Recensioni per
Aveva spalancato ogni porta
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/11/23, ore 23:02

Ciao, Cius!
Io davvero non so come scusarmi per il ritardo con cui arrivo a commentare questa storia (scritta su un mio pacchetto, peraltro!). Ero convintissima di averlo fatto a suo tempo, e invece, a quanto pare, no. Sono imperdonabile.
Però, insomma, grazie al cielo ci sono gli Oscar che mi permettono di recuperare!
Perché io questa storia l'ho amata, l'ho amata davvero tantissimo.
Il modo in cui fai emergere il legame viscerale di Albus s Gellert, senza neanche aver bisogno di nominarli (c'è il riferimento al Bene Superiore che spazza ogni dubbio su chi siano i protagonisti, ma per quanto mi riguarda il loro legame è stato chiaro fin dalle prime righe, con quel desiderio struggente e carnale e pieno di dolore e nostalgia e bisogno fisico di appartenere l'uno all'altro) è davvero bellissimo, e come sempre il modo in cui le parole seguono il flusso di immagini che sono i tuoi pensieri è qualcosa che mi incanta.
Complimenti, davvero!

Recensore Junior
01/11/23, ore 16:44

Ciao!
Sto amando questa breve ff. Ma proprio tanto tanto!!
L'ho letta d'un fiato, trasportata dalla veemenza delle azioni dei protagonisti e dallo stile che hai usato.
Sarà una cosa un po' strana da dire, ma c'è una cosa che non so se mi è piaciuta o meno: se non avessi letto la mascherina di introduzione e le note al capitolo, non avrei saputo dire che la coppia di riferimento è quella formata da Silente e Grindelwald. C'è il riferimento alla magia, al fatto che i due nell'azione si amavano e volevano costruire un futuro insieme e poi hanno preso strade diverse, ma è una descrizione tanto generica che potrei attribuirla a tantissimi altri personaggi.
Spero di essermi spiegata, non sapevo neanche se far presente quest'impressione, perché alla fine dei conti questa vola immediatamente tra le mie storie preferite: ne ho adorato ogni singola parola!

Recensore Junior
01/06/23, ore 18:06

“Sentivo che la mia magia, tanto lodata dai miseri, era vera – reale, ardente e sincera – solo se lui la riconosceva tale”

La legittimazione del nostro essere che può darci solo chi riconosciamo pari o superiore a noi.
L’attrazione che nasce, per alcune persone, dalla stima e dal riconoscimento di talento e potenza e grandezza (e trovo questo tratto s’attagli perfettamente, oserei dire sartorialmente, a un Silente giovane, non ancora totalmente plasmato dallo scorrere degli anni).

Mi è piaciuto molto, questo spaccato di una coppia che sto iniziando ad approfondire ora, da poco.
Complimenti, veri.

Recensore Master
13/05/23, ore 11:08

Ciao!
Con i miei passi da lumanica, arrivo anche da te!
Devi sapere che avevo preso in considerazione la tua flashfic per l'Oscar alla miglior veste stilistica, perché ho apprezzato la gestione di quello che è a tutti gli effetti un flusso di coscienza. Credo che scrivere in prima persona sia complesso e che il flusso di coscienza in particolare – soprattutto se continuo, come il tuo, dove abbiamo pochissimi capoversi di cui uno, quello portante, decisamente corposo – se non gestito bene possa sembrare un muro di testo poco interessante. Nel tuo caso, questi problemi non ci sono stati: il testo scorre benissimo e le emozioni della voce narrante, che parla a cuore aperto, arrivano tutte e coinvolgono sino alla fine. Anche la scelta di separare visivamente la conclusione, quell'impattante «Senza di me ti sei perduto, | senza di te non mi sono più davvero ritrovato.», mi è piaciuta molto e trovo abbia chiuso con un vero e proprio crescendo emotivo il racconto. 
C'è solo un piccolo dettaglio che mi ha convinta meno, perché a mio parere spezza il ritmo, ed è nella frase «Tutto (tutto!) sembrava di nuovo vivo.», dove l'esclamazione trovo alteri il registro del testo – c'è una voce narrante immersa nelle proprie emozioni, dalle quali si lascia trasportare rivivendo i ricordi, il punto esclamativo è come se avesse introdotto uno stato di esaltazione che per la mia percezione mal si associa all'atmosfera emotiva e intima del testo. Va da sé, è solo il mio punto di vista!
Arrivando al cuore del racconto, per la mia idea di questi personaggi avrei preferito una voce narrante esplicita, però comprendo la tua scelta di mescolare le loro voci sino a identificare l'uno nell'altro – è molto suggestiva! Personalmente, in queste righe ho sentito Albus, quindi nel rileggerla non ho potuto fare a meno di indentificare lui come protagonista e voce del flusso di coscienza – soprattutto la frase «Aveva spalancato ogni porta – dall’ultima era poi uscito. Aveva lasciato dietro di sé la devastazione del vento che si fa tornado: morte, dolore e l’irremovibile certezza che tutto era distrutto, tutto da ricostruire.» mi è parsa pensata da Albus in relazione a Gellert (tra l'altro, a livello espressivo è veramente bellissima!).
Insomma, è sicuramente un racconto che mi ha indotta a riflettere e che ruota attorno a un'immagine, quello delle porte che si spalancano, tanto suggestiva.
Grazie di aver preso parte alla challenge!
Un abbraccio!

Recensore Master
01/05/23, ore 21:17

Ciau^^
Che ff fantastica! Mi piace da matti come trasudi amore ed erotismo senza mai entrare nello specifico. È un ff calda, che fa rumore come il tuo personaggio, e non può assolutamente passare inosservata. Allo stesso tempo è una ff profonda, parli di passione, di possesso, ma anche di tanto altro. Chiudi magistralmente con un velo di tristezza, che oltre a sigillare la ff, sancisce la fine di tutto. Molto toccante.
Baciux
Béa

Recensore Master
01/05/23, ore 18:00

Carissima Ciuscream,
Quanti secoli è che non leggo qualcosa di tuo e quanto è bello essere tornati <3! Dunque, ho amato tante cose di questa storia: innanzi tutto, la scelta di utilizzare la prima persona, che qui è una confessione di Albus, un racconto fatto a posteriori, dopo che la marea della passione si è ritirata lasciando a terra solo cocci. È bellissima l’immagine della porta spalancata, metafora delle possibilità che si aprono ai due brillanti maghi e della personalità volitiva di uno dei due, descritto con abili tocchi – la cicatrice, gli occhi grigi, ma anche la personalità che oscura tutto il resto che, per citarti “fa rumore solo esistendo”.

La passione tra Albus e Gellert esplode, naturalmente, insieme al progetto di un nuovo mondo, un “Bene folle e superiore”, che però esonda, straborda, come Gellert, che lascia il caos dietro di sé e scompare dietro una porta, di nuovo. Il bene folle e superiore, ma soprattutto folle, è quello a cui Albus non cede e quanta amarezza c’è in quel “ciò che riempie poi svuota”, amara consapevolezza di come tutte le cose, alla fine, siano destinate a finire, anche le passioni annichilenti come quella vissuta dai due. Strazianti le ultime due righe – entrambi, perdendosi, si sono smarriti, hanno finito per perdere le loro identità, sono frammentati. Per concludere, tornare a leggerti è stato davvero tanto bello <3!
Un abbraccio forte e complimenti ^^
Shilyss