Enrico…Continuo a rimanere distaccato nei suoi confronti. "Si rendeva conto di accontentarsi con poco". Eppure assilla Carolina di domande sull'altro e sui rapporti di lei con Vincenzo. Come sempre punta sull'apparire più che sull'essere sincero. Nasconde il fatto di aver rivisto Olimpia, nasconde la presenza di un figlio. Non è mai troppo spontaneo, come se camminasse sui carboni ardenti ma non volesse mostrare che soffre. Probabilmente è solo profondamente insicuro. Avrebbe bisogno di svuotare il sacco sul suo passato per liberarsene e riacquistare fiducia in se stesso.
Carolina continua a essere la mia figura preferita, velata ma sincera, sensibile e intelligente nello smascherare le bugie di Enrico e nel subodorare la presenza di Olimpia. Dotata di empatia e incapace di giudicare. Schietta. So già che rimarrò deluso quando saprò che anche lei nasconde qualcosa di grosso.
Il capitolo… Non contiene errori! Non credevo ai miei occhi, ho dovuto rileggerlo più volte ma niente, non è saltato fuori niente! Scherzo, naturalmente.
È scritto bene, come sempre, mi piace il modo in cui i dettagli della storia (come la presentazione del figlio di Enrico) compaiano just in time.
Bella la trovata di far incontrare i personaggi che sono stati conosciuti in mondi completamente separati (dialogo Enrico e Paola).
Scaltro lasciare il lettore con sempre qualche nuova curiosità (stavolta in particolare: perché la domanda a bruciapelo di Paola su Carolina?) in modo che non abbandoni la storia.
L'unico piccolo neo è che secondo me il capitolo è troppo lungo, in un mondo dove abbiamo sempre meno tempo (che sprechiamo in attività sempre meno utili). |