Recensioni per
Quello che conta - I - Un patto matrimoniale
di mamma Kellina

Questa storia ha ottenuto 140 recensioni.
Positive : 140
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/03/14, ore 13:47
Cap. 33:

Storia ben scritta. Capitoli un po' troppo corti, ma per il resto mi è piaciuta molto. Specialmente perchè hai descritto bene i luoghi, i dialoghi erano ben scritti e perchè Barbara e Robert sono stati ben caratterizzati, per nulla personaggi piatti o privi di personalità. Adesso non vedo l'ora di leggere il seguito.

Recensore Veterano
22/01/13, ore 09:59
Cap. 33:

Oh mamma mia, questa storia è stupenda Antonella!
L'ho letta dal cellulare tutto d'un fiato in un giorno solo e mi sono messa a piangere nel finale. È stupenda!
Barbara si è dimostrata una bellissima persona semplice ed umile che ha sempre creduto di essere stata punita per un errore giovanile. Ma se devo essere sincera non mi piace la concezione dell'epoca, amarsi prima del matrimonio non deve essere visto come un peccato. Non si deve essere vincolati da una legge per decidere quando e chi amare e non si deve essere vincolati da una leggere per sapere cosa sarà della vita di una donna. Per questo sono contenta di vivere in questo secolo perché finalmente siamo liberi di amare alla luce del sole senza essere messi al "rogo".
Ma tornando alla storia, anche Robert mi è piaciuto molto e mi dispiace per la dolorosa perdita che ha subito. Allora sopravvivere era molto più difficile a causa della mancanza dei mezzi e di sanità. E povero Charles, perdere una madre senza mai conoscerla... Povero piccolo...
Per fortuna Barbara si è dimostrata un'ottima madre e un'eccellente donna di casa.
Sinceramente non mi è piaciuto molto il modo in cui Robert l'ha trattata alternando periodi di indifferenza a momenti di passione e poi di nuovo fredda normale indifferenza. Ha sbagliato anche se i suoi finì erano più che nobili. Ma ormai Julie è morta e credo che lei avrebbe voluto che il marito ed il figlio continuassero a vivere sereni. È questo che penso!
La gravidanza è stato davvero un periodo difficile per tutti ma sono convinta che quel bambino non c'entrasse niente e non avesse alcuna colpa su ciò che è successo tra Barbara e Robert. Quando ho letto che il bambino stava per nascere prematuro ho avuto paura perché ero consapevole della difficile sopravvivenza in quell'epoca ed è proprio qui che ho pianto, nel leggere quanto questa piccola dolce creatura di Maria Neve abbia lottato per guadagnarsi un posto nel mondo ma alla fine ce l'ha fatta e ha vinto la sua guerra di sopravvivenza.
Che bello, non immagina il respiro di sollievo che ho tratto quando ho sentito la bambina piangere ed una nuova speranza accendersi in quella piccola famiglia.
Bellissima storia davvero Antonella, complimenti. Mi sembrava di essere tornata nel passato, è scritta in maniera impeccabile e dettagliatissima. E sa cosa credo? Che se lei lo avesse davvero pubblicato come libro avrebbe avuto molto successo perché è semplicemente straordinario questo racconto. Le faccio ancora i miei complimenti e le dico anche che sono contentissima di averla trovata. Si sta rivelando un immenso piacere leggere le sue storie :) Ed ora corro subito alla seconda parte di "Quello che conta". Ancora una parola però Antonella: BRAVISSIMA!
Un bacio :)
Nat

Recensore Master
05/03/12, ore 21:31
Cap. 33:

Sono arrivata fino alla fine leggendo tutto d'un fiato i capitoli che mi mancavano....Grazie per aver fatto sopravvivere la pccola Maria Neve (nome azzeccatissimo, davvero): Barbara aveva già sofferto abbastanza con la perdita del piccolo Giacomo, non meritava affatto che il Signore si portasse via anche questa creatura. I rapporti tra Robert e la moglie, diventati a un certo punto tesi e molto freddi, sembrano essersi "riscaldati" un po' grazie all'affetto della figlia. Che belli vederli tutti insieme. Non vedo l'ora di leggere la seconda parte del romanzo. Complimenti!
Giada891

Recensore Junior
27/02/12, ore 22:41
Cap. 33:

Ok, credo che dovrò eleggerti a mia scrittrice preferita.
Questa storia mi ha strappato il cuore dal petto.
Anche se avevi premesso di non aspettarsi il lieto fine, credo che la piccola Neve sia un finale davvero dolce.
Adesso dovrò sicuramente leggere il continuo, curiosa come sono di sapere cosa accadrà tra Barbara e Robert.
Complimenti ancora...

Recensore Veterano
14/02/10, ore 16:56
Cap. 33:

In attesa della prossima parte di questa storia, mi prendo qualche minuto per recensire quanto hai già pubblicato finora. Per quanto mi riguarda, infatti, la storia non finisce qui, e considero questo solo il primo volume di un romanzo diviso in più tomi. Qualcuno è nato, qualcuno e morto, e Barbara e Robert si può dire comincino solo adesso la loro vita insieme, perciò sono certa che tu abbia in serbo molto altro da rivelarci su loro e sul modo che troveranno per lasciarsi definitivamente alle spalle il passato mantenendo nel cuore il ricordo di chi non c'è più (il primo figlio di Barbara e la prima moglie di Robert). Tu sai già come io apprezzi il tuo stile chiaro, la fine analisi psicologica che fai dei personaggi e la precisione dell'ambientazione, perciò mi concentrerò su quello che ho trovato di nuovo in questa storia rispetto alla prima che ho letto delle tue (che a questo punto mi auguro sia solo la prima di una lunga serie...). Barbara è molto diversa da Maria, che era una ragazza giovane e abituata a una vita serena e protetta; Barbara ci viene presentata come una donna prematuramente rassegnata, chiusa in un mondo provinciale e in una famiglia poco comprensiva, costretta ad accontentarsi delle briciole di calore che trova in casa del fratello; eppure la sua infelicità ci appare direi dignitosa, alleviata dall'operosità quotidiana e dai rapporti con i nipoti e gli amici, come spesso è stata ed è ancora la vita grama di molte donne, che non strepitano, non si ribellano e non fanno follie di fronte alle tragedie grandi e piccole, ma si adattano a un'esistenza che da fuori può sembrare grigia eppure, vissuta giorno dopo giorno, momento dopo momento, non deve mancare né di attrattive né di semplici gioie. Ho apprezzato come tu mi abbia fatto sentire questa dimensione in Barbara, che infatti non accetta subito la proposta di Robert, timorosa forse di cambiare un male che conosce con uno sconosciuto, ma soprattutto di perdere quel rispetto per se stessa che sente di essersi guadagnata e che è l'unico bene che davvero le resta. Così come ho apprezzato il modo in cui si adatta poi alla sua nuova esistenza di donna sposata, prendendosi cura del figliastro innanzitutto ma anche di un marito che le ha - onestamente ma freddamente - proposto un patto abbastanza egoista, per la mancanza non tanto di un'unione fisica (che a quell'epoca le donne si supponeva nemmeno desiderassero) quanto di qualsiasi speranza di maternità.
Rispetto a quello di Barbara, il personaggio di Robert resta sullo sfondo per quasi tutta la narrazione. Lo conosciamo attraverso il punto di vista di Barbara e quindi non lo conosciamo quasi per niente. La moglie, infatti, non solo non sa niente del suo lavoro (che è tipicamente "cosa da uomini") ma sa molto poco anche del suo passato, delle sue motivazioni e dei suoi pensieri. La loro breve stagione di passione - presto interrotta dalle circostanze e dai ripensamenti - non glielo avvicina veramente, anzi paradossalmente lo rende più lontano, quasi ostile e Barbara si ritrova, per la seconda volta, ad affrontare una maternità da sola, senza la gioia che in teoria dovrebbe accompagnare l'attesa di una nuova vita. Quest'ultima circostanza potrebbe sembrare un po' ripetitiva rispetto al Gelo, ma hai saputo variare così bene il contesto che ho notato l'analogia solo pensandoci su (e del resto, se ci sono di mezzo un uomo e una donna e l'amore in un'epoca senza pillola, il passo successivo non può essere che un bebè!)
Fortunatamente in questo caso un grande spavento riunisce i due protagonisti prima che sia troppo tardi per ricominciare insieme... e il resto ce lo dirai nella seconda parte!
Ora, io devo farti una confessione molto personale. Nel Gelo, ha importanza il motivo dei gemelli. Qui, un parto difficile costringe due sposi in conflitto a ricostruire la loro relazione su nuove basi. Bene, entrambe le circostanze ritornano in un progetto - anch'esso storico - che alligna nella mia testa (e un po' anche nelle mie carte) da moltissimi anni. Se non sono affinità elettive queste, mia cara Kellina!

Nuovo recensore
09/02/10, ore 00:43
Cap. 33:

Anche questa volta con Robert e Barbara sei riuscita a farmi piangere, ridere, arrabbiare, gioire.....insomma emozinare!... Che splendida storia!Che dire di più....solo tre cose, BRAVA BRAVA BRAVA !!!!!
Mi scuso se non posso recensire con regolarità ma ultimamente il tempo che ho a disposizione è molto poco.. ma ti ringrazio perchè appena trovo 5 minuti corro qui a leggere e....dimentico tutto... Bacione Chicca.

Recensore Master
04/02/10, ore 19:01
Cap. 33:

Carissima, quest'ultimo capitolo è senz'altro perfetto per concludere la prima parte di questo tuo romanzo.
Io ho amato in egual modo entrambi i protagonisti, hai saputo delinearli con grande abilità sia nel loro aspetto fisico che nel loro profilo psicologico, facendo trapelare tra le pagine il loro triste vissuto, la grande pena che hanno nel cuore, le loro debolezze e la loro anima, così che chi legge di loro ne rimane letteralmente conquistato, tanto da lasciarsi coinvolgere dai loro dramma, dal loro dolore, dal loro malumore, dalle loro inquietudini e dai loro sentimenti, soffrendo con loro.
E in questi ultimi capitoli con Robert e Barbara abbiamo vissuto tutto il loro supplizio, ed insieme a loro abbiamo sperato per la piccola Neve.
Questo è stato un romanzo davvero notevole, denso di significati e particolari importanti, profondamente commovente.
Grazie davvero Kellina per le forti emozioni che ci fai sempre vivere con i tuoi scritti.
E poi cosa molto importante da riconoscere, e che non va assolutamente ignorata, è il tuo stile, sempre impeccabile e curato. La narrazione è veramente scorrevole, sempre armoniosa e convincente, piena di immagini emozionanti e suggestive, capace di trascinare il lettore dall'inizio alla fine, emozionante!
Brava davvero Kellina e complimenti di cuore.
Un forte abbraccio. A presto allora, ci conto!!!
(Recensione modificata il 04/02/2010 - 07:10 pm)

Recensore Veterano
04/02/10, ore 14:34
Cap. 33:

RECENSIONE UNIFICATA Lucy e Vale


Mamma Kellinaaaaaaaaaaaaaaaaa, noi ti vogliamo beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
Siamo felicissime di aver potuto leggere un ultimo capitolo così emozionante, ormai noi non usiamo più i Kleenex, ma i rotoloni Scotex...........
Ma andiamo con calma perché questo capitolo merita.....prima di tutto siamo contente di vedere un Robert deciso che prende delle decisioni, poi la nostra Barbara non potrà mai fare differenze tra i due piccoli, perché se è possibile ama Charles come se fosse veramente figlio suo,infatti è di una dolcezza infinita quando si preoccupa del piccolo.............è una mamma.....

Vediamo un Robert diverso, rinato ed è stato molto emozionante quando avendo la piccola tra le braccia dice alla moglie che sembra che così la figlioletta stia + al caldo..........quest'uomo è meraviglioso, e in quel momento Barbara fa cadere le ultimi barriere e si confida, aprendosi e sentendosi anche in colpa perchè in tutti quei mesi non è riuscita ad amare la piccola come avrebbe dovuto, ma questa volta Robert no sta zitto, non si tira indietro, ma anzi si incolpa e cerca di consolarla.............

Poi arriva il piccolo molto spaventato, e ancora questa volta è Robert che spinge Barbara a portarselo a letto......una scena bellissima.............ed è lui che resta tutta la notte a vegliare su di lei...........

Ma la parte più bella è stata l'ultima quando abbiamo letto che Robert giocava con il piedino della piccola pronunciando versetti scherzosi..........un padre amorevole, e poi quando Barbara la prende e l'attacca al seno........la scena di una famiglia che nonostante tutto c'è la può anc0ra fare ad essere felice, e poi abbiamo visto un Robert che ci vuole veramente provare ad essere sereno e felice, creando un rapporto con la moglie............speramm..........

Mamma Kellina è stata una prima parte non proprio serena e felice, ma a noi è piaciuta così, è stata intensa ed emozionante e non vediamo l'ora di leggere il continuo........sei stata bravissima (ma in fondo sei stata brava in tutti i tuoi romanzi).........tanti baci Lucy e Vale

P.s.Quanto è breve questa pausa?????? Facciamo fino a Lunedi??????? tvb le Nane

Recensore Junior
04/02/10, ore 01:15
Cap. 33:

Come al solito grande!!! Grande storia, grandi emozioni....un sospiro di gioia al sapere che la piccola è salva! Intenso capitolo dove trovo Robert assai delizioso sia con Barbara che con la neonata...Vedo la luce in fondo al tunnel...
Una carezza anche al povero Charles, che si sente abbandonato, povero piccino...
Spero che non mi farai spettare molto per la seconda parte.
A presto.
Un abbraccio forte.

Recensore Junior
03/02/10, ore 23:38
Cap. 33:

Ciao! Mi è piaciuto il capitolo ^^
Sono contenta che la bambina stia meglio. Vorrei che anche Barbara stesse meglio (ovviamente io farò sempre il tifo per lei). E' una donna così buona.
Robert, invece, mi sta sempre antipatico. Per me questa sua gioia è solo ipocrisia.
L'ultima frase mi è piaciuta molto: spero davvero che Robert sia solo un compagno per Barbara e spero che questa donna trovi finalmente il vero amore, un uomo che veramente la faccia sentire amata e desiderata. Non credo che questo uomo possa essere Robert, a meno che tu non lo faccia cambiare e non lo faccia diventare se stesso.
Aspetto la secondo parte comunque, dove spero arrivi questo uomo per Barbara o dove ci saranno cambiamenti (positivi) fra i due.
Ciao!

Recensore Master
03/02/10, ore 23:01
Cap. 33:

Non ci credo che dopo questo memorabile e stupendo capitolo siamo alla fine.
Questo devo dire che è il più toccante e commovente perchè Barbara finalmente viene zittita e Robert mostra la sua solita vagonata di dolcezza. E' un personaggio stupendo, pieno di difetti ma perfetto!
Come ho potuto dubitare sulla vicenda della piccola Neve? Mi faceva troppa tenerezza e non avrei potuto leggere una fine differente.
Come dici tu, si apre un piccolo scorcio di speranza per i nostri. E quale migliore situazione di questa? Con la loro bimba fra le braccia.
E' un finale magnifico davvero, e non vedo l'ora di leggere il seguito, anche perchè devo capire se la piccola ha ereditato i bellissimi occhi del padre :D
Grazie, grazie, grazie mamma Kellina, per le emozioni che ci regali! Sono le storie belle e appassionanti come le tue che mi fanno venire voglia di leggere sempre di più!
Spero di rivedere presto Robert, Barbara e i piccoli di casa al più presto!
Un bacio grandissimo!