Ok. Come pensavo, la questione delle anime affini è un'arma a doppio taglio, e tu hai spiegato benissimo come potrebbe rivelarsi dilaniante per Federica. Direi che frasi come "dopo quel pomeriggio dubitava seriamente sarebbe riuscita a fare a meno di Ricci" e "la pura verità era che la solitudine poteva essere accettata quando non c’erano alternative: ora, per quanto nebulosamente, ci sarebbe stato il professore" riescano a spiegarlo più che appropriatamente. Ammetto che una situazione del genere terrorizzerebbe anche me, nonostante il caro Leonardo, altrimenti detto professor Ricci, sia rosso-e-anche-letterato.
L'analisi che Federica fa del suo rapporto con Andrea mi ha stretto il cuore: il fatto che si senta costretta a non rivelare la sua vera natura, a camuffarsi nei panni, stupendi ma non autentici, di Cantastorie, è davvero tanto triste. Triste perché, dietro ad una scelta del genere, si percepisce la presenza asfissiante di una consapevolezza cruda, dura. Ciò che mi preoccupa, inoltre, è questo esorcizzare la figura di Ricci in un amplesso con Andrea. Fa tanto stadio quasi-terminale di un'ossessione, quando tenti di strappare via i pensieri su una determinata persona in qualunque modo, spinto dalla disperazione. Mi chiedo se Fede farà il percorso inverso, cioè partirà dal rapporto fisico per poi passare ad altro, o se questo gradino non sia il primo di una irta scalata auto-distruttiva, sempre che la ragazza non accetti l'idea di un legame con Leonardo (lo so, mi ostino a non chiamarlo professor Ricci, è più forte di me).
Ho letto le tue note a fondo pagina e vorrei dirti che su questo sito accade spesso e volentieri, non riesco a comprendere per quale scherzo del destino, che le storie migliori vengano ignorate dal "grande pubblico". Quindi potresti considerare la scarsa attenzione come un punto a tuo favore (se non altro non troverai le tue pagine recensione invase da orde di ormobimbe in crisi di identità). Per quel che mi riguarda, posso dirti che sto apprezzando profondamente questa storia e mi complimento ancora (e ancora) con te per la tua maturità stilistica, per la tua cura nel narrare, per questi personaggi che finalmente sono vivi e non abbozzati come se ne incontrano tanti.
Corro al capitolo quattro.

Potrei aver trattenuto il respiro. Dico, potrei. Diciamo che ce l'hai quasi fatta, a smuovermi da questo stato di stitichezza emozionale che mi scatenano le originali di EFP (ma anche tanti, troppi libri).
Le carte cominciano a scoprirsi e le passioni ad emergere. Leonardo che parla stravolto da un sentimento tanto umano (l'amore), con questa bellissima foga. E Federica che vive la sorpresa più volte, durante il capitolo, dedicato all'incontro di queste due anime affini. Dà l'idea di uno scoprirsi tra simili in un universo di estranei impossibilitati a comprendere. Ma, se una rivelazione del genere può apparire idealmente sublime e romantica, in realtà credo che l'avvicinarsi di personalità apparentemente gemelle come quelle della Cantastorie e del professor Ricci nasconda un serio pericolo.
Proseguo.

Bene, ci siamo. Finalmente una trama che mi prende totalmente dal principio... trattasi sostanzialmente di un miracolo, quindi, eccomi qui a recensire.
Ho letto Héloise et Abelard diverse volte, in differenti versioni, e non posso negare che la storia in questione abbia sempre esercitato un certo fascino, su di me. E' per questo che ho aperto la tua originale, questa (ormai) sera, guidata qui da non so quale rimbalzo di link e autori sconosciuti.
Questo primo capitolo mi ha avvinta, il personaggio di Federica interessata e la figura di Leonardo affascinata (naturalmente, visto che subisco fatalmente il fascino dei rossi e dei letterati, in quest'ordine, e Ricci, oltre ad essere rosso, è anche letterato... ciò potrebbe portarmi ad un attacco di cuore).
Il tuo stile mi piace moltissimo, così curato eppure straordinariamente scorrevole, liscio.
Mi lancio nella lettura dei prossimi capitoli con la convinzione che questa storia non mi deluderà affatto.

L'ho letta u____ù :3 brava; certo che è una storia proprio particolare eh. XD

Ok, recensire. E' da tanto che non lo faccio ma questa storia mi spinge, no, ma che dico, mi obbliga a tornare alle vecchie abitudini. Premetto subito che non ho letto "Istituto Torquato Tasso", e aggiungo che se mai troverò il dovuto tempo e la dovuta concentrazione lo farò senz'altro; incappo quindi nel personaggio della Cantastorie per la prima volta, e che personaggio! La cosa che mi ha colpito di più è in un certo senso la somiglianza che esiste tra voi: entrambe non vi accontentate della superficie, andate a fondo. Lei lo fa con lo sguardo, col coraggio di rispondere alle piccole difficoltà che le sbarrano la strada, tu con le parole che vengono dalla tastiera: avevi ragione all'inizio a dire che nella storia esiste più di un elemento autobiografico.
E poi, la controparte maschile: terribilmente affascinante in tutti i sensi, perché è quel tipo di personaggio che costringe a fermarsi e porsi delle domande, come fa giustamente Federica, e come faccio anch'io dall'altro lato dello schermo. Ti viene sempre da credere che ci sia dell'altro, che esista qualcosa di più profondo e forse addirittura inspiegabile a parole che lo fa comportare così nei confronti di questa ragazza, e sempre di più vuoi scoprirne il perché, se necessario anche scavare nel passato (finora solo vagheggiato) del prof.
Chiaramente questo è un invito (anzi, una preghiera in ginocchio XD) a non abbandonare la storia, a continuare ad amare queste stupende personalità e a svilupparle: da parte mia posso soltanto stare qui ad aspettare buona buona, con una curiosità che oserei definire quasi demoniaca XD
A presto! :)

Allora, è un po' che sono sparita dal mondo delle fanfictions - here in Edinburgh, mi sono distratta con lo studio, detto francamente. Sono tornata da un po', se così si può dire, e ho iniziato a seguire le tue storie; ho letto "Istituto Torquato Tasso", che mi è piaciuta tantissimo. Stavo preparando una recensione a parte .doc, per dirti tutto ciò che penso, ma hai iniziato a pubblicare "Abelardo ed Eloisa", e la bellezza di questa storia mi ha sconvolto.
Riempie i buchi lasciati nel personaggio della Cantastorie - forse,a causa dello stile un pò immaturo che avevi all'epoca - in modo perfetto. La grammatica è impeccabile, e lo stile è pulito e lineare. Anche la scelta delle parole è ricercata ma non troppo, adatta ai personaggi che vai delineando. L'esclamazione "deo gratias" sulla bocca del professore è una trovata che ha quasi del comico XDXD!
La vicenda è delineata in modo delicato, mai esagerato,con un'eccezionale maestria nel seguire passo passo la psicologia dei personaggi. La scena di sesso di questo capitolo (boh sempre che questo strano rapporto sbilanciato tra Andrea e Fede possa essere considerato amore da tutte e due le parti) è perfetta: non troppo aulica, con un retroscena psicologico ben congegnato.
Mi spiace che la tua storia non abbia la visibilità che merita, perché è un piccolo capolavoro dello studio psicologico, davvero. Sono figure di un'eccezionale realismo. Credo quindi che bazzicherò sul forum, e pubblicizzerò la tua fanfiction, di modo che diventi più nota - meriterebbe un posto d'onore tra le Storie Scelte, insieme a "Istituto Torquato Tasso. Complimenti!

Penso che la tua storia sia molto interessante, mi piace molto. E mi piace anche come scrivi, ti faccio i complimenti. Il personaggio di Federica mi ha catturato fin dalle prime righe... Aspetto il prossimo capitolo. Ancora complimenti, davvero.

F.