Mi piace come scrivi.
Oh, lo so, è una cosa tanto banale da dire, ma ho inserito il tuo nome fra quelli dei miei autori preferiti, e allora ci tenevo a giustificarmi.
Mi piace davvero tanto, dicevo. Sarebbe stupido dire che l'uso della lingua italiana è perfetto: scrivi nonsense e della grammatica potresti anche infischiartene; aspettarsi errori di ortografia e similia, invece, non è nel mio carattere. Potrei dirlo, duqnue, ma non lo faccio.
Ci tenevo a farti i complimenti per il modo in cui usi il colore, invece, che detto così fa anche un po' ridere, recensendo quello che sto recensendo, ma giuro che è un complimento globale. Lo usi sempre per sottolineare, ma non si vede quasi. Uno legge le tue storie e ne esce con un'impressione che è prima di tutto visiva, e non capisce perchè. Poi, rileggendole più a fondo, si capisce che a dare questa impressione sono colore e accostamenti di immagini e il suono delle parole, ma usati bene..! E questo è vero per qualunque autore, ovviamente, ma soprattutto per chi scrive cose come le tue, un po' impressioniste prima che surreali.
L'unico appunto è che spesso sembrano molto di testa.
Hanno un'archittetura molto rigida, sotto l'apparenza del flusso di pensieri, e la sensazione è che a tratti siano un po' ingessate, come se mancasse del sentimento. Questo può intimidire i lettori, perchè tendi a sembrare un po' distante come autrice, e magari sto proiettando e intimidisce solo me, ma sono una a cui piace che l'autore mi stia vicino, sia una guida, più che uno scrittore lontano e un po' austero.
Ma ripeto, magari sono io che proietto. E che sono prolissa, e mi scuso sin da ora se esulo dal canone della commentatrice di nonsense: di solito non mi piace troppo com genere; mi dispiace ripetermi, ma tendenzialmente lo trovo troppo intellettuale e un po' falso. Se tu mi piaci tanto, come autrice, è perchè hai potenzialità che esulano dal genere in cui ti identifichi.
Scusa per la recensione, è lunga e sembra anche orribilmente presuntuosa, ma ci tenevo a spiegare bene i motivi per cui ti ho piazzata fra gli autori preferiti.
...E ovviamente in tutto questo avevo dimenticato di commentare la storia in sè. Oddio, che figura!
Mi limito a esprimere tutta la mia simpatia al bistrattato color ocra. E mi piace quest'idea che sia un colore un po' negletto, e mi è venuto da sentirmi in colpa perchè anch'io me lo sono sempre perso.
Accostare la solitudine della protagonista a un colore un po' spento e triste è un'idea carina, ed è come se le formassi una cappa di tristezza tutto intorno. Mi piace il ritmo, che malgrado utto è scanzonato e leggero; per tutto il tempo si ha l'impressione di uno strano valzer, e sono cosciente della banalità della metafora, sì.
E probabilmente, ma magari mi sto spingendo troppo oltre, probabilmente c'è anche che noi che leggiamo e tu scrivi sappiamo bene che lei, la protagonista dico, si sta commiserando ed è un po' immatura, e in fondo anche lei è una bambina, con la differenza che è l'unica a non saperlo. Ho forzato l'interpetazione? (Recensione modificata il 18/01/2010 - 03:55 pm) (Recensione modificata il 18/01/2010 - 03:55 pm) |