Recensioni per
Istanti di vita
di Lina Lee

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
21/12/23, ore 17:53

In tutta la mia gloriosa lentezza, finalmente sto iniziando a leggere le storie che partecipano agli Oscar nella mia stessa categoria e quindi eccomi qui.
Non sono una grande esperta di HP, ma anche così ho apprezzato molto le tue piccole drabble dedicate ad ogni personaggio e l'analisi che ne hai fatte - ho trovato interessante come tutti e cinque questi istanti fossero una riflessione personale di ogni personaggio sull'amore, chi delineato verso il proprio compagno di vita come Remus, Regulus, Barty Jr e Voldemort e chi invece verso il proprio figlio che diviene un amore forte abbastanza da resistere come ragione per andare avanti e sopportare un matrimonio ormai spento, come nel caso di Narcissa.
Ho trovato davvero piacevole leggere di questi personaggi (soprattutto di Narcissa che tra le cinque è la mia preferita <3). Ti auguro in bocca al lupo per gli Oscar e alla prossima!

Recensore Master
24/04/23, ore 13:13

Ciao, cara!

Finalmente riesco a lasciarti il commento che meriti.
Mi è piaciuta fin da subito l'idea del confronto tra queste donne che hanno vissuto così intensamente la loro vita; hanno vissuto in modo diverso un'esperienza che ha accomunato migliaia di persone, ma allo stesso - per quanto diverse - sono state guidate nelle loro azioni da emozioni e sentimenti.
Penso tu sia stata molto brava ad esprimere le loro diverse personalità nei momenti più emblematici delle loro vite e a trovare un punto di contatto in ciò che hanno provato, anche trovandosi a lottare per ideali diversi.
Nelle descrizioni di queste donne sono riuscita a scorgere ciò che di loro conosco, ciò significa che sei riuscita ad esprimere introspezioni brevi e intense che lasciano al lettore le ragioni delle loro scelte.

Hai reso l'intransigenza dell'anima di Bellatrix, è spietata nei confronti di coloro che lei non ritiene degni di esistere, ma si mostra altrettanto intollerante verso coloro che la circondano, non seguono i suoi stessi ideali oppure sono ritenuti da lei troppo deboli per difenderli e portarli a compimento.
A parer suo, non viene giustificato alcun genere di debolezza e lei non si sente minimamente sfiorata da questa ignominia.
Da buona Serpeverde, si è prefissata un obiettivo e intende portarlo a compimento travolgendo qualunque ostacolo sul suo cammino. Hai interpretato molto bene la sua assoluta devozione al Signore Oscuro, l'unico in grado di attrarre la sua attenzione e toccare tutti i suoi sensi razionali e meno razionali. Voldemort rappresenta il mezzo per raggiungere i suoi scopi ed è disposta - senza sacrificio - ad essere sottomessa da lui, a lui si rivolge da sempre con devozione.

Mi è piaciuto conoscere qualcosa in più sul tuo personaggio, ha tutti i tratti per essere una donna apprezzabile. Ci presenti Laelia in un momento che sembra infonderle sollievo, sembra essersi appena risvegliata da un incubo e ciò le dona ottimismo sul futuro. Ha scoperto una rinnovata forza per lottare e non arrendersi, non cede alla nostalgia del passato e tutto ciò è possibile grazie alla potenza dell'amore.
È inutile negare quanto l'amore sia il sentimento più forte che esista; accanto alla persona amata Laelia ha la forza di affrontare il proprio destino nella certezza di una protezione reciproca tra i due innamorati e ciò può essere ispirato solo da un sentimento potente. Non esiste la paura della morte se restano insieme.

Leggere di Tonks mi spacca sempre l'anima. Della tua introspezione mi ha colpita come hai saputo rende l'origine di ogni sua scelta e la tempra con cui ha onorato queste scelte, senza mai tirarsi indietro e trovando il coraggio in anime innocenti come quelle dei suoi genitori.
Lei è figlia della prima guerra magica, ne trae gli insegnamenti. È ardua la strada che ha scelto di percorrere, come la è stata a suo tempo per Ted e Andromeda. Il parallelismo tra queste due coppie è perfetto, il contesto in cui si trovano è quasi identico, i rischi che corrono sono simili, purtroppo anche l'epilogo è uguale, ma ciò che conta è l'insegnamento che sono stati in grado di lasciare: è una strada illuminata dall'esperienza che ha guidato prima Ninfadora nella scelta del suo compagno e lascerà sicuramente qualcosa nel cuore del piccolo Teddy. È una sfida che l'amore muove contro il destino, davanti alla sopravvivenza nel tempo dei valori che l'amore trasmette nemmeno la morte può nulla.
Leggendo questa introspezione ci offri ancora più ragione della scelta tragica di Tonks: non ha esitato ad abbandonarsi all'amore per Remus, non ha avuto paura di rischiare la vita accanto a lui, era certa che il loro amore avrebbe sempre trionfato, esattamente come quello dei suoi genitori.

Su Alexandra mi trovi preparata, perché ho ripreso la lettura della storia di Sev. Però ti devo ringraziare, al momento mi sto immergendo nella psicologia di una Alex adolescente, con la tua storia hai saputo darmi pillole del suo futuro e tutto ciò è molto intrigante.
Attraverso il suo personaggio esprimi sentimenti drammatici di perdita e rimpianto, ma dimostra tutta la sua tenacia aggrappandosi ai ricordi e agli affetti che le sono rimasti accanto. Le è stato negato molto dal destino, prova un senso di impotenza per ciò che non è più recuperabile, ma si dimostra anche una donna speranzosa nella luce di un nuovo inizio che sia migliore rispetto al passato e che le riservi anche un epilogo più roseo.
Ha bisogno di sperare in un nuovo sentimento per tornare a sognare un mondo migliore; lotta per vincere le sue battaglie e in questa guerra non è sola. Dipingi il suo impegno come una questione personale e allo stesso tempo comune ad altri maghi: vuole ottenere la giustizia per preservare ciò che è riuscita a raggiungere dopo tanta sofferenza e per donare un futuro migliore a suo figlio.

Ho rivalutato Narcissa da pochi anni e da allora non ho smesso di considerarla un personaggio molto interessante, trovo sia un personaggio commovente. Sono molto felice tu abbia deciso di lasciare spazio anche a lei, rappresenta un valore aggiunto ad una storia che lascia tantissimi spunti di riflessione.
Narcissa è innanzitutto una madre e le scelte prese nel corso dei suoi anni hanno messo sempre più al centro il benessere di suo figlio. Oserei quasi dire che ad una madre, per il bene del figlio, è concesso quasi tutto. In questa introspezione sei stata bravissima a presentarci proprio la chiave in grado di spiegare le ragioni di ogni suo gesto, forse anche il più meschino.
È vero, Narcissa crede negli ideali puristi, si è sposata per tener fede a questi ideali e per rispettare la sua posizione sociale, ma la figura di Lucius è diventata presto per lei pura disillusione, forse nell'esatto momento in cui ha scoperto il suo amore di madre e quello non può mai essere deluso.

Penso che il titolo scelto sia super azzeccato, perché mette in risalto il loro essere donne che provano sentimenti e dolori comuni oltre alla posizione che hanno scelto con determinazione di ricoprire in questa guerra.
Sono donne che assecondano la loro indole.

Grazie per averla scritta e sono felice tu abbia deciso di pubblicarla, chiunque deve avere il piacere di leggerla! ❤️

A presto!
Un abbraccio grande,
Vale

Recensore Master
18/04/23, ore 10:27

Ciao Lina, eccomi qua a sclerare anche su questa raccolta che sono felicissima che tu abbia postato! ^^ A volte le pressioni servono proprio! <3
Passo a commentarle una per una, così spero di non perdermi nulla.
Partiamo da Bellatrix, la mia adorata Bella. Mi ha colpito molto che lei faccia un conto delle persone che ha perso nella vita e che il suo primo pensiero vada ad Andromeda (che non è morta), a Sirius (che ha ucciso) e a Rodolphus (il cui matrimonio ha sacrificato lei stessa). Lei dice di non soffrire, perché la sofferenza è per i deboli, ma sembra quasi che così non sia, che questo sia ciò che si racconta lei stessa, come se una parte di Bellatrix, quella più intima, forse retaggio della sua educazione da bambina, in realtà sia amareggiata per come sono andate le cose e delusa da quello che è stato l'epilogo dei Black. Per un attimo mi è venuto il dubbio che il riferimento al cugino perso fosse Regulus. Istintivamente ho pensato a Sirius perché è una tua storia, e mi sembra di trovarne riferimento nella frase successiva dove le definisce impure (Andromeda fuggita con un Nato Babbano), indegne (qui mi viene in mente Sirius perché è fuggito e ha rinnegato i Black, mentre di Regulus non conosce il tradimento), incapaci (povero Rod... ahahah)
Mi piace che tu abbia considerato Delphini, veramente consacra il ruolo di Bellatrix e il suo legame con Voldemort. Tra l'altro ho adorato il riferimento finale al fatto che Voldemort sia l'unico che abbia il diritto di comandare Bellatrix, perché è l'unico ad esserne degno. Credo che questa drabble rifletta benissimo l'essenza di Bellatrix.

Passiamo a Laelia. Il suo Lui non è altro che Sirius che non ha tradito James e Lily per aiutare Voldemort. La fiducia di Lele in Sirius è totale e il dolore che prova alla fine della prima guerra magica, quando rimane da sola, è annichilente ed è una delle tante cose che ha in comune con Alex. Solo dopo anni ritorna a galla, ritrovando l'amore e l'amicizia (il riferimento a Sirius e Remus è inequivocabile, ma anche a tutto ciò che la riconnette con il mondo magico da cui per volere di Silente è stata allontanata). La scelta di Lele è di amore e protezione, quel noi in corsivo è un riferimento ai Kendrick e io ho rivisto Laelius e come ogni volta mi sono commossa. La vicinanza di Sirius le dà la forza di compiere quei passi ed è incredibile come questo sia un tratto che ha in comune con Bellatrix. Su fronti opposti, sono entrambe due streghe combattenti che vanno incontro al loro destino per amore.

Ovviamente non posso non commentare la mia Alex. <3 Mi sono commossa a leggere della delicatezza con cui l'hai presentata. Soprattutto, non mi aspettavo il riferimento anche a Barty e Regulus, i suoi amori "quasi" impossibili. Qua c'è riassunta tutta la sua infanzia e prima adolescenza, quando il legame con Barty e Regulus era un'amicizia destinata a rimanere tale ma che sotto la spinta dell'adolescenza piena sboccia in un sentimento destinato ad essere schiacciato dalla guerra. Non ha avuto la possibilità di salvarli né di salutarli per l'ultima volta. Il riferimento alla scomparsa di Regulus, portato via dagli Inferi, e alla sorte di Barty, la cui anima è stata strappata via da un Dissennatore, è chiarissimo. Tra l'altro, sono entrambe due creature oscure che le hanno strappato gli uomini che amava e, ciononostante, lei ha continuato a camminare nell'oscurità.
Mi sono venuti i brividi nel pensare come ciò che le abbia dato la forza sia stato Orion, il suo bambino. Il suo amore per Rodolphus è ancora in potenza, ciò che le dà la forza, il suo Lui, è il suo piccolo Orion. Ed è proprio così. Credo che tu abbia colto perfettamente l'essenza di Alex.


Passo a Tonks. Lei appartiene a una nuova generazione, porta avanti l'eredità dei genitori, la sente tutta la sua diversità, dal mondo dei maghi, da quello dei Babbani ed è incredibile riflettere sulla condizione in cui vivono i Mezzosangue. Tonks vede le minacce che incombono su entrambi i suoi mondi e decide di utilizzare il suo talento magico per proteggere maghi e Babbani dai mostri. Il passaggio dai mostri, quelli veri, a Remus, che è solo una vittima di un mostro, denota proprio la sensibilità e l'animo buono di Tonks. Credo che tu l'abbia fotografato molto bene e che tu abbia immortalato benissimo anche il dolore (per le sue sofferenze) e la malvagità (della maledizione, ma anche della condizione in cui vivono i Mannari) che non lo lasciano mai. L'interrogativo finale apre uno spiraglio di indagine su quella che è la vera eredità di Andromeda e Ted e che, leggendo il tuo ultimo aggiornamento, continua a sollevare dubbi. Voglio vedere cosa ci riserverai per lei, tu, autrice sadica.

Finalmente passo a Narcissa, che non ho letto, e che sono felice tu abbia incluso in questa raccolta per mantenere l'alternanza tra luce e oscurità e poi perché Bellatrix che inizia e Narcissa che finisce sono una meraviglia e possiamo dire che la figlia di Andromeda e due streghe che amano Sirius e Regulus sono proprio la summa dei Black, di una famiglia che avrebbe potuto essere diversa, se solo il mondo magico non fosse andato incontro all'orrore della guerra. L'immagine che ci dai di Narcissa è quella di una donna stanca dalla guerra e con un matrimonio sbiadito, consumato dalla guerra e dall'avidità di Lucius che trova in suo figlio, come nel caso di Alex, il suo Lui, che le dà la forza di andare avanti.

Mi ha colpito come nel lato oscuro, le tre streghe abbiano fatto riferimento ai figli, Delphini, Orion, Draco, mentre nel lato dei buoni, è l'amore per il proprio compagno, ma soprattutto un senso di giustizia e protezione verso gli altri che giustifica muove le loro azioni. Bellatrix, ad essere onesti, è un po' a metà, lei riflette è il negativo perfetto di Laelia: entrambe combattono per un mondo migliore, il cui giudizio di meglio dipende da valori etici completamente opposti. Per Bellatrix è una sorta di ordalia purificatrice, mentre per Laelia è il bisogno di proteggere tutti, così come per Tonks. Probabilmente, la scelta di non menzionare Teddy e nemmeno (se ci saranno, io voglio pensare a un universo in cui ci siano e tu sai il perché ahahahah) i figli di Lele e Sirius, è più una scelta per evitare spoiler o di alimentare troppe speranze e si basa sul punto in cui le tue protagoniste (Lele e Tonks) sono nella tua long.
Sono felice che tu abbia pubblicato questa raccolta perché mi ha stimolato delle riflessioni interessanti!
Ti mando un abbraccio,
Sev