Recensioni per
Scrivi sui Pokémon, dicevano... sarà divertente, dicevano...
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/24, ore 17:34
Cap. 5:

Eccomi qui! Un capitolo davvero sensazionale, non mi aspettavo davvero una conclusione del genere. Ma in generale, non mi aspettavo proprio i temi di tutte le one-shot lette fino ad ora, sebbene quello protagonista di quest’ultimo racconto sia stato particolarmente scioccante, un vero e proprio esercizio di metanarrativa, che mai avrei pensato di contemplare in una storia riguardante i Pokemon.
Protagonista è questa volta un personaggio tutt’altro che positivo, sebbene tristemente reale nell’ambito del nostro mondo: un disegnatore di Pokemon. E come molti ormai sanno, i disegnatori di qualsiasi tipo – specie quelli giapponesi – non se la passano affatto bene a causa di numerosi fattori, in primis i compensi piuttosto magri e le scadenze spesso fin troppo pressanti.
Quando poi finisci in una situazione di crisi creativa, ecco che pure quei pochi barlumi della propria sanità mentale cominciano a degradarsi, sprofondando in una voragine di miseria e rassegnazione. E se ciò non viene curato, non è solo il diretto interessato a subirne le conseguenze… ma anche coloro che lo circondano.
Nel finale della storia, è la moglie a pagare il conto, diventando solo un trampolino di lancio per la creatività di un uomo che ormai ha perso i suoi ancoraggi alla realtà. E purtroppo, mi sa proprio che quando finalmente si sveglierà da questo sogno ad occhi aperti, sarà ormai troppo tardi.
Spero davvero che riprenderai questa raccolta, magari inserendo personaggi come Mewtwo (andiamo, lui e l’angst ci vanno a nozze).

Recensore Veterano
14/10/23, ore 21:32
Cap. 5:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del Giardino e lasciami dire che quando ho aperto questa raccolta e mi sono accorta di essere arrivata a quello che per ora è l’ultimo capitolo sono rimasta veramente dispiaciuta perchè ho amato questa raccolta.
Ogni singola storia è rimasta ben impressa nella mia mente e il pensiero di essere arrivata all’ultimo capitolo mi rattrista molto, anche se questo mi darà la possibilità di scoprire anche altre tue opere che, ne sono certa, saranno altrettanto belle (e forse mi faranno piangere di meno 😂)
Finita la premessa eccomi qui a recensire anche questo capitolo!
E che capitolo!
Bellissima l’idea di ambientare questo ultimo capitolo non nel mondo dei Pokemon, ma in quello di un loro disegnatore, un mondo composto da notti insonni, fogli accartocciati e speranze che molti altri potrebbero definire illusioni. Ma soprattutto, una realtà che per lui si traduce in una spirale che lo allontana sempre di più dalla realtà, in questo caso rappresentata dalla moglie, per farlo perdere in un mondo di inchiostro e di aspettative mai realizzate. Mi è sinceramente dispiaciuto per la moglie mentre leggevo questo capitolo, ho percepito tutta la sua preoccupazione e in un certo senso accettazione, la sua consapevolezza che il marito è dedito al lavoro e la sua volontà di aiutarlo nonostante tutto.
Quello che di sicuro non mi aspettavo era il finale.
Un colpo di scena che mi ha lasciata letteralmente senza parole, ma un’altra scena che sei riuscita a descrivere magistralmente, non dal punto di vista di un narratore esterno ma attraverso i pensieri e le azioni del protagonista stesso, una scelta narrativa che ho particolarmente apprezzato perché permette ancora di più di comprendere la spirale senza fine in cui Ken è caduto, o meglio, a cui lui sembra aver posto fine con la scelta più tragica e disumana.
Le ultime righe, quelle in cui le idee ricominciano a tornare, mi hanno messo i brividi e come ti dicevo, mi hanno lasciata così senza parole che ammetto di faticare a descrivere le emozioni provate nel leggerle in questa recensione.
Quindi concludo dicendo complimenti, non solo per questo capitolo ma anche per tutti i precedenti. Il tuo stile di scrittura continua a piacermi tantissimo ed essere tra i miei preferiti.
Non vedo l’ora di leggere altri tuoi scritti!
Alla prossima!

Recensore Master
07/09/23, ore 11:54
Cap. 5:

Ciao! Oh santo cielo questo era davvero inaspettato! Geniale il fatto che abbia pensato a una soluzione meta creativa e abbia deciso di raccontare non più sui pokemon stessi ma sul loro creatore e già qui kudos! Ma oltretutto di farcelo vedere in un momento molto drammatico della sua vita, in piena crisi creativa (un qualcosa che tutti noi possiamo capire molto bene): quella voglia, anzi bisogno di creare qualcosa di nuovo e nello steso tempo l'insoddisfazione che fa rigettare mano mano tutti i progetti, qualcosa che può portare alla depressione, alla monomania e anche a gesti inconsulti. E infatti, l'altro colpo di scena finale in cui a rimetterci è proprio la povera moglie che tanto si preoccupava del marito e che invece ha dovuto soccombere affinché il suo genio (o demone) creativo potesse riemergere. Veramente ben fatto, ma non mi aspettavo niente di diverso da te, sei sempre una garanzia!

Recensore Veterano
13/08/23, ore 11:14
Cap. 5:

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del giardino!

Mamma mia, questo Ken ha dei seri problemi! E ti parla una che ha creato un personaggio psicopatico che, se fosse stato umano si sarebbe probabilmente comportato allo stesso modo di questo tuo personaggio: uccidere e dare la colpa ad altro o altri. Caspita, addirittura è talmente ossessionato dal suo lavoro da portarlo ad ammalarsi ( più che fisicamente, proprio mentalmente! Andiamo... come si fa addirittura ad uccidere una persona, perchè secondo lui lo stressava? ). Purtroppo, ciò che hai descritto rappresenta la realtà di molte persone che, per un motivo o per un altro possono arrivare a perdere totalmente la ragione, uccidendo senza una vera giustificazione ed imputando la colpa a qualcosa o qualcun altro. 

Hai descritto il tutto in modo egregio, seguirò senza dubbio anche gli altri tuoi lavori e spero davvero di ritrovarci nel nuovo scambio! Scusa la recensione corta, ma purtroppo oggi non sono molto in forma: recupererò senza dubbio nella nuova storia che inizierò. Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Master
11/08/23, ore 22:13
Cap. 5:

Lasciami dire che ogni tuo capitolo è un po' un trauma (nel senso positivo del termine!), soprattutto questo.
Cioè, geniale ambientare la storia non dentro l'universo dei Pokemon ma direttamente fuori, all'esterno, nel mondo reale, prendendo come protagonista un disegnatore obliterato dallo stress, in piena crisi ispirativa, che arriva addirittura a commettere un atto efferato sulla moglie che non ama più da tempo e che considerata, a torto o ragione, la principale responsabile del suo blocco.
Con poche pennellate brevi ma decise hai reso perfettamente il suo stato, il suo impazzire sempre di più, il suo cadere nel baratro... però mi sarei aspettata di tutto, proprio di tutto, tranne che il finale di questa one shot culminasse in un vero e proprio omicidio. Sconvolgente, davvero!
Tra l'altro, molto attinente alla realtà, purtroppo, perché più o meno tutti siamo consapevoli delle condizioni (disastrose) cui questi disegnatori sono costantemente assoggettati per rispettare i tempi di attesa di un marchio famosissimo come i Mostriciattoli Tascabili. In effetti, da questo punto di vista, l'epilogo avrebbe anche potuto essere intuibile, ma mi ha comunque sinceramente stupita.
Ottima opera anche questa, brava, mi è piaciuta davvero un sacco e non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo! Alla prossima! :)

Recensore Veterano
31/07/23, ore 17:59
Cap. 5:

Ciaooo Aivy!! ^-^ non potevo non proseguire questa raccolta e devo dire che questo capitolo mi ha scossa parecchio, ma non lo intendo in senso critico o negativo, anzi!! Ho avuto un sacco di creepypasta vibes, cosa che ho stra adorato!!
Oltre che per Atsuko, a me è dispiaciuto anche per le sorti di Ken, perché in fondo la sua è stata una graduale discesa verso la follia che lo ha reso cieco di fronte alle apprensioni della moglie, che ovviamente era preoccupata per lui e desiderava aiutarlo, se non salvarlo dalla sua condizione, e poi perché sono state proprio tutte queste premure a portarlo al punto di non ritorno, tanto che trovo da brividi il fatto che le sue mani smettano di tremare proprio quando pone fine alla vita della moglie 😭😭
Però ora mi domando una cosa: ha smesso di tremare definitamente o a un certo punto questi tremori torneranno? Perché a lavoro i suoi disegni piacevano proprio perché erano cupi e guidati da una mano tremolante, creando un effetto molto inquietante che a quanto pare è piaciuto molto ai suoi colleghi, quindi ora Ken che cosa farà? Continuerà su questa strada o ne troverà una nuova? Non mi dispiacerebbe leggere altro su questo tema 👀👀
Complimenti anche in questo caso, bravissima come sempre!! ❤️❤️

Recensore Master
25/06/23, ore 20:44
Cap. 5:

Mi ci è voluto un attimo per capire che questa storia parlava degli autori dei pokemon, inizialmente sono rimasto spaesato aspettandomi come al solito una storia ambientata in quel mondo di fantasia.
Una decisione sicuramente inaspettata quella di cercare di descrivere lo stress di un disegnatore proprio di pokemon.
Si è visto il suo stress salire in ogni paragrafo, fino al punto di rottura. Descrivendo da una parte l'esasperante mondo di lavoro giapponese, avevo visto un servizio al riguardo e certi luoghi comuni sono veri, unito all'ansia di rispettare le date di consegna.
Mi ha fatto tenerezza la signora Atsuko, povera moglie che ha solo cercato di essere d'aiuto al marito.
Si potrebbe anche dire che essendo i pokemon di questo tipo quelli più da horror, Ken abbia dovuto superare diverse linee rosse per trasformare in disegni quelle figure grottesche e spaventose che stava cercando di disegnare. Oppure ciascuno di essi potrebbe essere uno dei sentimenti che Ken può aver provato in questa discesa nella follia.

Recensore Master
09/06/23, ore 22:46
Cap. 5:

Ho iniziato a leggere pensando che mi aspettasse un’altra storia all’interno del mondo Pokemon e invece mi sono trovata davanti ciò che presumibilmente è una storia all’esterno di quel mondo, dove i protagonisti sono gli animatori, disegnatori, ideatori ecc. Ed esattamente qui ci ho visto una panoramica generale di quel che è lo stile di vita di chi fa questo mestiere in Giappone, dove si vive a un ritmo malsano, senza pausa, mille scadenze, pressioni dall’editore, dal direttore, dal lettore e da chi più ne ha più ne mette.
E più si va avanti con la lettura, più si allarga il quadro di ciò che un certo stile di vita può fare sulla psiche umana che nel migliore dei giorni è debole, distorce la realtà e tende ad allontanare da tutti, anche dalle persone che più si ama. L’ossessione scava nell’animo di Ken, qui, un po’ come lui cerca di fare con la matita sul foglio.
In questa storia si ritrovano, di più rispetto alle altre, gli stessi temi del capitolo su Lavandonia, in una chiave diversa, ma hanno comunque un effetto molto brusco sul lettore.
L’ho trovata a tratti molto realistica e nonostante sul finale Ken sia convinto di essere arrivato a un lieto fine, è palese la tragedia imminente che si accompagnerà a quella avvenuta per mani sue. Almeno io ne ho letta una.
Fa riflettere molto senza dubbio. Grazie per la lettura ❤.
Ti chiedo scusa poi per il ritardo, ma sono senza internet da un botto e solo stasera sono riuscita a utilizzare il cellulare come hotspot.


A prestissimo, un bacio grande ❤.

Recensore Master
31/05/23, ore 16:10
Cap. 5:

Ciao <3
Mi è piaciuta molto questa storia dalle tinte così oscure, così come mi è piaciuta l'immagine che hai messo all'inizio, dire molto esplicativa. Ken Sugimori, un uomo ossessionato dal suo lavoro (un eufemismo.) Non so se era voluto, ma io ci ho visto un certo parallelismo con il lavoro nella cultura giapponese, dove uno veramente si ossessiona molto spesso e ci rimette in salute fisica e mentale. Quello di Ken poi è un lavoro dove ha delle scadenza serrate e dove anche i colleghi ci mettono il loro, avendo delle aspettative molto alte. E poi c'è sua moglie Atsuko, la quale ovviamente si preoccupa nel vedere lo stile di vita che fa il marito, non dorme più, non esce più, praticamente non mangia e se ne fa una malattia. Quindi Atsuko insiste, cerca di ritagliarsi dei momenti con lui, ma più cerca di aiutarlo, più Ken diventa indisponente e incattivito, come un tossico che ha bisogno della sua dose di droga. Ken non trova soddisfazione in niente, solo nei complimenti che gli fanno in ambito lavorativo, e a rimetterci poi è proprio la povera Atsuko, la quale viene ammazzata in modo atroce, addirittura Ken attribuisce il suo stress alla presenza della moglie. Adesso si sente meglio, quasi potesse respirare di nuovo e tutto avesse preso una piega diversa. Mi piace Ken come personaggio, è uno di quelli su cui ci si potrebbe scrivere un libro.
Complimenti, a presto :*

Nao

Recensore Master
29/05/23, ore 11:25
Cap. 5:

Ciao carissima,
Eccomi a proseguire la tua storia.
Purtroppo il capitolo 4 non sono riuscita a leggerlo, perché da cellulare il testo viene fuori come una sola linea verticale, appena riesco lo recupero.
Passando però al capitolo attuale, devo dire che forse fra tutti quelli letti finora è quello che mi ha colpito di meno. Forse è stata la mancanza di Pokémon, sia nominati sia visti effettivamente nella narrazione, sia il fatto che non sono riuscita a identificare subito i personaggi (cioè gli unici che mi sono usciti scrivendo nome pg e poi Pokémon sono effettivamente persone reali, il che mi ha un po' turbato). La tensione che si respira è comunque bella, la discesa di Ken, la preoccupazione di Atsuko fino al tragico e scellerato gesto del marito. Però sul finale quelle bozze dei personaggi potrebbe riferirsi effettivamente ai Pokémon, e quindi tutta la vicenda è assolutamente ambientata nel Mondo reale, alias il nostro Mondo.
Il mio turbamento aumenta con questa ipotesi XD attendo delucidazioni a riguardo cara, sono curiosa di vedere se ci ho azzeccato. XD
Un abbraccio forte e alla prossima 😘
Elgas 🪷

Recensore Master
27/05/23, ore 21:16
Cap. 5:

Ciao cara, eccomi qui 🥰
Mentre leggevo la One Shot ho ricordato che anche in un altro capitolo, quello dedicato a Lavandonia, il protagonista si chiamava Ken, senza contare che anche in questo caso si parla di oscurità, di ombre e fantasmi, quindi mi viene da pensare che forse si tratta dello stesso Ken — in ogni caso, trovo ben costruito il collegamento, mi è piaciuto proprio tanto.

Questa storia mi ha molto colpita perché degenera in un modo che non mi sarei mai aspettata e credo che sia proprio questo il suo punto di forza, perché coglie il lettore impreparato: quella che inizialmente era la storia di un uomo oberato dal lavoro, alla disperata ricerca di un'idea, un'ispirazione che porti alla luce tutto il suo genio (anche se qui forse è meglio parlare di ombra) e che arriva a lavorare a orari improponibili facendo preoccupare la moglie (che davvero, è l'unica creatura al mondo che fa di tutto per lui, perché nemmeno il dottore è da considerarsi chissà quanto utile) si trasforma inesorabilmente in un'inquietudine perenne, un cambiamento dopo l'altro che lo portano alla pazzia, tra i tremori delle mani e il mutamento dell'aspetto fisico.

È assurdo pensare come la moglie stessa, la povera Atsuko, sia diventata a tutti gli effetti il fattore scatenante dello stress di Ken, al punto tale che è arrivato a privarla della vita pur di ritrovare la pace, pur di sentirsi meglio e addirittura smettere di tremare.
Questa storia è stata davvero geniale, mi è piaciuta tantissimo ed è creepy al punto giusto, complimenti.
Alla prossima! ❤️

M a k o

Recensore Master
27/05/23, ore 20:26
Cap. 5:

Ciao cara, eccomi finalmente a recensire...

Leggendo questa storia mi sono riconosciuta molto in Ken inizialmente, se non altro perché conosco bene la sensazione di profonda insoddisfazione e frustrazione che si prova quando un lavoro non riesce come vorremmo o, anzi, non riesce affatto. E quando più ci provi più sprofondi nello sconforto, come la mettiamo? Certo, continuando nella lettura le cose cambiano, la povera Atsuko si preoccupa, cerca di farlo ragionare di curarlo sebbene la sensazione di fastidio di lui si faccia sempre pià oppressiva e protente... La fine non me la aspettavo, con Ken che uccide la moglie in un momento di follia, per scoprirsi poi libero, improvvisamente felice e soddisfatto di aver tolto di mezzo la ragione del suo stress, della sua mancata concetrazione e motivazione. Stavolta il prompt è davvero ben realizzato, visivamente e "uditivamente" direi, perché mi ricordo molto bene il rumore del tremore del tavolo ad ogni passata di gomma sui fogli stropicciati, fogli che a volte si strappavano per la forza che ci mettevo a cancellare un lavoro di cui non ero assolutamente soddisfatta, appallottolando pezzi di carta su pezzi di carta... - Io disegno!- Amo leggere le tue storie perché in esse trovo sempre un'anima, sono sentite e scritte davvero bene, come sempre d'altronde.

Alla prossima!

Tea.

Recensore Master
27/05/23, ore 18:52
Cap. 5:

Ciao, eccomi qua per lo scambio libero. Scusa l'enorme ritardo, non sono riuscita a passare prima.
Ero già pronta a leggere ancora di qualche altro Pokemon, curiosa di vedere cosa gli capitava, quando... oh, tò, che roba.
Sei andata a scomodare niente popò di meno che il "papà" dei pokemon in persona. Sono andata a leggermi la sua biografia, perché ammetto di non conoscere bene che sta a dietro a tutti gli anime e... ed eccolo lì. E ho visto che non hai scomodato solo lui...
Diciamo che questa tua storia potrebbe essere la perfetta vetrina di quello che succede nella vita e nella mente di un mangaka. Confusione, nervosismi, orari sballati, irritabilità immotivata con tutti e un solo desiderio, la pace per potere disegnare senza interruzioni e distrazioni.
E la povera Atzuko, ahimè, si è trovata nel mezzo. Vista come un impedimento, doveva essere eliminata. E, poverina, fa una fine ignobile. Lei, che voleva solo il bene del marito e si era molto preoccupata per lui. E poi? La pace tanto agognata è arrivata? Mah, si direbbe di sì, ma nel profondo credo di no perché quando terminerà il lavoro, il caro Ken, si ritroverà a fare i conti con una realtà brutale che, questa volta, potrebbe davvero condurlo alla follia totale.
Come al solito il tuo stile è impeccabile e molto coinvolgente. Grazie mille per avermi catapultata in un mondo così contorto anche se per poche righe.
Al prox scambio, ciao, Chiara.

Recensore Master
27/05/23, ore 04:10
Cap. 5:

A questo punto volevo passare anche al tuo ultimo capitolo, incuriosita anche dal prompt e devo dire che anche qui non posso che complimentarmi.
A parte che sono rimasta spiazzata dal protagonista, non avevo intuito subito chi fosse ma poi rileggendo bene il nome mi si è accesa la lampadina. L'idea l'ho trovata molto originale e sicuramente inaspettato. Visto i precedenti capitoli della raccolta dove i pokemon sono parte del mondo, qui invece non vengono nemmeno nominati, ma anzi, abbiamo il disegnatore in persona.
Allora, forse questa storia mi ha preso di più perché, essendo artista pure io, le sensazioni di Sugimori le ho capite tantissimo. So inoltre che in Giappone quei lavori sono DAVVERO sfiancanti, roba da mettersi le mani tra i capelli, e qua vengono percepiti tutti gli stati d'animo: l'angoscia, la frustrazioni, la disperazione...
Il fare e rifare, non sentirsi mai abbastanza, sentire che il proprio lavoro non vale niente.
L'aver sprecato tempo prezioso e quella vana speranza di affidarsi al domani. Al pensare ingenuamente che il giorno seguente le cose andranno meglio, che quel blocco passi e che finalmente si realizzi qualcosa di concreto, qualcosa che ti faccia sentire appagato.
Sono tutte sensazioni che mi hanno lasciato un magone assurdo. Capita a tutti nella vita di sentirsi così, ovviamente ognuno lo affronta in maniera diversa, ma non è mai facile. Specialmente se ne fai del tuo lavoro.
E la storia è tutto un crescendo di queste emozioni, un lavoro nato come passione che si trasforma ben presto in ossessione dettata dalla paura di fallire.
Arrivi ad un punto dove inizi a pensare che ogni altra cosa al di fuori di quel mondo sia superflua. Arrivi a rinchiuderti in te stesso, ad affogare nel dolore.
Scaricare tutte quelle tensioni, quella frustrazione, verso qualcun altro. A pensare che se non riesci nel tuo intento, è per colpa di qualcuno, non tua.
E così che i pensieri di Sugimori si spostano sulla povera moglie.
Oddio lei mi ha fatto una pena incredibile.
Vedere come quella donna si preoccupava per lui, come cercasse solo di rincuorarlo e in cambio veniva trattata in maniera così fredda e insensibile. Mi si stringeva il cuore.
Per un momento ho sperato davvero finisse bene, quando Sugimori aveva ripreso ad uscire. Ma purtroppo non è successo.
E' tutto pieno di angoscia e anche inquietante, specialmente verso la fine, quando sembra aver trovato una sorta di "pace" con la morte della moglie. Nuove idee, nuove ispirazioni.
E non so, ripensando anche a quello che il collega gli aveva accennato, sul fatto di pensare a nuove idee per tipi buio, spettri ecc, rende tutto ancora più tetro.
E' particolare e l'ho apprezzata molto, le emozioni che descrivi ogni volta riescono a farti sempre immergere appieno nell'atmosfera.
Eeee che dire, resto in trepidante attesa per il prossimo aggiornamento!
A presto ❤