Recensioni per
Forse è abbastanza (il meglio che hai)
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/03/24, ore 21:20

Vincitrice dell'Oscar 2024 per la Miglior Colonna sonora

Ho scelto di premiare questa storia perché mi ha colpita come sei riuscita a cucire la canzone sulla vita di Oliver; hai usato di fatto solo quattro versi della canzone scelta, che hai incatenato in gruppi di due con uno schema AB/BC/CD, ma ognuno di questi versi rispecchia perfettamente Oliver e i momenti della sua storia che hai selezionato per raccontarci la sua evoluzione. Le tre parti sono collegate (oltre che da riprese testuali come Oliver che trema nella prima e nella terza) dai temi introdotti nella canzone; prendiamo la fine e l’inizio, con Oliver che si trova in due fasi della sua vita ben diverse (prima adolescenza e maggiore età, ma soprattutto anni spensierati di scuola e partite di Quidditch contro la realtà crudele della guerra). Queste due parti sono unite a livello strutturale, ma soprattutto a livello tematico, con un Oliver adulto in cui ritroviamo tanto la fatica quanto la determinazione a non arrendersi, a fare tutto quel che si può a prescindere dai costi.
L’influenza dei quattro versi che hai scelto è evidente in tutta la storia; hai saputo fondere alla perfezione canzone e contenuti, e apprezzo molto che il titolo riprenda sia un concetto formulato nella storia (l’essere, o meno, abbastanza) sia uno dei versi della canzone (l’ultimo).
In conclusione, hai scritto un’ottima flash e un’ottima song-fic a cui sono contenta di assegnare l’Oscar per la miglior colonna sonora: complimenti!

Recensore Master
13/10/23, ore 22:55

Ciao, arrivo dagli Oscar della Penna. Purtroppo non cono conosco bene il fandom ma... oddio è bellissima! Io adoro l'ntrospezione di questo tipo, che segue l'evoluzione del personaggio.
Olivero, a dodici anni è un bambino come tanti, pieno di entusiasmo e speranza.
A diciotto pensa di non avere dato abbastanza, di essere un fallito, ma ha ancora la sua adolescenza.
Ma a vent'anni i suoi sogni sono finiti, è stato costretto ad aprire gli occhi troppo presto. La sua giovinezza è finita qui.
"come in guerra si perda sempre, si perda tutti, si perda anche quando si vince. "
Ma quanto è vera questa frase?
Complimenti, mi hai emozionata.
Ti auguro buon proseguimento agli Oscar.

Recensore Master
30/09/23, ore 23:02

Buonsalve! :)
Vengo qui per gli Oscar della penna, dal momento che concorriamo per la medesima categoria, in questo caso "miglior colonna sonora".
Ti dirò, non sono mai stata particolarmente coinvolta dal personaggio di Oliver, ma ho trovato la sua caratterizzazione in questa storia davvero perfetta e credo che questo personaggio sia davvero il più indicato a raccontare tutto il dolore che la battaglia di Hogwarts ha provocato.
Mi è piaciuta la scelta della canzone, che si adatta benissimo al tuo racconto, e anche il tuo stile. In sostanza, l'ho trovato davvero un buon lavoro!
Ti faccio i miei complimenti e ti auguro buona fortuna! Ci vediamo agli Oscar, è stato un piacere leggerti. :D

Recensore Master
27/09/23, ore 22:26

Buonaserissima, vengo in pace per lasciare una recensione visto che partecipiamo alla stessa categoria degli Oscar 2024!
Io adoro Oliver. Capitano, mio capitano! E qui tu, seguendo un filo temporale scandito da vittorie e sconfitte, lo hai caratterizzato molto bene, anche nella brevità della storia. Breve ma concisa. Perché il Quidditch avrà temprato il carattere di Oliver ma niente può prepararti alla morte, alla guerra, all'ingiustizia. Eppure, solo la gioventù può avere la tenacia di tornare a combattere, anche davanti alla morte.
Ti rinnovo i complimenti e ci si vede agli Oscarrrr
Un abbraccio
Angel <3

Recensore Master
02/01/23, ore 15:14

Ciao, Greta! 
Quanto mi è piaciuta questa tua flash! 
Sono lentissima con le recensioni ma prima o poi arrivo. Soprattutto qui, fra queste righe che ho amato tantissimo. 
Come sai ho votato questa flash come miglior flashfic, ti riporto il mio commento:
Credo che questa flash sia bellissima dalla prima all’ultima parola. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui il protagonista cresce e matura durante la lettura e con lui anche le sue riflessioni e le emozioni che la fic trasmette. Quei dodici anni e mezzo raccontano solo di un bambino e della sua ossessione per il Quidditch ma il lettore viene accompagnato fino ai venti anni i Oliver, ancora così incerti ma carichi del peso di una guerra e di quello, più tangibile, del corpo senza vita di Colin fra le sue bracca.
Mi è piaciuto anche il modo in cui è stato utilizzato il prompt con la ripetizione del verso precedente ad ogni nuovo blocco.
Insomma, credo che non manchi nulla a questa flash. C’è caratterizzazione, emozione e forma.

Insomma, non so se dal mio commento si evince... in pratica avrei voluto votarti un po' ovunque ma alla fine ho scelto di bilanciare le mie nomination e darti questa in particolare come sintesi del mio pensiero, e sono veramente felice che tu abbia vinto questo Oscar! 
Non so spiegarti cosa mi ha fatto questo tuo Oliver. È un personaggio sul quale non mi soffermo praticamente mai e del quale tendo a scordare dettagli e battute. Di lui si ricorda facilmente l'ossessione per il Quidditch e il suo sprito stakanovista e masochista quando si tratta di allenarsi per una partita. 
Tu però sei riuscita a sviscerare le sue emozioni e la sua tenacia partendo prima dai propositi di un bambino (e qull'ostinazione mista a frustrazione sono pregne di una purezza che mi ha fatto sciogliere) per arrivare poi alla fermezza dimostrata anche da ragazzo quando sceglie di scendere in battaglia con quella stessa tempra che lo ha sempre contraddistinto. 
Il corpo di Colin fra le sue braccia è stata la mazzata finale, è straziante, è un peso che non sente solo Oliver fra le sue braccia ma anche il lettore. Sei riuscita a caricarmi questo peso sul cuore e me lo son portato fino a fine lettura commuovendomi non poco. 
Bello davvero vederlo ancora una volta tornare a combattere, alla fine, come chi non conosce la resa. Un finale che è la sintesi perfetta di tutto quello che hai scritto. È una lettura scorrevole, prima semplice come i pensieri di un bambino e poi sofferta come le decisioni di un adulto e tutto in appena cinquecento parole.
Greta, sei stata meravigliosa. Ecco, colgo questa occasione per dirti che lo sei sempre e che sono davvero felice di leggere ciò che scrivi perchè trovare emozioni come queste non è cosa facile!
Ti faccio ancora i miei complimenti per la meritata vittoria! 
Un abbraccio,
gabry

 

Recensore Master
18/12/22, ore 14:47

Ciao, tesoro!
Eccomi finalmente a recensire questa storia, che è tra le mie preferite della Challenge.
Come avrai notato, ho proposto questa flash per ben tre Oscar: miglior flashfic, miglior protagonista singolo e miglior caratterizzazione.
Ti riporto perché:
Sono stata molto indecisa con un altro paio di storie, ma credo che la flash in questione sia la migliore sotto tutti i punti di vista, ovvero: introspezione e caratterizzazione del personaggio, uso della citazione, e presenta anche uno stile tra i migliori. L’ho trovata inoltre non struggente, ma commovente e malinconica sì. Se le devo trovare un difetto, non ho apprezzato particolarmente il titolo, ma è un appunto davvero minimo.
Soprattutto trovo che la storia in questione sia riuscita a raccontare l’evoluzione del personaggio, a creare davvero un racconto fatto e finito, nonostante il limite di parole stringente. Altre storie non sono state altrettanto abili in questo e mi hanno lasciata con la sensazione d’aver letto qualcosa di incompiuto, un prologo quasi o comunque qualcosa di estrapolato dal contesto e, per questa ragione, poco incisivo. Ciò non succede con questa flash, che ho trovato completa e molto ben fatta.
Davvero una bella storia, complimenti.
Sono stata indecisa fino all’ultimo, ma credo proprio che questa storia meriti la nomination in questione. Tra quelle con personaggio singolo, credo sia la meglio strutturata, quella che ha gestito nella maniera migliore e più approfondita l’introspezione del personaggio (e che addirittura ne mostra l’evoluzione, nonostante le poche parole a disposizione). Inoltre, trovo che sia una delle storie con lo stile migliore e la migliore in particolare tra quelle a personaggio singolo, e io tengo particolarmente all’aspetto formale, perciò mi sembra il caso di rendergli onore.
Ultimo ma non meno importante, mi è piaciuto molto l’uso della citazione e come è stata disposta nella storia, per accompagnare i cambi di età e di “prospettiva di vita” del personaggio.
Questa storia mi è piaciuta davvero tanto, nonostante sia su un personaggio che non mi dispiace, ma di cui non leggo perché solitamente non suscita minimamente il mio interesse. Ecco, in questa flash l’ho trovato, credo per la prima volta in vita mia, interessante! Mi è piaciuta moltissimo l’introspezione che hai fatto, l’ho trovato molto pensata e azzeccata: le riflessioni sul Quidditch, che è la sua vita (la divisa che “gli sta proprio bene”, piccolo dettaglio molto evocativo), poi la disperazione perché teme di non vincere mai la Coppa, e infine oggi leggerezza spazzata via dalla guerra, dalla battaglia, dalla morte. Che però non riescono a spazzare via il coraggio né a far arrendere un personaggio così abituato a lottare per ciò in cui crede.
Mi ripeterò, ma è davvero una gran bella storia.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
04/12/22, ore 10:44

Ciao Greta, questa flash mi è piaciuta davvero tanto -- e devo ammettere che l'ho collegata a te in tempo zero ahaha Ho ritrovato, infatti, la tua cura per la scelta delle parole, per l'organizzazione razionale ma allo stesso evocativa dei paragrafi. Non ho potuto fare altro che candidare, infatti, questa storia a tre Oscars, ti riporto direttamente i miei commenti per non ripetermi ahaha
Miglior flash:
Sono stata indecisa a lungo su quale flash candidare come la migliore in assoluto. Alla fine, ho deciso per questa, perché mi ha convinta, generalmente, su tutti i singoli parametri: l’utilizzo del prompt di partenza, lo stile, l’emozione che mi è arrivata soggettivamente, la caratterizzazione del suo protagonista e il titolo. È una flash che ho davvero apprezzato leggere e che, secondo me, merita tantissimo. Complimenti davvero all’autrice.
Miglior personaggio singolo:
Oliver Baston emerge in questa flash in tutte le sue sfumature, in tutti i suoi aspetti, in tutti i momenti che caratterizzano il suo percorso – dal Quidditch alla guerra – offrendo un ritratto del personaggio perfetto – ricco, completo, emotivamente forte.
Miglior stile:
Credo che questa storia sia la migliore dal punto di vista stilistico: ho amato l’organizzazione grafica dello spazio (con la citazione spezzata e usata in modo appropriato negli allineamenti a destra), la scelta delle parole che non è stata mai casuale o banale, e soprattutto l’organizzazione stessa dei “momenti” che compongono la flash, scandita dalle diverse età di Oliver. La veste stilistica nella sua intrinseca razionalità e pulizia mi è piaciuta davvero tanto.
Una lettura davvero bellissima, che mi ha fatto apprezzare un personaggio che (non so se te lo avevo mai detto!) trovo canonicamente irritante come pochi ahaha
Un bacio e alla prossima!
(Recensione modificata il 04/12/2022 - 10:45 am)

Recensore Master
02/12/22, ore 20:13

Eccomi da te ❤
Non potevi saperlo, ma hai scelto una delle citazioni che speravo tanto ispirassero uno dei racconti; ho amato come tu l'abbia cucita su Oliver, sulla sua vita, sul suo non arrendersi mai che forse è abbastanza perché in fondo è il meglio che hai – c'è un filo rosso meraviglioso tra prompt, titolo e contenuto del racconto che non posso non porre in evidenza, non a caso il tuo racconto era tra quelli che avrei voluto candidare a più Oscar e sono proprio tanto felice che ne abbia vinti due!
Ti riporto anche qui il commento che ho scritto per la nomination, con le dovute modifiche dato che adesso posso parlare a te e non a un'autrice anonima!
Questo racconto mi ha sorpresa tantissimo e ha avuto il merito di mostrarmi un Oliver su cui non mi sono mai soffermata: quel giovane adulto che ritorna a Hogwarts per combattere assieme alla sua perseveranza e alle sue convinzioni.
Ho amato come tu ne abbia tracciato l’evoluzione, mostrando questo ragazzino tenace che scommette tutto sul Quidditch, tramutando la propria vita in una costante rincorsa al risultato – Oliver carica su se stesso quel tipo di pressione che induce a chiedersi sempre se si stia facendo abbastanza, quella che può fare da sprono, ma che può anche essere distruttiva nel momento in cui lo obbliga a mettersi in discussione se il risultato non arriva.
Però, poi, gli eventi esterni prendono il sopravvento su tutto e crollano sul protagonista dall’oggi al domani, e lo ritroviamo a Hogwarts coinvolto in una guerra che non è una partita, non è una gara, dove “vincere” ha un sapore amaro e si svuota di significato, dove la corsa al risultato non ha più alcun senso: ciò che conta è il percorso, è dare sul campo “il meglio che hai”, non per se stesso, ma per tutti. In questo mi è parso di vedere tutta la crescita e l’evoluzione emotiva del tuo protagonista, che allontana da sé la retorica del risultato per dirsi che va bene fare del proprio meglio, che vincere o perdere non fa alcuna differenza, che ciò che conta sono gli intenti, l’impegno, la parte da cui si è scelto di stare.
Ho amato veramente tanto quest’introspezione e ti ringrazio per averla condivisa, perché davvero per me è stata una finestra inedita su un personaggio che ho sempre amato tanto, ma su cui forse mi sono soffermata troppo poco.
Aggiungo, e qui il merito va alla struttura del racconto, che è bellissimo come in così poche parole tu sia riuscita a ripercorrere l'intera evoluzione di Oliver, tutta la parte di vita che noi abbiamo in qualche modo vissuto da lontano – sapendo che lui ci fosse, ma senza avvicinarci al punto da scoprire cosa provasse.
Posso concludere solo con i meritati complimenti e con un grazie per aver preso parte alla mia challenge.
Un abbraccio!

Recensore Master
27/11/22, ore 12:30

Ciao blackjessamine!
Dopo qualche giorno di lavoro che mi ha risucchiato qualsiasi energia, eccomi qui a commentare le storie che mi sono persa! Tra le tante, c'è anche la tua e sono molto contenta di aver avuto la possibilità di recuperarla! :)
Parlando strettamente della tua storia, anche a me Oliver Baston (o Wood, come dir si voglia, in base a quando si ha letto la serie la prima volta) incuriosisce come personaggio, ma anche io ho scritto una sola storia su di lui. LOL Chissà perché. LOL Pensare che, alla fine, è proprio grazie a lui che Harry inizia a capirci qualcosa di Quidditch!
Molto carina, brava!
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Master
26/11/22, ore 15:46

Ciao, Greta! ♥

Anche se alla fine alla challenge non sono riuscita a partecipare, quando le storie sono state pubblicate aninime ero corsa a sbirciare, perchè sapevo che sarebbero sicuramente nate delle piccole perle. E questa storia ne è la dimostrazione.

E niente, sarà che i Capitani Grifondoro hanno (quasi) tutti un posticino speciale nel mio cuore, sarà che Oliver è un personaggio davvero affascinante (e divertentissimo) a cui purtroppo viene dedicata poca attenzione, ma trovare una flash dedicata a lui, e per di più tua (dalla voce e dallo stile un pochino avevo ipotizzato potessere essere proprio tua, perché questa delicatezza nel raccontare momenti così duri e crudi, come la guerra e le giovani vittime, era qualcosa che avevo già letto in storie tue), mi ha riempito di gioia! Anche perché ricordo bene quanto ti piaccia questo personaggio e sono contenta che tu abbia scritto proprio su di lui, e per di più un ritratto così perfetto. 

Ecco, ho trovato la resa di Oliver perfettamente coerente con la su caratterizzazione, a partire dalla scelta della citazione da cui farti ispirare: questi versi gridano proprio "Grifondoro" (non che la resilienza e la determinazione siano caratteristiche solo grifondoro, quanto più forse ci sia una tendenza a dare loro maggior peso dai membri della Casa). E soprattutto è adatta a rendere il personaggio di Oliver: lui è il capitano che non si arrende mai, in ogni aspetto della sua vita, dal continuare a credere che prima o poi riusciranno a vincere la coppa del Quidditch, nonostante ogni anno ne capiti una alla squadra (dal giocatore disarcionato dalla scopa a un braccio disossato a giocatori che si fanno espellere), al non tirarsi mai indietro quando è il momento di combattere. Mi ha sempre colpito la presenza di Oliver alla battaglia finale: lui non è un membro dell'Esercito di Silente, e per quanto ne sappiamo nemmeno dell'Ordine, eppure quando gli amici lo chiamano lascia da parte il suo posto nelle fila di una squadra professionista (e anche qui, quanta determinazione per riuscire a ricoprire un simile ruolo così giovane), la sua sicurezza di mago - non sappiamo molto della sua famiglia, ma pareva non sapere nulla di mondo babbano - e scende a combattere a fianco degli altri, fino alla fine, pur avendo poco più di vent'anni. E questa storia riesce a racchiudere tutti questi aspetti di Oliver e lo sa fare cogliendo in poche parole tutto il suo mondo interiore.
L'immagine di lui piccino con i guanti troppo grandi ma che per questo non si impegna o ci crede di meno, anzi, mi ha allargato il cuore di un paio di taglie: è davvero un'immagine forte, che riesce a rendere benissimo tutta la passione del piccolo Oliver per questo sport, a discapito di tutto (pure di una testa rotta: in fin dei conti è noto per preoccuparsi poco della salute fisica di fronte alla possibilità di una vittoria). Ecco, questo dettaglio di lui che si fa male sul campo, alla luce anche del resto della fic, il cuore invece te lo stritola. Non so come dire, ma hai saputo bilanciare bene le atmosfere, introducendo già quel velo di ombre e inquietudini che poi si incupiranno nel corso della storia fino ad arrivare alla tragedia della guerra e della morte, portando avanti benissimo il parallelismo tra Quidditch/partita e guerra. Non solo qui, ma in ognuna delle tre parti della storia riesci sempre a equilibrare speranze e dolore: nella prima parte ha la maggiore la luce emanata dal piccolo Oliver che si guarda tutto soddisfatto allo specchio, e forse anche con leggerezza si scrolla di dosso quella ferita (basta pensare a come parlerà con Harry di quanto gli è capitato in passato sul campo), mentre nell'ultima l'orrorre della guerra esplode davanti agli occhi di Oliver, eppure la speranza, quel filo sospeso nel cielo rimangono, e lui così come il lettore vi ci si appiglia, contnua a combattere. L'effetto è un testo che a tratti ti schiaccia, col dolore della realtà, e lo fa in modo diretto, mettendoti davanti ai cadaveri dei ragazzini che muoiono difendendo Hogwarts e il Mondo Magico, ma allo stesso tempo ti lascia uno spiraglio di luce: perché Oliver la resa non la conosce, e continua a lottare, a darti speranza che qualcosa di buono ancora c'è. 
E come sempre il tuo stile riesce a restituire tutto questo al lettore in modo perfetto. 
Mi è particolarmente piaciuta la scelta di scandire i tre momenti tramite l'età: è un espedienteche usato in questa situazione calza a pennello, perché rende ancora più d'impatto la cruda realtà dell'ultimo pezzo, pone l'accento su quanto fossero giovani e quanto allo stesso tempo determinati. Allo stesso tempo rende anche la profondità della tenacia di Oliver, nel Quidditch ma soprattutto nella vita.

E niente, mi sa che ho straparlato tantissimo, ma spero si sia capito quanto io abbia apprezzato il ritratto che hai dato di Oliver e sia sempre ammaliata dalla tua scrittura. Questa storia è  davvero una piccola perla che merita tanto.

Grazie come sempre della lettura.
Un abbraccio e  a presto!
 

Recensore Master
24/11/22, ore 15:17

Greta cara ♥ che bello rileggerti *la storia del Torneo sui Corvi guarda malissimo Bennina*

Ahem, in attesa di riuscire a passare anche da Kaz & Co, ci tenevo a lasciare due paroline qui, perché, insomma, Oliver Baston è Oliver Baston. Non ci sono decisamente abbastanza storie su di lui, e lo sto dicendo a me stessa in primis dato che non ho mai avuto una sola idea decente su di lui da sviluppare.

Che bellissima la tua intuizione di mettere a confronto gioco e guerra, Quidditch e morte, mostrandoci nel frattempo l'evoluzione di quello che era da prima un ragazzino esagitato, poi capitano carismatico e agguerritissimo, e infine adolescente alla soglia dell'età adulta che si vede strappato brutalmente all'infanzia non appena diventa chiaro quale sia il prezzo da pagare per la vittoria di una guerra: la propria innocenza. Ma Oliver ha imparato a lottare durante tutti gli anni da giocatore, il Quidditch gli ha insegnato a non arrendersi nonostante tutto. E così Oliver si rialza ancora una volta ♥

Insomma, una storia davvero bella, penso che tu abbia sviluppato alla perfezione il prompt/citazione che hai scelto ♥
bacio grande,

Bennina

Recensore Veterano
23/11/22, ore 22:20

Una delle mie storie preferite  e che mi ha fatto piangere come una bambina. Ho adorato il modo in cui hai alternato diversi momenti della vita di Oliver, prendendoci per mano e facendoci assistere alla sua evoluzione, quasi come fosse un film. Mi è piaciuto molto come sei passata da una situazione in cui Oliver è ancora un bambino vittima delle sue passioni , un po' goffo forse, ma tenace nel perseguire i suoi sogni. Molto bello anche il ritmo che viene dato dal ripetersi del concetto di essere troppo giovane e al contempo troppo vecchio che rende molto bene sia i tormenti dell'adolescenza che l'insensatezza di una guerra che stralcia via quello che fino a poco prima sembrava così importante. La scena di Baston con Colin tra le braccia mi ha spezzato il cuore ma ancora poco dopo il ritmo si rialza e sembra di scendere in battaglia con lui. Ok, la smetto...spero solo di essere riuscita a restituirti un decimo di quanto mi è piaciuta la tua storia!

Recensore Master
23/11/22, ore 22:17

Ecco... mi è scesa la lacrimuccia pure per Oliver Baston a cui non ho mai dedicato mai più di due minuti di pensiero.
Molto bello il rincorrersi del tempo e quei parallelismi che in poche frasi tratteggiano la trasformazione da bambino a giovane uomo. Tenace, caparbio e coraggioso davanti al sangue suo e altrui. Commuovente il finale.

Recensore Master
23/11/22, ore 22:01

Questa è stata una delle mie storie preferite della challenge! Oliver è totalmente IC e le situazioni descritte sono toccanti, percorrono tutti i punti salienti della sua vita e c'è un... Amarezza nel passare dai sogni di un giocatore di quidditch che pensa solo a volare alla guerra in tutta la sua crudeltà.
Complimenti, davvero!