Ciao, Mari!
Armata di striscioni e con la faccia pittata di blu e di bronzo, arrivo a fare il tifo per noi Corvi (si è mai visto un giocatore di Quidditch farsi il tifo da solo? Be', da oggi sì XD) e a lasciarti qualche riga a commento di questa drabble che mi ha colpita moltissimo.
Ormai lo sai, il mio rapporto con Luna è un po' complicato, ma ho sempre provato una grane fascinazione per la sua famiglia, per questa tragedia immane che l'ha colpita in così tenera età segnandola, sì, ma mostrando anche tutta la sua forza nel momento in cui riesce comunque a diventare una giovane donna che sa parlarne con una serena accettazione straordinaria (perché quella serenità non nasconde mai il dolore che ha provato e che continua a provare.
Insomma, mi incuriosisce molto il modo in cui stai impostando la raccolta e sono curiosissima di leggere le prossime drabble.
Mi piace questa immagine di Pandora come una vera e propria figlia di Corinna, così dedita alla ricerca e alla conoscenza, piena di vita e curiosità. È dolorosissimo il modo in cui si conclude tutto, con il suo ultimo atto che è un incantesimo di protezione non per sé, ma per sua figlia. E in questo senso è interessantissimo il modo in cui hai sviluppato il prompt: perché da un lato verrebbe spontaneo dire che una madre che non pensa alla propria vita, ma solo a quella della figlia non ha fallito nel suo ruolo di madre, ma anzi, ha proprio vissuto questo ruolo in maniera intensissima. Ed è così, ovviamente. Ma dall'altro è interessantissimo il punto di vista di Pandora, che è soggettivo e ovviamente distorto dalla situazione, che ovviamente non può che vedere la sua assenza dalla vita di Luna come una sconfitta.
Insomma, è una drabble che fa davvero malissimo, ma mi è piaciuta tanto. |