La Regina Maria Antonietta doveva essere molto bella e, secondo fonti storiche, anche molto generosa. Forse fu la sua rovina poiché contro di lei nacquero rancori e gelosie. Questa poesia sembra fatta su misura per lei, la farfalla austriaca che potè brillare per poco tempo e fece una fine terribile. Complimenti cari Poeti.

Leggi la risposta dell'autore

La maestosa leggerezza di questi versi sublimi ben si adatta alla fresca personalità di Maria Antonietta che conquistava tutti con la sua leggiadria. In certi punti sembra addirittura che sia il suo Fersen a descriverla. Bravi come sempre e forse persino di più.

Leggi la risposta dell'autore

Una poesia molto bella ed appropriata alla regina Maria Antonietta, una leggiadra fanciulla trasformata dalla Storia in un capro espiatorio.

Leggi la risposta dell'autore

Miei cari Menestrelli,
avete avuto una ottima idea nel riproporre anche in questo fandom la medesima poesia già pubblicata nell’apposita sezione, ma che può perfettamente adattarsi alla soavità e alla levità della Regina Maria Antonietta, rielaborando con maestria il capolavoro di Lord Byron. Avevo già apprezzato questo vostro lavoro a quattro mani, nel quale mi era parso che la poesia incontrasse in un primo tempo il sogno, che diveniva favola con l’aspettativa, magari, di potersi trasformare in futura realtà.
Nuovamente i vostri versi danzanti sono un canto e un controcanto che si insegue creando piena armonia con i passaggi sognanti di Baudelaire che si contrappongono a quelli stranamente morbidi e quasi docili di Bilbo.
In questa composizione predomina la grazia data dalla immagini che insieme avete saputo inventare e che diventano ancor più pregnanti dopo aver letto il testo da cui avete tratto ispirazione.
Una lettura ancora una volta piacevolissima e avvolgente che ridona le medesime sensazioni della prima volta.
Complimenti e un caro saluto ad entrambi.

Leggi la risposta dell'autore