Recensioni per
ӀƖ ẟangue di ⱴe’ Ʀah
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/23, ore 20:25

Seconda classificata: Nina Ninetta – Il sangue di Ve’Rah

Grammatica e stile: 
La tua storia ha una buona resa grammaticale. Ci sono pochissimi errori di cui tenere conto e per la maggior parte sono dei refusi.
Per lo stile, invece, manca un po’ di sostanza. È chiaro: i problemi principali di questo contest sono il limite di parole e la mole di personaggi e informazioni che voi scrittori dovevate in qualche modo farcire come un pollo ripieno. L’esito non può essere un racconto dove sia facile soffermarsi sui particolari e dare voce al proprio estro. Fatta eccezione per alcune scene, in cui hai voluto soffermarti e ribadire che il tocco ce l’hai. Per esempio, quella in cui viene presentato Garni. Il personaggio della figlia del locandiere è la perfetta espressione della Nina scrittrice, che soffre questi vincoli e vorrebbe invece di spiccare il volo. E, per quanto sia una cosa che mi senti dire spesso, spero davvero che questo racconto diventi una long. Gli ingredienti ci sono tutti. Senza limitazioni, ne verrebbe fuori una storia davvero interessante.
Alla luce di tutto questo, un plauso va fatto alla tua gestione dei punti di vista. Scegliere di spaziare da un personaggio all’altro in modo fluido, e quasi sempre chiaro e preciso, ha dato molto pepe a questo racconto. Se non fosse stata usata quest’accortezza nella narrazione, credo proprio proprio che la storia ne avrebbe risentito e in negativo. Questo stile ti ha permesso di gestire e dare più spazio a vari personaggi, senza limiti di Pov o di capitolo. Davvero un’ottima scelta.

IC:
Per quanto possa dire che Garni è gestito a mio avviso benissimo, sei tu che l’hai creato. Ma, out of contest, l’epilogo che hai dato a lui e Stella penso che non potesse riassumere in modo migliore i difetti e i pregi di un personaggio che, quasi letteralmente, ha il fuoco dentro.
Veniamo ad Emeryl. In generale, di lei hai snocciolato quasi tutta la lore. Tra i vari capitoli ci sono riferimenti al suo passato, al trauma che ha vissuto in un periodo imprecisato. Pochi sono stati approfonditi, ma come ho già anticipato non importa. Il contest non chiedeva di riportare le schede in ogni singolo punto. Anzi, ad essere sinceri sarebbe stato meglio se alcune informazioni fossero state taciute, per non dare alla sua storyline quel senso di incompiutezza che alla fine ho percepito.
Va detta una cosa: quando si parla di ruolare un personaggio, e in questo caso di valutarne l’IC, i particolari del suo background si possono omettere, si può evolvere il personaggio dalle basi iniziali, ma almeno dal punto di vista caratteriale gli elementi cardine dovrebbero essere presenti, almeno inizialmente; se creo un personaggio che ha solo una parte del carattere di quello che ho immaginato, quel personaggio non può essere definito IC.
L’Emeryl che vediamo è un personaggio diviso a metà. Parte del suo carattere c’è e si vede. Cede alla rabbia ed in lei esiste una predisposizione naturale a comportarsi come una figura di autorità; mi è piaciuta molto la scena in cui ha completato la frase del padre, sottolineando quanto le sue lezioni siano radicate in lei ancora oggi e come sarebbe potuto essere il loro rapporto in altre circostanze. Una donna che è istruita al comando e che si aspetta che le persone facciano quello che ordina senza esitazione. Ma, dall’altra parte, c’è una cosa che in questa Emeryl a mio giudizio manca: il fascino. Non si parla dell’estetica ma del modo di porsi, del senso di autorevolezza che dovrebbe incutere semplicemente con la sua presenza, una sorta di magnetismo. L’ex principessa dovrebbe essere un personaggio maturo, più di quanto l’età suggerisca, ed è proprio questo astratto bagaglio di sicurezza, saggezza ed esperienza a renderla un personaggio che calamita l’attenzione su di sé. Ci sta che personaggi come Garni, Kvest, non subiscano questo fascino ma, come si evince ad esempio nel dialogo tra i vari regnati e la Màthayr delle Din Nadair nel prologo, avrebbero dovuto almeno capire di trovarsi davanti a una figura con cui non abbassare la guardia; il genere di donna a cui, per quanto tu possa essere incosciente, non ti verrebbe mai in mente di strappare il boccale di birra di mano; così come nessuno si sarebbe azzardato a toglierlo dalle mani di Kevst.
È il modo in cui lei si comporta che, a mio avviso, la fa sembrare una semplice coetanea degli altri personaggi, piuttosto che una donna quantomeno più matura ed esperta. Senza la conoscenza pregressa della Scheda, l’impressione che avrei avuto di lei sarebbe stata quella di una ragazza che si sta ancora costruendo; non certo di una maga esperta che dovrebbe incutere rispetto.
Kevset invece mi è sembrato più quadrato. Il suo atteggiamento schivo, misurato, è nello stesso tempo sia molto IC, sia il perfetto esempio su come “non inserire” tutti i dettagli di lore di un personaggio e al tempo stesso non escluderli: il fatto che lui non si apra molto, men che meno sul suo passato, non vuol dire a priori che gli eventi della Scheda non siano avvenuti. Semplicemente quegli eventi sono stati taciuti, o raccontati in modo approssimativo come sentito dire e quindi aperti a qualunque possibilità.
Questo particolare Kevst non si distingue per le doti strategiche – nulla vieta di immaginare che nei vari scontri abbia dato prova delle sue capacità, ma non c’è mai stato un momento in cui si è distinto. Vederlo disposto a mentire pur di raggiungere l’obiettivo più logico (la salvezza del mondo in cambio di una sola vita) è senz’altro prova di cinismo.
Il senso morale che esplode solo alla fine, al pensiero di aver condannato un amico a morte certa, è sia considerabile come un’evoluzione che un modo di far emergere quei lati del carattere, giocoforza, difficili da mostrare. Il Kevst di base infatti difficilmente si sarebbe esposto in maniera così, possiamo anche definirla, plateale. Per sbloccare la parte più vulnerabile del suo carattere occorreva tempo e una certa affinità con gli altri protagonisti. Anche se ritengo sia stata soprattutto l’ossessione verso il fallimento, l’unica crepa nel suo pensiero altrimenti sempre logico, a dare una certa naturalezza al tutto: sentire di aver fatto la cosa giusta, e al tempo stesso di non averlo fatto, con una persona che sotto sotto aveva designato meritevole del suo rispetto, l’ha costretto a sfogare la rabbia e l’angoscia in un modo che altrimenti non si sarebbe mai permesso di fare; per di più, a portata d’orecchio di un’intera gilda di guerrieri. Molte delle cose che gli abbiamo visto fare – sia chiaro, non tutte - sono interpretabili leggendo la sua Scheda ed è proprio per questo che il mio voto è alto.
Stella nel suo complesso si avvicina molto al voto massimo. Vive di contrasti. Si nasconde, ma non riesce ad abbandonare davvero quelle insegne del suo passato che la rendono fin troppo riconoscibile. Cerca di allontanare le persone e, anche se nel racconto non sappiamo esattamente perché, leggendo la Scheda si capiscono benissimo le sue motivazioni; le ragioni che la spingono a respingere Garni, all’inizio, salvo piano piano cedere ai sentimenti che prova per lui. Rimane una paladina dei più deboli e la missione che s’impone - tornare al suo regno, liberare il suo popolo - non è che una logica conclusione del suo percorso: riunire quei due aspetti di sé, la principessa e la donna del popolo, e donare alla sua gente la sovrana che merita. Mi frenano dal darle il voto massimo alcuni atteggiamenti iniziali, come salire sul cavallo di Kevset per interrogarlo. Da un personaggio così chiuso, almeno inizialmente, mi sarei aspettato che indagasse le intenzioni e gli atteggiamenti degli altri personaggi in modo diverso e meno diretto rispetto ad andare muso a muso con un mezzo gigante e chiedergli cosa nasconde.
Damien è perfettamente IC dal mio punto di vista. Per chi non conosce la lore di Elden Ring, e con tutte le mani avanti del caso, mi sembra simile al personaggio di Miquella. È un mago potente, un guaritore, molto vicino alla natura e molto gentile. La sua missione è fermare l’avanzare del gelo e il fatto che riesca, non solo a capire le situazioni, ma praticamente a origliare una conversazione di importanza mondiale, in uno dei luoghi più segreti del continente, e andarsene via senza che nessuno abbia nemmeno sospettato di lui, è solo indice dell’enorme potenziale magico che alberga in lui; anche per lui, della sua Scheda viene menzionato pochissimo eppure è uno dei personaggi più IC. Nonostante la sua discendenza, la rivelazione che lui è un consanguineo di Emeryl non risulta affatto campata per aria; magistrale, anzi, è stato mostrare il re spaccare il bicchiere ed emettere fulmini, dando la chiusa e l’indizio finale su come Damien e Emeryl possano essere imparentati. Sono questi i dettagli che spiegano molto, senza dire praticamente quasi nulla. Dettagli che hanno un enorme peso e che rispondono alle domande lasciate in sospeso; quanto basta per farsi un’idea.
La gestione di Damien, pertanto, e per quanto sia il personaggio che meno appare sullo schermo, secondo me è la perfetta combinazione tra IC e “role play”. Quei pochi dettagli che servono a definirlo emergono dalle situazioni che si trova ad affrontare. E proprio alla fine, quando il suo maestro lo mette alle strette, svela tutto il potenziale inespresso. Quello che, vuoi per carattere e vuoi per timore, finora non aveva mai mostrato.

Gradimento personale:
Tenuto conto di tutto ciò che ho scritto sopra, il racconto nel suo complesso è buono. Non il migliore che abbia letto; parlo dei tuoi. Era possibile concentrare l’attenzione su una sola cosa e hai scelto di focalizzarti sul gruppo che man mano diventava più coeso intorno a Garni. Compagni di viaggio, amici, amanti nel caso di Stella. La storia, dunque, si concretizza in un viaggio nel quale si uniscono e s’interfacciano tra loro Garni e gli altri protagonisti, e si conclude con la liberazione di Iberia, intervallato dalla storia d’amore tra il gatto e il lupo.
Quello che manca, a mio avviso, è una linea di continuità. Il prologo nasce con la precisa scelta di gettare una base: è Garni la chiave per risolvere il problema dell’Era Glaciale. Si prospetta dunque una caccia all’uomo. Totale, senza quartiere, con quasi tutti i potenti del mondo pronti a dare fondo alle proprie risorse pur di trovarlo; persino il suo padre adottivo, vedendo una tale coesione, non può che restare inerme e questo la dice lunga. Le Din Nadair trovano Garni per prime e già le cose iniziano a cambiare. La trama s’infittisce e si prende consapevolezza che esistono sostanzialmente due fazioni: una, Iberia, che vuole Garni morto per X motivi, l’altra patrocinata dalle Din Nadair e Vermyl tra i più, che responsabilizza Garni sull’importanza della sua missione e cerca di aiutarlo in gran segreto; nonostante, eccetto per i Leonid e l’Accademia, nessun’altra fazione dei continenti ha alla fine dei conti ostacolato/cercato di catturare Garni. Da caccia all’uomo, la trama si è trasforma in una caccia all’uomo con alle spalle un machiavellico gioco nell’ombra: con una fazione (Re, Din Nadair, Lupi) che aiuta i protagonisti di nascosto, altri (imprecisati) che dovrebbero catturare Garni per costringerlo a fare qualcosa che lui, già di suo, stava andando a fare, e altri (Iberia e Accademia) che per motivi che si rivelano solo alla fine, cercano attivamente di fermarlo e nel frattempo di catturare Stella.
Le basi vacillano quando Garni si consegna. La missione è finita, la scelta è fatta. Il suo ruolo primario nella vicenda cessa. Tutto ciò a cui il prologo ha dato l’incipit viene superato. La seconda e ultima parte della storia poggia su un sospetto, lanciato sì nel prologo ma proprio lì anche declassato a mera diceria. La battaglia finale nasce da un mero incontro del caso, quello tra Garni e Stella. Ma non è questo il punto: lo è la costruzione.
È come se, per fare un esempio, nel prologo del Signore degli Anelli venisse detto che l’Anello va gettato nel Monte Fato per distruggere Sauron. La trama va avanti. Si arriva alla battaglia finale. E alla fine Sauron cade in combattimento per mano di Aragorn e si scopre che l’Anello si poteva distruggere anche così, liberando Frodo dal suo fardello. La trama di Frodo, per quanto importante anche per altri motivi, non avrebbe più lo stesso impatto.
La battaglia finale in questo modo diventa una questione quasi secondaria. Quell’ultima missione, lasciata in sospeso, da fare perché la campagna principale è finita troppo presto.


Per il prossimo contest farò in modo di dare molta più libertà agli autori, sia sul fronte parole che sulla scelta dei personaggi.
Ma devo fare anche in modo che ce la facciate a fare tutto in 4 mesi... ^^'

Recensore Master
11/04/23, ore 11:36

Ciao carissima,
una conclusione molto emozionante, che chiude un bel po' di cerchi, anche se ne lascia aperti altri (vedi Garni^^).
E così, l'origine del gelo era la madre di Emeryl. La scena dell'addio è molto triste, Sheeira cerca la pace, ma Emeryl non si capacita di dover essere proprio lei a dargliela. La profezia della Màthayr acquisisce finalmente un senso.
Anche Stella è costretta a uccidere il fratello e si porta ancora dietro il peso di quella morte quando viene eletta regina di Iberia. Ha tante cose da fare, ma per fortuna due amici fidati le sono rimasti accanto e di sicuro la sosterranno come hanno fatto nel corso della loro impresa.
Una storia molto bella e molto emozionante. Ho letto le schede dei personaggi, e direi che li hai interpretati alla grande.
In bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
07/04/23, ore 07:57

Ciao carissima,
un capitolo molto movimentato, perlomeno nella sua prima parte. Ormai i nostri eroi sono un gruppo affiatato e ognuno è disposto a sacrificare se stesso per gli altri senza esitazione. Molto avvincente il combattimento, magari trarrò ispirazione per la mia prossima campagna di D&D^^
Le cose poi, almeno per i nostri eroi, sembrano mettersi al meglio. Garni per fortuna si salva, e lui e Stella scoprono di provare qualcosa di più di una semplice amicizia l'uno per l'altra.
Speriamo però che adesso trovino anche un sistema per fermare il gelo, però...
Complimenti per questo bel capitolo e alla prossima!

Recensore Master
06/04/23, ore 09:04

Ciao^^
decisamente un destino terribile, quello che attende Garni. Gli amici - perché ormai sono amici - accettano dapprima che vada incontro al destino che ha scelto, in una scena che descrivi in modo molto intenso e commovente.
Poi però non sono in pace con loro stessi, non sono tranquilli. Semplicemente non possono sopportare che il loro amico venga sacrificato alla dea: è ancora giovane, ha tante cose da fare, ha amici a due e quattro zampe che lo amano!
E così parte la missione di salvataggio. Speriamo che trovino un modo per salvare sia il mondo che Garni!
Complimenti, un bellissimo capitolo.

Recensore Veterano
03/04/23, ore 15:34

Ed eccomi qui scusa il ritardo a recensire anche l'ultimo capitolo.
Adesso si unisce la storia di Stella alla missione di salvataggio dalla Glaciazione.
I nostri eroi vengono direttamente condotti dall'autore della calamità che è il maestro di Damien che, alleatosi con i due malvagi di Iberia, Globo e Shuva, ha creato l'incantesimo servendosi della madre di Emeryl. Quindi tutte le strade dei nostri eroi convergonoin un certo senso. Damien deve affrontare il suo mentore da cui si è separato anni prima intuendo la sua natura malvagia e il suo potere superiore. Stella deve vendicare la sua famiglia anche se le costa molto uccidere il fratello. Emeryl deve fare un gesto terribilmente tragico quanto necessario, salvare sua madre e perderla al tempo stesso. Mi hai fatto uscire qualche lacrimuccia. Garni e Kwest sono stati degli abili sostenitori e la forza del gruppo.
Si sono davvero ridotti allo stremo per la missione e per salvare gli amici. E finalmente giustizia è fatta.

La seconda parte vede Stella protagonista. E' diventata regina, giovanissima, con l'amaro in bocca pensando alla sua famiglia perduta, al fratello che ha dovuto uccidere e a Garni che è dovuto andare via. Per questo implora a Damien e a Kewst di rimanere con lei. Non ho nessun altro, dice e la capisco. Mi ha toccato molto quel punto. 
Garni ha lasciato un pegno di amore ed è andato via, senza quindi fare della storia un lieto fine completo ma lasciando una finale aperto se vogliamo e questo mi è piaciuto. L'ho trovato più realistico. 
I miei complimenti per le descrizioni dei luoghi, dei personaggi ma anche dei dettagli come gli ingredienti del vino, delle pozioni e via dicendo.
Alla prossima

Recensore Master
03/04/23, ore 11:39

Ciao^^
L'ho sempre detto: i cani (e anche i lupi) meritano molto più affetto e rispetto di tanti esseri umani. Questo per dire che capisco perfettamente la reazione di Garni nei confronti di Emeryl: sarebbe come se ti stesse morendo un parente e qualcuno venisse a fare delle battute sulla faccenda. Un po' ti girano.
In ogni caso, in questo capitolo succedono molte altre cose: Damien si unisce al gruppo, Stella e Garni hanno modo di scambiarsi frasi profonde, Kewst ha capito cose della pergamena che forse è meglio che gli altri non sappiano: un capitolo denso di avvenimenti e molto emozionante, complimenti!

Recensore Veterano
29/03/23, ore 00:22

Oh che bel capitolo! Il gruppo ha salvato Garni e la sua storia con stella si comincia a concretizzare.
Innanzitutto solo Garni può fare apprezzamenti sulla vestale sexy in punto di morte. Poi cosa ti sei inventata: i golem di Vera mamma che bestie. O nostri ce la fanno per un pelo, menomale che arriva dungar a dare man forte.
Mi è piaciuta la scena del bacio e del dialogo che lo prevede per nulla banale o prevedibile. Garni è diventato affascinante davvero prova qualcosa di diverso per stella. E adesso va a Iberia per ben due motivi: fermare il gelo e aiutare la donna che ama.
Mi è piaciuto molto specie la parte romantica. Alla prossima

Recensore Master
27/03/23, ore 07:57

Ciao^^
nella più classica (e sempre bella) ambientazione da gioco di ruolo fantasy, ovvero la taverna, vediamo delinearsi ancora meglio il carattere dei personaggi, che man mano stanno acquisendo una connotazione a tutto tondo.
Mi è piaciuto molto l'episodio della farfalla dorata. La si nota nel capitolo precedente, ma solo ora diventa chiaro cosa faceva lì e perché. Spero che il suo evocatore si unisca presto al gruppo, perché mi dà l'idea che sarà un ottimo acquisto^^
Anche la comparsa di Stella è gestita molto bene. Garni prova subito a fare il piacione, ma lei inizialmente sta sulle sue. È il combattimento che affratella, come nelle migliori tradizioni: non c'è niente che ti leghi ai compagni di avventura come rischiare la pelle insieme.
Sono molto curioso di vedere come proseguirà la storia, perché sta venendo fuori veramente un bel gruppo di avventurieri.
Complimenti e a presto!^^

Recensore Veterano
24/03/23, ore 23:35

L'incontro tra Garni e suo padre è stato toccante. Dun'Gar ha intuito che il figlio si è innamorato visto il suo cambiamento. Ma non si tratta solo di questo, Garni ha capito che può salvare il mondo è ne ha preso consapevolezza. Il momento degli addii è triste e quello con Damien è come mi sarei aspettata. Anche il fatto che gli affida la sua lupa è comprensibile. E poi quando tornano alla base sono tutti disperati e increduli di quanto sta accadendo. Nella scrittura creativa questo momento viene chiamato "visita alla morte" il punto della storia quando tutto sembra perduto. Ma per fortuna qualcosa scatta in loro e via al salvataggio. Forza ragazzi salvate Garni!

Recensore Master
24/03/23, ore 09:54

Ciao carissima^^
Magena, una volta prospera e ricca, è ridotta all'ombra di se stessa per colpa del gelo. Dove c'erano onesti lavoratori adesso ci sono poveri mendicanti, e bambini ridotti a razzolare fra i rifiuti.
Mi è piaciuta l'apparizione del giovane guaritore, immagino che sarà un personaggio della vicenda, vero?
Grazie alla sfrontatezza e alla parlantina di Garni i nostri riescono a entrare nel castello: il nostro non si fa spaventare dalle guardie, e subito tira fuori una storia che, per quanto inverosimile, raccontata da lui ha il dono della credibilità!^^
Ma purtroppo l'inganno viene scoperto, e i nostri finiscono al cospetto del sovrano.
Mi è piaciuto molto come hai tratteggiato il re, mi ricorda un po' Re Théoden del Signore degli Anelli (dopo che si è liberato dell'influenza di Vermilinguo): è un uomo anziano ma ancora vigoroso, che non si lascia ingannare dagli intrighi di corte e ha ben chiaro ciò che deve essere fatto.
Il rapporto con la figlia è tratteggiato molto bene: da una parte si tengono a distanza, ma dall'altra si percepisce un desiderio nascosto di riavvicinarsi e di riscoprire un legame che forse si è interrotto troppo presto.
In ogni caso, il re mi dà anche l'idea di sapere più di quello che ha detto ai nostri tre amici, staremo a vedere...
Intanto complimenti e alla prossima!

Recensore Veterano
22/03/23, ore 21:37

Allora ho finito la storia e devo dire che merita un bel commento per ogni capitolo.
Questo vede Damien unirsi al gruppo. Allora mi piace devo dire come lo hai descritto perchè si vede che ha quelle qualità che lo distinguono come l'altruismo, la gentilezza, l'umiltà. Ho apprezzato la sua pietà per i nemici uccisi quando chiude loro gli occhi e quando si prende cura di Mas e di Emeryl. Forse dal mio punto di vista, avrebbe usato un approccio più prudente per avvicinare il gruppo ma è solo un'inezia.
Garni mostra qui il suo lato più umano quando il suo animale viene ferito e quello più irascibile quando Emeryl lo provoca.
Kewst ha un conflitto interiore da quando ha scoperto cosa c'è scritto sulla pergamena che è perfettamente in linea con il suo passato.
Stella mostra di tenere a Garni preoccupandosi per lui in quel modo e si sono avvicinati molto anche fisicamente. Lei gli lava la camicia e comincia a trovarlo bello. Ho trovato più affascinante che mai Garni.
Quella che mi è piaciuta di meno qui è Emeryl: [Secondo lei, infatti, avrebbe dovuto lottare contro il fratello Globo e riprendersi ciò che le spettava di diritto, ossia il trono di Iberia. Come aveva potuto lasciare che il suo paese cadesse nelle mani di un delinquente? ]
Ma emeryl: la piccola stella aveva dieci anni! Si è dovuta nascondere per sopravvivere e non aveva nessuno dalla sua parte e quei pochi sono pure stati uccisi. Detto da lei che a sua volta fu bandita dal suo regno mi sembrano parole un po' crudeli. Stella poi ha perso i genitori per mano del fratello Emeryl almeno aveva ancora la madre. Mi sembra sia stata troppo dura. anche con garni quella frase infelice non mi è piaciuta.
Lo so che Garni ti è antipatico, Emeryl, ma stava piangendo per la sua lupacchiotta...meno male che è intervenuto Kewst.
Però è stato un capitolo importante perchè Garni prende la sua decisione di andare incontro al suo destino.
Alla prossima

Recensore Master
22/03/23, ore 14:39

Ciao^^
ed ecco che i nostri eroi partono alla ricerca della pergamena. Direi che finora il mio personaggio preferito è Kewst: è riservato, di poche parole, ma quando parla dice cose precise e assennate. Non è tipo da sprecare energie in battibecchi, cosa che invece sembra appassionare Garni, che in questo capitolo dà l'idea del ragazzino con il gusto per la provocazione. Anche il fatto che continui a sbagliare i nomi di tutti sembra più un modo per irritare che un reale deficit mnesico. In ogni caso, è affezionato al suo lupo, sebbene anche in questo caso debba dare di sé un'immagine peggiorativa rispetto alla realtà, fingendo che non gli interessi, come se quella di stupire in negativo fosse una sua precisa esigenza.
In base alla scheda personaggio immaginavo Emeryl più altezzosa, invece ne hai fatto un personaggio sensato, deciso, che non ha paura di sporcarsi le mani personalmente per ottenere le cose.
Attendo curioso lo svolgersi degli eventi, intanto complimenti!

Recensore Master
21/03/23, ore 17:18

Ciao Nina! Eccomi finalmente a leggere l'ultimo capitolo della tua storia: un po' mi dispiace essere arrivata alla fine di questo viaggio. La tua storia mi ha divertita e mi ha tenuto compagnia. Mi mancherà avere un capitolo al giorno da leggere ;)
Passando alla storia: lo scontro a Iberia è stato davvero difficile i impegnativo per i nostri, che sono stati messi in difficoltà più e più volte. Per fortuna che Globo, Shuva e l'Arcimago non erano proprio affiatati, e ognuno pensava ai fatti propri, cosa che ha permesso di far precipatare la situazione nel caos e di consentire a Garni e compagnia di riuscire quantomeno ad affrontarli separatamente.
Mi è molto piaciuta la scena di Stella con il fratello: nonostante tutto quello che lui le ha fatto, nonostante abbia ucciso i suoi genitori e abbia tentato di fare altrettanto con lei, Stella vuole ancora molto bene a suo fratello, a tal punto che non avrebbe voluto davvero ucciderlo, e la sua morte per mano sua la sconvolge a tal punto da lasciarla impietrita e solo Garni che ha bisogno d'aiuto riesce a riscuoterla, restituendole la sua consueta forza e determinazione.
Qui abbiamo anche la rivalsa di Damien su un maestro che l'ha solo usato per i propri scopi e che non bramava altro che il suo potere. Il ragazzo riesce finalmente ad affrontarlo e a ucciderlo, riprendendosi definitivamente quella libertà che lui gli voleva prepotentemente togliere. Una crescita, quella di Damien, che mi è piaciuta molto.
Anche il confronto tra Emeryl e sua madre è stato molto toccante: una situazione difficile, quella della Din Nadair, in cui lei ha dovuto scegliere tra l'amore che nutriva per il suo genitore e la necessità di fare ciò che andava fatto. E, nonostante la sofferenza di doversi separare da una madre appena ritrovata, di doverla uccidere con le sue mani, Emeryl fa quello che deve fare, e lo fa anche perché questo significa finalmente rendere sua madre libera, libera da quella prigionia impostale dal rituale e libera dalle sofferenze che questo le causa, impedendole di morire. La morte di Sheeira è amara, ma in un qualche modo serena, perché lei riesce finalmente a ritrovare la pace che così a lungo le era stata strappata.
Il breve POV di Vermyl mi è piaciuto molto, soprattutto per il piccolo e inaspettato dettaglio che anche lui ha la magia dentro di sé, una magia che si manifesta per il dolore provato per la perdita di sua moglie.
L'epilogo ci mostra Iberia dopo un mese e ci fa sapere che fine hanno fatto i nostri cinque eroi: è un epilogo un po' dolceamaro, perché quasi tutti hanno preso la propria strada, separandosi dagli altri. Stella ha preso il suo legittimo posto sul trono di Iberia, come è giusto che sia, e Damien e Kewst sono rimasti al suo fianco ed è interessante che lei abbia chiesto aiuto proprio a loro, perché sono quelli di cui si fida di più: fa capire molto del legame che si è instaurato nel gruppo a seguito di questo viaggio. Emeryl è tornata con le Din Nadair, anche se non ha del tutto tagliato i ponti. Garni invece è sparito, tornato nel Regno di Niihel e poi chissà se è partito per qualche altro viaggio. Il fatto che non fosse presente all'incoronazione di Stella la dice lunga: probabilmente non è a Niihel, che dista così poco da iberia, altrimenti sarebbe andato alla cerimonia. Forse, ora che è maturato e ha, in un certo senso, scoperto se stesso, ha bisogno di viaggiare, di stare da solo, per capire cosa vuole dalla vita e da se stesso, prima di poter tornare da Stella ed essere pronto per lei.
Un capitolo finale molto coinvolgente, degno della tua bella storia, che ho letto con piacere.
Un abbraccio e alla prossima ♥

Recensore Master
21/03/23, ore 11:55

Ciao Nina, quanto tempo!^^
Sono assai incuriosito dalle vostre tre storie, perché avrei voluto partecipare anch'io a questo contest e mi è dispiaciuto dover rinunciare.
In ogni caso, nel prologo leggiamo che è in atto un fenomeno che a prima vista sembrerebbe naturale, ma in realtà, ad un più attento esame, si rivela di origine magica.
Di qualunque natura esso sia, però, si tratta di una minaccia terribile: il gelo sta lentamente avanzando e presto non sarà possibile nessuna vita sul continente.
Scopriamo che c'è una speranza di ravvivare la fiamma di Ve'Rah, dea del fuoco: è necessario trovare il discendente della divinità, e sacrificarlo.
Cosa non da poco, visto che comunque per Dun'Gar non è certo un estraneo...
Nel primo capitolo facciamo finalmente la conoscenza di questo leggendario discendente: un giovanotto scanzonato, guascone e allegro, grande insidiatore di cameriere e "prenditore a prestito di valori altrui", seguito ovunque da un grosso lupo dall'aspetto minaccioso.
Nella locanda se la cava con una rocambolesca fuga sui tetti, ma a quanto pare il Gran Concilio non è il solo a volerlo: compare una misteriosa quanto avvenente dama, che gli ordina di seguirlo.
Lui non sarebbe del parere, ma qualcuno lo "convince"...
Un inizio decisamente movimentato, che fa sorgere la curiosità di scoprire il resto (cosa che farò quanto prima).
Intanto complimenti e alla prossima!^^

Recensore Veterano
20/03/23, ore 19:14

Damien e la farfalla 🦋. Adoro! Rispecchia il suo carattere questo modo di agire senza dubbio. Vai Dami raggiungi il gruppo! Garni mi piace come personaggio ma gli tirerei comunque un ceffone. Kewst col cavolo che vuole condividere la camera con garni. E questo appena vede una bella donzella prova subito a rimorchiarla. Stella mi piace molto come si è comportata: diffidente ma al momento giusto da a garni la giusta fiducia. Il combattimento è stato un gioco da ragazzi per i nostri eroi. Molto curate le descrizioni mi confondo leggermente a volte nel passaggio del punto di vista. Comunque la storia fila a meraviglia e ti lascia col desiderio di saperne di più. Mas è tornato! Cucciolo di papà ❤️ Garni si lascia andare suscitando la simpatia di stella. A presto

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