Ciao carissima
poesia che ci porta nei recessi più interiori dell" anima accompagnati dai pensieri che si spandono nell ignoto....bravissima
V

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Mi è piaciuta particolarmente questa tua poesia Elena, più Ermetica del solito, più essenziale e forse diretta ma non per questo meno profonda e toccante.
A me piace abbandonarmi qualche volta a questi brandelli di pensieri, disegnarli nella mente o sopra qualche parete, ed esaminarli, osservarli da vicino, toccarli, spostarli e chissà, forse, renderli parte di me, accettando come tali.
Buona serata
Roberto

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Cara Fenice,
Quanta sicurezza nelle parole di Cartesio e di Boardman, figli di periodi storici, probabilmente e nonostante le immancabili loro problematiche, più "sicuri" di quello odierno. Sicuri nel suo significato di "certi in loro stessi", soddisfatti dei propri mezzi ed ancorati alle convinzioni raggiunte rispetto al mondo e all' umana esistenza. Appare fin troppo chiaro che in questo nostro tempo, invece, le vere certezze latitano, nel buio della notte, ma che tendono a zoppicare pesantemente anche nel pieno sole del giorno.
Che fare, dunque?! Come al solito, tocca aver pazienza e affidarsi/ci ad un' immancabile navigazione a vista, tra le onde dell' immenso mare della vita.
Però, scritto in tutta onestà, erano e furono soltanto delle chimere oniriche anche svariate e rocciose certezze del passato... delle vere allucinazioni che, comunque, non hanno impedito all' umanità di giungere fino ad oggi. Tocca, appunto, aver pazienza, tendenzialmente... infinita!
Come al solito arrivo sulle tue righe con ingente ritardo, però lo faccio sorretta da immancabile e ampia soddisfazione.
Un caro saluto da L MMXVV

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Ciao Fenice. Nel leggere l'introduzione ho subito pensato che a volte é bello perdersi nei propri pensieri mentre altre volte sarebbe meglio dare ristoro alla mente. Suggestiva l'immagine scelta, una persona persa nei suoi pensieri nella quale ci si puó rispecchiare. La seconda citazione riguardo il pensiero e l'azione dona ottimismo quando a volte si rimane incatenati ai propri pensieri senza generare nulla. Mi sono immersa nelle tue parole dove ho apprezzato in modo particolare il finale con le luci dell'alba, luci che vengono dal nostro profondo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 20/06/2023 - 03:25 pm)
(Recensione modificata il 20/06/2023 - 03:28 pm)

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Ciao Elena, come stai?
Ho approfittato di questa domenica per leggerti nuovamente, avendo un po' di tempo libero a disposizione.
In generale posso dirti che mi è piaciuto tutto di questi tuoi versi, li ho percepiti come molto intensi, carichi di emozione, vibranti di energia e al tempo stesso proiettati verso l'interiorità, metacomunicativi, con quella loro caratteristica impostazione quasi esistenziale e una profondità non solo poetica ma anche umana e intellettuale che apprezzo e ricerco molto spesso quelle poche volte che bazzico in questo sito. Mi è piaciuto il modo in cui hai postulato il concetto di pensiero, non solo come un'attività psichica altamente complessa, costruita secondo il principio di realtà, non limitata ai soli processi razionali e intellettivi: conoscendomi non avrei avuto l'accortezza e l'abilità di definire i pensieri come "frammenti di esistenza", sarei stata più accademica. Invece tu riesci ad entrare nel vivo delle cose, ad immergerti completamente in esse, come se vi teneste per mano, riesci ad assimilarle e assaporarle con molta profondità e questo traspare perfettamente al lettore. Mi sono rivista moltissimo nei seguenti versi in particolare:
E’ sogno o realtà
questa vita
che ci getta nella mischia,
con i suoi dolori e le sue difficoltà,
rendendoci forti e duri
ma anche curiosi e coraggiosi,
al tempo stesso,
per affrontare l’ignoto che ci aspetta?
Facevo riferimento proprio a questi versi quando parlavo di impronta esistenzialista e riflessiva: è uno scenario, questo sulla vita, che avrà affollato molteplici volte la mente di chiunque, me in primis, e non avrei saputo utilizzare parole migliori delle tue per esprimere questo concetto. Infine ho apprezzato i versi finali, in quanto portano la mia attenzione ad una prospettiva futura di speranza e ottimismo, fatta di "chiarore che dissipa le ombre" e mi comunicano una sorta di sincronistica relazione tra il modo in cui si pensa e il modo in cui si dipanano le pieghe dell'universo, l'accordo segreto tra il pensiero e le cose: volgersi verso l'amore per avere amore nella propria vita, trattenere con sé le esperienze positive per colorare gli umori e le giornate, farsi forza, voler ricominciare...
È tutto davvero molto bello e significativo e la cosa che mi ha stupita è il fatto che in pochi versi tu sia riuscita a concentrare dei messaggi molto toccanti.
Un carissimo saluto!

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Ciao Elena,
sono molto contenta di rileggerti.
Questa volta ci hai regalato un tuo pensiero sui pensieri e devo ammettere che concordo totalmente con ciò che hai scritto.
I pensieri vanno e vengono, si palesano con il fine di accompagnarci nella nostra esistenza, anzi, spesso e volentieri si tramutano in immaginazione e li utilizziamo quasi come una sorta di trailer delle nostre esperienze.
I pensieri, come hai giustamente citato, compaiono spesso e volentieri nel buio e forse l'alba ci schiarirà davvero le idee.
"La notte porta consiglio" dicono. Forse è vero, in quel momento siamo soli con noi stessi e quindi pensiamo e pensiamo.
Complimenti come sempre!
Un abbraccio e spero di rileggerti presto!

Celeste

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Descartes in fondo era un teorico: lo chiamavano Delle Carte, i contemporanei. Perché non è vero che abbiamo il pieno controllo sui pensieri. Li possiamo cacciare, ma quelli di riaffacciano continuamente più ostinati di noi. Ci possono salvare o dannare, o semplicemente rovinarci una notte, come in questa bella poesia dove l'alba viene in nostro soccorso, prepotentemente.
Hanno sempre un aspetto positivo: ci fanno capire che siamo ancora vivi e animano questi versi fino a donare loro una sorta di valenza grafica.
Un pensiero alla tua vita, cara Fenice, che si dipana fra sogno e realtà: le nostre vite sono tutte così simili e così vicine! Un abbraccio.

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Buongiorno
I pensieri e le loro infinite insidie... A volte sarebbe bene mandarli in ferie. Peccato che non si può.
Poesia molto sentita e veritiera, come sempre.

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E’ grande la forza del pensiero nel momento in cui esso si traduce in azione.
Finché non ci decidiamo ad agire, i nostri pensieri rimangono brandelli che ci si sfilacciano nella mente, ma, dopo che facciamo il grande salto, essi diventano frammenti di esistenza che prendono vita e ci gettano nella mischia, dandoci la forza di affrontare l’ignoto.

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