Adoro il tuo stile, che definirei rime in disordine, alle quali si aggiunge la brevità dei versi che fanno batteria, senza la monotonia della metrica. O se vogliamo con una metrica curatissima, con un sapiente mix di senari, settenari e oltre.
Rime mancate, assonanze, figure retoriche, tutto contribuisce a creare una gradevole poesia danzante, come le canzoni che vanno di moda oggi.
È un'altalena fra giorni e notti, vaga come un sogno, genuina come un'ispirazione.
Cosa rimane a fine lettura? Lo stesso godimento che rimane dopo aver contemplato un bel quadro. Perché è già un godimento leggere quello che qualcuno ha scritto godendo, per ammazzare l'avvelenamento quotidiano . |