*scrocchete di falangette* Ochèi, ho impiegato meno tempo di quello che pensavo a leggere Happy New Year!, perciò eccomi già qui con la mia recensione :-D Non farti spaventare dall'impostazione molto "schematica" del mio commento - so che può dare l'impressione di essere una cosa molto pretenziosa, ma giurin giurella che non lo è: la schematizzazione è utile solo a me per motivi di chiarezza espositiva ;-) Fine premessa, arriviamo al punto.
Cose che mi sono piaciute - Sicuramente lo stile, brioso, perché si armonizza perfettamente con la narrazione in prima persona. Lo stile diaristico va molto di moda ultimamente, ma "usato spesso" non significa necessariamente "usato bene". Tu sembri invece molto a tuo agio con questo genere di narrazione, quindi la lettura risulta essere fresca e piacevole come un bel bicchiere di acqua fresca ;-)
Azzeccata anche l'idea di ambientare un capitolo "nel presente" e uno "nel passato". L'alternanza delle due linee narrative è ben gestita, mai ingarbugliata e piacevole da seguire. Anche l'ambientazione da "tutto in una notte" mi ha molto colpita. Molto ben caratterizzata la voce della protagonista - gradevole anche il cambiamento di PDV, nonostante il lessico che hai utilizzato risulta essere comunque un po'... femminile, se posso dirlo :P Ma una sfumatura del genere è sempre gradita - chi non sogna un uomo così attento ai particolari, così assurdamente romantico?
Cose che non mi hanno convinta - Ricky è troppo disgustoso. È un personaggio negativo sotto tutti gli aspetti e per tutta la storia è davvero "la palla al piede", l'elemento da togliere a tutti i costi. Secondo me hai inserito troppi particolari orripilanti (come la scena del tentato stupro del rapinatore, che è l'apice della vigliaccheria e della meschinità di Ricky) e la cosa risulta essere una... facilonata. Mi spiego meglio: il tuo intento è, ovviamente, quello di far parteggiare il lettore per una determinata coppia (ovvero la protagonista e Daniel) e fin qui va tutto bene. Come in tutte le storie d'amore, c'è ovviamente un ostacolo da superare: la protagonista è già fidanzata. Okay. Rendendo Ricky un personaggio così negativo, l'ostacolo è obiettivamente troppo facile da superare: la protagonista non deve scegliere, perché è come chiedere a qualcuno "preferisci la cacca o un piatto di pasta al sugo?"; e non deve nemmeno sentirsi in colpa nei confronti di Ricky, perché lui è stato così... spregevole, con lei, che lasciarlo è stata semplicemente la cosa migliore che poteva fare. Ora, io non dico che non esistano nella vita reale storie così, per carità, però in un racconto questo genere di scelte narrative azzera il pathos. Mostrando solo i lati negativi di Ricky, sembra che la protagonista - che sembra un personaggio molto forte e di un certo carattere (ad esempio, prende subito in mano la situazione quando la ragazzina si sente male dopo aver bevuto troppo, alla festa) - sia... stupida. Non fraintendermi, ribadisco che non metto in dubbio che nella realtà molte ragazze in gamba finiscano per legarsi a individui che non le meritano, però qui stiamo parlando di un racconto e di caratterizzazione: da come la protagonista è caratterizzata, sembra essere una ragazza di polso e una tipa sveglia - non approfondisci mai il rapporto tra lei e Ricky, per cui il fatto che lei lo abbia scelto come compagno risulta essere... incomprensibile e strano :S
Il testo denota in generale una buona cura formale :) C'è qualche tempo verbale da aggiustare, un paio di errori di battitura, ma in generale niente che una veloce rilettura o un beta-reader senza impegno non possano sistemare. Ci sono anche alcune ingenuità stilistiche, soprattutto nelle scene "girate" nel posto segreto di Daniel - ma capisco che si tratti spesso di scelte enfatiche dovute al genere che hai scelto, come l'uso di metafore un po' ardite ("bollente come la lussuria" et similia) che credo mi urtino più che altro come scarsa estimatrice del genere :S I termini così teatrali (non in senso spregiativo, è per sottolineare l'enfatico) non sono di mio gusto - preferisco uno stile più diretto.
Parlando ora del quadro generale, direi che Happy New Year! è un racconto molto piacevole e credo sia la trasposizione di quello che potrebbe definirsi il "sogno-romantico-ad-occhi-aperti" per eccellenza. Daniel impersonifica il principe azzurro su cavallo bianco, solo che invece di essere azzurro taffetà è nero chiodo, e invece di cavalcare un bianco destriero si sposta a bordo di una ducati. Beh, dopotutto siamo nel secolo che siamo ;-) Godiamoci queste comodità. Bel lavoro. |