Mmm... il mio giudizio è, ufficialmente, di parte perchè io adoro le storie di fate, le storie di cavalieri, le leggende irlandesi (anche se qui non si parla di irlanda, credo...) e la mitologia greca...
Le premesse ci sono e sono interessanti anche se qui ci sono ancora troppe domande aperte per avere un quadro d'insieme della situazione...
il personaggio mi sembra un po' autobiografico o sbaglio? (tanto per citare qualcuno di mia conoscenza... nessuno d'importante, s'intende :P!!!)
Menion è senz'altro di fronte ad una scelta ma (c'è un piccolissimo ma, tranquillo...) mi sembra che l'abbia fatta un po' velocemente... Forse però il motivo è che una scelta non c'è proprio: o così o muori non mi sembrano grandi alternative...
Comunque storia interessante, adesso vado avanti e poi ti lascio altre recensioni...
Complimenti...
Ciao ciao!!!

Ti rivelo che leggendo la prima parte del capitolo, temevo che la trama fosse molto banale: il personaggio che si sveglia in un prato, le fate, gli unicorni... invece, quando hai inserito la storia dei Cavalieri di Faerie, sono proprio rimasta colpita! Mi sembra davvero uno spunto originale e interessante! Credo proprio che la storia si svilupperà in modo piacevole. Solo una piccola pecca: forse ci voleva un po' più di introspezione psicologica nel giovane protagonista, che si trova davanti ad una scelta non molto facile. Comunque sia, mi è piaciuto il fatto che egli sostenesse di credere alle fate, ma quando se ne trova una davanti, resta spaventato. Bel lavoro!
Beatrix