Allora.
Già nell’introduzione, dove definisci il vecchio “bisbetico” hai avuto tutta la mia stima, perché cavolo se è dannatamente vero XDXD
Dalle opere teatrali, ai libri, ai film, a chi più ne ha più ne metta, si sa che i vecchi miliardari devono essere bisbetici. Rigorosamente. Che potevi usare qualsiasi altro sinonimo, e invece è perfetto proprio “bisbetico”, suona da Dio e quando lo pronunci sa proprio di stronzo XD
Ho visto che avevi aggiunto questa storia curiosando sul tuo profilo, perché mi son detta, vediamo se…
E sono contentissima di aver trovato ciò che cercavo!! *-*
Partiamo dal criterio temporale: volevamo mica ambientarla ai giorni nostri una perla del genere? Suvvia. Si sa che i gialli di questo tipo devono essere datati, mi aspettavo pure anni ‘30.
Si parte con una cena da ricconi, una novità, eh, nei gialli...ahahah, e non sto criticando, anzi, ti sto tessendo le lodi, perché è così reale…
Il gran visir di tutti…battuta di Aldo Giovanni e Giacomo XD
I nomi già sono poesia, non hai idea di quanto io stia ridendo. E il tizio che ha scoperto che è meglio spassarsela che lavorare, hahahahaah.
Tutti i loro discorsi sono perfetti perché si esprimono esattamente così nei gialli XD
Abbiamo un time skip di dieci anni, signori! Del tutto inaspettato.
Qui c’è già troppi nomi eh, ma del resto è così in ogni giallo, dove per ricordarteli tutti, parentele comprese, diventi pazzo XD
Tutti super esilaranti, comunque XD
Il finale con la Badessa citata è poesia. Ma cosa...hahahah...c’entra??
Lo voglio scoprire. Sono già dipendente da questa storia.
Ps: pazienza per il Don e Giacobbo, me ne farò una ragione...LOL.
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