Cara summers001, ti ringrazio vivamente per questo dono di magia che è stata la lettura della tua os. Prima ancora di leggere le tue note di autrice, ho pensato esattamente quanto hai detto: Oscar e André comunicano con gli sguardi, con i gesti; è un qualcosa che va davvero oltre, renderlo così bene a parole come hai saputo fare credo sia una sfida non indifferente. Complimenti, davvero. Ho sentito la magia di tutti quegli attimi, la magia di un uomo innamorato ma dannatamente altruista, la magia del volere la felicità dell’altro sopra la propria pur accentandone la gelosia, magica anche l’impotenza del dover essere spettatore della Contessa innamorata e poi dell’amica frantumata. Ho avvertito tutto. E fa riflettere, scalda il cuore, ma fa anche male…
Dolcissimo il tuo André, per me molto ic, nel suo voler ammirare più che desiderare Oscar (per quanto possibile!) e nell’immaginare una loro danza, che non è “proprio da loro”, a differenza del conversare di letteratura, filosofia…
Sono ancora incantata da questa storia, ora nelle mie preferite! E ho visto che hai scritto altro, ho proprio voglia di sentirmi così di nuovo…
Grazie, davvero!
Lucrezia
(Recensione modificata il 14/04/2023 - 10:48 pm)

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Mia cara Summers, è sempre un piacere ritrovarti con un nuovo scritto, soprattutto quando è pieno di sensazioni ed emozioni, come in questo caso, che non possono fare altro che catapultarci nell’animo tormentato di André che racconta il vissuto di quella sera del ballo. Questo episodio lo abbiamo letto in tutte le sue sfumature, declinato a seconda della sensibilità dell’autore che vi si è accostato, ma abbiamo sempre potuto vivere le emozioni forti dal punto di vista di Oscar. In questa occasione ci hai offerto una prospettiva differente esaminando, con precisione, ma al contempo delicatezza e veridicità, tutto quanto deve essere passato dalla mente al cuore di André in quelle ore, da quando lei si è preparata per quella serata, a quando l’ha vissuta sulla sua pelle, e poi quando finalmente è terminata.
Sensazioni che non hanno che potuto impadronirsi di lui, facendolo fantasticare, nell’osservare colei che aveva sempre visto, ma mai in quell’accezione particolare, come una “donna”, la quale, comunque, ai suoi occhi era e sarebbe sempre rimasta eccezionale. Quanti sogni deve aver fatto accarezzando il desiderio di potersi sentire, solo per quella unica serata, come il suo cavaliere, il quale l’avrebbe condotta in una danza, poi l’avrebbe intrattenuta con argomenti che sapeva le avrebbero fatto piacere, o persino sarebbe rimasto muto ad ascoltare il suo silenzio, beandosi della sua sola presenza.
In quelle ore ha provato un misto di nostalgia per la sua vecchia amica, di gelosia perché cosciente che mai sarebbe stato l’oggetto del desiderio, di sofferenza per il dolore che lei avrebbe provato nel profondo di se stessa per non essere stata accettata per la “persona” che era, volendo cercare di essere qualcuno di diverso per far piacere ad un altro. Oscar aveva indossato una maschera, che però come la cera si era sciolta, lasciandola scottata, e André non ha potuto fare altro che assisterla e starle accanto proprio per quell’antico legame che li unisce, quella profonda amicizia che si erge a baluardo prima di qualunque altro sentimento.
Sei stata bravissima nel rievocare i tanti momenti salienti di quella serata infausta portando alla ribalta il sentimento puro che Andrè ha sempre provato nei confronti di Oscar, della sua Oscar, quella che conosceva solo lui e che solo da lui avrebbe potuto mostrarsi, per qualche attimo, distrutta dal suo stesso esperimento per poi riprendere contezza di se stessa.
André è incrollabile nel perseverare nel suo amore per lei, nonostante tutto, perché alla base c’è, appunto, un legame che indissolubile nel tempo si è stabilito e che non potrà spezzarsi.
Complimenti e buon proseguimento, sperando che l’arrivo della primavera porti levità anche nel tuo quotidiano.
Un affettuoso saluto.

In quella drammatica notte hanno sofferto in due: Oscar e André; però lui era in una posizione meno vulnerabile, al punto da cercare di aiutare lei in ogni modo.

È bellissima! Faccio eco alle parole di André, e molto dolce e tenera allo stesso momento , tutti i sentimenti e le emozioni sono racchiusi in questo racconto . Grazie e ti prego continua a scrivere di loro

Cara Summers,
è un piacere ritrovarti con questo racconto.
Sai, io ho sempre pensato che l'episodio 25 fosse materia incandescente, e mi sono il più delle volte ben guardata dal toccarlo: per cui, chapeau, per il coraggio e per come hai condotto la narrazione.
Ho sempre immaginato che Oscar non fosse stata condotta da André al ballo a Corte, forse per un motivo di ...pudore, vergogna, desiderio di non scoprirsi, di condurre in solitudine il suo esperimento (e relativo échec, che era comunque previsto e come dire, quasi programmato): ma tu hai fatto una scelta che mira a far emergere la vicinanza, la confidenza, anche una lieve abitudine all'ironia fra i due, quella comunanza di tutta una vita che si esprime in poche parole: "E' un gesto di affetto che faccio per la mia amica, non è galanteria"; "Un gesto per il mio amico". Perfetto scambio di battute, con quella parola "amico", che cela tanti sottintesi e insieme esprime tante verità.
Ciao, carissima, e che questa primavera sia propizia a te e ai tuoi progetti,
d

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