Recensioni per
(Pro Deus) Quod Licentia
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/04/24, ore 20:23

Ciao, Lightning! Passo a lasciare la recensione premio per la challenge “La penna fortunata”.

Ho scelto questa storia perché è raro che io trovi persone che conoscono il fandom, e tu inoltre sei riuscita ad attirare la mia attenzione focalizzandoti su un personaggio come Cassie. Per quel pochissimo che abbiamo visto di lei posso dire di volerle già bene; in coppia con Sam, poi, il divertimento era assicurato.

Mi piace il senso di tranquillità con cui si apre la storia, con un Nate che è lì lì per addormentarsi, e lentamente ci spostiamo su Cassie e Sam.

“Cassie sulle ginocchia intenta a rintronarlo parlando di qualunque cosa le passi per la testa – ma soprattutto di dinosauri – e Sam adora starla a sentire, si vede da come sorride e annuisce e pone le domande giuste al momento giusto.”

Già qui ero <3 <3

“Sul patio esterno, Elena e Sully parlano a ruota libera e potrebbero andare avanti tutta la notte.”

Una frase normalissima, ma amo il senso di intimità che suggerisce tra i due. Apprezzo come per tutto il tempo siano rimasti sullo sfondo, ricordandoci che sono anche loro lì pur non avendo nessuna battuta. Rente il tutto più intimo, in un certo senso.

“... e Nathan è piuttosto sicuro che Sully stia raccontando a sua moglie qualche pazzia che lui e Sam hanno fatto da ragazzi.”

Per l’appunto! (Elena che lentamente impara a conoscere Sam grazie a un misto di frequentazione e racconti offerti da Sully e Nate – quelli di Sully, immagino, molto più imbarazzanti; classico genitore/figura paterna che fa fare figure ai figli ahaha – è sempre stato un mio headcanon, quindi apprezzo ancora di più.)

“Non dovrebbe sorprendersi di quanto Sam ci sappia fare coi bambini, visto che è stato cresciuto da lui per metà della sua vita.”

Ouch.

“È sempre Sam, quello a impegnarsi di più per le feste di compleanno di Cassie, al punto da escogitare una nuova caccia al tesoro ogni anno, sin da quando Cassie sa reggersi sulle sue gambe. Queste attività prevedono sempre un alto livello di partecipazione degli adulti presenti e Nathan è certo, assolutamente certo, che Sam stia cercando di compensare tutti i compleanni che Nathan ha mancato da bambino, che fosse all’orfanotrofio o nella loro vita da vagabondi.”

Ouch anche qui, ma anche: *adoro* il fatto che per i compleanni di Cassie facciano cacce al tesoro. È troppo da loro.

“facendola ondeggiare sulle ginocchia come fosse il ponte di una nave”

Mi è piaciuta molto quest’immagine!

Riconfermo che Cassie e Sam insieme – con Nate che ogni tanto s’inserisce nel quadro, rimanendo un po’ spettatore, un po’ partecipante attivo – sono spassosissimi e teneressimi. Si avverte proprio quell’aria di leggerezza e intimità familiare condita con le vecchie ferite del passato, che Cassie è troppo piccola per sapere o comprendere, ma che riesce appena a intercettare. Mi è piaciuto come hai gestito il suo personaggio in particolare, conferendole quell’area da saputella (detto con affetto) pur rimanendo a tutti gli effetti una bambina di sette anni.

Per quanto riguarda il tatuaggio di Sam, l’associazione della libertà agli uccelli viene quasi automatica, ma a “E stanno volando da qualche parte che gli piace molto, magari per un’avventura. O magari stanno tornando a casa. Quindi secondo me vogliono dire questo, che sei felice di viaggiare e poi di tornare a casa” non avevo proprio pensato! È un’interpretazione molto bella che secondo me si adatta a un personaggio come Sam, per cui l’avventura è quasi una ragione di vita, ma ciò non vuol dire che non gli venga nostalgia di casa – rappresentata, per lui, più da Nate stesso (e la sua famiglia) che da un posto fisico.

Hai scritto davvero una bella storia, complimenti <3