Recensioni per
Natale 1789. A mezzanotte in una piccola chiesa
di Chevalier1
Ben ritrovata, cara Chevalier, con questa one shot dall’atmosfera greve, resa peraltro in modo molto efficace, che forse si discosta dal clima natalizio per i contenuti della storia, ma che descrive in maniera veramente mirabile, a mio avviso, il generale Jarjayes in un momento particolare della sua vita e di cui nulla ci è dato sapere. Possiamo solo fare una serie di supposizioni di quelli che possono essere stati i suoi giorni dopo la tragica morte della figlia sotto la Bastiglia. |
Mi sono sempre chiesta il destino di questo padre snaturato, nel romanzo Il ritorno di Lady Oscar c'era un'ipotesi, ma questa è davvero bella e struggente. |
Buongiorno Chevalier1 |
Che dire? A me la tua storia è piaciuta, e tanto. In certi punti, questo ripercorrere i comandamenti da un punto di vista personale ha fatto venire in mente "Il testamento di Tito". Grazie, davvero. A presto! |
Molto solenne questa notte di Natale, in cui il generale de Jarjayes partecipa alla Messa in una sperduta chiesetta di campagna e sente il bisogno di confessarsi, anche se reputa di non essere meritevole di perdono. Credibile per un uomo intransigente come lui, che ha elevato a idoli l’onore ed il prestigio e che non si è reso conto in tempo di aver sacrificato l’ultimogenita ai suoi interessi. La one shot è molto equilibrata nei suoi passaggi, la scena in chiesa, il confessionale, il generale che sparisce nella notte. Mi è piaciuta la conclusione con quella croce tracciata dal sacerdote nell’aria, perché in fondo il generale si è pentito e la sua pena la sta già pagando in terra. |
Povero generale, dovrebbe accettare almeno il perdono di Dio e della Chiesa, se vuole trovare pace, dato che si è pentito. |