo di recensire con più calma questa drabble, ma la verità è che era in lista di essere recensita già da un po'. Poi è arrivato il drabblitch, e io lo so che sarebbe facilissimo passare alla drabble della sfida e poi tornare con calma qui, ma sono fatta male e non riesco a saltare pezzi, il mio cervello proprio si rifiuta di recensire prima il capitolo due del capitolo uno. E il tempo con il drabblitch è poco (per i miei standard) e non vorrei far aspettare troppo la fase delle votazioni, e insomma, tutto questo per dire che sono finalmente arrivata qui anche se non ho il tempo e il modo di recensirti come vorrei.
Mamma mia, che dolore, questa drabble.
Io devo ammettere che non sono particolarmente affezionata alla coppia Charlie/Tonks: li capisco, hanno senso, ne intravedo il fascino, ma non mi scuotono le viscere, ecco. Non vado a cercarmi apposta storie su di loro, ne leggo quando a scriverle sono le autrici che già conosco e già apprezzo, ecco.
E, ecco, poi arrivi tu, con questa drabble che in pochissime parole riesce a costruire una storia intera, e la fine di una storia, e poi una vita intera e la fine di una vita, e santo cielo, che dolore. Che bellissimo dolore.
Ho adorato il tuo Charlie geloso, geloso in quel modo sottile e genuino che forse anche le persone che non si dicono gelose conoscono bene, e quanto ha fatto male la frase finale, quel suo ridimensionare tutta la sua sofferenza passata che, davvero, di fronte a un simile epilogo non è niente, è solo un soffio, è qualcosa di buono.
Mamma mia. Io la morte di Tonks non credo la supererò mai, sappilo, e questa drabble ha riaperto ogni singola ferita.
(E, ecco, Dora radiosa perché Remus le ha tolto dalle labbra il peso di tutti i loro addii è un'immagine bellissima, che mi ha riempito il cuore e poi me l'ha svuotato nel momento in cui mi sono resa conto che nemmeno la morte di Remus sarà mai qualcosa che io possa essere disposta a superare).
Che meraviglia. |