Ciao Chiara,
torno fra le tue righe e nuovamente ritrovo intonso il dolore dell’abbandono, perfettamente espresso da queste tue parole così intense, cariche di significati, corroborate da altrettante immagini potenti che scatenano, anche nel lettore, un certo grado di empatia verso il tuo sfortunato protagonista il quale, però, questa volta ha deciso di agire, poiché sta accusando la stanchezza di trascinare il rapporto, parlando a cuore aperto alla sua controparte, la quale pare ascoltarlo muto, forse perché non sa cosa dire o, peggio, non sa reagire di fronte al sentimento devastante che ha creato scompiglio nell’altrui cuore, mentre nel suo il ricordo del loro tempo vissuto insieme sembra cadere lentamente, quanto inesorabilmente, nell’oblio.
Ci prova con tutto lo spirito che ancora lo anima a far capire quanto sia importante ciò che prova per lui, quanto lui si sia radicato talmente in profondità da essere ormai impossibile persino estirparne il ricordo, che torna e si rinverdisce anche solo guardando la natura intorno a sé che lo riconduce, volente o nolente, sempre e ancora a lui.
Tutto sembra concorrere a che questo sia veramente un addio, poiché l’altra persona non muove ciglio, non fa un gesto, non si propone più nemmeno per dialogare, come se tutto il vissuto fosse, appunto, vissuto ma da accantonare, poiché all’orizzonte è comparso qualche nuovo interesse che, però, ovviamente, non può contemplare colui che per amore sta soffrendo.
Ma la difficoltà maggiore, anche se continua a fare male, malissimo, a bruciare l’animo come una fiamma inestinguibile di un fuoco che per lui è ancora acceso, è tentare di contestualizzare il fatto che, il trasporto emotivo da lui sempre provato nei confronti dell’altro, non sia stato contraccambiato in egual misura, portandolo all’amara conclusione che un domani per loro, insieme, non potrà più esserci, ma a soffrire di questa evoluzione pare essere solo uno dei due, mentre l’altro sta già volando, o è già volato, versi altri lidi, guardando oltre, persino nel momento stesso che il cuore della persona, con cui ha condiviso parte della sua esistenza, gli dona gli ultimi palpiti di un sentimento totalizzante.
Sempre molto forti le emozioni che fai vivere al tuo protagonista, vittima di un amore non più corrisposto e destinato però a consumarsi lentamente come una candela, fino a quando, forse, di lui non resterà davvero che il ricordo di ciò che è stato ma che l’altro probabilmente nemmeno sarà in grado di comprendere.
Forse una recensione un tantino confusionaria, ma spero ti sia arrivato lo stesso il trasporto che mi hanno trasmesso le tue parole accorate e le immagini che sempre mi sorprendono per la delicatezza e la forza con cui le combini sapientemente.
Un caro saluto e a presto! |
