Recensioni per
Era scritto nelle carte
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/11/23, ore 19:00

Ciao, tesoro <3 oggi ho un po' di tempo libero ed eccomi qui!
Avevo letto questa tua flash da un sacco di tempo e ora ne approfitto per recensirla.
Santo cielo, è bellissima. È perfetta sotto un mucchio di punti di vista: sia per il ritmo e la scrittura, sia per lo stile, sia per come in poche parole hai tratteggiato entrambe, con lo scorrere delle stagioni.
Dalla prima drabble ho percepito un grande senso di speranza, soprattutto quando la frase si conclude col fatto che il futuro abbia il sorriso di Marlene, visto come invece si concluderà la fic. Una speranza destinata a infrangersi presto.
Nella seconda mi è piaciuta immensamente l'immagine dell'albero con le sue foglie che cadono, come le parole di Hestia, che alla fine finiranno allo stesso modo lasciandola spoglia di qualcosa, finita, sola.
Poi c'è la risposta alla storia: Marlene sapeva, c'è una spiegazione precisa dietro i suoi comportamenti. Marlene sapeva del futuro che l'aspettava, che le aspettava, e ha fatto una scelta per entrambe, che Hestia capisce quando lei muore. È veramente straziante, in poche parole si distrugge un mondo.
Infatti nell'ultima parte Hestia è sola, ma la cosa che più mi ha colpita è appunto la frase finale che è la risposta di Marlene alla domanda iniziale di Hestia: "Cosa dicono le carte su di noi?" "Non vuoi saperlo."
Tutto, a fine lettura, assume un nuovo significato, e fa davvero male.
Insomma, è una fic bellissima. Poche parole, poche pennellate, ma che valgono davvero tanto e racchiudono la bellezza di una storia intera.
Complimenti di cuore, mi è piaciuta tantissimo e finalmente l'ho recensita (e riletta sempre con piacere). Un grande abbraccio!

Recensore Master
10/09/23, ore 02:10

Ciao, cara!

Desideravo commentare questa bellissima storia da diversi giorni e finalmente riesco a lasciarti qualche riga.

Ho apprezzato tu abbia dato voce a personaggi che rischiano di restare nell'ombra, offrendo loro una trama molto toccante e in linea con un destino purtroppo triste.
Hai centrato in pieno il genere angst e in poche mirate riflessioni hai saputo accostarlo al genere romantico. Hai creato un effetto malinconico e allo stesso tempo molto dolce.

È un insieme di racconti brevissimi nel quale hai racchiuso una trama completa.
È un rapporto che nasce lentamente, al ritmo lento della narrazione e questo consente di lasciarsi trascinare dall'evoluzione dei sentimenti delle protagoniste.
I loro incontri pomeridiani iniziano come un'occasione e solo con il tempo diventano una piacevole abitudine.
Tra le righe non ci narri solo il presente che vivono le due ragazze. Fai un accenno anche al passato con l'infanzia e ad un futuro scritto che stanno costruendo insieme.
Il tema del tempo è il cuore della storia, è il cardine attorno al quale ruotano tutti gli eventi ed è anche ciò che personalmente mi ha commossa di più; racchiude stilisticamente e moralmente tutte le drabble. Per loro i momenti trascorsi insieme sono inevitabilmente sfuggenti come le stagioni; Marlene sembra tristemente consapevole di ciò e prova quantomeno a preservare i sentimenti dell'amata giocando d'anticipo su un destino segnato.

Nonostante lo strappo tra loro sia inevitabile ed esuli dalla loro volontà, è intensa la vicinanza tra le due giovani, la conoscenza diventa sempre più intima fino a congiungersi attraverso la bellissima similitudine dell'edera.
Hestia dimostra davvero tantissima forza d'animo per riuscire a sopportare con dignità un previdente rifiuto da parte di Marlene e poi la sua perdita.
Più delle parole, restano i ricordi condivisi, appartenuti al passato.

La sofferenza di Hestia è palpabile, ma anche nel dolore non perde tenacia. Sembra quasi voler dichiarare guerra ad un destino del quale sarebbe voluta rimanere all'oscuro, ma allo stesso tempo avrebbe voluto che Marlene le avesse dato la possibilità di proteggerla, invece di allontanarla.
L'ultima drabble spezza il cuore. Racchiude dolore, ma anche rabbia nei confronti dell'amata per non averla coinvolta e la stessa emozione brama un rapido perdono da parte di Marlene.
Nonostante la sofferenza, il finale è dolce. In qualche modo le ricongiungi, lasci che sia il ricordo della stessa Marlene a guidare i passi di Hestia.

Ho esaurito lo spazio per le storie preferite, ma fa' conto che io l'abbia inserita lì.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per l'attenzione ai dettagli con il loro significato, la bellezza e la poesia di queste righe che vanno ben oltre il testo scritto. ❤

Un abbraccio,
Vale
(Recensione modificata il 10/09/2023 - 02:12 am)

Recensore Master
10/08/23, ore 17:01

Recensione premio per la Forza 4 Challenge
Raramente mi interesso a fic femslash, perché nel mondo dei fandom esistono davvero pochi pg femminili che mi piacciano e mi interessino, ma in questo caso erano scritti da te e, soprattutto, si trattava di una raccolta di drabble. Praticamente per me è stato un obbligo passare di qui e leggere – e sono felice di averlo fatto perché, al solito, ho davvero apprezzato il modo in cui sai raccontare dei personaggi.
Non conosco le canzoni di Taylor Swift quindi oltre a non aver idea dei riferimenti nel canon di Harry Potter, sono manchevole pure nei confronti degli easter eggs delle sue canzoni, ma tant’è, mi è piaciuto leggere la storia come una sorta di original con una spolverata di Hogwartsverse che tanto mi ha fatto felice così.
Inizio col dire che ho trovato molto azzeccata non solo la divisione in paragrafi, ma anche in periodi e stagioni. Mi è molto piaciuta, perché non solo le stagioni vengono definite dal mese, ma vengono rappresentate anche nella simbologia che compare durante tutta la storia: come i tralci d’edera nell’autunno, che è una pianta che proprio in autunno fiorisce ma i cui frutti sono molto velenosi. E il fatto che nella tua storia le due si intreccino come edere, fino ad esserne ricoperte sembra quasi un monito a un futuro che, a differenza dei sorrisi di Marlene che Hestia si aspetta, sarà più doloroso che mai.
Ogni drabble è una scalpellata al cuore, c’è un senso di dolore e malinconia che permea tutta la storia, e in Inverno, dato la stagione non potevo aspettarmi un po’ di gioia, maledetta te, anche se il fatto che sia a Dicembre che Hestia dice a Marlene di amarla, per un po’ mi aveva fatto sperare in un momento di gioia. Ah, illusa. E invece le immagini della sciarpa appesa all’attaccapanni che lì rimane fino alla fine, insieme ai ricordi, è un’immagine tanto bella, tanto delicata, quanto drammatica. E questo segna anche l’inizio della fine, perché nella drabble seguente Marlene muore.
Il paragone alle foglie d’autunno sotto ai tacchi sono la parte che mi ha colpita di più, ma anche la frase finale “Che la Divinazione fosse solo una maledizione, Hestia l’ha sempre pensato” e il fatto che Marlene sapeva che sarebbe finita così (e, credo, l’abbia lasciata proprio per quello?)
Infine, l’Estate, una stagione in cui i colori sono più vividi e brillanti, abbiamo una drabble che fa sempre male, ma che vede almeno Hestia ritornare a volare. E che bella che non è la scena di lei che lascia sassolini sulle tombe e quando si rialza, riprende la strada davanti a lei, ad indicare come nonostante la morte di Marlene e tutto quello che ha significato, per lei la vita continua.
Ho veramente amato tutto, il tuo stile è stato commovente e sei riuscita a dare un dipinto di questi personaggi davvero perfetto, seppure con poche pennellate – ma le drabble sono belle anche per questo, perché non è necessario dire e spiegare tutto, basta essere capaci di mostrare le giuste angolature e il resto del disegno ce lo creiamo noi lettori. Bellissimo davvero, complimenti!

Recensore Master
01/08/23, ore 13:57

Non conosco qst pg, non li ho mai sentiti, ma chi sono io per dire di no alle tue drabble?
Comincio con la prima, la metafora sull’edera è stupenda, perché dà tantissimo la sensazione di quanto siano legate, ‘ricoperte’, quanto contatto ci sia e allo stesso tempo è una pianta infestante, soffocante, quindi con questa immagine così conosciuta, mi hai trasmesso benissimo l’emozione di questo amore in cui queste due si intrecciano fra loro e allo stesso tempo già mi dai questa sensazione negativa insieme. Stupendo.
Sulla seconda drabble. L’immagine dell’albero che alla fine rimane senza foglie mi fa pensare come se marlene aspetta che lei lasci cadere tutti i suoi ti amo finché non ne rimane più nessuno, finché quell’amore non è finito, spento, finché non muore. Probabilmente perché se marlene non lo dice mai, è come se l’albero non riceve nulla e quindi muore? Non lo so se è qst che intendevi, ma mi piace vederla così e mi piace come continui con le metafore sulle piante, rende molto omogenea la raccolta, complimenti.
L’immagine delle foglie secche sotto le scarpe è dolorosissima, sarà che tu lo scrivi e io sento proprio il rumore, come se fosse solo spazzatura, che si decompone. La drabble lascia intendere che marlene l’ha lasciata per proteggerla, quindi non perché non l’amava, ma perché, forse, immagino, sapeva che quell’amore non sarebbe potuto andare da nessuna parte e quindi ha scelto di viverlo così. Interessante, pensavo che l’aura di tragicità fosse perché l’altra non ricambiava, invece, così è ancora più tragico. Sapere il futuro e non poterlo cambiare. La vera vittima sembra diventare marlene, me le hai ribaltate, a questo punto hestia sembra quasi quella che soffre di meno, mentre prima credevo fosse quella soffocata dall’edera. Tra parentesi è interessante anche come parli di autunno, di morte nella drabble ma l’ambientazione è la primavera.
La frase finale è stupenda. Ciò che trovo assurdo è come ricordavo perfettamente la frase iniziale, nemmeno pensavo sarebbe arrivata una risposta, ma lo metti centrale e lo richiami in modo così potente. Adoro sempre come usi l’impaginazione per trasmettere messaggi e qui sembrava quasi tutto così semplice che non pensavo avrei trovato questa piccola chicca, ma come al solito usi sia le parole sia tutto ciò che hai a disposizione di visivo per far arrivare in pochissimi passaggi tanti significati. Complimenti. Adoro come scrivi, adoro la potenza delle immagini che crei in spazi così piccoli e con parole all’apparenza così comuni. E solo alla fine scopro che dentro c’era anche Taylor Swift!!!! Adoro!!! E quindi provo ad andare a caccia dei riferimenti: beh la sciarpa è facile, poi il fatto che marlene non dice ti amo, l’autunno ovviamente e ricordo che Taylor giocava anche con la metafora sulla morte, sulla lapide per indicare la fine del loro amore e qui, beh, c’è invece una tomba vera. Storia meravigliosa, mi è piaciuta tantissimo, grazie.