Ciao, Francy!
Ma che meraviglia questo scorcio decisamente natalizio, che ci regala un momento felice e sereno per Teddy e Victoire!
Adoro l'idea che questi due, anche da ragazzini, non riescano a passare più di ventiquattr'ore separati, e che già il primo giorno di vacanza Victoire abbia bisogno di buttare Teddy giù dal letto all'alba per una colazione in compagnia e soprattutto per costruire un pupazzo di neve memorabile. L'idea poi delle venti foto che possono approdare sulla Gazzetta è meravigliosa, e adoro Victoire super competititva che fa di tutto per battere chi ha osato dir male dei lupi mannari.
Come sempre, adoro il modo in cui riesci a inserire riflessioni importanti e dolorose anche in storie apparentemente leggere e delicate, perché la solitudine con cui inevitabilmente Teddy si trova a confrontarsi quando misura la propria esistenza con quella delle famiglie che hanno avuto la possibilità di diventare numerose è ahimé terribilmente realistica, ma è bellissimo che tutte le persone che lo circondano si attivino per colmare questa solitudine.
Insomma, una storia davvero tenerissima, che riscalda proprio!
A presto! |