Recensioni per
Polvere
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/02/24, ore 13:32
Cap. 1:

Ciao Greta!
Approfitto del tema drammatico dell'inverno di letture per recuperare questa flash e scoprire Dennis Canon, a cui temo di non aver mai prestato davvero attenzione ma per cui a leggere le tue parole mi si è un po' spezzato il cuore 🥺
Molto bella la frase sulla polvere e i veli di rabbia che la morte di Colin si lascia dietro, almeno per Dennis. Dennis che tra i suoi compagni si sente l'unico a voler ricordare il fratello morto troppo presto, ma poi scopriamo che c'è anche sua madre a cercare ancora (sempre, solo) Colin... e questo non è ovviamente un lato positivo, povero Dennis! Tristemente realistico, però, che una morte del genere abbia un simile effetto sulla loro famiglia.
Hai fatto un ottimo lavoro nel dare spessore a personaggi che nei libri ne hanno ben poco, complimenti per la bella flash!
Alla prossima,
Mari

Recensore Master
05/02/24, ore 20:53
Cap. 1:

Hellooo, buonasera, cara ^^
tornando al discorso di ieri sulla challenge e sui personaggi scelti, credo che stavolta non sarei minimamente riuscita a capire che questa l'avessi scritta tu ** (anche se forse una volta avevo letto di un tuo Colin? Oddio, sto perdendo la memoria!)
Anyway, sono qui con le lacrime agli occhi perché la sensazione che mi ha trasmesso maggiormente questo tuo scritto è di solitudine çç. Dennis che è l'unico, oltre ai suoi genitori, a voler ricordare il fratello morto da eroi senza ottenere un minimo di riconoscimento, perché la sua scomparsa è annegata in mezzo a quella di figure più grandi, più "prestigiose". E Dennis rimane solo nel suo dolore. La cosa più straziante credo sia stata vedere come sua madre in lui cerchi il fratello perduto, decisamente l'ultimo chiodo sulla bara (battuta infelicissima, sorry.)
Bellissima e spietata ♥
ti faccio i miei complimenti e ti mando un abbraccio!

Bennina

Recensore Veterano
31/01/24, ore 21:23
Cap. 1:

Ciao Greta!
Mi ripeto ad ogni recensione (perché dovrei esimermi questa volta?): sono felicissima che tu partecipi a questa Challenge. Non solo perché amo leggerti – e amo vedere se indovinerai la mia storia e chiedermi perché tu possa avermi scambiata con qualcun’altra (ognuno, ahimè, ha i suoi problemi) – ma perché amo vedere le cose dal tuo specialissimo punto di vista. Come per questa storia. Non solo perché trovo originalissima la scelta dei personaggi e soprattutto la resa. Trovo poetica anche la prosa (?), trovo come sempre le parole calibrate al milligrammo. Questo tipo di storie penso siano quelle in cui riesco a “sentirti” di più, a vedere, come dicevo prima, come vedi tu. E quando parlo delle parole voglio dire la scelta di usarle identiche, un ritornello, che però scandisce una differenza: i luoghi del cuore, i gesti abituali. Tu le cambi e su questo vuoi farci concentrare. Di quale cuore sono quei luoghi? Di chi sono i gesti abituali? Dennis e Colin si sovrappongono ma non si fondono perché Dennis cerca il rumore dell’ultimo grido di Colin, ne prova a replicare i passi, il rumore degli scatti ma, fra le ciglia, ha la polvere e questa polvere è un muro e lui non riesce a vedere quello che vedeva Colin – cosa amava tanto di quel luogo, dove correva più volentieri, dove si rifugiava? – perché può solo provare ad indovinare, andare a tentoni. Come la fotografia non è il suo hobby, non è la sua passione: gli scatti sono nervosi, la camera oscura è una perdita di tempo, come Hogwarts da cui scappa perché quel destino che era di entrambi, ora che non può più essere di Colin, non è di nessuno dei due. Dennis diventa un’ombra dell’ombra, si perde a cercare un fratello di cui sua madre non parla ma che gli cerca addosso, silenziosamente, ogni giorno. E lui vorrebbe trovarlo ma fra le ciglia c’è sempre troppa polvere e lui si ritrova a cercare quello che non c’è e ad inseguirlo in gesti che per lui non sono abituali, in luoghi in cui il suo cuore non trova riposo. E questa recensione è sicuramente senza senso e troppo animata ma sappi che ho provato a condensare nel poco tempo che ho il tutto che ho letto ed amato in questa storia. Vorrei provare a parlarne per un’ora e spiegarti che davvero ho cercato di tirarne fuori ogni minimo dettaglio ma a volte devo soccombere ai miei limiti senza strepitare troppo quindi boh, te la lascio qua così.
Grazie per questa bella lettura… a presto.
Un abbraccio

Recensore Master
09/12/23, ore 15:16
Cap. 1:

Che male che fa questa storia.

Appena l'hai postata, visto il personaggio, non ho potuto che correre a leggerla: sarà che tutti quei ragazzini secondari che abbiamo visto di sfuggita andare a scuola ni libri mi sono sempre rimasti impressi dentro, ho sempre voluto saperne di più. Sarà che a dire qualcosa di più su di loro eri tu, e sapevo che avrei trovato uno scorcio centrato - molto probabilmente doloroso, dato che si parla di Dennis (ed è impossibile farlo senza parlare di Colin) - e profondo.  E non sono stata delusa, perché nonostante sia un pugno nello stomaco, è un pugno raccontato con la delicatezza e bellezza delle tue introspezioni, che forse contribuiscono a renderle ancora più difficili da mandare giù.
Mi ha colpita e mi è piaciuta enormemente l'immagine della polvere negli occhi di Dennis. Non ci sono lacrime, Dennis è come se ne fosse prosciugato, il suo è un dolore , un dolore che gli appanna la vista rendendo grigio tutto quello che lo circonda, ora che Colin non c'è più. La polvere mi ha anche rimandato all'immagine del mondo ridotto a calcinacci dopo la guerra, che si cerca di ricostruire a nuovo, come accade a Hogwarts, ma che rimarrà sempre macchiato dalla polvere, quello che è restato di muri e vite spezzate per sempre (e finiti, in alcuni casi, nel dimenticatoio, come per Colin: perché ci sono gli eroi di cui si parlerà sempre, nelle guerre, e poi ci sono tutti gli altri, troppi, che sono un nome e una manciata di numeri, ma il mondo dimentica). E allora sono polvere, che acceca chi li ha amati e li ricerca nei passi, negli scatti delle fotografie, nelle ombre dei rami, e che gli altri spazzano invece via. 
Da esterna non so ovviamente come possa averlo voluto rendere tu, ma a me il prompt pare che emerga, ed è forse l'aspetto più doloroso di tutta la flash, con Dennis che cerca di far scomparire se stesso per il fratello, per cercare di averlo ancora accanto: cerca di camminare con un ritmo diverso, perché non sia lui a camminare ma il passo di Colin, inizia a scattare foto, che probabilmente a lui nemmeno interessano, perché lo faceva lui e ora non può più farlo, ma deve essere Dennis a portare avanti la cosa (per sentirlo vicino, per farlo vivere un pochino ancora). È un annullarsi e un cercare di sfumare e scomparire in Colin, per sentirlo vicino, perché lui ce l'ha fatta e il fratello no, e sembra così ingiusto. E a farlo scomparire è anche lo sguardo della madre, che cerca solo Colin nel volto di Dennis, in un moto quasi istintivo, forse, in queste situazioni, ma che spezza Dennis e il lettore ancora di più.
L'ho trovato senza dubbio l'aspetto più doloroso di tutta la flash, di questo spaccato che è estremamente lucido e crudo, e mi è piaciuto come hai giocato col prompt. 
Ho amato come sempre lo stile, soprattutto l'ho trovato molto asciutto e tagliente, in questa storia, con frasi brevi, spezzate da un buon uso della punteggiatura, che hanno saputo riprodurre in qualche modo l'atmosfera della flash, rendendola ancora più incisiva. 

Questa recensione sarà sicuramente poco articolata e non renderà giustizia alla tua storia, ma spero si capisca quanto mi sia piaciuta.  Grazie per averla scritta, e sappi che se mai scriverai altro su Dennis, come dici nelle note, sarò curiosissima di leggerne: è un personaggio che mi incuriosisce moltissimo, e questo primo veloce spaccato su di lui dalla tua prospettiva mi ha intrigata molto.

Grazie della lettura e ancora complimenti!
Un abbraccio, 💜
Maqry 
 

Recensore Veterano
06/12/23, ore 09:04
Cap. 1:

Diremo che questa storia è l'equivalente di Greta che di prima mattina da un pugno in faccia a Cedro 😆 E Buongiorno!
Mi fermo proprio al volo solo per dirti che mi è piaciuto tantissimo quello che hai scritto. Dennis come una piccola anima inquieta che deve trovare il modo di andare avanti, nonostante abbia ancora la polvere delle macerie incastrata tra le ciglia, mi ha spezzato il cuore.
Ho amato il modo in cui hai usato la eco, nella ricerca del giusto ritmo dei passi, nel click della macchina fotografica. La sensazione che il fantasma di Colin gli sia sempre accanto, eppure quella presenza allo stesso tempo è un vuoto gigantesco, e pesante, è stata questa la sansazione che ho avuto tutto il tempo, mi è sembrato che Colin fosse in qualche modo diventato un enorme buco nero.
Poi la mazzata finale, la consapevolezza che sua madre cerca il fratello quando lo guarda, questo ha fatto male.
Chapeau, sempre ancora e ancora ❤️

Un abbraccio!

Recensore Master
05/12/23, ore 22:59
Cap. 1:

Una storia molto commovente.
Per i sopravvissuti è sempre difficile, se non impossibile, andare avanti.
Sopravvissuti ad un lutto familiare, ad un evento traumatico...
Dennis è bloccato su quelle pellicole raffiguranti la guerra ed il fratello morto, sulla cui morte nessuno sa dare risposte per lui fondamentali.
Cerca di inquadrare la vita, la vita del fratello perduto mentre tutti sembrano essere andati avanti e dimenticato il passato, le macerie, i morti.
Non aiuta che la madre lo guardi per rivedere il figlio morto e non Dennis. Dennis che gli somiglia tanto, Dennis che fa foto come faceva lui.
Forse Dennis, tra la polvere, è più perso di Colin.

Hai scritto una storia bellissima, complimenti.
Panda.

Recensore Master
05/12/23, ore 22:04
Cap. 1:

Ciao!
Passo davvero di sfuggita, anche perché ho la sensazione di non saper neanche più recensire, ma hai appena pubblicato, io ho appena letto e voglio lasciarti una piccola traccia del mio passaggio.
Dennis è uno di quei personaggi che vive davvero una tragedia e cui diamo sempre poca attenzione, ho amato veramente tanto come tu sia riuscita a cogliere il dolore senza forma che lo accompagna a seguito della morte del fratello. C'è polvere, ci sono passi, c'è un caos in cui non si riconosce – è un insieme che non ha regole né contorni definiti, perché Dennis stesso non sa più in che direzione andare, ora che è solo e che ha l'impressione che la madre cerchi in lui solo l'ombra del fratello (questa cosa così spaccacuore).
In realtà, lui stesso sembra vivere cercando il fratello in un'ombra, ovunque non sia il silenzio in cui l'assenza di Colin gli sembra essere stata dimenticata, sopraffatta da perdite più eclatanti.
Non so bene cosa ti sto scrivendo, spero abbia almeno un po' senso, ma spero si evinca quanto mi sia piaciuto questo scorcio introspettivo.
Mi era mancato leggerti, sei sempre bravissima!
Un abbraccio 💛
(Recensione modificata il 05/12/2023 - 10:06 pm)