Buonasera!
Sono in mostruosissimo e vergognoso ritardo, penso di non averne mai accumulato uno simile per lasciare una recensione che per di più ho assurdamente iniziato mesi fa: ero assolutamente convinta di averla lasciata quando, deciso di dare una rapida rilettura a questi primi capitoli data l’intenzione da te recentemente manifestata di pubblicarne un altro prossimamente, mi sono con orrore resa conto del contrario. Detto questo, meglio che mi appresti a commentare il capitolo visti gli eoni che già sono trascorsi dalla sua pubblicazione.
Finalmente leggiamo di questo cocktail party nell’umilissima dimora di Cathleen e Manfred, e iniziamo da Willow che, saggiamente, si fionda sul buffet lasciando i parenti a vedersela tra loro, tattica che con ogni probabilità la rende la cugina più esperta di tutti ad eludere le domande scomode a Natale. Ci tengo però a farle sapere che, se vuole e se lì soffre così tanto, posso tranquillamente prendere il suo posto andando a vivere in un maniero inglese immerso nelle Midlands. Presumo e confido invece che Noah debba occuparsi del testamento a causa del suo lavoro, che può effettivamente essere piuttosto pericoloso e incline agli incidenti, e non di qualche effettivo problema di salute che lo affligge. Ma se così fosse dubito che farebbe parkour in mezzo ai palazzi newyorkesi, quindi propendo per la prima opzione.
Castiel che da vero introverso DOC se ne sta in un angolo cercando persone che conosce con cui parlare – Zelda, sarai scema, potevi andare a dirgli due parole poverino – e, al contempo, si pente amaramente di essersi lasciato convincere da fattori esterni a presentarsi alla festa è un mood su tutta la linea:
“Ovviamente ora si pentiva, in particolar modo, di aver dato loro retta: sarebbe stato mille volte meglio essere considerato un bizzarro eremita amante dei coniglietti da compagnia, piuttosto che lì da solo come un perfetto imbecille.” Mi rispecchio molto in tutto ciò.
Camden con il suo carattere e il suo modo di fare dinamici e super estrosi di sicuro può essere un tantino fonte di fastidio per Castiel, ma sono sicura che in fondo gli ha fatto piacere essere avvicinato – con il suo drink preferito, in questo palazzo ci sono parecchi ultra-sensitivi dotati di super sesto senso discepoli di Cathleen – da qualcuno che perlomeno conosce già e Camden si è dimostrato sorprendentemente gentile e sensibile nei suoi confronti decidendo di fargli compagnia proprio perché conoscendolo un minimo e sapendo com’è fatto. Immagino che questi due sarebbero anche potuti finire insieme, ma al contempo non so se Camden resterà nella storia in futuro, immagino che si vedrà.
Visto che prima ho citato Zelda, mi fa piacere che poi sia effettivamente andata a salutare Castiel ma al tempo stesso mi ha fatto molto ridere tutta l’interazione intercorsa tra i due, Noah e Tristan: loro hanno le migliori intenzioni e non sanno nulla, ma immagino la mia pel di carota, sempre posata e garbata, implodere silenziosamente – per fortuna il calice di cristallo è rimasto illeso e intatto, e anche i due diretti interessati, dei quali uno si era già beccato un pugno e l’altro deve ancora andare a redigere le ultime volontà – mentre vede dissolversi nell’aria la possibilità di uscire da sola con la sua del tutto inconsapevole crush. Zelda mi spiace, siamo destinate entrambe a non avere Chrissone, ahimè.
Il paragrafo successivo con Joël e Sherilyn l’ho trovato molto carino, il fatto che si defili dal centro dell’attenzione per stare in un ambiente più “riparato” è molto da lui, non è davvero un animale da festa, ed è bello che lui e Sherilyn abbiano interagito visto che, di fatto, sono entrambi scrittori e fanno lavori simili. Se poi nemmeno lei ama la ressa davvero potrebbero andare d’accordo, Sherilyn sembra davvero molto dolcina e sono contenta che Joël si sia comportato bene, che sia stato gentile e non abbia fatto il demente, Zelda sarebbe (forse) fiera del suo non-amico!
Ora, se Cathleen è innocua Manhattan è in isolotto disabitato e sperduto nell’Oceano Pacifico, non scherziamo, ma è anche carino da parte sua fare in modo che Buddy sia vestito per la festa, anche se è contro la volontà del diretto interessato, poco importa. È una nonna premurosa un po’ atipica, ma resta pur sempre una nonna premurosa e una donna sicuramente molto generosa nei confronti del prossimo (oltre che identica a Diane Keaton), aspetto che mi piace molto del suo personaggio. La comparsata inaspettatissima di una Miss Cèline selvatica mi ha fatta schiattare, ho amato questo riferimento intramontabile!
Come Joël vedo che anche Zelda ha ben pensato di rintanarsi in un angolo isolato e molto lontano dalla folla dell'attico, é plausibilissimo che l'abbia fatto, nonostante sappia comportarsi e sia abbastanza abituata ad aventi di questo genere grazie alla sua famiglia, così come che si sia messa a parlare con la povera Abby - ma che ore sono? Zelda, un aumento sarà necessario - di lavoro. Come sono carini i miei due piccoli semiasociali, chissà se si rendono conto di avere qualcosa in comune malgrado le apparenze. Come Camden nei confronti di Castiel anche Aaron é stato molto carino con Zelda, anche se é stato mandato in missione dalla nonna, e non mi sorprende per niente che a convincerla a farla uscire dal suo nascondiglio improvvisato sia stato del cibo. Alle lasagne non si dice mai di no, brava Zelda. Joël invece è successivamente riuscito a socializzare senza cibo in cambio, sarei stupita se non ci fosse stato di mezzo un gioco che adora.
Magnus che a quanto sembra ha costantemente la peggio in ogni scommessa in cui si imbarca ha tutta la mia comprensione, poverino. C’è però da dire che ha avuto molta fortuna sotto molti altri aspetti, come ceto sociale di nascita, patrimonio, cervello e bell’aspetto, insomma non si può avere proprio tutto. Mi fa morire immaginare Cathleen che litiga con Gordon Ramsey, un uomo quasi più celebre per essere sboccato che per le sue doti da chef alle prese con niente di meno che una Contessa è un’immagine sublime, e non mi sorprende affatto che ad avere la meglio sia stata quest’ultima, che di certo avrà seriamente da ridire dopo aver visto suo nipote ballare con un’altra nipote invece che con qualche altra invitata. Forse al termine della festa imbastirà una lezione con una lavagnetta illustrativa per spiegare per filo e per segno a Magnus perché si è data tanto da fare per organizzare il cocktail party. Comunque mi sento di rassicurare lui e Willow dato che, che ne dicano i giornalisti e i pettegoli, tra cugini non si può effettivamente parlare d’incesto. E insomma, siete nobili inglesi, sposarsi tra cugini è il vostro pane quotidiano.
Malaika dolorante e in piena agonia a causa di un paio di scarpe nuove – non vediamo l’ora di metterle e poi ci rendono la serata una sofferenza, che beffa e che triste destino il nostro – ha tutta, tutta la mia comprensione, a volte sembrano progettate per torturarti pur indossandole prima nel vano tentativo di ammorbidirle e renderle più comode. Peccato che siano bellissime e quindi continuiamo a metterle e comprarle non appena le ferite scompaiono perché, come dice saggiamente Malaika, alla fin fine ne vale sempre la pena. Per sua fortuna ha trovato un Henry, che è davvero adorabile e quasi troppo carino per essere vero, penso che per ora sia il mio personaggio maschile preferito <3.
Devo affrettarmi ad andare a finire di scrivere e pubblicare qualcosa a mia volta quindi ti saluto, scusami ancora per il ritardo mostruoso accumulato e, a questo punto, immagino che ci risentiremo presto qui o dal Sottosopra, giuro che con le prossime recensioni sarò molto più puntuale.
Ti auguro una buona serata!
Irene |