Recensioni per
L'Eco delle Parole Perdute
di fenice64
Ciao eccomi ancora |
Carissima Fenice, |
Cara Elena, la bellezza estrema della poesia è che a differenza della prosa, ognuno può leggerci quello che vuole, in base ad esperienza e sensibilità. |
Ciao Fenice! |
Ciao Fenice. Interessante che questo testo sia stato scritto alla fine dell'estate dove questi pensieri e queste parole smarrite possono passare dall'autore al lettore in base al proprio sentire. Suggestiva l'immagine scelta, mi sono fermata ad osservarla prima di immergermi nelle tue parole. Uno scritto intriso di malinconia dove mi ha colpita l'immagine della nuvola che arrossisce per il tramonto del sole che la colora. La mente é preda dei pensieri, dei ricordi tra una nuvola e un'altra. Una speranza nel finale di un'opportunità. Ho seguito il tuo fluire di pensieri in quest'ambientazione che hai creato. Grazie come sempre per queste delicate emozioni. Un caro saluto. |
Cara Fenice, |
Ciao Elena, |
Un lungo viaggio, questa tua lunga poesia, che parte da un tramonto e da una voce e si perde fra lande inesplorate e fascinose. |
Cara Fenice, colpisce subito l'incipit della tua poesia, perchè raramente ho trovato associato l'aggettivo malinconico all'estate. A volte quando si parla della sua fine, raramente in altri contesti. Quella nuvola che segna l'inizio del tuo componimento e che si ripropone alla fine, in veste diversa, perchè è un'altra nuvola, sembra la metafora delle occasioni della vita, che ci scorrono davanti e sta a noi coglierle e interpretarle...mentre le parole, le frasi, quei nodi che ci tengono legati ad un ricordo, ad un legame o ad una persona che non ci sono più nella nostra vita, hanno quasi un'accezione negativa in questa tua poesia, li ho colti come lacci che non lasciano liberi, che impigliano mente e cuore a qualcosa che non tornerà. Si può solo intravedere il vissuto che sta dietro a queste tue riflessioni, ma si percepisce chiaramente il sentimento di quel vissuto. E l'autrice sembra tentata di buttarsi tutto alle spalle e ricominciare, ma sembra ancora frenata, ed il termine "malinconica" torna anche nelle righe di chiusura della poesia, coem a dire che in fondo nulla è cambiato o cambierà. Andare avanti è sempre l'azione più difficile. |
Buongiorno |