Quando ho letto il tuo nome, mi sono detta di fare un salto ed ho fatto benissimo.
O malissimo, dipende, visto che mi ha lasciato un magone difficile da mandare giù...
Di per sé è una shot breve, di poche parole, che gratta soltanto una superficie di qualcosa di più profondo. Ma il punto è che, nella sua brevità, porta a galla i punti salienti, quelli più importanti, quelli che bastano a farti riflettere, se uno ci si sofferma come dovrebbe fare.
Perché tutti noi, volendo, potremmo essere i mostri; ma al contempo, siamo gli uomini "normali" che lapidano gli altri.
Non riesco a leggere le ultime righe - dal foglio di giornale in giù - senza sentire gli occhi lucidi. Perché è così brutto quanto ti uccidono le speranze, è così brutta certa cattiveria, veramente.
Insensata ed inutile, verso ciò che è diverso o non normale.
Così è e così sarò per sempre.
Vorrei essere meno dispersiva, ma ora sono emotivamente toccata ç_ç
Complimenti, ben scritto, emozionante e scorrevole, ma quel che più conta è l'attimo di riflessione che offre.
Un bacione,
Anthea |