Ma ciao!
Perdonami per essere passata così in ritardo, ma finalmente eccomi qui, a complimentarmi, innanzi tutto, per una storia ben scritta, intensa e coinvolgente, che ho letto tutta d’un fiato e che mi è piaciuta moltissimo. Li ami, questa è la tua otp, e tutto ciò si sente, arriva al lettore in maniera precisa e nitida. Mi piace il lessico che usi, mi piace come hai iniziato la storia, con Itsuki e Katsuki bambini e questo potere proibito che si rivela, ma che viene taciuto da entrambi. E non è scontata come cosa, dato che Katsuki allontana a male parole l’unico testimone della sua maledizione.
L’armonia infantile è già il preludio, se non di un amore, di una spiccata predilezione e di una devozione di Itsuki verso Katsuki, al punto che è il primo a esporsi, a fare una promessa che non è richiesta – Katsuki è talmente sconvolto dalla rivelazione della propria natura che neanche ci avrà pensato, probabilmente. Tornando al presente e al perché i due si sono dovuti allontanare, siamo in un altro momento delicato e intenso. È impossibile non soffrire leggendo i pensieri di Itsuki, che per assecondare la madre e seguire il destino tipico del suo villaggio, dovrebbe sposarsi e far figli, come tutti, come Katsuki. È impossibile non sentire quanto Itsuki sia innamorato dell’amico d’infanzia ripensando al suo matrimonio con Momo – lui era bello e altero e sembrava felice con sua moglie, ma quello sguardo triste riservato a Itsuki scioglie il cuore, raggiunge con efficacia il mio e racconta di un amore proibito, di una scelta compiuta da entrambi per motivi diversi. Itsuki si sposerà per assecondare una madre affettuosa rimasta vedova e ancora sofferente, Katsuki lo aveva progettato insieme a un modo per vivere nascondendo la sua maledizione, nascondendo i propri desideri.
Si direbbe quasi che tanta pianificazione certosina – sposare una ragazza nobile, aspirare a guidare il clan con lei – si rivolti contro Katsuki. I troppi obblighi che impongono falsità, il nascondere le proprie inclinazioni e il disamore verso la moglie sono le tante gocce di un vaso destinato a traballare: e se a quel vaso ci aggiungiamo anche il fatto di non aver potuto concepire, capiamo perché Katsuki esplode. Ma, con splendida circolarità, di nuovo Itsuki è uno spettatore del suo potere e lo protegge, lo assiste, scappa con lui. È una storia davvero molto bella e ben scritta, quindi per finire l’unica cosa che posso dire è… spero tu ne abbia in cantiere molte, molte altre.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss |