Recensioni per
Tre vite
di Legar

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
31/03/24, ore 01:53
Cap. 1:

Ciao! Questa tua storia ha attirato la mia attenzione per l’insolito accostamento di personaggi e mi ha piacevolmente sorpresa. Nella parte su Hermione i gesti e il dettaglio della posizione del nome di Fred parlano più delle parole; nella parte su Andromeda sei riuscita con poche parole a far percepire l’angoscia profonda delle sue attese a vuoto. La parte che però ho apprezzato di più, inaspettatamente, è quella su Pansy: ho trovato davvero toccanti la sua ritrosia e il suo desiderio quasi fanciullesco di veder semplicemente finire la guerra e di godere di cose semplici come un bel vestito e una festa per il diploma. Questa tua interpretazione la umanizza molto e mi è sembrata sincera e sentita.
Grazie per averla scritta! ☺️

Recensore Veterano
11/06/23, ore 17:44
Cap. 1:

Ciao Legar!
Inizio subito con il dire che ho amato molto questa storia e il modo in cui mi hai fatto vedere una stessa scena da tre prospettive diverse, eppure complentari.
C'è l'eroina della Guerra Magica,'che ha perso amici e quello che non potrà mai chiamare cognato, la cui sedia vuota alla Tana le ricorda sempre la sua assenza e che, forse , si chiede se avrebbe potuto comportarsi diversamente.
C'è Andromeda, la traditrice del suo sangue che ha dato tutto in questa guerra: un marito, una figlia e un cognato, e che ora resta con un nipote che sa che potrà conoscere i suoi genitori solo dai suoi racconti e dalle medaglie al valore. Lei è uno dei miei personaggi preferiti e ho apprezzato moltissimo come tu le abbia donato con poche parole tutto l'orgoglio dei Black, per una volta utilizzato per un buon fine.
E poi troviamo Pansy, su cui ultimamente mi sto fissando. È bellissimo il modo in cui ne hai mostrato le fragilità senza però snaturarla. In fondo anche lei è una vittima, anche se nessuno la considerà mai tale.
La chiusura, poi, è meravigliosa.
Mi è sembrato solo strano non trovare Draco, ma mi rendo conto che era il mio spirito amante della Dramione a parlare. In un contesto del genere sarebbe stato fuori luogo.
insomma, tantissimi complimenti come sempre!
Flo

Recensore Junior
21/05/23, ore 19:08
Cap. 1:

Ciao! ♥
Ho avuto modo di apprezzare questa storia già durante la challenge Riflessioni sulla scrittura e colgo l'occasione di un'altra challenge per lasciarti finalmente una traccia del mio parere (con colpevolissimo ritardo!).
Ho amato questa ff dall'inizio alla fine, e trovo che sia molto rappresentativa del tuo stile.
L'aspetto più interessante, secondo me, è il modo in cui la narrazione si sposta su scene diverse, abbracciando tre piccole realtà che insieme forniscono un quadro generale della situazione del dopoguerra. Mi piace moltissimo il modo in cui anche lo stile segue il punto di vista della narrazione: in apertura e in chiusura della flash i periodi sono brevi e d'impatto, adottano un linguaggio quasi giornalistico e rendono immediatamente chiaro al lettore il messaggio della storia; nella parte centrale, sia il lessico che il fraseggio seguono il punto di vista dei personaggi (una dignitosa tristezza che non cede al dolore, una tenera emozione di chi si aggrappa a una nuova vita e il cinismo ferito di chi chiedeva solo la fine della guerra). Trovo che non sia affatto semplice saper adattare la complessità dei periodi allo scopo narrativo, ma tu ci sei riuscita alla perfezione.
I personaggi appaiono al lettore per un tempo molto breve, eppure risultano chiaramente caratterizzati e coerenti con il canon: sono sufficienti poche parole e pochi gesti per delineare il loro stato d'animo e i modi diversi in cui affrontano il ricordo terribile della guerra e il sollievo di potersela lasciare alle spalle.
Una lettura che ho amato, ti rinnovo i miei complimenti!
Alla prossima,
Futeki
(Recensione modificata il 21/05/2023 - 07:23 pm)

Recensore Veterano
16/05/23, ore 17:19
Cap. 1:

Ciao! Non credo di aver mai letto qualcosa di tuo, ma questa storia mi ha davvero incuriosita e, una volta letta, molto colpita. Hai preso in considerazione tre personaggi, tre donne, diverse tra loro eppure simli nel loro dolore, e ce le hai mostrate davanti a un monumento che dovrebbe ricordare a tutti le vite che vengono portate via dalla guerra. Ma appunto la guerra non fa solo vittime attraverso i morti, lascia cicatrici indelebili anche tra i vivi, e questo è ciò che ci insegni con questo piccolo racconto.
Hermione è stata una delle protagoniste della guerra, l'ha combattuta in prima linea, ma non per questo vedendo quel monumento si sente sollevata; no, percepisce il dolore che irradiano i nomi dei caduti e non può fare altro che restare in silenzio davanti a tale dolore.
Andromeda è forse quella che mi ha fatto più male. Lei non ha partecipato in prima linea alla guerra, ma ne ha subito ferocemente le conseguenze; in quel monumento vi sono troppi nomi a lei legati, troppe persone perdute, e un bimbo che le siede in braccio che le ricorda il motivo per cui quelle persone hanno dato le loro vite e che le permette di trovare la forza per continuare a vivere.
Infine Pansy. Ammetto che non amo particolarmente il suo personaggio, ma in questo contesto mi è piaciuto perché ci mostra un altro tipo di dolore provocato dalla guerra, ovvero il dolore provato da quelle persone che si sono viste strappare la loro vita tranquilla, che si sono ritrovate catapultate in qualcosa che non hanno voluto, ma che hanno subito. Certo, può sembrare un modo di pensare egoistico, egocentrico, ma non tutti possono essere eroi, ci sono persone che aspirano solo a una vita normale, che non sono interessate a tutto il resto, ma non per questo non soffrono o non devono essere considerate vittime della guerra subita.
Davvero tantissimi complimenti!
Un abbraccio
Lina Lee

Recensore Master
10/05/23, ore 18:00
Cap. 1:

Ciao, cara!
Passo a lasciarti il commento alla seconda fase di Riflessioni sulla scrittura, visto che sei una delle poche che ho indovinato! è_é
Ammetto che questa storia mi ha fatta disperare, e che ho scelto questa autrice unicamente per i rombi che dividono i vari paragrafi. Ho curiosato parecchio in tutti i profili di tutte le partecipanti, e li ho visti usati solo da lei, quindi penso di averci preso! Per il resto, non so quanto il personaggio possa essere congeniale all’autrice, e il tono dell’intera storia è molto diverso da quello dell’elaborato della prima frase – troppo, a mio parere, per poter fare un confronto. Dal punto di vista delle tematiche, però, mi sembra che il dopo guerra e le sue conseguenze, soprattutto a livello sociale, siano un tema che può piacere all’autrice.
Molto interessante il cambio di punto di vista nei vari punti della storia, pur mantenendo una più distacca terza persona: il narratore così “freddo” e un po’ impersonale è un altro elemento che mi ha fatto pensare alla penna di questa autrice.
Ultimo, ma non meno importate: l’impostazione dei dialoghi. Mi è sembrata in linea con altre sue storie che avevo letto precedentemente.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
08/05/23, ore 11:08
Cap. 1:

Recensione premio per lo Scrivi e leggi: flash a tema famiglia

Ehilà :)
Ho molto amato questa flash (anche se non sono riuscita a riconoscerti!), nel concetto e nell'esecuzione. Un po' mi mangio le mani per non averti collegata al narratore distaccato dei paragrafi di inizio e fine, distinto anche graficamente dai tre punti di vista al centro della flash (ottimo uso dello spazio!).
Trovo che tu abbia scelto benissimo le tre scene che hai usato per rappresentare tre tipi diversi di persone toccate dalla guerra, tre vite e troppe vite. La conclusione l'ho trovata perfetta.
Soggettivamente, mi ha colpita in particolare la tua Pansy: mi è piaciuto trovarla qui fotografa, una ragazza normale che ha avuto la sua vita stravolta da una guerra che non ha mai voluto, una guerra che l'ha toccata pur senza attaccarla direttamente.
Complimenti! A presto,
Mari

Recensore Master
27/04/23, ore 15:17
Cap. 1:

Ciao!

Il mio commento alla storia anonima è meglio che non lo lasci qui, onde evitare inutili imbarazzi, considerata la carrellata di figuracce che ho collezionato un dopo l'altra, a partire dal semplice titolo (ma io non posso credere a tutte queste coincidenze, onestamente, ammetti che hai palesemente imbrogliato e conoscevi il romanzo o che hai fatto scrivere a Martiiiii).
Avrei potuto capirlo dalla situazione formale del giorno dell'inaugurazione, ma l'assenza di Draco impeccabile in un elegante completo mi ha sicuramente distratta. 

Passando alla storia, anche se non ti ho indovinata l'ho comunque apprezzata molto. Mi è piaciuto come tu abbia scelto di spezzare il racconto tramite questi tre diversi punti di vista, che hanno condiviso la terribile condizione della guerra, anche se in modi diversi e con diversi gradi di coinvolgimento, e che ora si trovano qui, tra i cocci di quello che ne è rimasto, a celebrare il futuro e la libertà ma portandosi dietro il peso delle perdite che la guerra ha lasciato nelle loro vite. 
Ho trovato particolarmente toccante il pezzo di Andromeda, che ha vissuto in grande quella guerra che nel suo piccolo aveva già dovuto combattere con la sua famiglia anni prima, a cui si è aggiunta la terribile consapevolezza che le persone a lei care che ha perso le sono state strappate da chi un tempo chiamava famiglia. Immaginarsi il suo lutto, vedova e senza più l'unica figlia (uccisa per di più dalla propria sorella), con un nipotino orfano da crescere sola, è impossibile, ma credo tu abbia saputo renderlo al meglio. In particolare, la scena del piccolo Teddy che per un attimo sfugge dalle braccia della nonna mi ha stretto il cuore. 

Grazie per la lettura (e ora per penitenza dovrai assolutamente leggere Tre vite XD)!
Alla prossima,
Maqry
 

Recensore Master
22/04/23, ore 18:15
Cap. 1:

Ciao Legar,
passo a lasciarti il commento come recensione alla storia. Felice di averti individuata e di essere riuscita a cogliere alcuni tratti della tua scrittura.

Un abbraccio,
Sev

Penna presunta: Legar
Commento: Questa storia ha il tono solenne della penna di Legar, anche i temi mi sembrano i suoi e sembra quasi che abbia fatto una fatica incredibile a non far comparire Draco. Persino Hermione che tiene per mano Harry e non guarda Ron ci dà un indizio in quella direzione.

Recensore Master
17/04/23, ore 20:14
Cap. 1:

Che giri fanno tre vite?
Di sicuro io ne ho fatti sin troppi e alla fine non ti ho riconosciuta – avrei dovuto seguire il secondo istinto, ché il primo è traditore!
Scherzi a parte, col senno di poi, che questa fosse la tua penna avrei potuto capirlo fidandomi un pochino di più della riflessione che avevo fatto a proposito di Illusioni in inchiostro verde, dove a proposito della struttura scrivevo che l’elemento più impattante del testo è il modo in cui arriva al cuore del racconto: si parte con un incipit che sa di riflessione, si procede con una breve sequenza descrittiva e si arriva poi all’azione, per così dire, al momento in cui la voce narrante diventa un “io”, interagisce col protagonista e spiega cosa sta accadendo – una maniera di strutturare il testo che avevo trovato propria di un’autrice abituata a organizzare la narrazione in sequenze ben precise e non estranea a sequenze riflessive che fanno da ponte per arrivare all’azione o da contorno alla stessa. Insomma, sia pure con le dovute differenze, lo schema qui si replica e in particolare emerge con forza la tua attitudine a dare spazio a sequenze riflessive che fanno da cornice ai personaggi.
A emergere qui è inoltre anche la tua tendenza ad affidarti a un narratore esterno che si avvicina man mano al singolo personaggio, cedendo il passo a lui e al suo punto di vista in punta di piedi, pronto a riprendersi i suoi spazi al momento opportuno.
Mi dispiace non averti riconosciuta, credo di essermi persa in un bicchiere d'acqua, quindi dirò che sono stata distratta da tu-sai-cosa!
Al di là dello stile, ho apprezzato molto la fotografia rappresentata da questa flashfic: uno sfondo e tre donne, tre vite, tre vissuti differenti – tre guerre differenti, in qualche modo –, eppure tutte accomunate da ciò che resta, una realtà dove «la mente dei morti è polvere nella storia» e dove ad avere importanza è il futuro costruito sulla memoria, affinché gli errori del passato non vengano ripetuti.
È sempre bello leggerti (e la prossima volta devo riconoscerti!).
Un abbraccio! 💚

Recensore Master
17/04/23, ore 13:22
Cap. 1:

Posto anche a te in tutta la sua gloria di errore il commento che avevo fatto nel contest... Ovviamente la parte sullo stile vale, è solo la penna ad essere sbagliata, ma, beh, visto come mi ero ridotta ad assegnarla, direi che è irrilevante 😂

Penna presunta: LadyPalma
Commento: Pg: Hermione, Andromeda, Pansy. Vibes: tristi e serie. Commento: quel segno gigante di suddivisione dei paragrafi mi ha inquietato, sappilo, però svolge la sua funzione in maniera adeguata: abbiamo un incipit e una conclusione che chiamerei generica e grave, per così dire, mentre nel mezzo la storia si svolge alternando tre pov diversi che immortalano lo stesso momento. Mi è piaciuta la struttura di questa storia e soprattutto l'uso di quel trattino nel finale, che veramente ha messo in evidenza la cosa fondamentale: troppe vite sono state perse nella guerra. Il lessico è semplice ma ben si adatta alla storia e al momento descritto. Ho assegnato LadyPalma alla storia perché ha usato quel segno enorme per la divisione dei paragrafi. Ebbene sì, mi sono ridotta a questo. Sono in alto mare… Aiuto!

Recensore Master
15/04/23, ore 14:15
Cap. 1:

Ciao cara, ben trovata in questo nuovo anno!

La storia ci insegna, oggi forse più di ieri, che purtroppo i monumenti ai caduti non servono da monito alle nuove generazioni e probabilmente neanche alle generazioni che gli orrori di una guerra l'hanno vissuta sulla propria pelle. 
Perché altrimenti non ci si spiega come sia possibile che ci siano politici e persone comuni che negano l'orrore dell'Olocausto, nonostante le pareti pieni di nomi che grondano sangue, o che si scordano dei danni provocati con la bomba atominica in Giappone o ancora si rifiutano di lavorare per un mondo di pace anziché di guerra e potere. I morti civili in una guerra sono considerati il male necessario per un bene superiore. Questa storia del bene superiore non è purtroppo un'invenzione della Rowling per un romanzo fantasy, ma è una realtà politica.
Credo che i monumenti ai caduti non servano a nulla, perché purtroppo la memoria e la sete di potere e di distruzione della belva umana non è mai sazia. Finiremo per estinguerci e sarà solo a causa della nostra immensa stupidità: deprederemo le risorse idriche del nostro mondo, avvaleremo la nostra stessa aria, e impoveriremo il nostro suolo fino a renderlo inutile.
I monumenti ai caduti forse non servono neanche ai parenti delle vittime: che te ne fai di un obelisco con sopra scritto un nome? Che te ne fai di quel dannato nome?
Meglio una pietra tombale, meglio una bara calata in una fossa: un posto fisico dove piangere e ricordare.
E credo che in fondo le tue tre donne la pensino come me. 
Tre donne che rappresentano tre facce diverse di uno stesso stanco dolore.
Hermione che ha combattuto per il bene e ha trionfato, ma a che prezzo?
Andromeda che rappresenta le migliaia di donne che se ne stanno in attesa di notizie, che pregano e perdono il sonno nell'attesa spasmodica di notizie, sperando che la notizia definitiva non giunga mai.
Pansy è la faccia di coloro che credevano di essere nel giusto, che le loro folli idee fossero quelle corrette. Pansy rappresenta coloro a cui non importa se i diritti altrui vengano schiacciati, depredati, se un altro essere umano debba vivere come uno schiavo, purché i propri privilegi siano al sicuro. Lei non ha perso nessuno nella guerra, forse solo se stessa.
E infine il piccolo Teddy che dovrà fare i conti con il fatto di essere stato privato dell'amore dei propri genitori ancora in fasce. Che dovrà fare pace con il fatto che sua madre lo ha lasciato indietro per raggiungere suo padre in battaglia. Potrà scegliere se diventare un adulto pieno di odio o una persona decente. 
Una Os amara, ma piena di stimoli.

Recensore Master
15/04/23, ore 12:25
Cap. 1:

Ciao!
Ti faccio innanzitutto i complimenti per questo flash, traspaiono benissimo le sensazioni delle tre protagoniste, nelle poche parole che hai dovuto utilizzare.
Immagino che cosa debba aver provato Hermione, rileggendo tanti nomi dei compagni caduti nel corso della Battaglia di Hogwarts e della guerra; il dolore che le lacrime non possono esprimere di Andromeda, che in un colpo solo si è vista distruggere la quasi totalità della famiglia, nel corso di quella guerra, ma anche l'ultima, unica speranza che la tiene ancorata al mondo: Teddy.
E infine Pansy che, lo ammetto, non mi è stata mai particolarmente simpatica ma che rappresenta una parte importante della guerra, di ogni guerra, quella che l'hanno subita, che volevano semplicemente una vita normale e si sono visti stravolgere i piani da una cosa che non volevano e non hanno voluto (o potuto) combattere.

Tante cose, tanti concetti e punti di vista che sei riuscita davvero a condensare benissimo in questa Flash e quindi ti faccio ancora i complimenti!

Recensore Master
15/04/23, ore 07:01
Cap. 1:

Colpisce l'egocentrismo di Pansy, che non voleva la guerra perché aspirava a una vita normale; non ha saputo schierarsi, mettersi nel lato degli oppressi e lottare per la libertà di tutti. Eppure sono convinta che la negazione come risposta allo stagista della Skeeter sia un modo per non ammettere, nemmeno con se stessa, il dolore e, forse, la vergogna che per sempre accompagneranno la sua vita.
Sei riuscita a dare l'idea che Pansy sia anche lei una vittima. Perché lo è, seppur del suo disimpegno.
Mi piace molto il monumento-memoriale pei i caduti della Battaglia di Hogwarts. Significativo. Mi ricorda la stanza dei nomi nel castello dei Pio a Carpi, dove sono segnati i nomi dei morti deportati nei campi di concentramento: la stanza è molto grande ed è stracolma di nomi alle pareti, alle colonne, sul soffitto a volta.
Perché ricordare è estremamente necessario per non cadere mai più in simili orrori.
Infine la speranza rappresentata dal piccolo Teddy che crescerà senza genitori e avrà un futuro proprio grazie al loro sacrificio.