Hellooo, buonasera, cara :)

approfitto della challenge per passare dalla storia che hai suggerito e lo faccio con immenso piacere, ché le tue Kanej sono sempre dei gioiellini ^^. Peraltro, non so dirti come mai, ho apprezzato tantissimo anche font e impaginazione, pulitissimi ed eleganti. Non che non lo siano anche nelle altre tue storie, eppure qui l'ho notato di più.
Il titolo l'ho trovato super accattivante, uno di quelli che fanno venire voglia di cliccare e aprire la storia ♥ e mentre proseguivo con la lettura non ho potuto che constatare quanto fosse adatto: molto bella anche la tecnica di usarlo come inframezzo per i vari paragrafi in cui hai suddiviso il testo, quasi come se si trattasse di "sotto-titoli".
La caratterizzazione di Kaz e Inej l'ho trovata davvero ben fatta e in linea con quelli che sono i loro personaggi a fine saga: lei ha trovato il suo posto nel mondo, il suo scopo, e questo la rende a tratti più "spietata" e sicura di sé; Kaz invece da un lato è più morbido (con lei, almeno ahahah, poveri i nuovi arrivi!) e dall'altro più timoroso, ora che ha fatto entrare qualcuno nel suo cuore e rischia quindi di perderlo :P
Nel finale stavo aweggiando tantissimo: per un secondo ho quasi dimenticato il background e mi è sembrato di essere di fronte a una normalissima coppia di adolescenti innamorati, come dovrebbero essere in un mondo migliore ^^.

In conclusione, grazie mille per la bella lettura ♥
baci,

Leila

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Ciao!
È sempre difficile trattare questi due personaggi e il loro rapporto senza perdere parte della loro caratterizzazione. Tu ci riesci perfettamente, ho quasi potuto sentire la tensione, il desiderio di avvicinarsi e di toccarsi, quando è pressoché impossibile per via di tutto ciò che sappiamo su Kaz. È allora che diventano fondamentali tutti quei piccoli particolari a cui hai saputo dare attenzione - un leggero sfiorarsi, la continua consapevolezza, da parte di Kaz, dell'esatta posizione delle sue mani.
Ho amato il modo in cui hai delineato i personaggi tanto quanto lo stile con cui hai raccontato questo piccolo scorcio della loro vita dopo la fine dei libri. È uno stile attento ed espressivo, elegante come tipico della tua scrittura, ma che non si distacca troppo dal contesto in cui si muovono i personaggi. Ho particolarmente apprezzato le tre brevi frasi sui marinai che scandiscono la narrazione.
Un bellissimo lavoro come sempre.
Alla prossima,
Futeki

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Ciao, Legar!
Finalmente recupero anche questa tua Kanej. Ti ho già detto che trovo Kaz e Inej molto complessi da muovere, ma secondo me tu sei stata bravissima a gestirli.
Mi è piaciuta la premessa, con uno schiavista che prima di essere ucciso tenta di mettere Inej contro Kaz, illudendosi che basti la sua parola (spontaneamente offerta, pure!) a incrinare il loro rapporto. E mi è piaciuto che Kaz non abbia bisogno di giustificarsi, anche se lui pensa di doverlo fare, perché Inej non vacilla nella sua certezza che lui non venda persone. Non vacilla nella fiducia che ha riposto in lui, perché Inej ha compreso Kaz Brekker meglio di chiunque altro.
Bello anche come hai scandito la shot con la frase che le dà il titolo, con i marinai che tornano tardi ma (specialmente se il marinaio in questione è Inej!) prima o poi tornano sempre.
Complimenti! Un abbraccio,
Mari

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