Ciao Ecate,
eccomi qua a leggere questa storia che ho apprezzato moltissimo. Mi piace questa rilettura degli episodi passati e del passato alla luce della caratterizzazione di Gellert offerta da Mads. Ma ti dirò di più, nella prima parte della storia, io ho chiaramente visto il Gellert di Campell Bower e mi è sembrato in continuità con quello di Mads. Ho amato quello di Depp, anzi, credo che i Crimini di Grindelwald continui ad essere il mio episodio preferito in assoluto (ma devo rivedere i Segreti di Silente per poterlo dire con certezza) e quindi sono molto affezionata a quello di Depp, ma effettivamente è molto poco politico e seduttore rispetto a quello di Mads che ha fatto un gran lavoro e tu sei riuscita a ricreare tutta la chimica che si è percepita tra loro due. Quando lui ha svelato a Silente di essere come lui, sono rimasta con il fiato sospeso e per me che sono abituata forse un po' troppo a leggere lemon, ho finito per apprezzare come hai lasciato il livello più alto, senza scendere nel dettaglio e al tempo stesso senza nascondere nulla della natura del loro rapporto. Silente è credibile, il suo sbaglio è comprensibile e il cuore mi si è stretto nel leggere la delusione e quella paura di andare contro una persona che ama e pure il dolore che questa persona provoca - ad Ariana, ai Babbani, al mondo magico - e che rende Silente molto più umano e terreno del grande mago anziano che abbiamo conosciuto nella saga originaria.
Complimenti. So che non è un commento lunghissimo, ma ci tenevo proprio sia a leggerti, sia a lasciarti comunque un feedback.
Un abbraccio,
Sev

Prima ff che leggo su questa coppia.....scrivi sempre bene.....ciao.

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Ciao! Non ho visto il film e quindi non so dirti quanto tu sia riuscita a rendere Gellert interpretato da Mads Mikkelsen, ma quello che mi ha davvero attirato della tua storia è che riprende tutti i momenti importanti di Albus e Gellert, di tutto ciò che hanno condiviso e che li ha fatti innamorare. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui hai inserito Gellert nella vita squallida e triste di Albus. All'inizio della storia l'atmosfera è veramente cupa, Albus è un ragazzo, eppure deve farsi carico di tutta la sua famiglia e in particolare della sorella Ariana, il suo unico svago è andare a prenderle le medicine per avere la scusa di uscire di casa, è veramente qualcosa di soffocante, eppure Albus sopporta e neanche spera più in un cambiamento. E invece il cambiamento arriva nel modo più inaspettato, con l'arrivo di questo ragazzino straniero, un "vichingo tedesco" (spero che tu sappia che con la definizione di vichingo mi hai decisamente conquistata! XD) che fa strage di cuori ma che Ariana, con la sua follia che a volte la rende più lucida di altri, ribattezza già come "il diavolo tra i rovi". L'occasione per conoscere lo straniero, però, gliela offre proprio Ariana, che rischiando di cadere dalla finestra viene salvata dal ragazzo che poi si presenta come Gellert e, all'inizio, si fa l'idea che nella casa dei Dumbledore siano un po' tutti matti! Albus, comunque, si sente in dovere di andare a ringraziarlo e così hanno occasione di presentarsi e di parlare, di iniziare a conoscersi. Ho amato moltissimo anche l'approfondimento psicologico su Albus, il fatto che lui si fosse già reso conto da tempo di essere attratto dai ragazzi, che aveva già provato dei sentimenti per qualcuno e che non lo riteneva sconveniente, nonostante tutto ciò che la società del suo tempo gli aveva inculcato. Albus è un ragazzo onesto e schietto e non ha intenzione di fingere, del resto ha perfettamente ragione quando pensa che non c'è niente di male ad amare un ragazzo, molto peggio sarebbe invece sposare una ragazza senza amarla e renderla infelice per tutta la vita. E quando Gellert indovina le sue inclinazioni e gli rivela di provare lo stesso per lui, allora ogni timore e ogni preoccupazione per ciò che potranno dire in paese svanisce, ad Albus non importa più di cosa possano pensare di lui, è troppo preso dall'incanto di questo primo amore (non so se lo sai, ma ciò che mi incanta veramente della storia tra Albus e Gellert è proprio l'inizio, la parte relativa al loro amore adolescente e assoluto, disperato e immenso, e tu lo hai reso in modo perfetto!). Anzi, è talmente incantato da Gellert, talmente stregato da questo amore più forte di ogni magia da dimenticare anche i suoi doveri verso la sorella, da farsi perfino affascinare dai sogni e dai desideri di Gellert, un mondo di Maghi purosangue, il Patto di Sangue, trovare i Doni della Morte, tutto sembra possibile e accettabile con Gellert al fianco... ed è questo che mi affascina tanto della loro storia, proprio come in una sorta di Romeo e Giulietta Albus si lascia persuadere che tutto vada bene così, sospende il giudizio quando si tratta di Gellert, non ragiona più, è il suo cuore a guidarlo, finché... finché non si compie la tragedia. Gellert tenta un incantesimo per guarire Ariana che invece la uccide e, a quel punto, Albus torna lucido. Comprende quanto i desideri di Gellert siano sbagliati, addirittura contro natura e, nonostante lo ami ancora e il suo cuore si spezzi, lo lascia. Ma lasciare Gellert significa la morte anche per Albus. Senza di lui, Albus ripiomba in una vita che non è vita, si rinhciude a Hogwarts, si occupa dei ragazzi, ma non VIVE più veramente. Ma anche Gellert, in realtà, pur così algido e compassato all'apparenza, ha conservato nel cuore l'amore per Albus, il desiderio per ciò che sono stati anche se solo per un'estate, il sogno di ciò che potrebbero essere insieme... ma ancora una volta Albus rifiuta quella visione del mondo, rifiuta la vita e l'amore che potrebbe avere al fianco di Gellert (che ancora conserva gelosamente il ciondolo con il loro sangue mischiato insieme), non può permettere che altri innocenti muoiano come invece era accaduto ad Ariana. Lo spezzarsi della fiala di vetro spezza il cuore di Gellert e le sue speranze, ma allo stesso tempo spezza anche il cuore di Albus e Gellert stesso vede sul suo volto il dolore che entrambi provano.
"Non ero tuo nemico
“E non lo sarò.”
E non lo sono.
Non dimenticarlo mai."
Queste ultime parole sono strazianti, c'è tutto un mondo che si infrange come quei frammenti di vetro, tutto un mondo di possibilità che vengono meno. La grande tragedia di Albus e Gellert è quella di non aver saputo anteporre il loro amore a ciò in cui credevano. Gellert non accetta di "redimersi" neanche per amore di Albus, è convinto di aver comunque ragione lui; dall'altra parte Albus rimane saldo nei suoi principi, ma il prezzo che paga è quello di sacrificare la sua vita, perché senza Gellert lui non vivrà più veramente, sarà solo un professore, un preside, un mago ligio al suo dovere. E probabilmente è proprio qui che dobbiamo ritrovare le origini della sua freddezza, quella che spesso è stata rimproverata all'Albus ormai anziano. Per rinunciare a Gellert, Albus ha dovuto "congelare" il suo cuore e i sentimenti più spontanei e per questo è un personaggio più tragico che da criticare.
Questa tua storia è praticamente il manifesto dell'amore tra Albus e Gellert e della tragicità del loro legame, l'hai resa benissimo e mi hai commossa, emozionata e rattristata, sei stata bravissima davvero e ti faccio tantissimi complimenti!
Abby

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Ciao EcateC!
Ammetto che questa è una coppia che mi intriga parecchio, benché non abbia letto granché su di loro. Di sicuro ho trovato intrigante il loro rapporto sin da quando lessi il settimo libro la prima volta, in quanto c'era davvero del mistero dietro quel loro rapporto, che seppur breve, sembrava infiammare i loro cuori e i loro spiriti. E' curioso che un rapporto così importante per uno dei protagonisti principali quali Albus Silente, sia passato un po' in sordina come quello con il fratello Aberforth e la sorella Ariana. Mi sarebbe piaciuto leggere di più di quei due mesi fatidici, e grazie a fan fiction come la tua posso decisamente ampliare le mie fantasie!
Insomma, smettendo di divagare come mio solito (LOL), ho trovato la tua storia molto carina, brava!
Un saluto e alla prossima! :)

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