Recensioni per
Nei Silenzi
di Francine

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
16/02/24, ore 16:12

Avevo piani napoleonici per oggi; ma, complice il fatto che i piani napoleonici tendono – purtroppo – a dipendere anche da una serie di circostanze esterne,  sembra proprio che non ne stia andando dritta una. La vita è una prolungata Waterloo. Indi per cui poscia, provo a rivoltare questa giornata in direzione positiva (nonché sempre e comunque ostinata e contraria!) mettendomi in pari almeno qui. Portiamo a casa le vittorie che possiamo, e concediamoci le piccole grandi soddisfazioni che ne derivano. Assecondami, ché tanto rientro in una consistente percentuale delle categorie che vanno assecondate a prescindere.

 

Dicevo?

Dicevo che, a me, questa tua Cancer, principessa stizzita – o incazzata nera, per usare un francesismo – piace. Mi piace, perché, principessa stizzita – o incazzata nera, nerissima –, profuma di regina guerriera, che ha regnato e continua a regnare sul suo sottoposto con un pugno di ferro – o d'oro, d'oricalco, di gamanio e/o di tutte le altre leghe del caso. Ha punito quando era il caso di punire; e, se fossi stata in lei, io avrei punito innanzitutto, se non esclusivamente (oh, sì, esclusivamente! Ma tu sai fin troppo bene che la sottoscritta ha la fermezza morale di uno spaghetto scotto), per il mare di cazzate che robora in sottofondo sin dall'epigrafe. E, soprattutto, principessa stizzita o incazzata nera che sia, non deve alcuna risposta né spiegazione. Giustissimo. Sacrosanto. Non fa una piega. Il suddito è stato richiamato all'ordine.

Però – senza lasciarmi trascinare nella critica hegeliano-marxista della dialettica servo-padrone – avere potestas o dominium su qualcuno è anche una responsabilità, un dovere, per chi lo esercita, quel dominium o quella potestas. Dunque, come Maskuzzo è di questa stissitissima signora, così anche lei è di Maskuzzo, almeno finché lui non avrà definitivamente tirato le cuoia. Quindi, sì, si punisca; sì, si tenga il muso; però, sfogata l'ira funestissima e sturata alla meglio la vena tappata – questi due si meritano –, pure Cancer deve scendere a compromessi e magari aprire una finestrella, anche ai piani alti, della sua torre d'avorio, per il povero Maskuzzo. In fondo, neanche a lei farebbe male ricordarsi che lui è suo, e, pur con tutte le ragioni di questo mondo e dell'altro, lei gli ha giocato un brutto tiro in un pessimo momento.

Niente, a quanto il suddetto spaghetto scotto, che rimpiazza la mia rettitudine e la mia fermezza morale, ogni tanto si sente in dovere di spezzare una lancia anche a favore di Maskuzzo – così, per par condicio.

 

P.S. Occhio all'aroma, ché alla tastiera è scappato un apostrofo di troppo.

Recensore Master
12/07/23, ore 15:07

Bellissimo. Bellissimo ed evocativo - ho potuto sentire la voce di Cancer; cresce mano a mano che si legge la drabble ed esplode (come il suo Cosmo) sul finale. 
Mi è piaciuta tantissimo; questo tipo di struttura narrativa offre sempre l'opportunità di assestare colpi di un certo spessore e tu non deludi mai: grazie di cuore. 

Gelato? Qui siamo passati dalla tempesta al caldo tropicale.