Recensioni per
La ragazza vestita di bianco
di Jales

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/06/11, ore 22:44

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

Hai scritto una storia molto particolare, personalmente non sono una fan delle ambientazioni originali esterne all'Italia, più che altro perché in genere credo che conoscere bene l'ambiente e le usanze del luogo sia un aspetto fondamentale nella caratterizzazione e nella credibilità della storia.
A volte però questa distanza non si nota, perché la tua storia si sarebbe potuta ambientare anche qui da noi, secondo me. La storia infatti è quasi totalmente introspettiva, hai scelto di concentrarti più su di loro che sul contorno.
La caratterizzazione di Ayako è convincente, i suoi comportamenti sono giustificati dalle tue poche parole, che il fantasma esista o che sia solo nella sua mente è una decisione che sta a noi e che dona profondità al personaggio di Ayako, appunto. Mi sarebbe piaciuto conoscere un po' meglio i tre protagonisti, soprattutto Keiji che ho trovato utile come voce fuori campo più che come protagonista della storia.

La storia in sé mi è piaciuta, la trama è sviluppata bene, hai saputo snocciolare uno alla volta gli elementi che la caratterizzano, rendendo il senso di mistero che si percepisce leggendo la storia e che non abbandona una volta giunti alla fine della lettura.
In conclusione ti faccio i complimenti, scusandomi profondamente per il ritardo con il quale ti mando questa recensione, credimi, avrei voluto farlo prima ma soprattutto a causa del tema della tua storia ho dovuto aspettare un po' per decidermi a rileggerla. Il tema infatti è molto delicato: la storia parla di morte e di senso di colpa. È terribile sentirsi responsabili per la morte di qualcuno, è qualcosa che ti fa sentire male, qualcosa che non si riesce a cancellare neanche sapendo che in realtà non c'è colpa. Tu comunque in questo sei stata capace di raccontare la storia con delicatezza, almeno fino al momento della morte di Ayako, che personalmente non mi è piaciuta, ma ha sicuramente un effetto scenografico a livello di trama e per le immagini che evoca.

Recensore Junior
25/05/11, ore 15:42

Scusami il ritardo, ho avuto millemila impegni, ma finalmente ho trovato il tempo di leggere e recensire questa storia.
Mi piace la scelta del Giappone come ambientazione perché dà un senso di calma, ma anche l'occasione per riflettere sulla storia.
Bella anche l'idea del "fantasma" che tormenta la sorella fino a causarne la morte dal momento che non è altro che una sorta di personificazione del senso di colpa che spesso porta a compiere gesti di cui potremmo pentirci in futuro.
In definitiva, molto carina e ben scritta. Complimenti (e scusami per il ritardo)

Rumandmonkey

Recensore Veterano
25/05/11, ore 12:05

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight
Comincio con una critica, e ti chiedo scusa per questo, soprattutto perché magari è una critica strana... Secondo me, forse, la cosa che stona di più è quella piccola trama che hai messo a fine storia, per spiegarla. Ti dico subito perché: la storia, secondo me, ha il fascino delle "classiche" ghost story che ti fanno venire un brivido proprio perché non sai se il fantasma c'è davvero o se è solo il prodotto della mente di chi lo vede - in entrambi i casi uno scenario inquietante, e quando leggi e la cosa rimane in sospeso, l'inquietudine rimane con te, a fine lettura. E secondo me questa inquietudine, questo non voler svelare e lasciare il tutto aperto a più interpretazioni, può essere davvero un punto di forza della storia, che mette insieme elementi semplici delle storie di fantasmi, e riesce a creare uno scenario e un insieme di rapporti interessanti. Quindi... tutta questa atroce pappardella di recensione per dirti che secondo me non c'è bisogno di spiegarla: è bella proprio perché ti inquieta grazie al suo essere lievemente ambigua. Oltre a questo, un'altra cosa che ho apprezzato molto è il legame tra i tre, con l'amicizia che nasce tra Ayako e Keiji e quell'odio che cresce negli occhi - veri o immaginati - di Misaki.
(Recensione modificata il 25/05/2011 - 12:06 pm)

Recensore Junior
24/05/11, ore 22:52

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

In ritardo ma arrivo anche io. Sono imperdonabile, me ne rendo conto.
Sono indiscutibilmente combattuta: questa storia mi ha provocato una serie di curiose sensazioni contrapposte l'una all'altra. Non saprei ben dirti se l'ho amata o detestata, e rimango dunque qui, appesa in una sorta di limbo dell'indecisione.
Cerco di spiegarmi meglio. Da una parte ho apprezzato particolarmente la brevità della storia, che le ha permesso di essere pregnante e non asfissiante. Scrivere troppo poteva comportare una concentrazione troppo alta di scene drammatiche rispetto alla lunghezza del testo, e una precoce dipartita del lettore xD Da un altro punto di vista, tuttavia, la storia sembra un poco raffazzonata, soprattutto verso la fine. Il tempo corre, la mente della protagonista corre, tutti corrono verso la morte così velocemente che il morire improvvisamente appare quasi una commedia. Il che ovviamente stona con il resto della composizione.
Altro punto: la caratterizzazione dei personaggi, che è pressapoco inesistente. Non si sa niente di Ayako, che è co-protagonista femminile con la defunta sorella, né si sa qualcosa di Keiji, con cui condivide pensieri e parole. Positivo, negativo? Da una parte questo rende effimeri i personaggi e la storia, contribuendo a creare l'ambientazione magica che è il punto di forza di tutto il racconto. E' stupendo osservare questi personaggi trasparenti muoversi su uno sfondo che io almeno ho immaginato bianco, di un bianco spaventoso e portatore di morte. Tuttavia, l'evoluzione psicologica della protagonista è macchinosa e deve essere spiegata passo per passo dall'autore; altrimenti dubito che si sarebbe riuscito a desumere il tutto.
L'idea che sia tutta una proiezione di Ayako è molto bella, e semplice a suo modo; tuttavia questo è il caso in cui mi viene un poco a mancare una nota in più, un qualcosa che rende tutto fluido.
E Keiji; perché esiste? C'era bisogno di introdurlo nella storia? Non è rilevante, e viene usato solamente per mostrare Ayako.
Tuttavia metto bandierina verde perché questa storia ha avuto il grandissimo merito di farmi riflettere, pensare a lungo. Ed è stata inoltre una lettura fresce e al contempo pregnante.
Complimenti ;3
Ross
(Recensione modificata il 24/05/2011 - 10:53 pm)

Recensore Junior
22/05/11, ore 13:16

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

I miei più sinceri complimenti per essere riuscita a creare una storia al tempo stesso delicata e profonda: è malinconica, struggente, semplicemente perfetta. I personaggi, sebbene delineati in poche righe, appaiono complessi e affascinanti: non è facile, te l'assicuro, trovare una caratterizzazione così ben fatta in una semplice one-shot. L'ambientazione giapponese, poi, è veramente molto adatta: c'è una mentalità più aperta e una sensibilità più delicata, che rendono possibili cose che probabilmente nel mondo occidentale risulterebbero fuori luogo. Anche il modo di narrare mi ha ricordato gli autori giapponesi: si gioca molto sul velo del detto/non detto, e l'intera atmosfera è sognante, quasi onirica. Ancora i miei complimenti per la bellissima storia.

Recensore Junior
21/05/11, ore 21:39

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

Ciao! Wow... una storia introspettiva! Già questo, per me, è degno di infinite lodi.
Ma passiamo alla storia in sé: è splendida perché è malinconica, triste, leggera e pervasa da quel senso di odio che la rende unica e particolarmente interessante.
La storia, inoltre, è scritta in modo esemplare... quindi, non ho niente da obiettare.
Tornando alla storia: sono piacevolmente sorpresa dal tema scelto. Perché è difficile, ma tu l'hai saputo trattare con maestria e senza cadere nel melodrammatico. Per tutta la durata della storia non ci si immagina una fine così tragica, ma ci si aspetta che succeda qualcosa. Ma non si sa cosa. Quindi, complimenti anche per questo motivo. Quest'atmosfera che man mano diventa sempre più cupa è resa davvero bene.
Direi che il mio giudizio è più che positivo. Ti faccio i miei complimenti, davvero. Davvero.

Recensore Veterano
21/05/11, ore 15:33

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight
 Ti faccio tutti, tutti i miei complimenti per questa storia: sia prendendola in senso "letterale", che nel suo significato metaforico, è davvero intrigante e profonda.
Il tuo stile è molto pulito e adatto alla situazione: la scrittura è curata, ma anche abbastanza secca, e in un testo di poche righe sei riuscita a delineare una situazione ben definita con uno svolgimento preciso.
Non ho notato errori particolari di grammmatica, che mi è sembrata molto buona, ma ti segnalo invece alcune ripetizioni, visto che ne ho notate diverse facilmente evitabili: la parola "sentiero", tre volte nelle prime righe, "occhi" nelle righe 7-8 di Agosto, "giovane" all'inizio del secondo paragrafo di Ottobre, "maggiore età" nelle prime righe di Novembre.
Una cosa che mi ha colpito della storia è come viene sfruttata l'ambientazione giapponese: spesso, nell'ambiente delle fanficion, sull'onda della passione per i manga e gli anime, si sceglie di posizionare la vicenda in Giappone senza un reale motivo, con il risultato che risulta molto forzata. Nella tua storia mi è parso di cogliere una sensibilità tipica di questo paese: partendo dallo stile molto pulito e malinconico, la vicenda pur essendo tragica è raccontata sempre con un certo "equilibrio", e il tutto da un'idea di leggerezza che rimanda alla cultura pacata e contenuta di questo paese.
Insomma, ti faccio veramente i miei complimenti: mi è piaciuto il modo in cui hai costruito il progressivo declino mentale di Ayako, la sua ossessione per la sorella. Inoltre il finale sibillino potrebbe suggerire che anche Keiji potrebbe cadere nello stesso vortice di sensi di colpa e visioni, lasciando una certa inquietudine al lettore.
Brava, si vede che hai una scrittura matura e hai strutturato con cura il racconto!

Recensore Veterano
20/05/11, ore 19:13

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

Sicuramente quello che ti colpisce di più di questa storia originale è la complessità del tema scelto. Se all'inizio c'è quell'atmosfera volutamente misteriosa e suggestiva, con lo scorrere dei mesi l'azione prende un ritmo incalzante e sempre più drammatico.
Il dolore per una perdita così importante, ma soprattutto il logorante senso di colpa sono ferite che il tempo non lenisce. Tutto degenera in un arco di tempo molto lungo e questo non fa che rendere ancora più straziante l'agonia. Un'agonia che raggiunto il parossismo sfocia nel suicidio.
Nel finale non si attua un vero e proprio colpo di scena, perché già a metà della storia era facilmente ipotizzabile che il cieco dolore di Ayako le stava offuscando la ragione.
Ho gradito lo stile: davvero molto buono. Scorgo un grande potenziale. ;) Devo annotarti una regola grammaticale, però, non me ne volere! I mesi dell'anno si scrivono in minuscolo. (:

Recensore Master
20/05/11, ore 16:06

Recensione scritta per il Review Exchange 2.1vr – Collection of Starlight
Leggo poche, pochissime originali, e ogni volta che incappo in qualcuna mi maledico per tutto quello che mi perdo a causa della mia pigrizia. Con questo pezzo, più che in altri, devo ripetermi e ricordarmi i parametri da valutare per renderti una recensione che sia tale, non solo come numerino a fine storia.
Il tuo pezzo è straordinariamente coinvolgente – ti sembra di stare lì, tra il fruscio degli alberi, ad osservare Ayako insieme a Kejii –; è struggente, e commovente. È l’atmosfera che mi ha colpito più del resto: merito di uno stile fluido e curato, e di un lessico mai banale.
Quando ho iniziato a leggere non avevo idea di cosa aspettarmi, e ti confesso che l’ambientazione giapponese e il cimitero mi hanno in qualche modo condotto verso quegli anime malinconici e romantici che mi colpivano tanto da bambina.
Il senso di colpa di Ayako proiettato nell’immagine della sorella che l’accompagna e la ferisce è il suo handicap che le impedirà in ogni caso di vivere: questo sviluppo psicologico mi ha colpito molto. La trovo una scelta piuttosto bella. In senso artistico, ovviamente.
In senso umano, è tristissimo.
Complimenti.

Recensore Junior
02/05/11, ore 20:43

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

Amo le storie introspettive così come amo le death-fiction, ma mai avrei pensato di trovare tutto ciò in una storia originale.
Mi è piaciuta moltissimo, nonostante fosse una storia alquanto semplice e non brillasse per originalità. Ayako è la personificazione della colpa di essere rimasti in vita: unica sopravvissuta della sua famiglia, non capisce perché sia stata proprio lei a rimanere viva; il suo senso di colpa è assai comprensibile. Sembra quasi che nel cercare la sorella su quella lapide fredda, urli al mondo disperata "perché lei e non io?".
Credo che il dolore l'abbia talmente stravolta da sconvolgere tutto in lei, da renderla vittima dei fantasmi della sua mente.
Fino alla fine, speri che Ayako riesca a rinsavire, a riprendere una vita normale - perché si riesce ad intuire che ormai si è estraniata da tutto e tutti, eccezion fatta per Keiji - ma quella colpa che la corrode nel profondo, non riesce a fermarsi e la porta al suicidio. Ecco, credo che morire suicidi sia una delle morti peggiori, ma il dolore è capace di distruggere una vita intera.
Sei stata bravissima nel dare ad Ayako questo profondo lato umano, questa tortura che la infligge da quando sono morti madre, padre e sorella.
E che dire di Keiji? Fa compassione. Trovare in Ayako un'amica per poi spegnersi, macabramente sempre nello stesso posto... quale grande dispiacere avrà provato? Sarà tormentato in eterno dall'immagine dell'amica morta. Finirà come l'amica?
Ad ogni modo, ripeto, ho letto volentieri la fanfiction, anche se si trovano qua e là errori di distrazione - ti segnalo questa frase, in cui è presente un errore di battitura "[...] Tu dovresti essere morta al mosto mio" - e, in alcuni punti della narrazione, un eccesso della punteggiatura (in particolar modo di virgole). Lo stile è buono, semplice ma raffinato, delicato come la ragazza vestita di bianco. Le descrizioni sono poche ma ben curate. Ottima è la caratterizzazione dei personaggi e ciò che amo di più è come li descrivi, come descrivi le loro azioni. La parte dell'incontro è la mia preferita: il modo in cui si incontrano, intrecciati da quel filo invisibile tracciato da occhi diversi (riesco a vederli, e sono così magnetici, sia quelli neri che quelli verdi *O*), è l'inizio della fine, è l'inizio di una storia che sin da subito appassiona, che cattura.
E' una storia che non potrà mai avere un lieto fine. E' il quadro della debolezza umana.
E' bella, non c'è nulla da fare, così come lo sono Ayako, Keiji e la povera Misaki.
E' la fine, l'inizio e l'eternità del vuoto lasciato da chi non c'è più.
E' il ricordo, l'essenza di un ricordo infinito.

Complimenti davvero!

Lonely

Recensore Master
26/04/11, ore 10:46

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

E' una storia struggente e triste, non ho mai letto su efp una storia originale
così toccante. Il dolore si percepisce in ogni parola, persino lo scorrere
del tempo, con l'inidicazione dei mesi, sembra riportare a qualcosa che
avviente ogni santo giorno e che eleva il dolore di Ayako al massimo.
La tua one-shot è realistica, sopra ogni aspettativa (anche se non si direbbe),
perché tratta un argomento che tocca un po' tutti, in un modo o nell'altro:
il senso di colpo.
Ho apprezzato la dimensione metaforica della storia e il significato del sangue che bagna la candida neve.
Ayako si sente colpevole e la sua mente le gioca, quindi, orrendi scherzi;
neanche la presenza del giovane Keiji riesce a riportarla sulla terra ferma.
La tua storia insegna e denuncia. Insegna che la vita, alla fine, ci pone
qualcosa per ritrovare noi stessi, ci pone una speranza di felicità
(in questo caso lo pseudo-amore per Keiji), ma che se noi non cogliamo
tali occasioni inevitabilmente saremmo destinati all'infelicità
(il senso di colpa).
Denuncia gli abulici che fuggono dai problemi e non affrontano
gli affanni di ogni giorno.
Mi è piaciuta, sul serio. Dal punto di vista grammaticale non posso biasimarti nulla,
nella prima parte avrei posto altri tempi verbali, personalmente, ma la tua soluzione non mi dispiace.
Ti rinnovo i miei complimenti.
Un bacio grande,
G.

Recensore Master
20/04/11, ore 22:47

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlightbr />

Ho già iniziato a leggere questa storia giorni fa, decisa a commentarla come si deve, ma avevo lasciato stare per stanchezza e perché volevo fare una recensione più che decente.
Prima ancora di commentare la storia vorrei commentare il tuo stile: è veramente piacevolissimo.
Hai un lessico curato, non sciatto o banale, ma allo stesso tempo non scade nell'eccessivo "pompaggio", non è aulico o altisonante. È elegante e piacevole, veramente piacevole.
Alterni descrizioni più minuziose ad altre che sembrano fotografie, è come se fosse un montaggio tra foto e video, ecco.
Anche la presenza dei mesi come spartiacque è come se dessero una maggiore precisione e geometricità alla storia. Mentre leggevo sapevo che ci sarebbe stata una boa e che mi sarei fermata, avrei preso fiato e mi sarei rimmersa.
La drammaticità di questa storia è palpabile, è qualcosa con la quale ci si sbatte la faccia, quando si legge. Ayako è triste, è triste come qualunque sorella una volta che perde sua sorella (scusa il gioco di parole), ma Misaki è egoista e la vuole accanto a sé. Io ho interpretato Misaki come una forza, all'interno della mente di Ayako, che si rifiuta di dimenticare la sorella e quindi fa di tutto per lasciare Ayako accanto a quella tomba. Infatti il suo odio per Keiji è indicativo di questo fatto: lei lo odia,  non importa quanto sia gentile e dolce.
Ma la domanda è: chi lo odia veramente? Insomma... è una cosa complicata XD È Ayako che, inconsciamente, lo odia o questo fantasma di Misaki?
E mentre le due sorelle stanno lì, completamente staccate dal mondo, arriva Keiji, che come uno spettatore, si mette al loro fianco, cercando di capire qualcosa. Keiji è come quando si va a teatro o al cinema e si vede una scena struggente: vogliamo andare dai protagonisti e consolarli, ma non possiamo farlo, perché loro sono aldilà di qualcosa.
Lui non ha potuto fermare il coltello, si è presentato alla fine dell'atto.

Però mi sorge una domanda: per caso Ayako si è suicidata? *______*" Seguendo la mia teoria psicopatica potrebbe starci, no? XD

Bravissima, la storia... bhé, l'unica cosa che posso dirti è che mi è parsa finire troppo presto, come se ti fossi dovuta sbrigare. Ma per il resto mi è piaciuta veramente tanto!

Recensore Master
15/04/11, ore 10:14

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight


“La ragazza vestita di bianco” è una storia straziante, triste e che ti lascia tremendamente insoddisfatta, perché vorresti tanto che le cose fossero andate diversamente per i personaggi. È vero, la trama non è molto originale, però trovo che tu sia riuscita a narrare la storia con una semplicità e delicatezza disarmanti. Non hai stra-fatto, non sei scaduta nel patetico o lacrimevole - come invece spesso accade a chi tratta di temi così “difficili” -, sebbene la storia sia molto commovente.
Il tuo stile è fluido, scorrevole, evocativo, che avvince e che presta molta attenzione alla descrizione dell’ambiente circostante. Forse è solo una mia impressione, forse è merito del lessico curato e allo stesso tempo semplice, ma mi è parso che tutto fosse avvolto da un’atmosfera “fiabesca” o, meglio, “onirica”. Tanto è vero che, all’inizio, ero convinta che la ragazza vestita di bianco fosse un prodotto dell’immaginazione di Keiji.
Ci sono delle piccole sbavature che già le altre ti hanno fatto notare, perciò non mi dilungherò. Volevo solo farti notare che usi troppo spesso, per il mio gusto e parere, i due punti. I due punti servono a introdurre una delucidazione, una specificazione di quanto viene detto prima di essi.
In questo periodo “Tutto sommato, però, Ayako non si lamentava della vita che aveva condotto fino ad allora: aveva una zia che la amava e che si era presa cura di lei con tanto affetto finché, compiuta la maggiore età, aveva deciso di trasferirsi e vivere da sola”, i due punti sono usati correttamente, perché introducono la spiegazione del perché Ayako non si lamenta della sua vita.
Qui, ad esempio, invece, “Lei, quasi avesse sentito il suo sguardo posato su di sé, si voltò di scatto e lo fissò con insistenza: Keiji sobbalzò e si rimise a camminare velocemente…”, i due punti sono fuori luogo perché, appunto, non introducono una delucidazione, un chiarimento. Sarebbe stato più corretto usare il punto fermo.
Non è un errore grave, sia chiaro. Però si ripete frequentemente nel testo e mi sembrava giusto fartelo notare.
In ogni caso, questa shot mi è piaciuta tantissimo. Non mi rimane altro da fare che complimentarti con te per questa tua storia triste, delicata ma truce al tempo stesso.
A presto, vannagio.

Recensore Veterano
13/04/11, ore 21:34

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight

Eccomi qui, a recensire!
Accidenti che storia triste, ammetto che non c'è stato il finale che mi aspettavo. Leggendo credevo che a fare una brutta fine sarebbe stato Keiji; infatti sono rimasta piuttosto stupita quando invece è stata Ayako a suicidarsi!
A primo impatto quando ho letto questi nomi giapponesi ho ricontrollato se la tua storia non fosse la fanfic di qualche manga. xD Non sono abituata. ^^
La scena che mi è piaciuta meno è stata quella in cui Ayako si suicida.
"Il coltello che scintillò alla debole luce dell'ultimo sole invernale si avvicinava al braccio di Ayako sempre più velocemente"
Ecco tu dici che il coltello si avvicina al braccio di lei, ma visto che poi riceve un colpo mortale dubito che si sia colpita al braccio.
Inizialmente io avevo capito che era stata colpita al braccio, infatti, secondo me è poco chiara l'azione.
Complimenti per il contest e anche per la storia! :)

Recensore Master
10/04/11, ore 10:11

Recensione scritta per il Reviews Exchange 2.1vr - Collection of Starlight


Oh beh, devo dire che questa è stata una piacevole,piacevolissima sorpresa.
La lettura è stata fluida e senza intoppi e tranne per qualche errore di battitura,non ho riscontrato imperfezioni.
Ho apprezzato enormemente l'attinenza con il titolo,la malinconia,la divisioni in mesi.
Ho apprezzato le parole curate,selettive.
Ho apprezzato il suicidio finale e ' lo sporcare la neve non più bianca'.
Ogni pensiero,ogni riga, straripa di emozioni,di tristezza e di malinconia e mai,mai avrei pensato di apprezzarla così tanto.
Penso che andrai a finire nelle mie autrici preferite,tu (:
Spero di riuscire a leggere qualcos'altro di tuo,prima o poi.
Se ogni storia è come questa,poi,ne vale proprio la pena.
Un bacio e a presto.

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