Dieci anni fa.
Una Milly che non mi sarei aspettato.
Bellissima questa poesia, incredibilmente variopinta nel suo procedere, con e senza rime. Densa. Spessa. Bellissima.
Icasticamente descrittiva di un disagio che ci accomuna tutti, di fronte a quel bambino che ho visto come simbolo di purezza e bellezza, di fanciullezza nella quale non si riesce a identificarci più. O di un essere amato che ci ha deluso.
Chissà, forse ho capito perché non vuoi mollare via la zavorra delle vecchie poesie, pur nella quasi indifferenza generale. Senti qualcosa di te che sta scivolando via e rischia di perdersi. Chissà, forse mi sono spinto un po' troppo in là.
E ancora una volta rivedo il tempo come il nostro peggior nemico, col quale non puoi nemmeno fare a pugni perché è sicuro che vince lui.
E mi crogiuolo nella mia malinconia. Perché i ricordi rischiano di tarparci le ali.
Un abbraccio. |