Il lato B, come un vinile dei bei tempi andati, è ancora più affascinante, perché espresso in toni più intimistici, direi commoventi, malgrado il “barbarismo” della lingua. Lo so, la parola “barbarismo” ti infastidirà un (o non) poco, ma a volte mi chiedo: perché non sforzarsi di esprimersi in italiano? Sì, non biasimarmi, sono un fautore delle traduzioni di poesie dall’inglese all’italiano, se fatte bene, con le rime e la metrica giusta.

Comunque… il mistero si infittisce… Il personaggio è lo stesso del lato A? L’hai conosciuto personalmente?

Scritta col tuo solito stile inconfondibile, che riesce a trasformare immagini a volte campate per aria in suggestioni credibili e spontanee, è una poesia vecchia di 6 anni, ma ancora palpitante e avvincente, come spesso (o di solito) accade alle vere poesie.

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Scritta molto bene, dagli avvincenti toni epici, ma è stato un po’ come leggere un libro a partire da metà, perché le prime pagine sono state strappate e non ci sono più.

L’aura rossa è quella degli eroi e degli uomini destinati al trionfo, ma… chi era costui? Ho provato a cercare se la data scritta in calce potesse portare alla soluzione del mistero: una data di morte? la ricorrenza della morte di un partigiano? Poi mi sono stufato di cercare perché non scrivi nemmeno se si tratta di un personaggio reale o immaginario. Forse nell’intro, anziché citare te stessa, avresti potuto mettere qualche altra citazione che guidasse il lettore nell’identificazione del personaggio.
Comunque, al solito, sei sempre molto abile e convincente!

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