Recensioni per
Il cielo non muore mai
di innominetuo
Meti fa la dura, ma lo shock che ha subito in seguito all’aggressione di Kenny l’ha provata molto più di quello che pensa (e sarebbe strano il contrario.)… Infatti non la dà a bere né al buon Hervert né a Erwin, che si è un po’ stufato del suo atteggiamento sfuggente ed è sinceramente preoccupato per lei. Quando la intercetta ai bagni, non è il comandante che pretende risposte, ma l’uomo innamorato. E lei lo capisce e, finalmente, si concede di essere un essere umano con le sue fragilità e con addosso tutto il peso degli eventi terribili di cui è stata protagonista. |
Da uomo mi metto nei panni di Erwin Smith e confermo che la reticenza di Meti ad un certo punto è diventata abbastanza pesante. |
Finalmente Meti ha parlato con Erwin, era ora! Deve fidarsi di lui, la fiducia è importante in un rapporto e anche se capisco le sue preoccupazioni per la gravità della situazione e perché è stata minacciata da quel delinquente, non deve dimenticare che Erwin è un comandante militare che sa cosa fare! non è mica un bottegaio indifeso! e poi così si sentirà un poco più leggera perché un peso simile non poteva continuare a tenerselo da sola. Da quello che ho capito è una donna introversa e schiva che vorrebbe starsene tranquilla a fare le sue cose, ma a questo punto è meglio rischiare il tutto e per tutto o con i giganti non si risolve niente! non ha parlato dei Reiss e va bene, almeno adesso Erwin ha una pista da seguire e può dare delle informazioni all'ufficiale più anziano suo amico. |
Ciao, ho letto ieri sera il tuo nuovo capitolo e poco fa l'ho riletto con attenzione. Mi piace questo tuo modo di presentarci degli spaccati di vita vera, anche se si tratta, di base, di un'opera di fantasia del genere distopico. A volte guardando anime e leggendo manga mi coglie un senso di straniamento: in un certo senso è come se i personaggi si comportino in un certo modo considerato "giusto" dal loro autore ma che di verosimile ha ben poco. Forse sarà anche la cultura giapponese che è molto diversa e particolare, ma questo senso di straniamento, come detto, a volte la riscontro pure nelle serie TV di gusto occidentale. Mi riferisco a dialoghi improbabili e a situazioni bislacche che nella vita di tutti i giorni non succedono e questo non solo nei contesti prettamente fantasiosi, ma anche nei period drama o nelle storie ambientate nella nostra epoca. |
Ciao! Sono contenta che hai aggiornato, grazie per avermelo detto, stavo in pensiero! |
Eccomi! |
E' perfettamente comprensibile lo stato d'animo di Meti. |